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Autore: Francine_92    15/05/2013    2 recensioni
[Questa storia fa riferimento a "il principe mezzosangue" ed a "i doni della morte" interpretati in modo molto differente dagli originali.]
“Guardami.” Hermione, che stava con la testa china e continuava a piangere, sollevò il viso specchiandosi negli occhi di Draco. “Sopravvivremo a tutto questo.” allungò la mano destra per stringere il braccio di Hermione, portandoselo vicino alle labbra e posando poi quest'ultime sulla cicatrice che Bellatrix le aveva inciso. Hermione a quel gesto parve calmarsi e smise di piangere. Draco le lasciò il braccio e lei ne approfittò per fare lo stesso; usò entrambe le mani per sollevare la manica della camicia di Draco, scoprendone il Marchio Nero e si chinò a baciarlo. Poi si allontanò e tornò a guardare il giovane serpeverde negli occhi color ghiaccio, che già avvertiva il cuore più leggero e colmo di una gioia mai provata. “Ci prenderemo cura l'uno dell'altra e saremo sempre pronti a sanare le nostre cicatrici, me lo prometti?”
“Te lo prometto, Hermione.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Ognuno può padroneggiare un dolore, tranne chi l’ha.

-Shakespeare.

 

Ho bisogno di te.

 

“Ehi…” la voce di Hermione gli stuzzicò l’udito, distogliendolo dai suoi pensieri. Ormai era diventato buio da un po’ e la pace e il silenzio che regnava lì intorno stava regalando a Draco un po’ di sollievo, prima che la strega interrompesse quel piacevole momento.

Draco voltò il viso in direzione della sua voce e la vide, lì in piedi, illuminata soltanto dalla luce della luna, bellissima come sempre.

“Ho pensato che avessi fame. Io e gli altri abbiamo già mangiato. Tieni.” disse lei e gli porse un piattino con un po’ di cibo, dopo essersi avvicinata al ragazzo. Malfoy allungò il braccio e lo prese con la mano destra, posandoselo poi sulle cosce. Era seduto a terra, sull’erbetta fresca, con la schiena poggiata contro un tronco di un altissimo albero.

Hermione si avvicinò ancora un po’ a lui e con una mossa veloce, si accovacciò a terra, sedendosi al suo fianco e stringendosi le gambe tra le braccia.

“Mi dispiace per Ron, ma lui è fatto così. E’ bene che tu lo sappia.”

“Tranquilla, non importa. Sono abituato a questo genere di cose.”

Hermione mugugnò qualcosa di incomprensibile e poi prese coraggio per parlare.

“Non ho avuto modo di chiederti, ecco…” farfugliò. “Quel giorno in sala grande, hai detto che credevi che io ti piacessi. Insomma…” la strega abbassò lo sguardo a terra, scossa improvvisamente da un forte senso di imbarazzo e le ci volle un po’ per continuare a parlare. Di certo il fatto che Malfoy guardasse davanti a sé e non la degnasse di uno sguardo, non migliorava le cose. “Lo pensi ancora?” finalmente si decise a continuare, ormai aveva iniziato e tanto valeva finire il discorso.

“No.”

Il cuore di Hermione parve spezzarsi, si morse il labbro inferiore e continuò a fissare il terreno davanti ai suoi occhi. Draco stava mangiando e ci mise un po’ prima di prendere la parola; si era accorto che Hermione taceva imbarazzata e voleva interrompere quel silenzio, altrettanto imbarazzante.

“Non lo credo più.” continuò Malfoy.

“Ho capito, non c’è bisogno che continui ad infierire!” rispose con uno scatto Hermione, furiosa. “La prossima volta evita d’illudermi, allora!”

Draco scoppiò a ridere e finalmente si decise a guardarla negli occhi. “Non lo credo più, perché adesso sono sicuro che tu mi piaccia.” le sorrise e il cuore di Hermione stavolta prese ad accelerare all’impazzata.

“E per dirla tutta, senza di te non avrei mai trovato il coraggio di fare quello che ho fatto.” posò il piatto a terra e portò la mano sinistra a sfiorare delicatamente il viso di Hermione. “Ora come ora, io bisogno di te.” terminò. I suoi amici lo avrebbero sicuramente preso in giro per settimane se lo avessero sentito. Che razza di rammollito stava diventando? Per una donna, poi.

Hermione non sapeva davvero cosa dire e così fece la prima cosa che il suo corpo le suggeriva di fare; in un attimo si avvinghiò al collo di Draco e lo strinse a sé in un abbraccio. Era come se stesse cercando protezione da lui. Draco per un attimo rimase interdetto, ma infine mise le proprie mani sulla schiena della giovane grifondoro e ricambiò quell’abbraccio, sollevando l’angolo della bocca in un sorriso. Si sentiva bene.

