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Autore: MichellePureblood    14/05/2013    0 recensioni
No,ma cosa stava pensando? Era indubbiamente colpa dell’incubo,inutile inventare scuse. Oramai era diventato un tormento,che tornava a farle visita ogni notte,al quale non avrebbe dato tanto penso se non fosse stato per il fatto che,ogni volta,le sembrava talmente tanto reale da farla svegliare con il cuore a mille ed il respiro affannato,gli occhi spalancati come due fari che scrutavano il mare in tempesta,in cerca di possibili vittime o relitti,e le mani che stringevano le lenzuola con forza,come in cerca di un appiglio.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un’esplosione di risate e passi veloci interruppero il totale silenzio che avvolgeva la Sala Comune in quel tardo pomeriggio,segnando il ritorno di tutti gli studenti dalla giornata ad Hogsmeade.
Giornata che pareva essere stata fruttuosa per tutti,stando ai sorrisi stampati sui loro volti.
Michelle aveva appena chiuso il volume di Aritmanzia,dopo aver ripassato velocemente le nozioni che era riuscita a memorizzare miracolosamente nel pomeriggio.
“Blooooondie! Guarda che abbiamo!”
“Ma sei scema,Vic? Metti via!”-la interruppe Amber lanciandosi su lei,nascondendo un sacchetto color sabbia pieno di qualcosa di apparentemente misterioso.
Fabian si avvicinò all’orecchio di Michelle ,stando ben attento a non usare un tono troppo elevato. “Erba folletta. Per stasera”
“Non staremo esagerando?”-chiese Michelle,con un sopracciglio sollevato ed un’espressione preoccupata sul volto.
“Tesoro,ti preoccupi troppo! Questa volta ha ragione Fab!”-intervenne Stefano,mentre mostrava con entusiasmo il suo ultimo acquisto in fatto di vestiario ad Hilary.
“Ragazze,andiamo a prepararci! Abbiamo solo un paio d’ore e dobbiamo arrivare prima per allestire la stanza e fare tutti gli incantesimi di protezione.. Su,su!”
Battendo le mani con tono imperioso,Victoire costrinse tutti ad abbandonare i divani e a fondarsi nei rispettivi dormitori per iniziare quel lungo e lento processo di preparazione che coinvolgeva sia i ragazzi che le ragazze,senza troppa distinzione.
In un battito di ciglia,le camere avevano assunto l’aspetto di un centro benessere ed i letti erano talmente ricoperti di vestiti che ormai non si distingueva più il caratteristico verde delle lenzuola.
“Io mi farei un bella maschera all’estratto di Mandragola,che ne dite?”
“Vic,ti ricordo che abbiamo due ore,non dodici.”
Una ciabatta rosa volò per tutta la stanza,sfiorando di poco la testa di Amber che,grazie ad i suoi riflessi ormai abituati,si era istintivamente abbassata.
“Tutto questo amore tra voi due verrà sfogato prima o poi!”-disse Hilary ridacchiando,indaffarata ad estrarre boccette dalla borsa che aveva tra le mani.
“E’ già accaduto alla festa dell’anno scorso,non ricordi?”
“Michelle,taci.”-sentenziò Amber,voltandosi all’improvviso. Le guance si erano imporporate al ricordo di quella festa,nonostante lei si stesse sforzando di apparire più naturale possibile.
“Piuttosto,tu che hai fatto oggi? Hai trovato quello che cercavi,Blondie?”
A Michelle sfuggirono di mano le scarpe,facendole finire per terra. Farfugliò qualcosa di incomprensibile,tanto da provocare una serie di sguardi perplessi tra le ragazze,ed infine fece un respiro profondo.
“Si,fortunatamente. L’aveva trovato una ragazza e me l’ha riportato.”
“E tu l’hai uccisa?”
“No,Hilary.”
“No? Aspettate,ha detto no?”-chiese la rossa,guardando le amiche con espressione stupita.
