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Autore: Marsars    13/05/2013    3 recensioni
"Sono passati anni e non l’ho più visto da quel maledetto giorno.
Solo adesso mi rendo conto del grande errore che ho commesso.
Ci ho sofferto troppo..non dovevo perderci tutto quel tempo,non ne valeva la pena.
La notte pensavo sempre a quanto sarebbe stato bello, anche per un solo secondo, sfiorare le sue labbra,avere un suo piccolo abbraccio,niente di più.
Sono passati cinque mesi dalla mia separazione con Bruno..
E solo adesso capisco di aver preso la decisione più giusta.
Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti,amare profondamente ci rende coraggiosi."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: PWP
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Mi risvegliai la mattina seguente.
Io:Bruno? Dove sei?
MammaVanessa:Amore, devi andare a scuola..Bruno ieri sera è tornato a casa.
Subito mi preparai svelta per prendere il bus.
Alla fermata tutti mi fissavano e quando arrivai a scuola centinaia di ragazzi iniziarono a borbottare fra di loro qualcosa, indicandomi. Mi sentivo male, non riuscivo a trovare nessuno che conoscessi. Le ragazze mi sorridevano in modo strano, come per dire”non ti preoccupare” ed i ragazzi mi fissavano minacciosi.
Sicuramente erano a conoscienza di quello che mi era capitato..
Non volevo che nessuno lo sapesse, non mi sentivo per niente a mio agio.
Fortunatamente riuscii a trovare Erika, che era abbracciata a Philip.
Con le lacrime agli occhi mi avvicinai come un gattino che ha perso la mamma.
Erika mi abbracciò forte forte ed io ricambiai l’abbraccio.
Io:Chi è stato?
Philip:Chi è stato a far cosa?
Io:A riferir tutto!
Erika:La notizia si è divulgata..La polizia ha investigato anche qui a scuola..
Le lacrime iniziarono a diventare pesanti, così rivolsi lo sguardo verso l’alto per non farmi vedere piangere.
Dopo poco suonò la campanella, così corsi verso i bagni della scuola.
Per mia fortuna non c'era nessuno, così mi sedetti con la schiena al muro ed iniziai a piangere.
Mi sentivo una sgualdrina e pensavo a cosa avessero potuto sapere riguardo alla verità della situazione.
Delle ragazze bionde entrarono in bagno ridendo e quado si accorsero di me uscirono furtive per andare in classe.
“Prima le ragazze mi salutavano..ma adesso tutto è diverso, non mi guardano neanche negli occhi” Pensai.
Presi una salvietta ed iniziai a ripulirmi il volto, ormai impiastricciato a causa del trucco.
Quando i miei occhi furono meno gonfi, uscii dal bagno.
Mille sguardi si puntarono su di me, erano come mille lame affilate impiantate nello stomaco.
..:Vanessa!
Mi girai e vidi Bruno che mi corse incontro abbracciandomi.
Io:Ti prego portami via da questo inferno..
Lui:So che è difficile, ma puoi farcela!
Proff:Vanessa.. è tutto ok?
Io:Si,certo. Ciao Bruno.. Ci vediamo all’uscita.
Entrai in classe e tutti iniziarono a farmi domande del tipo: “ Che sensazioni hai provato?” “Hai avuto paura?" "Bruno? Come l’ha presa?” "Tua madre lo sa?” “Come ti senti?” e via dicendo..
Fu una delle peggior giornate di tutta la mia vita.
Se le persone dovevano farmi tutte queste domande, preferivo non essere considerata!
Nel pomeriggio io, mamma e Bruno, andammo dalla psicologa.
Fu una seduta breve, ma molto intensa.
Dopo due giorni riuscii a proseguire la vita di sempre, senza più preoccupazioni, senza più paure..

8 ottobre 2012.
Oggi era il compleanno di Bruno ed ero troppo felice perchè, insieme a Philip ed Erika, avevo trovato un regalo perfetto per il mio cucciolo. Avevo preso un cane, il quale era nero con sfumature marroni, bellissimo! Era un amore ed ero sicura che sarebbe piaciuto un sacco a Bruno e che lo avrebbe accolto come un figlio dato che da giorni era intenzionato a prendere un animale domestico.
Il pomeriggio lo avrei passato con Bruno, nella sua nuova casa (abitava da solo con Philip) e la sera saremmo dovuti andare a festeggiare in pizzeria ed infine sulla spiaggia.
Io:AMOREEEEEEEEEE! Sei vecchio hai 19 anni! Ahahaha!
Gli saltai addosso.
Lui:Ahhaha! Anche tu non scherzi! Tra poco hai 17 anni, eh?! Stai diventando grande!
Io:E tu vecchio!
Ridacchiò, passandomi una mano fra i capelli.
Lo baciai e dissi:
Allora? Per stasera..sei pronto?
Lui:Certamente! Adesso che facciamo?
Mi prese in braccio e si sedette sul divano.
Io:Eheheh, non correre Bruno!
Mi alzai e successivamente sentii la dentatura di Bruno sulle mie cosce.
Io:Ahiaa!
Salii sopra di lui con aria provocante e continuai:
Questo canino ha bisogno di una museruola! Morde anche la padroncina!
Gli strinzi le guance.
Lui:Il canino è tanto dolce.. *la bacia*
Io:Si, ma anche cattivo!
Lui:Sai una cosa?Sono giorni che ci penso e alla fine sono arrivato ad una conclusione.
Rimase in silenzio, serio.
"Ho bisogno di una canina, non di una padroncina.."
Il cuore mi si spezzò.
Continua.

Ciao ragazze (:
Grazie per aver letto anche quest'ultimo capitolo.
Il prossimo lo leggerete quando otterrò le mie due recensioni, ok?
Un bacione, Irene.

 
  
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