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Autore: 0Giorgia0    13/05/2013    1 recensioni
"La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce."
Hermione pensava alle frasi che Silente aveva detto, o meglio scritto negli oggetti che aveva donato loro al momento della sua morte, buttando fuori una grande quantità di fumo dalla bocca.
La faceva facile lui, ormai tanto sapeva di dover morire per una causa più che nobile... Ma lei, anche volendo non riusciva a trovare quella felicità che tanto il suo professore ambiva.
Ne aveva passate tante: affrontato la guerra, era riuscita a superare almeno parzialmente la morte di Ron, ma con quella dei suoi genitori non poteva proprio farlo.
L'unico motivo per rimanere in vita? Quel ragazzino con una cicatrice sulla fonte, unica fonte di conforto...
O almeno così credeva lei.
Genere: Fantasy, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre,
anche quando la persona che ci ha amato non c’è più. È una cosa che ci resta dentro, nella pelle.



Appena la stazza aveva chiuso la porta, Madama Chips si era messa al lavoro.
Non le piaceva affatto quella situazione.
Non le piaceva non avere sotto controllo la strana malattia della Grifondoro.
Così, dopo due ore intense era riuscita a venire a capo della situazione.
Tra gli angoli più remoti e ingialliti dei libri, si trovava l'incantesimo adatto.
La soluzione all'enigma.
Era un incantesimo complicato e difficile, questo l'infermiera lo sapeva, ma ne andava della sua reputazione e della sua salute mentale lasciare una ragazza con un problema che lei poteva quasi sicuramente risolvere.


Una voce.
Dei piccoli passi affrettati.
Tutti gli occhi puntati su di lei.
-Signorina Granger! Signorina Granger!-
Madama Chips aveva fatto intrusione nella Sala Grande mentre tutti stavano cenando. Se n'era fregata altamente del discorso appena incominciato da Vitious, una possibile guarigione era più importante.
Molto importante.
Hermione si tirò i capelli dietro alle orecchie, per distinguere la provenienza della voce, così da girarsi dalla parte corretta.
Tutti gli studenti si erano ammutoliti, seguivano rapiti la scena.
-Io.. - non riusciva a parlare tanto aveva il fiatone l'infermiera. -Io, sono riuscita a capire l'entità del problema, ho ricercato sui libri e ho la soluzione. Potrai rivedere ancora.-
-Davvero? Oh ma io la ringrazio!!- Hermione era a dir poco emozionata, felice, estasiata dall'idea del poter rivederci.
Si alzò di scatto, e quel movimento repentino non le aveva fatto bene.
La testa le girava vorticosamente, si sentiva mancare, ancora.
Si aggrappò ad Harry, prima di svenirci praticamente addosso.



-Hermione.. Ti prego Herm svegliati...- Harry era praticamente distrutto, dopo aver preso la sua amica in braccio davanti a tutta la Sala Grande era corso in infermeria con Madama Chips alle calcagna.
Vederla in quel letto gli scatenava emozioni che non avrebbe mai più voluto provare. Dolore. Paura. Angoscia. Nonostante le rassicurazioni di Madama Chips, il ragazzo non voleva lasciare l'infermeria fin quando la sua amica non si fosse svegliata.

Dolore.
Dolore lancinante.
Dolore lancinante alla testa.
Hermione Granger cercò di aprire gli occhi, ma non aveva forze.
Un'altro tentativo risultato invano.
Ancora un'altro..
Finalmente riesce ad aprirli solo che c'è una differenza: non vede nero come sempre ma della luce e anche sfocata quel chiaro la rassicura.
Era tempo che aspettava quel momento.
Finalmente miglioramenti, la possibilità di una vita migliore anche se, guardando la sua "magnifica" fortuna, sa che le cose non saranno mai come vuole lei.
-Mhm..- mugugnò mentre si stropicciava gli occhi per la dormita -Ma che ore sono? Devo andare a lezione!-
Hermione spalancò gli occhi e quello che vide le piacque moltissimo: Harry.
Seduto sul suo lettino.
Con i capelli spettinati, come sempre. Le teneva una mano e la guardava con preoccupazione.
Le si inumidirono gli occhi, doveva trattenersi, non poteva piangere anche se l'emozione provata in quel momento era tantissima.
Madama Chips aveva avuto ragione, l'incantesimo era funzionato: ci vedeva ancora.
Si buttò verso la fine del letto, dove Harry stava seduto per abbracciarlo contenta.
-Oddio Harry... Ci vedo!- Disse fra i singhiozzi, perché alla fine non era riuscita a trattenersi, ma non le importava minimamente. In quel momento esistevano solo lei, Harry e il fatto di non essere più cieca grazie ad una donna formidabile.
Solo dopo si accorse che anche Harry stava piangendo.
Preoccupata si scostò e gli chiese guardandolo:
-Perché piangi? Cos'è successo?-
-Per Merlino, Hermione! Mi sei svenuta in braccio! Ero preoccupato, temevo il peggio!-
La riccia rise e lo riabbracciò.
   
 
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