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Autore: Sakimoto_Misa    15/05/2013    0 recensioni
Petunia Evans aveva sempre tenuto nascosto a Vernon il suo più terribile segreto: l'esistenza di sua sorella Lily. Ma dirgli semplicemente che aveva una sorella non bastava, perché sua sorella era una strega. E Vernon odiava le cose fuori dal comune.
Della macchina neanche l'ombra. Petunia iniziò a chiedersi se avesse già cambiato idea sul loro fidanzamento, forse aveva avuto dei sospetti, forse sapeva già tutto. Scosse la testa, come poteva sapere? Lei non gli aveva detto assolutamente nulla e ora iniziava ad avere dei ripensamenti. Scosse la testa.
No, doveva dirglielo.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Petunia Dursley, Vernon Dursley | Coppie: Petunia/Vernon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Perfetta Normalità

~ Prima Parte ~


Doveva dirglielo.
Doveva, non poteva continuare a ingannarlo così. Non il suo Vernon che rappresentava la normalità, una norma che lui riteneva speciale. Sì, perché per lui la normalità era la strada giusta, anzi, l'unica possibilità accettabile. Tutto il resto non era giusto, non era a posto.
Petunia Evans stava guardando nervosamente fuori dalla finestra del suo piccolo appartamento condiviso con Yvonne Ellis. Stava attendendo di vedere la macchina di Vernon, una Bristol 412.
Oh, si ricordava il loro primo appuntamento fuori dal lavoro, Vernon le aveva decantato la sua macchina e lei, fingendo attenzione, aveva finito per ricordarsi l'inutile nome di quel modello.
Della macchina neanche l'ombra. Petunia iniziò a chiedersi se avesse già cambiato idea sul loro fidanzamento, forse aveva avuto dei sospetti, forse sapeva già tutto. Scosse la testa, come poteva sapere? Lei non gli aveva detto assolutamente nulla e ora iniziava ad avere dei ripensamenti. Scosse la testa.
No, doveva dirglielo.
« Petunia? Sei un fascio di nervi! » sorrise Yvonne sorprendendola alla finestra « Ti va di bere una tazza di the? »
Petunia la guardò e annuì sedendosi composta sul loro divanetto, accettò la tazza servita con eleganza dall'amica e rimase a fissarla per un po'.
« Yvonne, ho intenzione di dirglielo. »
Il volto dell'amica, sempre composto, assunse un'espressione sorpresa.
« Dirglielo? Ma... Petunia, non puoi! Tua sorella... » La sua voce era agitata. Spalancò i suoi occhi grigi e guardò l'amica. « Petunia, io te lo sconsiglio! Quel... Vernon, non è tipo che capisce! È ottuso! »
« Non ricominciare, ti prego! Lui mi fa sentire speciale anche senza... magia! » la guardò, il suo corpo esprimeva tranquillità mentre sorseggiava la tazza di the, ma la sua voce no, non era riuscita a controllarne il tono e lasciava trapelare esattamente quello che aveva voluto nascondere. Agitazione.
Yvonne sospirò e si sedette di fianco a lei con una tazza di the perfettamente uguale. Mescolò elegantemente il the, ne bevve un sorso e poi fece un profondo respiro.
« Come vuoi tu, Petunia. Che... che cosa gli vuoi dire esattamente? » La guardò.
« Io... non lo so! »
L'amica la fissò e poi guardò davanti a sé iniziando a parlare: « Beh, prima di tutto... a che ora arriva Vernon? »
Petunia guardò l'orologio e poi si lasciò scappare un'esclamazione di sorpresa.
« Alle sette in punto, mancano ancora tre ore! » credeva che l'ora dell'appuntamento sarebbe arrivata velocemente, per questo tornata a casa dal lavoro si era subito preparata. E ora si era accorta che Vernon non era in ritardo, era lei in anticipo.
« Per fortuna! » sorrise Yvonne, anche se l'argomento “parenti magici” non le piaceva, aveva ritrovato il sorriso e Petunia lo sapeva bene perché anche per lei quello era un tasto dolente. « Secondo me... dovresti semplicemente dirgli che hai una sorella... anormale! »
« Dici? E lui capirà? »
« No! » disse sinceramente l'amica che portò alle labbra ancora una volta il bordo della tazza.
« Yvonne! » esclamò stringendo le lunghe dita della mano sul piattino da the. « Non posso rovinare il nostro rapporto! Mi ha già presentato ai suoi genitori, mi ha presentato sua sorella e stiamo già pensando al matrimonio! »
Come poteva essere così difficile, sua sorella non poteva averle rovinato solo l'infanzia con la sua... anormalità? Ora doveva minacciarle anche il futuro!
« Petunia, calmiamoci un attimo » esclamò Yvonne « Di' a Vernon che tua sorella è anormale e che ti ha sempre spaventata. Digli che concordi con lui su tutto! Così... forse capirà! È un tipo così pieno di sé... » commentò acidamente l'ultima frase.
« Dici? Il mio Vernon capirà... » sospirò ripetendolo più a sé stessa che all'amica.
« Dovrà per forza! Insomma, non è colpa tua se ti è capitata una sorella così! » sorrise un po' forzatamente « Vedrai, farai ingelosire tua sorella quando vedrà che ti sei fidanzata, che hai in progetto un matrimonio! »
« Oh, Yvonne cara! Grazie! » le rivolse un sorriso con un cenno del capo. « anche tu riuscirai a riscattarti! Insomma... tu sei messa peggio di me, due fratelli! È troppo! »
Yvonne annuì « E non ci parlo nemmeno più con loro! Preferisco tenermi a distanza! Quella gente... porta solo guai! Fidati... » la fissò « è una fortuna che io e te siamo normali con dei fratelli e sorelle del genere!»
Petunia sospirò e la fissò, parlare con lei, che a conti fatti era in una situazione peggiore della sua, l'aveva aiutata. Ora stava ragionando a mente lucida. Vernon avrebbe capito e non l'avrebbe ridicolizzata.
Sì, tutto sarebbe andato per il meglio.
Forse...
  
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