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Autore: curlyhazlover    16/05/2013    2 recensioni
Dal prologo:
- " Tutto okk?" chiese una bellissima voce.
"Sisi sono io che sono sbadato mi perdoni io-" Blaine non riuscì a terminare la frase perché i suoi occhi si scontrarono con due profondi oceani, due occhi cosi perfetti da far male. [...]
"Kurt piacere!" disse il ragazzo porgendogli la mano.
"B-Blaine" rispose -
AU Klaine, Cheerio!Blaine & Warbler!Kurt
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel, Mercedes/Sam
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4.
 
Blaine quella mattina era felice come non lo era mai stato, per un giorno aveva messo da parte la divisa da cheerios e si era messo uno dei suoi adorati papillon, per l’esattezza uno giallo, non troppo appariscente, con delle piccole striature che partivano dall’arancio scuro fino ad arrivare ad un arancio chiarissimo.
Era felice e nulla al mondo poteva fargli cambiare idea.
Nulla tranne quelle teste di cavolo dei giocatori di football che non persero l’occasione di fare battutine sul suo outfit.
“Hey Anderson, mio nonno vuole i suoi vestiti indietro!” gli urlò Azimio spingendolo contro il muro per poi andarsene, come al solito senza controllare che Blaine stesse bene.
Fortunatamente quell’essere, come lo chiamava lui, non l’aveva spinto forte come faceva un tempo, era pur sempre sotto l’ala protettiva della coach, non potevano fargli male più di tanto altrimenti ne avrebbero pagato le conseguenze.
L’unico che si accorse di tutto fu Sam che immediatamente corse a controllare lo stato di Blaine, il quale si era subito ripreso e si stava incamminando verso la sua prima lezione.
“Amico tutto bene? Ho visto cosa è successo con Az-” disse Sam raggiungendolo ma Blaine lo bloccò.
“Sono felice Sam, nulla potrà rovinarmi questa giornata, o le prossime, nulla, nemmeno degli stupidi giocatori di football senza cervello” disse guardando l’amico negli occhi prima dargli una pacca sulla spalla e entrare in classe.
L’ottimismo di Blaine, quel giorno gli avrebbe portato davvero fortuna.
 
 
 
