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Autore: IlMalee    16/05/2013    2 recensioni
Se sei giunto fin qui, significa che anche tu hai interpretato i segni.Magari delle voci ti hanno sussurrato cose che all’inizio ti sembravano incomprensibili, ma mano a mano hanno cominciato ad assumere significato.Non importa. Se sei qui, molto probabilmente è perché in fondo cercavi anche tu questo luogo.
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Forum>comunità hunter>domande
 
I veri mostri
 
 
Siamo sicuri di ciò che stiamo facendo? Voi lo siete davvero?
Con che diritto ci ergiamo a giudici, giuria ed esecutori delle condanne?
Non vi è mai passato per la mente il dubbio che anche i “mostri” a cui spesso diamo la caccia possano provare dolore, emozioni; magari anche schifo per ciò che sono diventati?
Dico tutto questo perché mi è successa una cosa strana che volevo condividere con voi.
 
Tempo fa ho incontrato uno che come me era in grado di interpretare i segni e combattere il nemico. Ma il suo approccio alla caccia era totalmente diverso dal mio.
Diceva che il suo obiettivo non era quello di sterminare, ma di rieducare e “salvare” il Nemico.
Ovviamente mi è sembrata un’idea ridicola, al limite della follia. Ma lui diceva di essere davvero in grado di dimostrarmi che anche i mostri avevano una possibilità di salvezza.
Decisi di seguirlo.
 
Ora, prima che mi saltiate addosso insultandomi o dandomi della incosciente ingenua, sappiate che ho riflettuto bene prima di fidarmi di lui, e ho “indagato” per verificare che non fosse un servo del Nemico o comunque una marionetta di qualche tipo. Una volta stabilito che non si trattava di alcun tipo di trappola, una sera lo andai a trovare.
 
L’indirizzo era quello di un  centro di recupero moderno, costruito ma mai avviato (avete presente i soliti casi che finiscono a Striscia la Notizia) .
Lì dentro incontrai il cacciatore che mi aveva invitato (che scoprii essere uno psicologo) e altri due come noi. Si trattava di una suora (non chiedetemi come facesse a essere fuori dal convento in un luogo simile) e un infermiere. Nonostante l’aspetto e le professioni, vidi chiaramente che sotto i vestiti erano armati. Uno di loro teneva un fucile da caccia a tracolla.
 
Non mi fidavo ancora completamente. All’interno percepii chiaramente la presenza di due mostri. Glielo dissi ma loro continuavano a rassicurarmi che non c’era alcun pericolo. Non persuasa, gli dissi che sarei entrata dopo di loro e solo con la mia fidata lama in una mano e il paletto nell’altra. In realtà ero già pronta a correre via.
 
Loro acconsentirono a patto che rimanessi assolutamente calma.
Quando entrai la scena che mi si presentò sembrava surreale.
C’erano circa sei persone sedute in cerchio. Vidi chiaramente che due di loro erano cadaveri.
Normalmente mi sarei precipitata verso l’uscita senza nemmeno pensarci, ma qualcosa mi trattenne. Non so, l’espressione di uno dei due, un ragazzo distinto, ben vestito, sui venticinque anni. Mi guardava con una faccia sconsolata. Sembrava che fosse in lutto o comunque depresso. Mi faceva quasi pena. Badate bene al quasi.
L’altro era un uomo vestito più semplicemente, pelato. Sembrava molto agitato e non appena mi vide cominciò a soffiare mostrando i denti. Sapete come fanno quando hanno paura e ci vedono. L’altro però gli mise una mano sulla spalla e gli sussurrò qualcosa. Quello sembrò calmarlo.
 
