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Autore: Arwen_Undomiel    07/09/2004    3 recensioni
Una Storia piena di sentimento e di passione. Tutti ormai sono maturii, anche Harry lo è ... qualcosa nell'animo dei tre amici si è evoluto, trasformato ... tra poco lascieranno la Scuola, si divideranno ... ma qualcosa deve ancora accadere, un mistero nell'Oscurità si nasconde ...Vi informo, che se nella vostra lettura, noterete qualche frase, o descizionio qualsiasi altro tipo di carattere letterario, che assomiglia, o è simplicemente ,riaddatato ad un Libro da voi letto, è volutamente inserito...^_^ Recensite, vi prego è davvero importante!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero, Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5
Pensieri in libertà

La giornata era cupa e fredda, il cielo bianco, indeciso sul da farsi, non sapeva se far nevicare o se regalare una giorno di angoscia e tristezza agli Studenti di Hogwarts, che si accalcavano per salire sulle scheletriche, carrozze nere, trainate da dei Cavalli, anche se non per tutti, invisibili.
_________
<< Ron, stai bene? Non dovresti sforzare quella mano…! >>
<< Hermione, riesco ancora a portare una valigia! >>
<< Scusa…è solo che…mi sento in colpa, credevo che quel “essere” era stato soltanto un sogno, una mia allucinazione… >>
<< Non sentirti in colpa Hermi, e poi tu, non potevi farci niente…comunque, io, oltre a quel maledetto vetro, sto bene. Ve lo raccontato quello che mi ha detto…era solo un avvertimento >>
<< Sì, Ron… >>
<< Dai, ragazzi, non ci pensiamo ora … >>
<< Giusto Harry, a quello Spettro ci penseremo domani! >>
<< Credo…molto prima di domani Ron… >> mormorò Harry a se stesso.
Hermione si mise seduta davanti a Ron, il quale era vicino ad Harry. Durante tutto il tragitto, la ragazza non poteva far a meno di osservare Ron, si sentiva estremamente in colpa, non riusciva a farsi una ragione di quello che gli era accaduto “Meno male che non è successo a Harry….” Pensò “Altrimenti non me lo sarei mai perdonata, Ron è una cosa, Harry un’altra…sì, certo per Ron mi dispiace e tutti il resto…ma non posso negare di avere un debole per quel ragazzo, che ora sta osservando il paesaggio al di là del finestrino…i suoi occhi, i suoi capelli…il suo viso, tutto per me ha un fascino, pure i suoi modi di fare…quando dorme, sembra un peluche, un angelo…ha un viso tenero e sognatore, ma nello stesso tempo deciso e caparbio, come del resto il suo carattere…qualche volta appare deciso e pure arrogante, però se qualcuno a cui gli sta a cuore, piange o ha qualche problema, sa consolarlo, con la sua voce…le sue labbra…chissà se un giorno le sfiorerò…”. Anche ella si girò verso il finestrino e iniziò a fissare il paesaggio, deserto e cupo, sognando ad occhi aperti l’amore tra lei e Harry.


La carrozza percorse strade sterrate, strette e tortuose, che di tanto in tanto facevano sobbalzare leggermente i passeggeri, a causa di alcuni massi, che le ruote calpestavano. Ormai la pioggia cadeva fitta sul paesaggio, facendo scivolare lentamente le sue gocce sulla superficie fredda del vetro. All’interno i passeggeri dormivano sonni tranquilli, in attesa del fatidico arrivo a Bastnagas .


Nella carrozza al centro della lunga fila, un ragazzo biondo, dal viso malizioso e affabile, fissava con le sue iridi azzurre, gli alberi che si susseguivano ai margini della strada. Nessuno avrebbe mai pensato che Draco Malfoy in qualche modo fosse una persona sensibile, e perfino egli non ci avrebbe mai creduto fino a qualche settimana fa, quando ricevette quel Gufo, dalla sua famiglia, dove sua madre, Narcissa Malfoy, lo informava dell’incarico di suo padre e del rischio che incombeva sulla sua famiglia, se avesse fallito. Per un attimo Draco, alla vista della lettera e dopo aver letto la notizia, si sentì riempire il cuore di orgoglio, e come sempre andava a pavoneggiarsi in giro, fino a quando non comprese la vera gravità della situazione, suo padre rischiava di morire insieme a sua madre, se avesse fallito, quella missione così importante per l’Oscuro Signore…
Disegnava distrattamente un cerchio sul vetro appannato dal suo caldo respiro, Tigel e Goyl dormivano davanti a lui, senza il minimo pensiero o problema. Il disegno si fece più chiaro eera sì un cerchio, ma al centro vi era disegnato un volto, quello di una ragazza. ”Ma per quale assurdo motivo, mi comporto così…non è da un Malfoy, mi sono rammollito non c’è dubbio, a forza di frequentare sti due, sono diventato un buono a nulla pure io…non credo che mio padre si farebbe prendere dall’angoscia in questa situazione, ma che ci posso fare, io sono diverso e solo adesso lo capisco…per anni ho creduto di essere come lui, invece no . Mi sto perfino per innamorando di una Grifondoro…quella Pàtil…assurdo, non ci posso credere…eppure non posso fare a meno di pensare a lei…quest’anno lo vista solo un paio di volte, ma mi è bastato, quella ragazza è davvero perfetta, il suo viso…tutto…se solo non fosse così irraggiungibile, lei una Grifondoro e io un Serpeverde…. Ma dopo tutto la speranza è l’ultima a morire…sono impazzito…