“Beh,ci ho.. Fatto amicizia.”
Quasi come se fossero state colpite da un Petrificus Totalus,le tre ragazze si bloccarono a guardarla. Conoscevano ormai da anni la loro amica,e sapevano alla perfezione che quelle parole erano uscite dalla sua bocca con la stessa rarità con cui Piton assegnava punti ai Gryffindor.
“Chiarisci il concetto di ‘fare amicizia’.”
“Abbiamo fatto colazione insieme,chiacchierato,pranzato,chiacchierato,fatto un giro nel castello,chiacchierato.. E poi abbiamo studiato in Biblioteca e,che Merlino la benedica,mi ha salvata con Aritmanzia! Non ci stavo capendo nulla e lei è riuscita a spiegarmi tutto.”
Fu il suo turno di arrossire visibilmente per aver appena detto ad alta voce,e per di più alle sue amiche,quello che le stava dando da pensare da quando lei e Julie si erano salutate. E,cercava di non ammetterlo,ma per la prima volta le era dispiaciuto dover tornare nei Sotterranei.
Aveva trascorso un pomeriggio insolito,aveva parlato come mai le era successo prima,senza trovare un freno a quelle parole che scivolavano fuori dalle sue labbra in maniera così spontanea. E,cosa ancora più insolita,si era sentita capita alla perfezione da quella ragazza sconosciuta tanto quanto Michelle sentiva di aver capito lei.
“Non puoi ammalarti proprio stasera!”
“Dai,Hilly. Sono contenta che abbia conosciuto qualcuno di diverso da noi,altrimenti si sarebbe annoiata a morte oggi! Piuttosto,di che casata è?”
Ed eccola lì,la domanda che sperava di non sentire ma che l’aveva appena travolta come un macigno.
“Secondo voi metto le scarpe nere o rosse?”
“Michelle,non tergiversare.”
“Io? Ma no,volevo solo un aiuto a scegliere!”-rispose,facendo seguire un improvviso colpo di tosse-“Comunque Gryffindor.”
“STAI SCHERZANDO!”
“Che? E’ una di quegli idioti montati?”
“Hai proprio la febbre,perché mi pare di aver sentito Gryffidiots!”
“Ragazze,calme! Si,è una di loro ma non è come loro. Cioè,non la conoscete e.. Oh,ma perché ne parliamo ora? Dovremmo pensare a prepararci!”
“Va bene,per questa sera passa ma ne riparleremo. Ora,Amber passami la pozione lisciante vicino alla mia borsa!”
 
                                                   _______________________
 
Tre ore e quarantacinque minuti più tardi,in una stanza del sesto piano arredata alla perfezione da Ravenclaw e Slytherin dell’ultimo anno,la festa aveva segretamente avuto inizio.
Tutte le misure di sicurezza necessarie a non essere scoperti erano state applicate,e venivano rinforzate ogni ora da coloro che erano di turno a vigilare.
Musica assordante riempiva l’atmosfera,così come litri e litri di alcolici riempivano i bicchieri di tutti gli studenti dal quarto anno in su.
La prova schiacciante che quei bicchieri erano stati svuotati svariate volte erano Amber e Victoire che,favolose nei loro abiti aderenti,ballavano senza vergogna sul tavolo al centro dei divanetti blu, dirottando l’attenzione della maggior parte dei ragazzi presenti.
Nonostante quel delizioso spettacolino,la pista da ballo pullulava di ragazzi che si scatenavano a ritmo della band capitanata dal fratello di Hilary Taylor.
Fabian fece il suo ingresso in quel momento,di ritorno dal suo turno di pattugliamento e afferrò il primo bicchiere che gli passò davanti,posato su uno dei vassoi levitanti che girava nella stanza svolgendo il suo dovere.
“Finalmente sono libero,ora posso scatenarmi anche io!”