Scoprii dopo che quelli seduti attorno erano tutti “ex” schiavi e marionette dei cadaveri. Sembrava a tutti gli effetti una qualche seduta di ex drogati o alcolisti anonimi.
Cominciò a parlare il ragazzo. Disse il suo nome di battesimo, con cui ormai non lo chiamava più nessuno. Disse che ormai era un anno che si trovava lì, e per quello era molto grato a Dio. Disse che era stato Dio a fargli incontrare le persone lì presenti e a salvarlo. Disse che quando morì aveva solo ventidue anni. Era sempre stato un fervente fascista e sostenitore del duce. Aveva fatto molte cose di cui si pentiva sotto il regime, sia da vivo che da morto. Ma ora tutto era cambiato. Ora riusciva ad andare avanti con le sacche di sangue dell’ospedale, gli animali e le donazioni “volontarie”. Tutti applaudirono. Mi sentivo stordita, incredula. Sentivo come qualcosa di grande e terribile crescermi dentro. Ma non volevo che uscisse.
 
Poi fu il turno del pelato. Disse che faceva molta fatica a seguire le regole che si erano autoimposti. Disse che era sicuro che gli “altri” del suo gruppo sospettassero qualcosa, e questo lo metteva molto in agitazione. Disse che la scorsa settimana aveva quasi ucciso una prostituta per nutrirsi. Stavo per vomitare.
Feci per alzarmi, ma lo “psicologo” mi trattenne. Poi vidi una scena che mi fece accapponare. Tutti sembravano commossi, impietositi dallo zombie pelato. Uno degli ex burattini si alzò. Si alzò e andò ad abbracciare il pelato. Vi giuro, non volevo crederci.  La suora e altri ex schiavi si alzarono e andarono a stringersi a lui. Gli altri applaudivano in lacrime e gli battevano le mani sulla spalla. Gli dissero che era normale all’inizio, ma presto ne sarebbe uscito. C’era speranza anche per lui.
 
La scena mi rivoltò lo stomaco. Tutto si concluse (giuro, non vi prendo per il culo) con il momento delle “donazioni volontarie di sangue”. L’infermiere tirò fuori delle siringhe e tutta l’attrezzatura necessaria. Alcuni degli umani presenti, inclusi i cacciatori, donarono ciascuno un quantitativo del loro sangue, con un procedimento identico a quello dei prelievi ospedalieri.
Poi raccolsero il tutto in alcune bottigliette e le diedero ai cadaveri. I due succhiasangue  giravano per tutta la stanza ringraziando ciascuno personalmente e stringendo loro la mano, anche chi non aveva donato nulla.
 
Decisi di andarmene. Una volta fuori, mi accorsi di essere seguita. Era il vampiro, quello giovane e triste. Sollevai subito il paletto e lo intimai di andarsene. Ma lui non mi ascoltò. Voleva parlarmi. Qualcosa nei suoi occhi mi persuase a non infilzarlo sul colpo, incredibilmente.
Mi disse che ci teneva a farmi sapere che era davvero dispiaciuto per tutto ciò che lui o i suoi simili avevano fatto e continuavano a fare ai vivi. Che capiva l’odio con cui lo avevo fissato per tutta la sera.  Allo stesso tempo mi disse, sentiva che si meritava quell’odio. E che niente avrebbe cancellato le sue colpe.
Mi confessò che in realtà provava un “sacro terrore” della morte e del giudizio di Dio.
Mi disse che molto spesso si era ritrovato a pensare al suicidio.
“La cosa che più detesto è il fatto di sapere che non ho modo di ripagare il mondo per tutto il male che ho fatto.” Era al limite delle lacrime. Feci per andarmene, e lui mi urlò alle spalle
“Non ha forse diritto di vivere anche un mostro? Non ho forse diritto a sperare anche io???”
 
Decisi di non ascoltarlo più, misi in moto e me ne andai.
Oggi lo psicologo mi ha scritto. Mi ha chiesto se avevo interesse a collaborare al loro progetto.
Gli ho risposto in maniera chiara e netta che non è assolutamente mia intenzione avere ancora a che fare col suo “gruppo” in alcun modo.
 
Voglio dimenticare ciò che ho visto. Ma non riesco a togliermelo dai pensieri.
Non riesco a dimenticare quegli occhi che mi hanno fissato con quella disperazione.
Quell’essere era davvero convinto di ciò che mi gridava. Era davvero in cerca di aiuto. O forse no?
Di certo d’ora in poi affronterò ogni giorno di caccia in modo diverso.
 
