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Autore: Martuzza    02/12/2007    5 recensioni
(Mia prima fan-fic.) Racconto a "due voci", Hermione e Draco.Nessuno Spoiler. "La dea della conoscenza e della sapienza, quale definizione migliore per te. Nonché la dea della nobile arte della guerra. Della guerra per i proprio ideali, di quella guerra che fa male solo per salvare. Non della guerra crudele di Ares. La dea delle arti, e tu in cosa non eccelli?-"
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Frigida.

Come poteva averle detto che era frigida. Solo perché era vestita, al contrario delle altre ragazze in quella casa? Non era colpa sua se loro usassero vestirsi con solo poca carta velina. La aveva baciata, due volte. Sulla fronte. E l’aveva sconvolta. Non poteva pensare a baciarlo sulle labbra.. sarebbe svenuta? Si, probabilmente si. Aveva addosso troppi odori. Quello dolce ma infingardo di Louis, quello erotico e forte di Malfoy, quello di una festa oltre i limiti. Dopo aver parlato con Ginny si recò in bagno. Levò tutto: il vestito, il braccialetto, la collana creata dalla signora Weasley, il cerchietto (e qui sospirò dal sollievo) e quel maledetto trucco. Aveva pianto talmente tanto da riempirsi di righe nere sulle guance. Lì, alle tre di notte, davanti allo specchio, nuda e scomposta in quella maniera si sentiva una stupida. E si sentiva ferita. Sia da Louis che da Malfoy. "Buon sangue non mente" dicono. Forse i purosangue davvero non erano per lei.

Frigida.

Come poteva averle detto che era frigida. Solo perché era vestita, al contrario delle altre ragazze in quella casa? Non era colpa sua se loro usassero vestirsi con solo poca carta velina. La aveva baciata, due volte. Sulla fronte. In vita sua non aveva mai baciato una ragazza sulla fronte. Era un gesto che sua madre faceva sempre con lui, non era pensabile per lui ripetere un gesto simile. Sua madre era perfetta, non lui. Suo padre meritava di morire, si. E ora lo odiava ancora di più. Magari poteva diventare davvero come lei.. o semplicemente poteva viverle accanto.

"Si sa come si nasce, ma non come si muore. E non se un ideale ti porterà dolore. "

L’aveva sentito una volta in un locale in Italia, qualche anno prima. Una semplice canzone, ma se la ricordava bene.

No, non poteva torturarsi il cervello cosi. Erano le tre di notte. Chissà cosa faceva. Dormiva.. probabilmente riposava con qualche pigiamone con gli orsetti sotto qualche sudicia coperta di Lenticchia.

Rise, rise divertito, non rise di scherno. Ma quella ragazza che aveva nel letto non se ne accorse. Lucia? Kirsten? Non si ricordava il nome. E non era nemmeno bella. Una come tante.

Un gufo, con una lettera. Alla finestra. Cosa poteva essere successo? Un momento. Una civetta bianca. Conosceva solo una persona con un animale simile..

"Spiegami. Spiegamelo tu, che sei il Re delle Serpi. Perché sono qui a piangere?

Mi sento una stupida, e so già che dopo che mi avrai risposto piangerò ancora di più.

Ho un cuore al contrario di te.

Si, non lo hai. Mi sono appoggiata al tuo petto stasera,

e non ho sentito nulla battere.

H.G."

La sua scrittura. Quante volte aveva sbirciato quella calligrafia? Infinite volte. Le sue piccole mani scrivevano sempre. E a lui piaceva lo sguardo che aveva quando scriveva. Scrivere. Ecco, la cosa che avevano più in comune. Scrivevano sempre entrambi.. sempre.

Granger, cosa vuoi sentirti dire? Ho un cuore, ma batte solo per mia madre.

Non ho risposte per te.

So solo che tu mi streghi. Ma devi starmi lontana. Guardati, sei la regina

dei Grifondoro. Sei la migliore in tutto. Tutto.

