Un forte dolore alla testa riportò Bella alla realtà.
Aprì lentamente gli occhi, sentendosi avvolta da qualcosa di gelido.
Cercò di mettere a fuoco ciò che le stava davanti e rimase sorpresa di trovare un bellissimo ragazzo dalla pelle pallidissima con corti capelli biondo grano e due magnifici occhi color caramello stringerla tra le braccia.
Un vampiro.
Allarmata si guardò intorno, ancora frastornata dal forte dolore alla testa.
Tentò di trovare con lo sguardo i suoi compagni ma quando notò gli alti abeti e un paesaggio a lei sconosciuto fu percossa da brividi di paura.
Si mosse sentendo però le braccia d’acciaio del ragazzo stringersi con più forza intorno alla sua vita, bloccandole ogni movimento.
Lo fissò ancora intontita negli occhi, rimanendo indifferente alla bellezza del ragazzo e a quegli occhi magnetici.
Che cosa voleva un vampiro da lei ?
Socchiuse gli occhi scuri, guardandolo senza la benché minima paura.
< Chi sei ? > .
Il vampiro ghignò, accarezzandole la guancia con le nocche bianchissime.
< Piccola umana non hai paura di me ? >
Sfoderò i lucenti canini, ma Bella non fece una piega.
Priva di forze non provò nemmeno a liberarsi dalle braccia di quel diavolo mascherato da angelo.
< Perché dovrei avere paura ? >
Il vampiro fu come compiaciuto dal comportamento di lei, infatti sorrise lasciandola libera e mettendosi di fronte a lei.
Notò il corpo perfetto del ragazzo nascosto da un maglione nero e dei pantaloni bianchi.
Sembrava un ragazzo comune all’apparenza, ma quella bellezza così sublime era ultraterrena. Era troppo perfetto per poter essere reale.
Si appoggiò al tronco di un albero cercando di non perdere l’equilibrio.
Lo vide inchinarsi di fronte a lei sfoderando un sorriso seducente.
< Mi scuso per la mia maleducazione, mi chiamo Cristopher mia dolce Bella >
Come faceva a sapere il suo nome?
Si guardò intorno, cercando di trovare una via fuga, ma davanti a lei si estendevano una moltitudine immensa di alberi, nient’altro.
Bene, poteva nascondersi, o almeno poteva provarci.
Si voltò verso Cristopher, notando lo sguardo calmo del vampiro, troppo calmo. Che avesse qualche potere speciale ?
Bè, non gliene importava un granchè in quel momento.
Così, con uno scatto improvviso si mise a correre schivando alcuni rami sporgenti.
Si voltò indietro per vedere cosa stesse facendo il vampiro, quando notò la sua assenza.
Accidenti !
Aumentò l’andatura, guardando di fronte a sé con determinazione.
Che cosa voleva quel vampiro da lei ? Perché attirava sempre quegli esseri ?
Oltrepassò un tronco caduto con difficoltà, portandosi le braccia davanti al viso come protezione, ma quando riaprì gli occhi si ritrovò avvolta nuovamente dalle braccia del vampiro che le tappò la bocca abbracciandola stretta.
Cristopher rise del coraggio della ragazza, le sfiorò con le labbra fredde la guancia pallida facendola fremere.
< Ho passato secoli a cercare un anima come la tua, ed ora che ti ho trovata ti farò mia per l’eternità >
Terrorizzata per quello che aveva intenzione di fare cercò di divincolarsi dalla sua presa, sentendo le lacrime uscire prepotentemente dai suoi occhi ora lucidi.
Disperata urlò con la mano di lui premuta sulle sue labbra, ma per sua sfortuna ne uscì solo un rantolo incomprensibile.
No, non poteva essere morsa. Non voleva essere morsa. Non da lui !
Cercò di allontanarlo con le braccia, ma la stretta del vampiro era ferrea, non aveva via di scampo.
Pregò con tutta se stessa di stare solo sognando, ma quando sentì qualcosa di acuminato perforarle il collo urlò con tutta l’anima un nome che rimbombò per l’intera radura spegnendosi in un secondo.
°°°
Che cosa era stato ?
Edward si alzò fulmineo, guardandosi attorno preoccupato.
Aveva sentito la sua voce chiamarlo, non poteva essersi sbagliato.
Bella lo aveva chiamato, ne era più che sicuro.
Doveva chiederne conferma ad Alice.
Uscì di fretta dalla foresta, spalancando la porta della sua nuova casa per cercare con lo sguardo la sorella.
< Alice! >
La ragazza comparve da dietro una porta e quando vide lo sguardo terrorizzato del fratello si catapultò verso di lui, sorreggendolo prima che cadesse.
< Edward cos’hai ? >
Il vampiro non riusciva nemmeno a parlare, tutti quei giorni senza cibo cominciavano a farsi sentire.
Strinse la mano della sorella con forza, fissandola negli occhi che tutto vedevano.
< È successo qualcosa a Bella! Dobbiamo andare a cercarla >
Alice strabuzzò gli occhi alle parole del fratello.
