11.
VISCHIO, GIOVENTÙ E RACCONTI DI NATALE
(parte seconda)
-Tutto a posto, Remus? Non hai più detto molto, questa sera.-
Tonks era sprofondata sul divano accanto al mago, che mosse appena il capo per
mostrare di aver avvertito la sua presenza.
-Devo essere stato solo troppo preso dal racconto della craniata che hai
assestato a Charlie Weasley durante il quarto anno. Poverino, essere rifiutati
in maniera tanto brusca...-
La giovane arrossì, la voce le si alzò di un ottava.
-Come ho ripetuto fino allo sfinimento, si è trattato solo di uno stupido
incidente!
-Lo hai detto un po' troppe volte perchè sia ancora credibile, Nimphadora.
La frase gli fece guadagnare una vigorosa botta in testa, e lui sorrise.
Si domandò se fosse più arrabbiata per l'uso del suo nome per esteso, o per il
resto del discorso.
Dopo un attimo di silenzio in cui si guardarono negli occhi, la
ragazza chiese:
-Rem, davvero... che hai?
Lui sospirò, pensieroso.
Era proprio incredibile, quella ragazza. Non le sfuggiva quasi nulla.
Era
sagace, fin troppo per i gusti di un eremita cioccolato-dipendente come lui.
Gli eremiti amano stare in solitudine a rimuginare sui propri deprimenti
pensieri.
Inclinò leggermente la testa, ad inquadrare meglio il suo viso a forma di cuore,
i due occhi scuri che ricambiavano tranquilli il suo sguardo.
-Vorrei realmente capire come fai a sapere sempre che... ho qualcosa.-
-Boh, diventi strano. Come se una nube nera ti avvolgesse.- mimò con le mani la
scena. -Di norma invece sei piuttosto divertente.-
Lupin inarcò un sopracciglio.
Pensava che fosse esattamente il contrario, ma evitò di esprimere il
concetto a voce alta.
Tonks riprese.
- Adesso la questione è: hai voglia di parlarne, oppure preferisci
continuare a contare gli avvoltoi che girano in cerchio sopra la tua
testa?-
L'uomo sorrise.
-Be'... La matematica non è mai stata la mia passione, in tutta sincerità.-
-Bene allora. Sono tutt'orecchi.-
L'Auror si sistemò a gambe incrociate sui vecchi cuscini sfondati, volgendosi
al Licantropo, pronta all'ascolto.
Remus si grattò un tempia.
Non sapeva da dove iniziare. In effetti, non era neppure sicuro di voler
iniziare.
Stirò le labbra in un ghigno obliquo, che nelle sue intenzioni sarebbe dovuto
apparire come un sorriso spigliato.
-Questa è una di quelle occasioni in cui mi piacerebbe essere un fumatore.- tentò, - Con
un sigaretta sai sempre cosa farne, delle mani.-
La strega rifletté qualche secondo.
-Uhm... Potremmo sostituirla con un bicchiere di whiskey, se ti va.-
-Potremmo davvero.
Appellarono due bicchieri da liquore ed una bottiglia con il liquido ambrato, e
se ne versarono un po' a testa, aggiungendo del ghiaccio.
-Meglio?- chiese Tonks.
-Decisamente, grazie.-
-Sono contenta.-
Rimasero a rigirarsi i bicchieri fra le dita per diversi minuti, finché Lupin non
si rese conto che l'unico modo per raccontare quella faccenda era cominciare
a parlare.
Raccolse la determinazione a due mani, poi finalmente:
-Riguarda la storia di Beatrice.- disse.
Aveva parlato con voce roca, appena udibile.
Tonks esitò.
-
-Proprio lei.-
Alla strega fece uno strano effetto pensare che un adulto pacato come Lupin
potesse soffrire ancora per un amore di quand'era solo un ragazzo, ma decise
che non era il caso di farglielo notare.
Il mago tacque alcuni
secondi, come per mettere a fuoco un'immagine confusa.
-Il mio primo cosiddetto bacio.- mormorò.
Improvvisamente sembrò cambiare discorso, e si girò verso di lei.
-Sai cosa c'è di bello, in un bacio?-
La ragazza scosse la testa. Trovava che in un bacio ci fossero un miliardo di
cose stupende, ma non poteva certo indovinare quella a cui si riferiva il suo
interlocutore.
-Il ricordo. E' quello che ti rimane veramente. Se non ne resta traccia è come
se non fosse mai successo, non trovi?-
Remus guardava distratto il cocktail che maneggiava.
-Ma come, non te ne ricordavi...?- domandò la ragazza.