 
“E tu cosa ci fai sveglio?” chiese un assonnato Kurt ad un stranamente iperattivo Sebastian.
“Secondo te? Gioco a biglie!” rispose il ragazzo ironicamente.
“No seriamente Bas, che cosa hai preso, è grave questa cosa, tu sveglio prima di me, vestito e pronto per andare a lezione” disse Kurt mentre si dirigeva al bagno.
“Nulla, lo giuro, solo sono felice, tu no? Ieri non ti ho visto per tutto il giorno…” gli chiese Sebastian aspettandolo fuori dalla porta del bagno.
“Certo che sono felice, cioè perché mai non dovrei esserlo?” chiese Kurt ringraziando il cielo ci fosse la porta a dividerli, altrimenti Sebastian avrebbe notato che gli tremavano leggermente le mani.
“Perché magari il tuo incontro di ieri non è andato come speravi” rispose tranquillamente Sebastian aprendo la porta.
Kurt, che aveva già terminato i suoi rituali di bellezza mattutini, sbiancò. Come diamine faceva a saperlo? Non l’aveva detto ad anima viva, si domandò Kurt uscendo dal bagno senza riuscire a proferire parola.
“Allora? È andato così male? Puoi sempre venire a fare un giro con me, ci sono tantissimi ragazzi che  ti  farebbero” disse il ragazzo voltandosi verso un Kurt alquanto imbarazzato.
“Oddio santo Sebastian, cosa dici! Non so di cosa stai parlando comunque” disse Kurt  cercando di non balbettare.
“Hai scritto sulla tua agenda una cosa tipo ‘incontro con Blien’ grande tutta la pagina, pensavo fosse un incontro importante, ma a quanto pare non è stata nemmeno una bella scopata” replicò Sebastian con nonchalance.
“SEBASTIAN!” urlò Kurt e molto probabilmente tutta la scuola lo aveva sentito.
“Possibile che pensi solo a quello?? Avevi smesso di comportarti così, non ricominciare, ti prego” continuò Kurt leggermente alterato, non affrontava una discussione così con Sebastian da oramai mesi.
“Scusami Kurt, non volevo metterti a disagio, non leggerò mai più la tua agenda, promesso, se vuoi possiamo fare quella stupida cosa dei mignoli se proprio vuoi” disse Sebastian evidentemente dispiaciuto.
Kurt alzò lo sguardo e di fronte all’espressione di Sebastian non poté fare altro se non abbracciarlo e sussurrargli un ‘non fa nulla’ seguito da un altro ‘mi dispiace’ di Sebastian.
Dopo pochi minuti sciolsero l’abbraccio e il silenziò piombò tra loro.
Pochi secondi di silenzio sembravano un’eternità per Kurt che decise di rompere il ghiaccio.
“Blaine” disse sedendosi sul letto.
“Eh?” chiese Sebastian restando vicino alla scrivania.
“Ieri avevo un incontro con Blaine non Blien come hai detto tu” continuò Kurt giocherellando con il lembo della divisa.
“Uhm bene” disse Sebastian senza aggiungere altro e Kurt si stupì.
“Non vuoi sapere nient’altro? Davvero?” chiese Kurt stupito.
“Non vorrei che ti arrabbiassi come prima, sono sensibile anche io sai!” gli rispose Sebastian sorridendo.
“Certo, solo quando ti pare Smithe!” disse Kurt scoppiando a ridere e facendo ridere anche il compagno di stanza.
“Dato che tu non vuoi fare la parte dell’amico impiccione ti racconterò tutto io” e Kurt gli raccontò tutto, della scoperta del telefono, dei messaggi, dell’incontro e del fatto che Blaine avesse una voce fantastica.
Ovviamente non gli disse che mentre Blaine cantava, lui suonava, oppure che il telefono non l’aveva trovato per strada ma nella sua borsa e specialmente non gli disse che quando aveva rivisto quegli occhi color miele, qualcosa si era mosso dentro di lui, all’altezza dello stomaco, qualcosa che pensava non avesse mai potuto provare.
 
 Dopo quella chiacchierata dovettero andare a lezione, ma a Sebastian sembrò che Kurt non gli avesse raccontato tutto e pensò che gliel’avrebbe chiesto più tardi nel pomeriggio, il suo amico sembrava davvero felice e non voleva che nessuno lo ferisse, specialmente un tizio che lui non conosceva.
 
 
A due ore da lì qualcun altro era occupato in un intenso interrogatorio con Rachel Berry.
“Rachel, questo è tutto, non è successo niente altro, cosa doveva succedere secondo te?” chiese Blaine esasperato, era almeno un’ ora che Rachel lo seguiva per la scuola continuando ad importunarlo.
“Ma non vi siete nemmeno baciati??” chiese Rachel quasi urlando.
“C-come?? Baciati?? Ma sei pazza? Mi ha riportato il telefono e basta! E poi non so nemmeno se è come me…” gli rispose Blaine abbassando lo sguardo verso la fine della frase, ecco un altro problema, non sapeva quasi nulla di lui.
“Per quello basta chiedere a me, in quanto capitano del glee club mi sono dovuta in formare sugli avversari, oggi pomeriggio, casa mia, ti racconterò quello che vuoi sapere!” urlò Rachel allontanandosi da Blaine per raggiungere la classe successiva.
“Non puoi dirmi qualcosa ora??” chiese invano Blaine, Rachel era già entrata in aula.
Un  giorno avrebbe ripagato quella nanetta con la stessa moneta, pensò Blaine raggiungendo la sua classe.
 
Le lezioni sembravano non finire mai per Blaine e quando finalmente l’ultima campanella della giornata suonò, fu il primo ad uscire dalla classe e dalla scuola.
 
Il tempo non era dalla sua parte, non appena mise piede fuori dal cortile del McKinley iniziò a diluviare, proprio il giorno in cui aveva deciso di venire a scuola in bici.
 