Stava delirando!
Lo alzò senza il minimo sforzo, trascinandolo sul divano poco distante dove lo distese, inginocchiandosi di fianco a lui.
< Edward stai delirando, non è successo niente a Bella, altrimenti l’avrei vista. Ti prego mangia qualcosa, non puoi continuare, così morirai di sete !>
Il vampiro però non ascoltava le suppliche della sorella.
Nella testa sentiva rimbombare incessante l’urlo disperato di Bella,così struggente da perforagli come una lama il cuore già morto.
No, non era una allucinazione, lei lo stava chiamando.
Aveva fatto un errore madornale ad abbandonarla perché così aveva smesso di vivere, o almeno di avere qualcosa per cui continuare quell’assurda eternità.
Perché era stato così stupido ? Perché l’aveva abbandonata ?
Doveva tornare da lei, subito.
Cercò di alzarsi ma sentì due forti braccia farlo ricadere sul divano.
Aprì gli occhi, trovando Emmet, il volto congestionato dalla rabbia.
< Dove hai intenzione di andare ? > .
Tutta la famiglia Cullen si riunì attorno ad Edward che continuava ad invocare il nome di Bella.
Nessuno gli diede ascolto, pensavano fosse solo un' allucinazione, e non sapevano quanto si sbagliassero.
Perché mentre Carslie addormentava con la forza il vampiro in un sonno senza incubi, molto lontano piccole gocce di sangue stavano macchiando il manto bianco della neve.
°°°
Non sarebbe venuto, lui non sarebbe venuto mai più.
Cristopher la teneva tra le braccia, stringendola a sé mentre continuava a succhiarle il sangue con un desiderio crescente.
Bella continuava a versare lacrime sentendo la vita abbandonarla lentamente.
Nessuno poteva aiutarla ormai, nemmeno lui.
L’immagine di Edward occupò prepotente la sua mente, scaldandole il cuore.
No, non voleva diventare vampiro, non così, non da lui.
Non voleva perdere il calore che quell’angelo dai capelli ramati adorava.
Non voleva che il suo cuore smettesse di battere.
Non voleva diventare fredda, gelida.
Lei si ribellava, la sua anima si ribellava.
Sentì qualcosa spingerla a opporsi a quel destino a cui non voleva dar retta.
Non voleva diventare un essere che uccideva le persone per berne il sangue.
Strinse tra le mani il maglione del ragazzo spostandolo da sé.
Non avrebbe permesso nulla del genere.
Cercò di allontanarlo e si stupì di vederlo sbattere violentemente contro un albero. Cosa era successo ? Cosa aveva fatto ?
Ora però non aveva importanza, aveva la possibilità di scappare.
Si voltò pronta a correre quando sentì qualcosa stringerle il polso.
Si voltò furiosa, trovando il bellissimo volto di Cristopher completamente trasformato in una maschera di follia.
Il vampiro si leccò il labbro inferiore sporco ancora del sangue di Bella.
< Dove credi di andare ? Sei troppo preziosa. Voglio la tua anima, diventerai mia, non puoi fare altrimenti >
Uno strano fuoco scoppiò dentro di lei d'improvviso.
No. Non sarebbe diventata così.
< Non osare toccarmi hai capito ! > il suo urlo si trasformò in una massa invisibile che si scagliò sul vampiro spedendolo per terra.
Bella strinse gli occhi furiosa.
Non sarebbe diventata così, a costo di togliersi la vita.
Fissò un ultima volta Cristopher, mettendosi a correre il più veloce possibile per allontanarsi dal vampiro il quale, rimessosi in piedi, fissò possessivo la figura di Bella scomparire tra gli alberi.
Aveva risvegliato qualcosa dentro di lei, l’anima che tanto bramava.
Un' anima così potente e forte da non poter essere neanche sfiorata da uno sguardo senza restarne schiacciati.
Bella correva veloce tra gli alberi, sorprendendosi della sua agilità, forse il veleno stava cominciando a fare il suo effetto. Si stava trasformando.
No. Doveva uccidersi, era l’unica soluzione possibile.
Si portò una mano al collo sentendo il dolore farsi più acuto.
Sbucò fuori dalla foresta, trovando davanti a sé una piccola cittadina.
No. Non poteva andare lì, c’erano umani, poteva far loro del male.
Fece un passo indietro, ma le forze cominciarono a mancarle.
Si accasciò a terra mentre sentiva il sangue spargersi sulla neve con le sue lacrime.
Sia Edward che Bella chiusero gli occhi nello stesso momento con il pensiero dell’altro in mente.
E mentre il vampiro veniva circondato dalle tenebre, Bella cadeva in un baratro profondo, oscuro, dove tutto per lei sarebbe cambiato, o almeno così pensava.
Continua...
Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo questa fanfiction, anche quelli che nn lasciano commenti. Spero che anche questo capitolo vi piaccia! Commentate mi raccomando!
Al prossimo capitolo
Baci Gold Eyes