Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: MaryWriter    15/05/2013    0 recensioni
Dicono che poi passerà, che tutto diverrà solo un ricordo, che alla fine sarai più forte di prima, ma... perchè nessuno racconta la parte centrale? Il come raggiungere la fine? Per loro è solo inizio, solo la fine...
Like Dust (come polvere) racconta ciò che il dolore crea, dando l'inizio e ciò, che l'amore guarisce, ponendo la fine. Dopotutto, è ormai risaputo... Solo due cuori che battono in simbiosi, possono ridurre i danni delle cicatrici...
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                              5' CAPITOLO = Capodanno.

Capodanno si avvicina e Susan, ha in mente di organizzare una super festa a casa nostra; quindi in questi giorni, la osservo andare e tornare a casa, come se scaricasse mobili per una nuova casa. Mi diverte. Esco dalla vasca, avvolgendomi nel grande asciugamano, strofinandomi i capelli, per lasciarli sulle spalle. Mi guardo allo specchio, passo una mano tra i capelli e la SUA voce, è qui, vicino al mio orecchio sinistro : " ...Le rosse, dicono, sono le più perverse...", mordendomi il labbro inferiore, cerco di non tremare, trasportata dai brividi freddi lungo la schiena. Apro la porta e chiamo Susan, con un'idea nella testa. Mi raggiunge con passo svelto, curiosa.
- Vorresti aiutarmi?,- le chiedo vaga. Annuisce, ancora confusa.
- Certo... Cosa devi fare?,- domanda, spostando il peso sull'altra gamba.

- Voglio andare da un parrucchiere...,- rispondo fissandomi allo specchio.
 - E perchè?,- chiede accigliata. Mi volto verso di lei, con un sorriso obliquo.
- Voglio cambiare pettinatura,- aggiungo eccitata.

Ritornata a casa, corro, diretta nella mia camera, per guardarmi allo specchio e essere incantata da quella sconosciuta, che porta il mio nome. I capelli ora, sono corti fino alle spalle, leggermente mossi, di un color castano chiaro. Mi trovo bene, sollevata di non vedere più... me stessa.
- Stavo per piangere quando " quella" ti ha tagliato quei stupendi capelli!,- esclama con tono lamentoso Susan, raggiungendomi. Mi volto verso lei sorridente, eccitata del fatto, che fra un pò, dimenticherò il mio vecchio aspetto. Davanti al mio viso raggiante, Susan, addolcisce la sua espressione con un sorriso.
- Bhè... Dopotutto, ti sta bene...,- aggiunge.
- Grazie Susan,- le dico sorridente, sbbracciandola. Mi stringe a sè, affondando il viso nella mia spalla.
- Questa è la Beth che conosco... Sorridente e pazza!,- si ferma un attimo per ridere.
- Io ci sarò sempre... Ricordalo,- mormora. Chiudo gli occhi e appoggio il viso sulla sua spalla.
- Anch'io ti voglio bene... Sei la sorella che non ho mai avuto,- confesso, rendendo quel momento, tra que ricordi che saranno indimenticabili.

