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Autore: Hiro_kun    14/05/2013    1 recensioni
Le voci sono sparite, il silenzio ritorna e come un grosso manto copre tutto quello che trova.
"Non sono sola, non sono sola!" Mi ripeto pur sapendo di star dicendo una grossa bugia
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo aver vagato a caso per la stanza finalmente trovo l'interruttore della luce e in un secondo la stanza si riempe di una pallida luce soffusa. Mi sfrego gli occhi sperando di abituarmi presto a quella luminosità.
Sono stanca. "Andare a scuola oggi è proprio una bella palla al piede!" Penso dirigendomi verso il bagno per lavarmi. Guardo lo schermo luminoso del cellulare e vedo che fortunatamente ho ancora parecchio tempo, almeno quanto basta per lavarmi. Non riesco mai, purtroppo, a liberare la mente. Devo costantemente pensare a qualcosa.
Ed eccomi dopo diciotto lunghi anni...
Sono rimasta la stessa, sempre. Una persona noiosa, chiusa.. Monotona insomma. Mi pettino i capelli lentamente davanti allo specchio, due lacrime mi solcano il viso e in neanche un minuto sembro già una fontana.
Sono debole?

Sono sensibile?
Molto.
 La verità, però è una sola.. Nessuno, e quando dico nessuno intendo proprio nessuno ha mai visto il mio vero carattere. Nemmeno i miei cari genitori l'hanno mai visto..
Purtroppo non posso più rimediare, è tardi ed il tempo arrogante è passato troppo in fretta.
"Perche..?"
Dico guardandomi allo specchio con gli occhi verdi completamente lucidi. Tra singhiozzi e lacrime riesco a mal la pena a pensare. Cavolo, quanto sono stupida. Sono pronta. No, non è vero... Mi manca il coraggio.
 Cosa serve andare a scuola se poi nessuno ti considera? Non ho nessun tipo di amico o amica.. È inutile. A malincuore mi dirigo verso l'università che dista appena cinque minuti da casa. Cammino, tanto anche se arrivassi due ore dopo nessuno si accorgerebbe di niente. No, non sto esagerando. È solo la pura e semplice verità che spesso è più dolorosa di qualsiasi tipo di violenza. A proposito di violenza e roba simile nella mia scuola c'è un certo gruppo di ragazzi che combatte contro il bullismo:  Si fanno chiamare "I rivoluzionari", che cosa assurda. Non li ho mai considerati più di tanto, e non ci tengo a rimediare.
Percorro il lungo viale che porta fino all’entrata della scuola, è primavera e l’università è completamente  piena di fiori. Ortensie, Tulipani, Fior d’Aliso.. Di tutto insomma, è un po’ come la tavolozza di un pittore.
Ed ecco che lo vedo, sono davvero senza parole. Luke studia nella mia stessa università?
Lo guardò con gli occhi spalancati: per fortuna non mi ha visto.

“Cavolo, cavolo…” Penso mentre lo vedo avvicinarsi.
Giro i tacchi e lentamente facendo finta di niente me ne vado. Una mano, una mano ha appena afferrato il mio zaino come per impedirmi di andarmene.

“L-luke..?” Bisbiglio piano girando con movimenti meccanici la testa.

“Sophie! Dove pensi di andare, eh?” Lo vedo ridere felice. Che cavolo.. Ancora quel sorriso?!

“Dovrei andare a lezione..” Dico indicando l’edificio scolastico.
 “Lo sai vero che domani c’è la festa in maschera?”
“Festa?” Non ne so assolutamente nulla, magari ci potrei andare..
  
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