Postato da Kira_77 il 15/05/2013 alle 12.37
 
 
 
 
 
 
Re: i veri mostri
 
 
Allora
 
Quote­­-“ Con che diritto ci ergiamo a giudici, giuria ed esecutori delle condanne?
 
Stai davvero facendo una domanda simile? Con che diritto dei mostri sono liberi di renderci schiavi, ucciderci o nutrirsi di noi come un cazzo di pacchetto di fonzies? Ti prego, dimmi che sei un troll. Ti prego.
 
Quote­­-“ Non vi è mai passato di mente il dubbio che anche i “mostri” a cui spesso diamo la caccia possano provare dolore, emozioni; magari anche schifo per ciò che sono diventati?
 
No. Davvero ti fidi di ciò che ti dice un cadavere? Sei messa male ragazza mia.
 
Quote­­-“Ora, prima che mi saltiate addosso dandomi dell’ingenua”
 
No, non solo sei stata ingenua. Sei stata ingenua e sconsiderata. Al limite della deficienza mentale. Certo che hai coraggio a chiedere di non essere attaccata, quando posti una esperienza del genere. (sempre che sia tutto vero). Come cazzo fai anche solo a pensare che un posto e un incontro del genere possano essere sicuri?
 
Quote­­-“ Mi disse che molto spesso si era ritrovato a pensare al suicidio.
 
Mi piace questo tipo. Dico sul serio. Se tutti i suoi simili facessero lo stesso, il nostro lavoro si rivelerebbe molto più facile.
 
Quote­­-“ Gli ho risposto in maniera chiara e netta che non è assolutamente mia intenzione avere ancora a che fare col suo “gruppo” in alcun modo.
 
L’unica cosa sensata di tutto il post che ho appena letto.
 
Quote-“niente avrebbe cancellato le sue colpe”
 
Ha ragione. Niente lo può fare. Lui, come tutti gli altri, è solo un abominio sociopatico succhiasangue del cazzo. L’unico modo per rimediare a ciò che ha fatto forse sarebbe riunire tutti i suoi colleghi in una stanza e dar fuoco a sé stesso e tutti gli altri. Magari così riguadagnerebbe quel briciolo di onore che forse gli rimane in fondo.
Postato da MidgardWarrior_92 il  15/05/2013 alle 14.20
 
 
 
 
Re: i veri mostri
 
Soooooooo fake.
 
Postato da Trollhunter_67 il 15/05/2013 alle 17.15
 
 
 
 
Re: i veri mostri
 
Io ti credo.
Il problema invece è che concordo essenzialmente con Midgard. Sei stata molto avventata e incosciente per acconsentire a un incontro simile. Lo sai vero che a volte capita anche ai cacciatori di finire nelle mani del nemico? Lasciamo stare.
Ammettiamo anche solo per un secondo che quello non ti abbia mentito.
Sii ragionevole. Cosa dovremmo fare?
Chiedere ad ogni succhiasangue se forse conserva ancora qualche senso di colpa e qualche ricordo di ciò che era in vita? Come fidarsi di esseri del genere?
Non sono assolutamente persuaso da ciò che questi cacciatori stanno facendo.
Prima o poi i due lì dentro schizzeranno. Ammesso che non abbiano ingannato tutti. E’ solo questione di tempo prima che uno dei due decida di non voler più seguire la “terapia”. E allora cosa faranno? I tranquillanti e i sedativi non funzionano su quegli esseri, lo sapete bene.
Avete mai provato a parlare con un cadavere che sta tentando di squarciarvi la gola?
Io preferisco far parlare il piombo o il fuoco.
 
