Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Ranessa    07/09/2004    5 recensioni
Una lettera da Azkaban. Un padre che vuole vedere suo figlio per l'ultima volta. Ma cosa avranno da dirsi? Si guarderanno negli occhi e si capiranno? La ferita si rimarginerà mai?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[ Draco - I'm asking for your benediction ]


Lo so, che ami la canzone ma non il cantante
Lo so, che mi tieni tra le tue dita
Lo so, vuoi il peccato ma non il peccatore
Lo so...
Lo so, il passato ti raggiungerà anche se corri più veloce
Lo so, che l'ultimo della fila è ritenuto il bastardo
Lo so, il passato ti prenderà anche se corri più veloce
Lo so...
Lo so, che mi tagli fuori nella mia contraddizione
Lo so, sono avvolto in dolci lotte
Lo so, che sto chiedendo la tua benedizione
Lo so
Lo so

“I know”, Placebo


Riconosco il sigillo di Azkaban ancor prima che Errantry atterri aggraziato sul bracciolo del divano.
Riconosco il sigillo e lascio il mio gufo lì, in attesa.
Me ne vado.
Abbandono la stanza con un senso di urgenza sotto la pelle e fra le dita che mi infastidisce notevolmente.
Fuggo.
Come se quella lettera fosse uno dei tanti grifondoro vendicativi pronti a saltarmi addosso a scuola. Come se in quella stanza ci fosse ancora mia madre che mi fissa con le lacrime dietro alle palpebre, cercando di ritrovare il suo volto nel mio. I suoi occhi nei miei eccessivamente azzurri, i suoi capelli nei miei troppo corti, le sue labbra nelle mie non abbastanza pallide... Come se sapessi già che la lettera non è per lei ma per me. Come qualsiasi mia speranza che svanisce ancor prima di concedermi il coraggio per andare avanti.
E ogni giorno la linea di confine è sempre più sottile. Ho sempre saputo che prima o poi avrei dovuto affrontare anche questo, perchè i detenuti ad Azkaban non scrivono lettere, non ricevono visite e gli acclamati carcerieri gli portano via anche il loro nome, perchè non gli serve più, perchè non sono più umani.
Ma Malfoy è un nome pesante.
Difficile da strappar via... e da portare...
E allora ho sempre saputo che avrei dovuto affrontarlo, ma perchè ora?! Sono sicuro che il Tempo non è così crudele con tutti gli altri! Perchè ora?! Perchè non fra un mese, o un anno, o nella mia prossima vita...
Anch'io ho diritto a un'altra vita dopo questa, vero?
Vero?!

“Possono portarci via tutto, Draco. Ma non il nostro nome. Noi sapremo sempre chi siamo e ne andremo fieri.”