Bevve in un sol sorso l’intero contenuto del suo bicchiere ed estrasse dall’interno della giacca scura il sacchettino color sabbia che Victoire sbandierava con entusiasmo nella Sala Comune.
Michelle scosse la testa,tornando a parlare con Felicity,una Ravenclaw del sesto anno con la quale aveva stretto amicizia l’anno precedente. Quella ragazza era una forza della natura,sempre in movimento e pronta ad organizzare qualsiasi cosa implicasse spostamenti e divertimento,con una buona dose di musica. Come la sua innata dinamicità voleva,prese all’improvviso la Slytherin per mano e la trascinò sulla pista da ballo.
“Questa è una delle canzoni che preferisco,non possiamo non ballarla!”
“.. Se lo dici tu,Licy,ci credo!”
 
Tre ore e quindici minuti dopo,la situazione era ancora invariata.l’unica cosa diversa era il grado di ebrezza dei partecipanti. Victoire ed Amber avevano ormai preso residenza sul tavolo ed il sacchetto di Fabian aveva esaurito tutto il suo contenuto. Hilary girava per la stanza inseguendo fantomatici Thestral volanti e Stephan stava dichiarando il suo amore al cuscino del divano dov’era seduto.
“Oh cuscino,mio adorato! Perché sei così irresistibilmente viola?”
“Ti prendo,questa volta ti prendo!”
“E pensare che il viola non mi ha mai attratto. Forse è perché non aveva la tua forma!”
“Vola più basso,maledetto! Vola,Thestraluccio!”
“La tua forma è quella dell’amore!”
“Ti preeeeendo!”
“Seriamente,il San Mungo sarebbe lieto di accoglierli entrambi!”-disse Felicity,rivolta all’amica Slytherin che osservava la scena con lei. Non erano le uniche spettatrici a godersi lo spettacolo,ma erano certamente tra le poche che potevano dire di essere abbastanza lucide da ricordarselo il giorno successivo.
Un paio di dita picchiettarono sulla spalla di Michelle,facendola voltare a fatica dalla scenetta comica: un Michael Corner visibilmente preoccupato ma lucido le si era avvicinato.
“Ho appena finito il mio turno,ma non riesco a trovare Terry per sostituirmi. In più ho incrociato Vitious nel corridoio e sono miracolosamente riuscito a convincerlo che quella zona la stavo sorvegliando io senza bisogno del suo aiuto.”
“Accidenti,speriamo non sospetti nulla. Sei stato bravo,Michael! Ora troviamo qualcuno che ti sostituisca e..”
Alle loro spalle,Fabian aveva appena deciso di dare spettacolo unendosi ad Amber e Victoire. Stava inscenando uno spogliarello magistrale,con tanto di musica di sottofondo e ragazze urlanti come pubblico.
“Sai una cosa? Ti sostituisco io,tanto è l’ultimo turno. Divertiti!”
La Slytherin girò sui tacchi e si diresse all’uscita,schivando ballerini improvvisati,ubriachi traballanti e gruppetti in vena di chiacchiere.
Si lasciò andare ad un grande sospiro di sollievo non appena raggiunse il corridoio,posando la schiena sulla parete di pietra. Chiuse gli occhi per qualche istante,respirando profondamente,quando sentì un rumore provenire dall’aula teoricamente deserta,pochi metri più in là.
Avrebbe ignorato quel rumore,pensando ad una coppietta che aveva deciso di appartarsi,se non fosse stato per i ripetuti colpi di tosse.
Estrasse la bacchetta cautamente e si avvicinò all’aula a passo felpato,per quello che i tacchi le permettevano.
“Lumos!”
Un raggio di luce scaturì dalla bacchetta non appena la ragazza aprì la porta,illuminando l’aula. Sarebbe stata deserta se non fosse stato per una sagoma avvolta da un abito rosso ed elegante,con una mano sullo stomaco e l’altra che si teneva il più ancorata possibile alla parete.