Non appena raggiunse l’abitazione di Rachel, posteggiò malamente la bicicletta sotto il portico e bussò freneticamente alla porta.
 
“Un attimo, un attimo!” urlò Rachel dall’interno.
“Come mai tutta questa fret- o mio dio Blaine entra!” disse Rachel non appena aprì la porta trovandosi un Blaine fradicio e tremante.
“P- piove” disse lui mentre Rachel lo accompagnava all’interno.
“Vedo” disse lei guardando attentamente Blaine.
“Ora tu stai qui fermo un attimo e io nel frattempo ti vado a prendere una coperta e dei vestiti asciutti” continuò Rachel massaggiando le braccia gelide di Blaine e sorridendogli.
“Arrivo subito!” disse mentre saliva le scale.
 
Dopo quelli che per Blaine parvero secoli Rachel scese con una pila di indumenti quasi più alta di lei.
“Questi sono alcuni degli abiti dei miei papà, ne ho presi un po’ nel caso alcuni non ti andassero bene” disse appoggiando gli abiti sulla seggiola che si trovava accanto a Blaine, non l’aveva nemmeno notata.
“Poi eccoti alcuni asciugamani e una copertina, purtroppo ho trovato solo questa” continuò la ragazza mostrando a Blaine una coperta rosa Schiapparelli con il disegno di un animale, che non riusciva a riconoscere, al centro.
“N- non ti p-p-preoccupare R-ach, g-grazie-e” la ringraziò Blaine aspettando che se ne andasse per cambiarsi.
“Oh, giusto, uhm ti aspetto di sopra, fai pure con calma” disse Rachel dopo aver finalmente capito  e poi  risalì le scale diretta in camera sua.
 
Una decina di minuti più tardi, Blaine stava bussando leggermente alla porta socchiusa della camera dell’amica.
“Entra pure B.” gli disse dolcemente Rachel che stava armeggiando con il suo lettore cd.
“Ti serve una mano?” le chiese Blaine notando che non riusciva a far partire il suo tanto adorato disco di Funny Girl.
“Oggi la tecnologia mi odia!” disse Rachel scansandosi e lasciando spazio a Blaine che semplicemente girò il cd dalla parte giusta e lo fece partire.
“Ecco fatto” disse Blaine sistemando la custodia sullo scaffale accanto all’entrata della stanza, oramai la conosceva a memoria quella camera, con tutte le volte che in quelle settimane Rachel lo aveva invitato per studiare o provare.
Non appena ebbe sistemato il tutto si sedette accanto a Rachel sul suo letto estremamente rosa, tutto in quella stanza era troppo rosa, pensò Blaine la prima volta che vi entrò, ma ora si era quasi abituato alla passione di Rachel per quel colore.
“Allora…” iniziò Blaine provando a rompere il ghiaccio, non voleva aggredire Rachel con un mucchio di domande su Kurt ma in qualche modo dovevano pur iniziare.
“Innanzitutto rispondo alla più grande delle domande che ti frulla per la testa, si lo è” disse tranquillamente Rachel mentre si sistemava meglio su quell’immenso letto.
“È gay? Sicura? ” chiese Blaine sorpreso.
“Oh eccome se lo è, si è trasferito alla Dalton per quello” gli rispose Rachel.
“Si è trasferito? Da dove? Come fai ad essere così calma Rach!” disse leggermente stizzito Blaine.
“Sono calma perché non ci voglio uscire io mio caro, e poi si è trasferito da una qualche scuola dall’altre parte dell’ Ohio, non ne ho ancora scoperto il nome purtroppo, ma so il motivo, era vittima di bullismo…” gli rispose Rachel stavolta guardandolo negli occhi e dicendogli una frase sottintesa, come te .
“Uno non è vittima di bullismo solo perché è gay, Rachel, potrebbe essere per un qualsiasi motivo…” puntualizzò Blaine.
“Il suo fratellastro me lo ha confermato Blaine, non creati montagne da scalare dove c’è pianura!” ribatté Rachel.
“E tu conosci il suo fratellastro?” chiese Blaine sempre più confuso, come faceva lei ha sapere sempre tutto.
“È Finn, Blaine.” Disse Rachel in sussurro, Finn era ancora un tasto dolente per lei.
“Oh…” Blaine riuscì a dire solo quello, non voleva far star male la sua amica, non ne sapeva molto della sua storia con Finn, ma da quello che vedeva e sentiva alle prove del glee, non era finita bene.
“Scusami, se non te l’ho detto prima, ma non riuscivo nemmeno ha pronunciare il suo nome senza scoppiare a piangere… perdonami” disse Rachel con gli occhi lucidi, era ancora molto legata a lui, si vedeva e Blaine voleva aiutarla, così le si avvicinò e l’abbracciò e dopo pochi secondi Rachel scoppiò a piangere contro la spalla di Blaine mentre lui le massaggiava delicatamente la schiena.
“Andrà tutto bene Rach, le cose si aggiusteranno te lo prometto” le disse Blaine lasciandole un leggero bacio fra i capelli e continuando a tenerla stretta a sé.
“G-grazie Blaine, in questo momento vorrei essere un maschio solo per essere il tuo ragazzo…” disse Rachel facendo ridere Blaine che fece ridere anche lei.
“Oh Rachel” le disse continuando ad abbracciarla.
 