Devo essere onesta... Io e Susan- bhè, più Susan che io- abbiamo organizzato una festa degna di MTV! Le nostre famiglie si divertono, così come i nostri amici... Bhè, perlopiù, ci sono troppi " amici di amici", Non conosco più della metà di gente che si trova in casa mia. Ma per fortuna, il cibo basta per un intero esercito mondiale e il bere, bhè, inutile dirlo. La musica è alta, così che nessuno si perda in chiacchiere noiose, ma solo puro divertimento. Mi sembra di stare iu una discoteca, per questo abbiamo pensato, che forse le nostre famiglie, avrebbero preferito una serata fuori la veranda, con vino e sigarette, cimentandosi nei loro argomenti preferiti... Susan ha davvero pensato a tutto, anche al mio vestito: lo definirei, più stile dea, lungo fino ai piedi, nero, scollatura a cuore, con spalline rosse glitterate, che richiamano il cinturino in vita e i decollète, abbastanza alti. Susan è bellissima come sempre, nel suo mini abito rosso senza spalline, aderente e tacchi neri vertiginosi, mentre balla con il suo " migliore amico di una relazione complicata"... Eric, come dimenticarlo! E' a causa sua, se Susan non riesce ad uscire con nessun'altro dopo il loro primo bacio, anche se lui, la definisce sempre come la sua best e non capisco il motivo,ma a Susan, va bene così... Forse pensa, di poterlo far innamorare di lei e probabilmente ci riuscirà... Chi può resistere di fronte a lei? E' perfetta! D'improvviso Susan, scatta verso la porta, allontandandosi un attimo dalla sua preda e la osservo, mentre bevo il mio bicchiere di vino bianco dolce. Apre la porta ed ad entrare è LUI... L'altro Lui... Will! Il vino per un istante mi va di traverso, facendomi tossire violentemente. Un ragazzo al mio fianco che non conosco, mi guarda come una stra lunata; bevo un'altro sorso per calmare quel soffocamento momentaneo e finalmente, riprendo a respirare con regolarità. Perchè è qui? Come ha potuto invitarlo, dopo quello che è successo? Certo, la rabbia ormai è sparita, ma la ferita è ancora presente, dentro la mia testa. Li guardo, mentre si salutano con un abbraccio e lui, da ospite cortese, le porge un vassoio incartato, forse ripieno di dolcetti. Will, si guarda attorno, un pò spaesato, forse sentendosi piccolo di fronte a quella miriade di gente, proprio come... Sembra cercare qualcuno... I nostri occhi si incontrano, avrei dovuto aspettarmelo, dato che lo sto fissando da quando è entrato e la musica sembra sparire per un secondo, lasciando che i miei occhi s'incatenino nei suoi, come è già successo in passato.I suoi occhi, appena hanno visto il mio viso, si sono richiusi, come qualcuno miope, che cerca di guardare lontano, fino a ritornare normali, forse più aperti di prima e poi capisco... I miei capelli! A stento mi avrà riconosciuta. Questo pensiero mi fa venir voglia di sorridere, ma lo conservo dentro. Will, s'incammina nella mia direzione, vorrei distogliere lo sguardo dal suo, ma sembra come, se mia avesse incatenata... Stringo con forza involontaria il mio bicchiere, appena me lo ritrovo davanti. E' così strano vederlo in giacca e camicia... Molto elegante e fin troppo bello!
- Ciao,-  dice con un mezzo sorriso ed un sguardo serio. Sento chieramente la sua voce, in mezzo a quel frastuono, come se Dio, mi avesse dato l'udito solo per lui.
- Ciao,- rispondo cercando dirisultare neutra.
- Ti trovo bene... Sei davvero...,- gli mancano le parole e prima che ne cerca altre, intervengo.
- Si, grazie,- dico fredda. Sorride divertito, senza contagiando gli occhi, però.
- Come stai?,- domanda spostando il peso dall'altro piede, nervoso. Sono sollevata di procurargli quest'agitazione, almeno lui, non è l'unico che può farlo...
- Sto più che bene,- mento con non curanza, facendo spallucce. Non è vero... Non mi sono mai sentita tanto sola, al centro di una folla e questo mi spaventa... Will, mentre io rispondo alla sua domanda, riempie i nostri bicchieri. Alza le sopracciglia, forse incerto se credermi o no.
- Tu?,- chiedo più per educazione che per curiosità. Beve un sorso dal suo bicchiere, lo imito.
- Più che bene,- ripete guardandomi con una leggera sfida negli occhi.
- Bene,- dico pronta per andarmene, raggiungere Susan e strangolarla, ma appena provo ad allontanarmi da lui, mi ferma il polso con la sua grande mano calda eun attimo dopo, senza volerlo, vengo invasa da quel senso di sicurezza, che mi è mancato, proprio come la sua assenza...
- Aspetta... Sono rimasto sorpreso dal tuo invito... Pensavo ancora, che l'avessi a morte con me...,- spiega serio. Lo guardo corrugando la fronte.
- Il mio invito?,- chiedo scettica. Annuisce confuso.
- Si... Susan mi ha detto...,- si ferma di colpo ed entrambi sospiriamo.
- Già... Susan,- aggiungo guardandomi attorno per cercarla; la trovo in pista che ci osserva e io, non posso altro che fulminarla con lo sguardo, mentre lei con aria innocente, mi saluta con la mano. Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa e bevo un altro sorso di vino... Questa sera, sarò incollata al mio bicchiere, se voglio godermi la festa.
- Non posso credere di esser caduto nella fossa dell'agnello,- ride fra sè, nervoso. Ritorno a voltarmi verso lui. Restiamo in silenzio, per un paio di minuti.
- Sei ancora arrabbiata?,- domanda fissandomi con intensità. Sospiro.
- No, arrabbiata no... Ferita, si. Ancora.,- confesso, vittima dei suoi occhi... Non riesco a mentire, se non distolgo lo sguardo da lui; devo imparare a  farlo... Il suo sguardo s'incupisce a quelle parole. D'un tratto, prendendomi il bicchiere da mano, lo posa accanto al suo, sul tavolo e prendendomi per un polso, mi porta al centro della pista, mentre nessuno ci nota. Perchè dovrebbero farlo, dopotutto?
- Cosa diavolo fai?,- chiedo stupita e confusa, lasciandomi trasportare.
- Ti porto a ballare,- risponde come se non fosse niente. Così dicendo, mi stringe a sè, intracciando la mano estra con la mia, mentre l'altra si posa sulla mi schiena al livello della vita. Cerco di reprimere l'istinto di allontanarmi, perchè lui è... Lui è Will. Il cuore, quasi mi arriva in gola.
- Ma io... non sono brava a ballare e poi... e poi, non possiamo fare un lento con questa musica,- balbetto un pò nel dirlo. Sorride divertito e scrolla le spalle.
- Tranquilla, nessuno ci noterà,- sorride con sguardo furbo. Sospiro e non posso far altro che rimanere lì. Questo Will, è diverso dall'ultima volta, anche lui sembra cambiato... I miei pensieri vengono sviati, distratta dal suo profumo muschiato di dopo-barba. Che buono... Mi sembra così facile, dondolare con lui. Will, dopo avermi fatto fare una giravolta su me stessa, mi riconduce sul suo petto, costringendomi a fissare i suoi occhi troppo da vicino. Il cuore mi martella.
- Non pensavo per niente, quello che ho detto...,- comincia, fissandomi intensamente. Faccio un respiro profondo.
- Quando mi arrabbio, tendo a non pensare a ciò che dico... Ma anche tu mi hai dato un bel pugno allo stomaco... Cosa credi? Che non mi sentivo in colpa del fatto, che c'è stato lui, al posto mio?,- dice tutto d'un fiato, rievocando il ricordo.
Abbasso lo sguardo, poi ritorno nei soi occhi.
- Lo so e... Dispiace anche a me... Ero ancora sotto-schock...,- mormoro. Mi sorride.
- Ti ho perdonata, appena avevi pronunciato quelle parole, ma è bello sentirsi le tue scuse,- sorride divertito. Lo colpisco con ironia, una spalla, ridendo e mi sorprendo di quel suono... Da quanto tempo non rido?
Forse questo capodanno, sarà davvero la fine del mio incubo... Forse saprò ritornare alla mia vita, quella in cui, vivevo davvero. Adesso, riesco a pensar di poter essere di nuovo felice...