Bastò che la figura scarlatta sollevasse il capo per incrociare lo sguardo della Slytherin a farle capire chi fosse.
“Julie! Che ti succede? Che ci fai qui? Ti senti male?”
La preoccupazione la invase prima che potesse fermarsi,ed in pochi istanti Michelle comparve al sul fianco,sostenendola con entrambe le braccia.
“Non lo so,mi viene da vomitare e non so perché. Credo di aver mangiato qualcosa che mi ha fatto allergia.”
“Vieni,poggiati a me. Ora ti porto.. da qualche parte.”
“..Letto.. Voglio il mio letto..”
Furono le ultime parole che la Gryffindor riuscì a pronunciare prima di perdere totalmente i sensi tra le braccia della Slytherin.
“Oh,dannazione! E ora?”
Michelle fece un rapido calcolo delle possibilità che aveva in quel momento,passando in rassegna tutti i metodi possibili per portare in un luogo sicuro la ragazza. Non poteva tornare dentro in cerca di un aiuto che con tutte le probabilità non avrebbe trovato,soprattutto perché,per qualche strano motivo,non voleva abbandonare la Gryffindor nemmeno per un istante,non in quelle condizioni.
Prese un respiro profondo e se la caricò in braccio,diretta verso l’unico posto dove avrebbe realmente potuto fare qualcosa: la Sala Comune Slytherin.
Percorse i corridoi a piedi nudi,cercando di non fare il minimo rumore,fermandosi di tanto in tanto per riprendere fiato, Era una fortuna che quella ragazza fosse magra,forse un po’ troppo,altrimenti non sarebbe stata in grado di portarla fino alla sua Sala Comune.
Dopo quasi venti minuti,varcò la soglia del suo silente dormitorio,con le braccia tremanti per il peso ed il timore di essere scoperte. Posò Julie sul suo letto,con tutta la delicatezza possibile e corse verso l’armadio,cercando alla svelta una delle pozioni che tenevano di scorta per ogni evenienza. Individuò quasi subito la fiala con il liquido biancastro,quella che usavano solitamente per le indigestioni,e si appuntò mentalmente di ringraziare Hilary per la sua insolita mania di avere mille pozioni sempre pronte per ogni evenienza.
“Julie,svegliati.. Innerva!”
A fatica,la Gryffindor aprì gli occhi,muovendosi con lentezza e difficoltà. Michelle la bloccò all’istante,portandole alle labbra il contenuto della fiala.
“Cos-..Dove..”
“Stai tranquilla,bevi questo e ti sentirai meglio!”
Senza fare ulteriori storie,la fiala venne svuotata in pochi sorsi e Julie tornò a posare il capo sul cuscino,respirando a fatica.
“Adesso dormi,quando ti sveglierai sarà tutto passato.”
Le scostò un ciuffo di capelli scuri dal volto proprio mentre la ragazza chiudeva le palpebre e si lasciava andare ad un respiro profondo,quasi sollevato.
Michelle si sdraiò sul letto,ancora lievemente preoccupata,stando attenta a non avvicinarsi troppo rischiando di svegliarla.
Non capiva da dove derivasse tutta quella preoccupazione per la ragazza che le giaceva di fianco,sapeva solo che più la osservava,su quel volto pallido e delicato,più l’istinto di protezione cresceva in lei. Era forse perché sentiva una connessione con lei,e non voleva correre il rischio di allontanarla prima ancora di averne compreso la vera natura.
Si sistemò sul cuscino,serrando gli occhi quasi con forza,pronta ad affrontare quelle poche ore di sonno che poteva concedersi. Non sapeva che quella notte,dopo tanto tempo, avrebbe dormito bene. E non sapeva che gli incubi l’avrebbero lasciata in pace,perché gli occhi che vedeva nei suoi sogni erano ormai accanto a lei.
  
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