Il suo tono era lievemente sorpreso.
-Ecco, io sì.-
Fece tintinnare il vetro del bicchiere.
- Quella ragazza invece non
lo ricorda più.-
Tonks gli rivolse un'occhiata scettica.
-È assurdo, Remus. Io lo ricorderei perfettamente, un tuo bacio.-
Ops. Non poteva averlo detto realmente, vero?
Fortunatamente il Licantropo era troppo impegnato ad osservare le gocce d'acqua
che si liberavano dai suoi cubetti, e non si doveva essere accorto della sua
gaffe.
-Purtroppo ne ho la certezza, invece.-
Gli occhi gli si velarono di malinconia.
-Mi assicurai personalmente che fosse così.-
La strega parve disorientata.
Non poteva certo biasimarla per questo, pensò Lupin.
-Non... non capisco.- disse con voce flebile.
Il mago inghiottì un sorso di whiskey, sentendolo scendere per la gola.
Bruciava.
-Vedi, c'era un motivo per cui io non avevo intenzione di... "darmi da
fare" con quella ragazza, per usare un termine caro a James.-
Un angolo della bocca gli si increspò in un sorriso amaro.
-Avevo il timore di farle del male.-
La strega rimase silenziosa in attesa, chiedendosi se quell'appuntamento fosse
stato al chiaro di luna.
Doveva ammettere che, in tal caso, la prospettiva di sbranare la bella non
dovesse essere proprio entusiasmante.
-Quello che mi spaventava era la possibilità di...-
Fece una pausa, spostando lo sguardo verso la punta delle scarpe consunte.
-Di infettarla.
Parlò con voce ferma, apparentemente senza emozione.
Poi però, puntò gli occhi color miele dritti in quelli della ragazza.
Erano pieni di una sofferenza viva, ancora pulsante, e Tonks se ne sentì
sommersa.
-Non avevo idea se ad un Licantropo fosse permesso baciare qualcuno.
Non sapevo...-
Strinse la presa sul vetro, impercettibilmente.
-Immagina per un istante se per errore l'avessi ferita, se le avessi provocato
anche solo un unico, minuscolo taglietto...-
"Oh, Remus..."
Percepì tutta insieme la tremenda ingiustizia di quello che era capitato a
Remus, completamente.
Era la prima volta che ne diventava davvero consapevole, da quando lo
conosceva.
L'aveva visto fiacco, certo,
dopo le trasformazioni.
Aveva notato quanto fosse stanco di dover contare i giorni che lo separavano dal
successivo plenilunio, ma tutto ciò era sopportabile, in fondo.
Adesso sapeva che non erano quel genere di fastidi a pesargli troppo.
La condanna più difficile da sostenere era la costante paura di rendere
un'altra persona simile a lui.
"Non è giusto..."
Vide il ragazzino che era esistito un tempo.
Troppo tranquillo, troppo serio, troppo forte per l'età che aveva.
Provò l'urgenza di
stringerlo a sé, di proteggerlo.
Le fu difficile trattenersi, ma l'uomo aveva ripreso a raccontare.
-Dopo quell'uscita, mi sentii... in ansia. Decisi di parlargliene.-
La gola le si chiuse, gonfia di dolore.
Ancora quel sorriso forzato.
Ancora l'impulso di sfiorarlo.
-Non reagì esattamente... -
-Immagino. -sussurrò lei.
-Già. Be', non sapevo che altro fare, così cercai Silente. Gli confessai
tutto.-
Confessai, come fosse stato uno sporco criminale.
"Avevi solo sedici anni, maledizione..."
-Cosa ti disse?-
Parlò con voce dolce, bassa.
Remus la osservò per un istante senza rispondere, poi tornò a fissare il liquido ambrato nel bicchiere.
-Oh, cercò di tranquillizzarmi, naturalmente. Secondo lui non c'era nessuna
possibilità di contagio, senza trasformazione.-
Sospirò.
- Io ero convinto che mi avrebbe espulso da Hogwarts visto il rischio che
avevo corso, invece mi rimproverò qualcos'altro. Disse che ero stato... avventato,
nel confidarmi con Beatrice.-
Fece roteare il ghiaccio una volta.
Si stava lentamente sciogliendo.
-Le modificò la memoria...- continuò Tonks, intuendo la frase successiva.
Lui semplicemente la guardò, confermando la sua supposizione.
-Non capisco. Non avrebbe potuto cancellare solo la parte interessata?