La serata continua e sono ritornata nel mio angolo, accanto al tavolo e al mio bicchiere, mentre aspetto il ritorno di Will, preso a rapimento dai miei per parlare, di come continuano le ricerche ed io... preferisco vivere nell'ignoto. E' più semplice...
- Oh mio Dio! Sei uno schianto!,- una voce che non conosco mi affianca, inquinando la mia aria di putrido alcool. Mi giro verso di lui, un ragazzo poco più grande di me, biondo cenere, alto e... ubriaco.
- Lasciami in pace,- lo guardo in cagnesco. Ride.
- Hey, aspetta... Ma tu sei quella ragazza... Quella che hanno violentato!,- esclama facendomi raggelare il sangue. Mi volto di scatto di nuovo, con occhi spalancati e respiri smorzati in gola.
- Si, sei proprio tu... Ricorderei quel bel visetto ovunque,- aggiunge facendosi al mio fianco.
- Tu come fai a saperlo?,- riesco a chiedere.
- Hey, baby, non lo sai? Sei uscita su tutti i giornali!,- risponde e in quell'istante mi sento nuda di fronte a tutti... Chi altro lo sa allora? Tutte queste persone, sanno? No! Dannazione! Com'è successo?! Le lacreime fuggono dal mio controllo, in imbarazzo, sentendomi d'un tratto piena di vergogna, come se fossi stata appena chiamata datuttii presenti, puttana...
- Allra... Ti è piaciuto?,- chiede quel tizio accarezzandomi la schiena, scendendo sempre più giù, ma non riesco a muovermi... No! Non farlo accadere ancora!
- Non toccarmi!,- riesco a gridare, cercando di allontanarmi. Non mi ero resa conto, che mi stesse stringendo così forte il gomito. All'improvviso, una mano, spinge quell'essere sul pavimento. Vedere il viso di Willa, di fronte a me e come vedere  l'acqua in mezzo al deserto. Le sue mascelle sono chiuse in una morsa d'acciaio. Si rilassa un secondo, per fissare il mio volto.
- Ora ci penso io,- mormora asciugandomi una lacrima con il pollice e poco dopo, prende quel ragazzo per il colletto, trascinandolo fuori la porta di servizio, con lui, con una velocità... furiosa. Susan mi raggiunge di corsa, asciugandomi il viso, con il dorso delle mani.
- Tranquilla Beth, ora ci penserà Will... Spero che non lo ammazzi,- dice come se non gliene importasse affatto.
- Ma Susan, allora dobbiamo fermarlo!,- esclamo e senza aspettare una sua risposta, corro verso il retro; apro la porta, seguita da Susan, nel momento esatto in cui Will, sferra un pugno in pieno viso a quel tizio, facendolo ricadere a terra Lo prende di nuovo per il colletto, così che possa vederlo in faccia.
- Ringarzie che non ti faccio arrestare! E non provare pù neanche a pensare minimamente di toccare di nuovo quella ragazza!,- esclama con rabbia. Il ragazzo, con il naso sanguinante, fissandolo scioccato annuisce impaurito e Will, lo lascia a terra, mentre prova a rialzarsi per andare via. Will, si allontana di qualche passo dal ragazzo, per rimettersi la giacca che ha appoggiato su una panca di legno e rimaniamo così, uno di fronte all'altro, a fissarci negli occhi.
- Vado a chiamare un amico di Sean... Così lo riporta a casa,- è Susan a parlare, poi guarda Will, che costretto, allontana per un attimo i suoi occhi dai miei.
- Grazie Will... Sono contenta di non essere l'unica, che vuole scannare chiunque la tocchi,- la sento sorridere, io riesco solo ad arrossire lievemente, scoprendo questo lato prottettivo di Susan, solo ora. Will, fa un cenno col capo, poi, ritorna da me. Susan, gira i tacchi e ci lascia soli. Quasi di corsa, raggiungo le braccia di Will e affondo il viso nel suo petto. Le sue mani, prima lungo i fianchi, accarezzano i miei capelli, come se fossi ritornata bambina... Un pò lo divento, fra le sue braccia.
- Grazie,- sussuro quasi senza voce, stranamente e fortunatamente senza lacrime.
- Dovere,- dice semplicemente con un mezzo sorriso.