In un’altra carrozza una ragazza dagli occhi chiari e dai lunghi capelli biondi, contemplava senza alcun interesse le scarpe di Ginny, seduta davanti a lei. Anche la stessa Calì, pensava a qualcuno…a due ragazzi, a dirla tutta…uno aveva i capelli neri , quasi sempre spettinati e ribelli, occhi di un verde penetrante, e una fama da eroe…l’altro occhi azzurri, capelli biondi e dal viso malizioso e attraente, dalla fama di presuntuoso e maligno Serepeverde… ma Calì Patil non sapeva chi scegliere..era andata con Harry al ballo del Ceppo, ma non si era divertita, ma da quel giorno molte cose sono cambiate, lui è diventato diverso…e le rivolgeva la parola, era così carino con lei “ Già carino…ma anche Draco, non è male, anzi…io lo trovo attraente….ma Ginny poco fa mi ha rivelato che ora Malfoy è il suo obbiettivo…dopo aver chiesto a Hermione di Harry e lei gli ha sempre risposto vagamente…beh si è resa conto che ad Hermione piace Harry…ma io sono gelosa, accidenti! E ora, sono pure gelosa di Ginny! A lei non deve piacere Draco, piace a me..ma mi piace pure Harry…non è possibile…di questo passo impazzirò…devo decidermi..non so neppure se io piaccio a qualcuno…” pensò, toccandosi i lunghi capelli.


Il viaggio durò quasi per tutta la giornata, arrivarono a Bastnagas verso sera. Le carrozze si fermarono e un tumulto di alunni scesero. Alcuni avevano gli occhi ancora semi chiusi, probabilmente si erano appena svegliati. Harry, Ron ed Hermione, avevano i visi assopiti, sembrava che non capissero nemmeno dove si trovavano. I Professori raggrupparono gli alunni per Casa e per anno, indirizzandoli a gruppi verso l’Albergo, dove avrebbero passato la notte .
Harry, Ron, Neville e Sean avevano la camera insieme numero 809 al piano inferiore, mentre Hermione, Ginny e Calì erano al piano superiore nella stanza numero 907.


Stanza numero 809

<< Harry? Sei ancora vivo? >>
<< Sì, Ron…sono vivo…ho sonno >>
<< Ma come fai ad avere sonno? Sta notte mica si dorme! >> intervenne Sean.
<< Ah no?! >>
<< No, Ron! Sta sera si va nelle camere delle ragazze! >>
<< Tu sei impazzito Sean! Io e Harry sta notte dormiamo! >>
<< Ha ragione Ron, io sta notte dormo! Tu Neville? >> << Non lo so >>
<< Neville viene con me, nelle altre camere, vero? >>
<< Ecco, io veramente…dormirei… >>
<< Siete senza speranza, vado a farmi un giro! >> concluse Sean, uscendo dalla stanza, seguito da Neville, sbattendo la porta.
Ron ed Harry si guardarono stupiti, poi Ron disse, mentre armeggiava con la bacchetta, cercando di fa uscire il vestiario dal baule: << Secondo, te ci andrà veramente? >>
<< è possibile, di Sean non c’è da fidarsi…ti ricordi l’ultima volta? È andato nella camera di Hanna… >>
<< Già è vero? Ma come diavolo si fa! >>
Harry si avvicinò a Ron, puntò la bacchetta sul baule, e una seriori di calzini e divise si appesero nell’armadio, il ragazzo lo guardò a bocca aperta << Ma come cavolo hai fatto ?! >>
Harry gli rispose in tono ironico << Sai, io i libri li apro ! >>
<< Sì, certo quanto me… >>
E dopo un’occhiata di sfida scoppiarono a ridere.