Quando Rachel si riprese cambiarono discorso e ne Kurt, ne Finn furono più nominati per tutto il pomeriggio finché il telefono di Blaine non vibrò sul comodino.
 
“Su rispondi Blaine!” lo incitò la ragazza non appena sentì il rumore.
“Ok, ok, ma non pensare che questo ti salvi dalla mia domanda, devi scegliere mia cara, Don’t rain on my parade o Funny girl !” disse Blaine alzandosi a prendere il cellulare.
“Non è giusto!” ribatté Rachel fintamente indignata.
Blaine non appena vide il mittente dell’ sms pensò di avere le traveggole.
“È Kurt…” disse a Rachel voltandosi verso di lei  e facendole vedere lo schermo.
“Oddio, che dice? Dai apri, apri!” lo incitò la ragazza euforica.
“Ok, ok” disse Blaine prima di leggere il messaggio.
 

Ciao! Volevo chiederti se fossi libero venerdì sera perché c’è uno spettacolo del rocky horror e pensavo ti potesse piacere…
Fammi sapere se ti va :)
 
Kurt.
 

 
Rachel preoccupata dal fatto che da qualche minuto l’amico non proferiva parola,  si alzò e lesse il messaggio.
 
“Oddio! Ti ha praticamente chiesto di uscire! Blaine, Blaine, devi accettare, devi assolutamente dire di si, al diavolo la serata karaoke con i ragazzi, tu ci vai!” disse, anzi urlò una Rachel estremamente euforica.
“Va bene, va bene Rach, ora calmati però, inizi seriamente a preoccuparmi ” disse Blaine rispondendo velocemente al messaggio e sorridendo mentre lo inviava.

 
 
Mi piacerebbe moltissimo, ci incontriamo là alle otto?
Blaine.
 
 

La risposta di Kurt non tardò ad arrivare.

 
Uhm, non è al teatro di Lima, forse non lo conosci, facciamo così, ti passo a prendere al McKinley verso le 19.30, ok? :)
 
Kurt.
 
 
Perfetto, a venerdì :)
Blaine.
 
 

Per il resto del pomeriggio Blaine non fece altro che pensare a quanti giorni mancassero a venerdì.







NDA:
Oggi le mie note saranno brevissime, ringrazio tutti coloro che recensiscono, seguono e leggono la storia, davvero senza di voi non cred continuerei :D
Un grazie infinito alla mia beta, che oggi ha dovuto fare un lavoraccio dato che mentre scrivevo questo capitolo avevo una febbre assurda ç_ç 
Spero davvero tanto vi sia piaciuto e le recensioni sono sempre ben accette! :D

Per chi non mi seguisse anche sulla pagina facebook aggiorno anche sabato per farmi perdonare dell'immenso ritardo <3

Ask:
http://ask.fm/gleeklaine95

Facebook: https://www.facebook.com/Klaineis4eEfp


A sabato! <3
Sophie.

  
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