Mi scorri in vena oramai, Mezzosangue. Si, stasera il tuo odore si è mescolato al mio sangue.

Il mio sangue non deve più essere contaminato da te.

D.M."

Doveva decidersi. Prima la cercava, la baciava. Le parlava. E ora ancora questa maledetta storia del sangue? Va bene. Adesso basta.

"Malfoy, BASTA.

Pensi che il sangue sia l’unica cosa di una persona. Il cognome che porta.

Allora da oggi chiamami solo Hermione. E guarda, ti mostro il mio sangue.

Non è tanto di verso dal tuo, non trovi?

Hermione"

La Mezzosangue era impazzita. Macchie rubino erano sparse sulla pergamena. Si era fatta uscire del sangue per lui. PER LUI. Hermione..

"Se vuoi essere solo Hermione per me, evita queste pazzie.

Quando torniamo a scuola ne parliamo.

Ore 23.00, nella tua camera di Caposcuola. La mia è nei sotterranei, lo sai. Giocherai in casa,

potrai scappare nella tua sala di ritrovo in ogni momento. Potrai disarmarmi

sin dal primo momento. Ti fidi di me? D.M"

Era la seconda volta che sentiva quella domanda in un giorno.

"Non mi fido. Per niente. Ma non rischio nulla. Se non ti attieni a ciò che abbiamo stabilito,

passerai grossi guai. Ci vediamo al ritorno da scuola. Buonanotte, signor Malfoy il Purosangue."

Stava rischiando molto. Ma non era nella tana del lupo. Era al sicuro nella sua camera. E voleva parlare con lui.. di nuovo.. amava parlare con lui. La capiva, seguiva i suoi discorsi. Tutti quelli con cui parlava sempre non la capivano a volte. Annuivano, ma tutto li. Non aveva un botta-risposta costruttivo. Nessuno viveva con lei le sue parole.

Purosangue. Mezzosangue.

Non doveva toccarla. Non poteva contaminarla ancora di più.

Ma quella notte la sognò. Aveva l’odore di Grifondoro addosso, quello dell’orgoglio. E lo amava. Oh, la ragazza nel suo letto si era svegliata.

-Draco, io torno a casa.. posso?-

Tutti gli chiedevano un permesso, quando volevano fare qualcosa.

-Vai, e prendi i tuoi vestiti. Ciao……-

-Miriam, mi chiamo Miriam.- E gli voltò le spalle. Era ferita, si. Ma Hermione quando stava male era diversa. Gli stringeva… il cuore. E lo sentiva battere forte quando la pensava. La casa era deserta. Gli elfi stavano già lavorando freneticamente per sistemare tutto. Lo guardavano atterriti e servili. Come tutti. Ma la Mezzosangue no. Lo guardava e basta. La rivedeva, lì, sul suo balcone.. si mise a sedere dove lo aveva fatto lei. Louis, chissà cosa le aveva fatto. Solo ora si rendeva conto che probabilmente era stato lui la causa di tutto. Forse si era ricordato dell’esistenza di Claudia. L’amava alla follia, ma anche lui aveva ceduto alla Granger. Oddio. Poteva.. essere.. andata.. con.. lui.. a.. No. Lei no. Nemmeno si conosco bene. Tre settimane.. si probabilmente era quello il tempo da cui si frequentavano. Doveva chiedere a Pansy delucidazioni. Quella pettegola sapeva tutto di tutti. Chissà Blaise come aveva passato la serata. Non avevano avuto il tempo di parlarne.

Finalmente a letto. Erano le cinque oramai. Solo per aspettare le risposte di quella vecchia serpe! Hermione quella notte non ci mise molto ad addormentarsi. E in sogno incontrò lui, Draco.

Finalmente a letto. Erano le cinque oramai. Solo per aspettare le risposte di stupida Grifondoro! Draco quella notte non ci mise molto ad addormentarsi. E in sogno incontrò lei, Hermione.

 

 

 

 

Ringrazio coloro che mi hanno messo tra i preferiti e chi legge. Spero vi piaccia davvero.

  
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