Hogwarts,
Febbraio 1976
•••
«Lily!
Ho una sorpresa per te!»
«Davvero? Di che si tratta? »
«Ti ho detto che è una sorpresa! Che sorpresa
è se te lo dico? Appena finito il
banchetto serale raggiungimi alla riva del Lago Nero. A stasera!
»
«Ma…Sev! Dove corri? HEI! »
*
La gelida brezza notturna solleticava le foglie delle querce e delle
betulle,
impedendo loro di addormentarsi come il sole appena calato. Ma altri
raggi si
erano sostituiti a quelli dorati dell’astro diurno,
rischiarando il paesaggio
circostante: erano i raggi argentei di una piccola cerva, di
consistenza
gassosa, che saltellava felice sul pelo dell’acqua del Lago
Nero. La sua luce
benefica illuminava i volti di due ragazzi, entrambi concentrati su
quella
insolita ma straordinaria apparizione.
«Oh,
Sev…come…come…?»
Il ragazzo aveva la fronte costellata di goccioline di sudore, ma
sorrise
trionfante.
La cerva si slanciò in alto, verso il cielo e verso la luna
calante, per poi
dissolversi lentamente.
Il ragazzo cadde sulle ginocchia, tremante. L’amica, per un
attimo, restò
a fissare il punto dove la cerva era sparita: poi si
inginocchiò vicino al
ragazzo e gli mise un braccio attorno alle spalle.
«Severus, cos’era? Dove hai imparato a farla? Santo
cielo, era…era…bellissima!
»
“Sì”,
pensò il ragazzo, alzando lo sguardo e contemplando gli
smeraldi
incastonati nel volto candido della ragazza.
“Bellissima”.