Le baciò delicatamente la testa ed inspirò l’odore che emanavano i suoi bellissimi capelli e chiuse gli occhi. Anche Hermione chiuse i propri e dopo un paio di minuti che sembrarono secoli per entrambi, sciolse lentamente l’abbraccio. I suoi occhi si gettarono in quelli di Draco e in un attimo avvicinò le proprie labbra alle sue, sfiorandole, per poi incastrarle con quest’ultime. Improvvisamente Draco prese a baciarla con una foga simile a quella che aveva usato quel giorno in bagno, ma stavolta Hermione ricambiò senza imbarazzo e senza il minimo sentore di volersi fermare.

Un calore molto accentuato al bassoventre colpì i due ragazzi; Draco prese ad accarezzare la schiena di Hermione dall’alto verso il basso, arrivando in un attimo al bordo inferiore della sua maglietta. Infilò entrambe le mani sotto di essa ed iniziò a sfiorare la pelle nuda della sua schiena, tracciandone con le dita la colonna vertebrale, senza smettere di baciarla con impeto e passione. Le loro lingue erano come impegnate in una danza, Draco succhiava avidamente quella di Hermione e lei faceva lo stesso con la sua. Le mani della giovane strega scesero lentamente lungo il petto di Draco e prese immediatamente a slacciare i bottoni della sua camicia, uno per uno. Non sapeva cosa stava facendo, in quel momento aveva del tutto spento il cervello e stava seguendo solo i suoi istinti. I sospiri di entrambi erano uniti in un unico respiro; nessuno dei due aveva la minima voglia di interrompere quel contatto.

Draco portò infine le mani sulle spalle esili di Hermione e la spinse delicatamente verso il terreno, posizionandosi in un attimo sopra di lei, sovrastandola. Hermione inarcò la schiena, presa da un’eccitazione improvvisa e, inevitabilmente, il proprio bacino andò a scontrarsi con quello di Draco. Quest’ultimo, d’altro canto, prese a muoversi su di lei, permettendo così alla propria erezione di strofinare sulla coscia della giovane grifondoro. Hermione si lasciò sfuggire un gemito e finalmente si apprestò a staccarsi dalle labbra di Draco, trovando un attimo per riprendere fiato. Lo fissò vogliosamente negli occhi e poi si avvicinò al suo collo, succhiandone immediatamente un lembo di pelle, arrossandolo. Stavolta fu Draco ad ansimare; Hermione incastrò le dita della mano destra tra i suoi capelli e continuò a riempire il collo di Draco di succhiotti e morsi eccitanti; l’erezione di Draco pulsava ed Hermione la sentì premere contro la propria coscia, più dura che mai. Lui prese a slacciarle i jeans e subito dopo fece lo stesso con i propri. In un attimo entrambi furono privi di tutti gli indumenti, che gettarono ovunque intorno a loro. In quel frangente non gli importava nulla di Ron ed Harry; tanto molto probabilmente stavano già dormendo e non li avrebbero mai scoperti.

E così in quella notte di fine aprile, Draco Malfoy fece sua Hermione Granger. Erano un ossimoro vivente. Entrò in lei con forza e decisione, si spinse in lei fino al limite e le regalò un tipo di piacere che Hermione non aveva mai avuto l’occasione di provare prima. Quella notte, Draco si fece strada in lei con una carica sessuale fuori dal comune e lei gli fece capire quanto apprezzasse, con gemiti ed ansimi acuti ad ogni spinta. Sussurrò più volte il suo nome contro il suo orecchio. Gli cinse la vita con le gambe e si lasciò possedere sul terreno coperto di erbetta di quel bosco paradisiaco; Draco venne in lei, scosso da brividi di piacere lungo tutto il corpo e lei arrivò all’orgasmo subito dopo di lui. Lo fissò negli occhi; avevano appena consumato le loro voglie celate nascoste per giorni, lì all’aria aperta, ma non importava a nessuno dei due. Gli sorrise e lui ricambiò, baciandole nuovamente le labbra a stampo, più e più volte.

“Dovremmo vestirci.” sussurrò.

“Anche io ho bisogno di te. E anche tu mi piaci.” rispose lei, ricordandosi incredibilmente il discorso che avevano tenuto prima di fare sesso. Dopo un attimo che trascorsero abbracciati stretti, e che permise loro di capire che da quel momento in poi non avrebbero potuto fare a meno l’uno dell’altra, finalmente Hermione allungò le mani alla ricerca dei vestiti. Ovviamente Draco si spostò da sopra il suo bellissimo e divino corpo nudo, per lasciarle modo di alzarsi ed entrambi si vestirono velocemente, in silenzio. Hermione lo salutò, sfiorandogli delicatamente la guancia e tornò in tenda. Sì; Draco si sentiva decisamente bene ora.

_____

Finalmente è arrivato il momento fatidico. Non ho potuto descrivere tutto nei dettagli, perché ho scelto di utilizzare il rating arancione, ma spero che abbiate gradito comunque. Come al solito lasciatemi una recensione, ve ne prego! E ditemi se ci sono degli errori che mi sono sfuggiti; ho riletto tre volte, ma non si sa mai.

  
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