Stanza numero 907

<< Hermione sei tra noi? >> le chiese Ginny.
<< Cosa? Ah! Sì, sì ci sono! >>
<< Certo come no… >>
<< Dai dicci cosa hai! >> intervenne Calì.
Hermione si mise seduta sul letto, con le gambe incrociate e le mani su grembo, poi abbasando il volto disse, un po’ imbarazzata << Pensavo ad un ragazzo… >>
<< A , si certo…a Harry >> disse Ginny con un immenso sorriso, accomodandosi insieme a Calì accanto alla ragazza sul letto .
<< E cosa te lo fa pensare? >> << Hermione…ti conosco! Possibile, comunque che tu non gli abbia ancora detto nulla? >> << Nulla…non me la sento…e poi con questo maledetto Spet- >> ma fu interrotta da Ginny che l’azzittì con una gomitata .Calì non sapeva nulla dello spettro, poiché temevano che avrebbe potuto spargere la voce tra gli studenti .
<< Avete saputo dell’incontro a Mezza notte nella stanza di Hanna? >> chiese Calì ignorando le due.
<< Sì…ci saranno tutti maschi del Grifondoro >> rispose Hermione. << Sarebbe un’occasione, per me… >> concluse arrossendo vertiginosamente.
<< Già…per te…peccato che ci siano solo i Grifondoro! >> disse l’amica dai capelli rossi.
<< Dai Ginny qualcuno ci sarà tra i Grifo che ti piace! >> le chiese Calì, sperando dal dissuaderla dal suo amore per Malfoy.
<< Sì, certo , come no! Neville, ovvio! >>
<< Poverino! >> proferirono Hermione e Calì in coro.

Le tre ragazze, dopo aver cenato insieme al resto degli Studenti, tornarono nella loro camera, come del resto fecero anche i ragazzi, al piano inferiore. Dopo vari commenti riguardanti ai programmi serali, si assegnarono i letti, Hermione si prese quello verso la finestra, Ginny quello prima e Calì, di conseguenza, il restante accanto alla porta. I letti non erano come quelli di Hogwarts, a baldacchino, ma in puro stile Babbano. Erano disposti orizzontalmente, uno dietro l’altro accanto ai quali spiccava un’ingombrante comodino di un verde smeraldo, con sopra posato un candelabro d’ottone composto da due candele, bianche e stizzite.


Hermione, dopo, sfilò dal suo baule un largo pigiama blu, ricamato d’argento ai bordi. Se lo infilò e si sedette sulla propria branda, osservando sognante al di là della finestra. Il paesaggio era cupo, ma nulla poteva influenzare l’umore di Hermione, lei non aveva mai avuto particolari doti Divinatorie, ma in cuor suo sapeva che qualcosa sarebbe accaduto quella sera. Non aveva ancora deciso se andare alla riunione, con Ginny e Calì che invece avevano programmato la serata durante la cena, mentre lei fissava il vuoto davanti a sé. “Se andrei, magari…potrei dichiarare a Harry il mio amore, ma sarebbe impossibile, a causa di Ron….ma perché non si mette l’anima in pace, a me lui non piace, chissà quando riuscirà a capirlo! Io amo Harry! E ho poco tempo, agli esami mancano solo più 2 settimane, e poi saremo liberi! Ognuno andrà per la propria strada….Harry farà richiesta al posto di Auror e io non lo so, probabilmente Professoressa….ma non lo so, in questo momento non riesco a pensare ad altro che a Harry! Sai cosa facciamo Hermione? Sta sera andiamo, e vedremo…tanto so già cosa accadrà, io rimarrò lì, su letto seduta nella mia più totale solitudine, Harry andrà incontro a quella mongola di Calì…Ron verrà accanto a me, e ci proverà…ma perché la vita è così ingiusta! Non ci pensiamo…è meglio, e poi dovrei temere alla mia vita…non devo sottovalutare il fatto che lo Spettro potrebbe attaccarci nuovamente…spero solo che non lo faccia durante la gita…


….Ginny e Calì in tanto si erano cambiate, anche loro. La prima indossava un lungo e largo pigiama grigio, con al centro della maglia un enorme fiore azzurro, contornato di nero, probabilmente sua madre gli e lo aveva regalato, nella ricorrenza della gita. Calì, invece indossava un vestaglia, che ricordava vagamente gli indumenti della Cooman, era di un rosso Magenta, ricamato da degli strani simboli in oro….


<< Hermione? Si può sapere perché ogni istante in cui ti lasciamo tranquilla tu parti, e navighi per i tuoi pensieri? >> la interruppe Ginny, con la sua solita vocetta squillante.
<< Ora non posso più sognare? >>
<< Certo che puoi, scusa… >>
<< Non ti preoccupare, è solo che sono preoccupata, ansiosa…o insomma! Sono completamente pazza! >>
<< Lo sapevamo già, senza che tu ce lo dicessi! >>
Tutte e tre scoppiarono a ridere. Andarono a dormire verso le 21:30, ma prima programmarono la sveglia per le 24 …
  
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