Ne eri davvero convinto, papà, quando me lo hai detto? Perchè è vero, hai ancora il tuo nobilissimo nome, e con ciò? Cosa ti sei guadagnato? Il diritto di scrivere una stupida lettera per chiedere di vedere un'ultima volta tuo figlio prima di morire come un animale tra quattro mura spoglie? Hai ragione. Fra una settimana sarai ancora Lucius Malfoy e il tuo brodo troppo acquoso arriverà ancora un po' più caldo di quello degli altri. E hai ragione. E fra un mese sarai ancora Lucius Malfoy e sarai ancora l'ultimo ad essere riportato in cella dopo l'ora d'aria. Ma fra un anno, papà? Credi che si ricorderanno ancora del tuo nome fra un anno? E credi davvero che io voglia venire a vederti, papà? E sei ancora fiero di te? Perchè, lo sai?,a quest'ora dovresti già essere morto, o no...
...Peggio... A quest'ora un Dissennatore avrebbe già dovuto baciarti, papà.
Chissà com'è la lingua dell'emissario del Diavolo, papà.
Avrei voluto che tu me lo spiegassi. Avrei voluto venire ad Azkaban e leggerlo nei tuoi occhi com'è. Vederli fissare lo stesso Inferno che guardo io da quando ho vita. La senti quella sensazione di impotenza, papà? Quella che parte dallo stomaco e ti risale dentro. Quell'emicrania che non ti fa dormire, e quel bruciore agli occhi che non ti fa vedere che il mondo è bello, perchè di questi tempi la gente raccoglie i fiori nei campi e lo canta per le strade, ma io non riesco a vedere. Perchè IO non riesco a vedere? Perchè IO e non gli altri? Eh? Perchè? Tu me lo sai spiegare? Io credo di sì, papà, perchè sei tu quello che tiene in mano i fili del mio teatrino. Già, io non sono solo un pupazzo nelle tue mani, no, io sono tutto il tuo palcoscenico papà. Io sono il tuo saltimbanco sciocco, il buffone che non fa ridere, l'acrobata sul filo, il capro espiatorio, la ballerina senza scarpette, l'orso in gabbia e il giocoliere che perde i pezzi, sono la bambola rotta e un vecchio disco incantato, io sono stato questo per sedici anni, papà, e lo sono ancora ora dannazione!! Ora che tu sei ad Azkaban insieme a tutti quei morti di fame che mi hai sempre insegnato a disprezzare, che dormi con i topi e conti gli scarafaggi per non impazzire sei ancora il regista... non potrai mai più tornare indietro e io continuo ad essere tuo... castello in aria nella mente di un servo in disgrazia... Stai lì dentro e mi tieni ancora tra le tue dita. Mi condanni un'altra volta papà, perchè sei stato fortunato. Avrei voluto venire ad Azkaban e leggerlo nei tuoi occhi com'è. Vederli fissare lo stesso Inferno che guardo io da quando ho vita e invece no! Perchè una di quelle orrende e blasfeme bestie (hanno forma umana lo sapevi papà? Perchè se sono così orribili? Perchè il Dio in cui non crediamo li ha fatti somigliare agli uomini se sono così sporchi e rivoltanti?) una di quelle cose avrebbe già dovuto stuprarti papà. E invece no! Perchè tutti quei dannati (cosa prova un Dissennatore quando bacia un uomo? Suppongo disgusto per essere costretto a cibarsi dell'anima di una così ignobile creatura...) quei dannati si sono già schierati dalla parte dell'Oscuro.
Non sono più nella loro prigione papà.
Nessuno verrà a castigarti.
Ma io sto arrivando, TU mi hai invitato nella tua casa papà.
Riesci a vedere la contraddizione, mio signore?
Mi tieni tra le tue dita, ma io ti conosco: tu vuoi il peccato, ma senza macchia, sei l'ultimo a rientrare in cella dopo l'ora d'aria, ma lo sai papà che l'ultimo della fila è ritenuto il bastardo? ...Il passato ti prenderà anche se corri più veloce... Ed io sono avvolto in dolci lotte papà perchè la mia mente continua a non trovare pace e si domanda: e se decidessi di combattere? Di restare a casa e sbattere la porta in faccia a Narcissa Malfoy? Immaginarti mentre ti sbavi addosso come un cane in calore mi darà la stessa soddisfazione del venirti a vedere di persona?
Già... Sai, forse non è poi una così cattiva idea...
Dimmi... Come sono gli Auror papà? Te le hanno messe le catene? E ti sputano nel piatto prima di infilarti il cucchiaio in gola? Come sei vestito papà? Oppure i tuoi torturatori si beffano della tua nudità? È abbastanza fredda la cella? Le senti le ossa che spingono per uscire dalle tue carni papà? Sai... è la mia mente che pensa queste cose papà. Ti piacciono? Tu le hai pensate per le tue vittime? Hai concesso loro tale onore? Sì, penso di sì. Penso che tu abbia sempre curato tutto nei minimi particolari... come qui a casa... Penso che tu ti sia sempre assicurato che tutto fosse come doveva essere: la cella sufficientemente umida, il marcio, le carni roventi e il divertimento dei tuoi amici Purosangue... Te la ricordi la cella dei nostri sotterranei? La vostra preferita, quella dove venivate quando la torre del nostro Signore era troppo... come dire... affollata? Tu la notte non dormivi, ma io sì. Le urla erano la mia ninna nanna e i gemiti degli stupratori sono incisi nel mio cranio.
È la mia mente che pensa queste cose papà.
Ti piacciono?
Perchè, sai, io sono la mia mente e se lei pensa qualcosa io la penso, e sei lei prova disgusto nel vedere il grande quadro che ti raffigura nel salone la tua immagine disgusta anche me, e se lei ti odia allora io ti odio. Ma non preoccuparti papà. Domani è un altro giorno. Forse mi sveglierò e penserò che in fondo sei ancora mio padre e devo amarti e rispettarti. Sì forse ti vorrò bene e domani verrò a trovarti ad Azkaban per alleviare le tue sofferenze. Sì forse domani potrei essere buono perchè oggi mi sono sfogato e stanotte potrebbe essere la prima in cui dormo senza quelle urla nel cervello, ormai sono cresciuto, non ho più bisogno della ninna nanna, papà, allora forse potrei cambiare e diventare una persona migliore.
Sì.
Già mi preoccupo per te papà sai?
Dico sul serio.
Ho una domanda nella testa.
Riguarda il tuo bene.
La tua serenità.
Infondo sei ad Azkaban.
Ecco la domanda: voglio sapere se hai ricevuto il mio regalo papà.
Sei ad Azkaban, decine di prigionieri tutti intorno a te...
... la senti la ninna nanna, papà?

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ranessa