Voglio dire, perchè eliminare anche il vostro bacio? Sono certa che Silente sia
perfettamente in grado di selezionare un ricordo specifico, prima di usare un
incantesimo di obliviazione.-
-E hai ragione, al riguardo. Solo che, vedi, fu una mia richiesta.-
Aggrottò le sopracciglia, come per tirar fuori un pensiero particolarmente
intricato.
-Non mi pareva... corretto.-
Tonks si sentì invadere da un calore alla bocca dello stomaco: come una
sensazione di dolore, ma più dolciastro.
- Remus...- disse flebilmente. - Mi dispiace tanto.-
Avvertì un coagulo di rabbia, proprio a livello
del diaframma, lo avvertì crescere alimentato da un
profondo senso di ingiustizia.
-Non sarebbe dovuta andare
così.- disse a denti stretti, gli occhi bassi sul tappeto ai loro piedi.
Con un ultimo sorso, Lupin terminò il suo whiskey.
Si rese conto di essere piuttosto rilassato, forse grazie al liquore, forse ad altro.
Si massaggiò le palpebre con stanchezza.
-Sai... Dopotutto immagino che non sia una questione importante.-
La ragazza scosse la testa con energia.
-Invece lo è.- replicò determinata.
-Non direi. Almeno non se hai tanti capelli grigi quanti ne ha il sottoscritto...-
Remus assunse un'aria sorniona.
-Ma immagino che possa diventarlo, per qualcuno che vada in giro con un improbabile
rosso festivo sulla testa.-
Tonks ridusse gli occhi a fessure.
-Stai per caso insinuando che sono una ragazzina con le fantasie romantiche?-
Remus si aprì in un sorriso sincero.
"No, Dora. Non lo sei affatto."
-M-mmh.
-Ti meriti un enorme pizzico per questo!- strillò quella, afferrandogli un
braccio.
-Ohi! E va bene, mi rimangio ogni parola, ma abbi pietà di un povero vecchio.-
-Non sei vecchio professore, sei solo moscio.-
-Ah, ti ringrazio del complimento,
Miss-La-Mattina-Non-Inizia-Prima-Delle-Undici-Meglio-Ancora-Undici-E-Mezza.-
Tonks lo guardò male.
-Ho il metabolismo lento.-
-Conosco rospi ibernati che vanno più svelti di te.-
-A-Ah. Da morir dal ridere, specialmente l'immagine di te in compagnia di rospi
ibernati!-
-Alquanto, in effetti.- ammise il mago.
Per un attimo l'espressione divertita sul suo volto si adombrò.
-Ascolta, Dora.- disse piano.
-Sì.-
- Si tratta di Sirius. Non è così idiota come può sembrare, soltanto... non ne
ha idea. Nessuno di loro, in realtà, ne ha mai avuto idea.-
Lupin sapeva che aveva inteso a cosa si stesse riferendo.
Lei alzò le spalle.
-Sai... Magari avrebbero capito.-
Non era un'accusa, ma una constatazione.
-Magari sì.- rispose solo.
Rimasero così per alcuni minuti, immersi nei loro pensieri, finché lei non gli
toccò un braccio per chiamarlo.
- Rem.-
-Dimmi.-
-Ci pensi mai che fra un po' sarà Natale?-
-Proprio oggi...-
-Come?-
- L'ho pensato proprio oggi.-
-Ah, pure io, ci credi?-
Chiuse gli occhi, lasciando andare il capo all'indietro.
- Oh, amo il Natale!-
- Anch'io...- mormorò lui, più a sé stesso che alla ragazza.
-È così...- proseguì Dora.
Com'era il Natale?
- È... bello. Vero?-
Remus sorrise.
-Hai ragione, lo è.-
-Mhhh.- mugugnò soddisfatta.
Sul viso le affiorò un’espressione strana.
Il Licantropo osservò la giovane donna seduta al suo fianco.
-Posso chiederti a che pensi, testolina?- azzardò.
-Mmmh... niente, riflettevo.
Lui la guardò. Non aveva fretta di farla parlare, non in quel momento.
-Sai qual è il bello dei baci, Remus?- domandò infine.
Non lo sapeva, non quale fosse per lei, per lo meno.
-Qual è, Dora?- chiese.
-Il bello è quando ti innamori di qualcuno. Vivi un nuovo primo bacio, e questo
nessuno può portartelo via.-
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COMMENTO DELL'AUTRICE:
Meno tre capitoli alla fine. Poi l'epilogo, e dunque l'oblio!
Ed ecco anche la seconda parte di quello che è, forse, il mio capitolo
preferito. Se non vi dice un granché... divento tristerrima!