Quello Sean è tornato a casa ed io, continuo a godermi la festa, come se non fosse successo niente. Io e Will, siamo in cucina, lontani dalla folla, per potergli medicare le noche della mao destra, unici segni di battaglia, entrambi seduti sul bancone.
- Sai, quel tizio mi ha detto, che sono uscita su tutti i giornali... E' vero?,- non lo guardo mentre pronuncio questa domanda. Lo seto sospirare.
- Abbiamo cercato di fermarli, come sempre, ma alcuni di loro, sono collegati con la nostra radio e... mi dispiace,- spiega. Faccio un cenno col capi, chiedendomi se posso camminare per strada.
- Ma è successo al tuo arrivo in ospedale, i tuoi li hanno denunciato, così hanno dovuto cancellare le copie e interrompere il resto... Per questo non ti hanno detto niente,- aggiunge, mentre gli avvolgo il palmo con una fascia bianca. So di avere i suoi occhi addosso, ma li ignoro concludendo il mio lavoro. Scendiamo dal bancone della cucina, nello stesso istante.
- Grazie! E' sempre utile, un'amica infermiera,- mi prende in giro e ridiamo. Mi cinge la vita, ma istintivamente, mi allontano di scatto, sentento per un attimo ghiaccio nelle ossa. Mi guarda accigliato, mentre cerco le parole adatte, per spiegare.
- Scusa... è che...non riesco più a... quando qualcuno mi tocca, al'improvviso, io...,- incerta, vengo interrotta.
- Tranquilla... Nessuno pretende che tu ritorna senza ferite, così di punto in bianco,- spiega, co un sorriso gentile e il viso rilassato, contagiandomi. Accenno un sorriso, ringraziandolo dolcemente in silenzio. Ritorniamo alla festa a braccetto e in quel momento, la musica viene calata, per dar via al conto alla rovescia, con Susan, sopra il tavolo, con fare leader, con il suo bicchiere in mano. Will, pende i nostri e porgendomelo, ci uniamo al conto, circondata dalla mia famiglia.
Forse sono felice... Dopo un tempo interminabile bi buio, riesco a convincermi di poterlo essere. Dopotutto, non sono la prima a meritarselo?

NOTA DELL'AUTORE = ECCO A VOI!! QUESTO CAPITOLO E' COME DIRE UNA SVOLTA! E CI SARANNO ANCORA ALTRE MIRIADE DI SORPRESE! RINGRAZIO CHI MI LEGGE E MI FA SAPERE COSA NE PENSA, PER ME E' DAVVERO IMPORTANTE! SIETE MERAVIGLIOSI! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!! <3 <3
 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: MaryWriter