Adesso vi segnalo che un assaggio del primo bacio del lupastro l'avevamo già
avuto dopo lo schiaffo di Tonks, per chi non l'avesse notato.
Ok, nessuno l'aveva notato, pazienza.
Per correttezza devo dirvi che andrebbe letto per intero tutto in una volta, ma
in effetti era davvero troppo lungo. E poi così la storia dura di più, no?
Perchè già inizia venirmi un bel magone all'idea di concludere... Facciamo che
spezzo almeno un altro capitolo, così stiamo insieme un po' di più? Ma sì.
Ora vi confesso un segreto: mi piace Sirius, ma non è il mio preferito, troppo
umorale per i miei gusti. Però... ADORO scrivere di lui!
Davvero, è quello che mi diverte di più. Mi piace fargli fare il bambino
capriccioso, mi piace fargli fare il bastardo, mi piace trasformarlo in cane
quando si stizzisce e mi piace fargli sfottere tutto il mondo. Mi piace anche
quando è serio, e mi piace come reagisce alle situazioni difficili.
La sua scena nel penultimo capitolo... Oh, scusate, voi non l'avete
ancora letto... (malvagità, malvagità!)
RINGRAZIAMENTI E RISPOSTE:
Cathleen
Parto da te anche se non so quando arriverai a leggere fin qui, visto che
sei all'inizio.
Ti ringrazio! (immaginare inchino.)
Ti piace Sirius? Hai un nome profetico, a tal riguardo... ma non posso dirti altro,
perchè non è il mio campo.
Se vuoi altre notizie segui una certa Nonna Minerva.
Nonna Minerva:
Non devi convincere me, ma Fred e George. Oh, e Tonks. E lo stesso Sirius
Black. E una signora di nome Joanne...
Per le N vaganti faccio ammenda...
Se mai un giorno mi deciderò a rivedere tutta Chez Black, prometto che la
renderò più leggibile ^_^'...
Summers84:
E' divertentissimo descrivere le loro gesta! Potrebbero anche essere proprio i
Malandrini i protagonisti della prossima fiction. Ma forse corro troppo!
CUCCIOLA_83:
L'uomo dolce e delicato... secondo me si fa solo troppe pippe mentali! Ma ci
piace anche per questo, no?
Comunque odio Bea Abbott per averlo insidiato, anche se un po' la capisco.
Dopotutto chi a 15 anni non vorrebbe avere la possibilità di baciare Remus
Lupin? Ok, solo io.
Jerada:
Ehi, lo sai che non si fa? Porca miseria Rem, la devi smettere di inventarti
nick name fasulli per commentare le tue stesse storie...XD. A parte gli
scherzi, benvenuta e grazie!
SakiJune:
Carissima!
Non posso rispondere al tuo commento sul brutto vizio di ammazzare i
personaggi. Ho la bocca cu-ci-ta. E le dita per scrivere intrecciate.
Non posso dire di non preoccuparti, ma... ok, dalla regia mi dicono che devo
interrompermi o mi licenziano.
A quale ultima frase ti riferisci? Perchè il cane invisibile della mia amica
non morde mica (Muhahaha che simpatia!).
Perdonami questo pessimo senso dell'umorismo. ^_^’
Nene:
Mi fa piacere che tu sia rimasta. Remus lo adoro anch'io! Ma nessuno si era
accorto che c'era altro dietro alla sua reazione? Mi sa che devo decidermi a
scrivere in maniera un po' più esplicita... scusatemi tanto!
Tenterò di essere meno allusiva, lo prometto. Quanto al riuscirci, sarà già più problematico...
Arya87:
Grazie! L'università viene prima, scherzi? Spero tu non sia
rimasta delusa dal
fatto che non si racconta molto del primo bacio di Tonks, ma per come
avevo
strutturato il capitolo non ci stava bene. Avrebbe distratto troppo da
Remus,
almeno così pensavo. Inoltre lei e Charlie non sono poi
così inusuali, quindi ho deciso di dare poco spazio
all'avvenimento.
pollon74:
Tranquilla, credo che in molti se lo fossero persi, forse per colpa dell'orario
assurdo a cui l'avevo pubblicato.
Purtroppo non manca molto alla fine, in effetti... Spero che con questo seguito
il capitolo 11 ti sia piaciuto di più (ma se non fosse così va bene lo stesso!)
.
Inizio ad avvisarvi che nel tredici il rating salirà ad arancione. Se è un
problema per qualcuno fatemi sapere, ho già una mezza soluzione.
A tutti un saluto, alla prossima!
Rainsoul