Postato da Slay_56 il 15/05/2013 alle 18.02
 
 
 
 
Re: i veri mostri
 
Però smettetela di darle tutti addosso porca miseria cioè lei ha solo raccontato ciò che le è capitato vorrei vedere voi!!! E poi mi sembra anke chiaro che lei non sia d’accordo totalmente con ciò che facevano lì (infattti ha detto che non ci vuole più andare lì) dai su, non attacchiamo sempre tutti mamma mia sarete anche più grandi di me ma a volte vi comportate come dei bimbiminkia
 
Postato da Helen_90 il 15/05/2013 alle 21.53
 
 
Re: i veri mostri
 
No helen qui non mettiamo in dubbio che Kira non sia una brava persona, intelligente o meno. Quello che mi dà davvero fastidio è che lei inizi anche solo a sospettare che in fondo in fondo i succhiasangue siano “persone” come noi. Allora è finita. Allora la prossima volta che un cadavere le farà gli occhi dolci, potrebbe esitare. Il problema è che lui non esiterà e la dissanguerà fino all’ultima goccia. Capisci?
 
Postato da MidgardWarrior_92 il 15/05/2013 alle 22.09
 
 
Re: i veri mostri
 
 
Concordo in sostanza con quanto è stato ribadito da Midgard e Slay, ma vorrei approfondire il discorso, che è tutt’altro che scontato.
Ho visto tante cose strane in questi anni. Parlo da molto prima che nascesse il forum.
Comprendo molto bene i dubbi e le domande che Kira si è posta, perché a suo tempo anche io me le feci. Sono in fondo davvero dei mostri quelli che combattiamo?
Una volta riuscii a parlare con un cadavere prima di ridurlo in cenere.
Mi supplicava di risparmiarlo, diceva che era ancora umano, vivo e vegeto come me. Che amava ancora la sua ragazza, e la sua famiglia. Aveva deciso di vegliare su di loro, difendendoli anche dai suoi simili. Ovviamente non gli credetti e potete immaginare come sia finita.
Ma più andavo avanti più si insinuava il dubbio dentro di me. Che avesse ragione? Che non tutti in fondo fossero mostri sanguinari dediti solo a compiere atrocità e nutrirsi di innocenti?
Ma poi mi chiesi anche: in che modo però potremmo salvarli? Potremmo convivere pacificamente?
Le cose che ho visto in questi anni non hanno fatto altro che confermare una sola risposta: NO.
La natura del Nemico che combattiamo, è essenzialmente corrotta. Non parlo solo da credente, ma da essere umano e compagno cacciatore come voi. Non siamo fatti per stare insieme. Loro sono uno scherzo della natura, una incrinatura nel progetto originario di Dio dell’Eden. Sono malati, e senza cura.
Non possono restare senza sangue, e godono della loro condizione essenzialmente sbagliata.
Cioè siamo seri, come potremmo spiegare al resto del mondo che ci sono dei cadaveri ambulanti notturni che vogliono solo convivere in pace e armonia col resto del mondo? (il che peraltro non è vero.)  E’ un utopia. Irreale, impossibile.
Mi dispiace per quel gruppo di persone, immagino solo la fatica e il pericolo che devono affrontare per fare ciò che stanno facendo. Ma mi viene da scuotere la testa, e chiedermi: ne vale davvero la pena?
Tutta la fatica, tutto quel dolore e quegli sforzi per cosa? Salvare due mostri che non potranno in alcun modo condurre una vita “normale” tra gente “normale”? Tutto quello sforzo per due miseri cadaveri. Nello stesso tempo avrebbero potuto benissimo impalettarne altri dieci.
 
Postato da Fearless_05 il 16/05/2013 alle 01.05
 
 
Re: i veri mostri
 
 
Non possono essere salvati, non possono per la loro stessa natura. Essi si sono posti (volontariamente o involontariamente) contro il Grande Ciclo della Terra. Non seguono l’ordine delle cose o della Natura, e per questo ne verranno sempre a soffrire. La cosa più pietosa che possiamo fare è dar loro una morta rapida e indolore.
 
 
Postato da Anima_00 il 16/05/2013 alle 13.44
 
 
Re: i veri mostri
 
 
Sebbene la misericordia di Dio non abbia limiti, la progenie di Satana non possiede come noi il dono innato della redenzione. L’unico modo per salvare le loro anime è donar loro una possibilità di confessione tramite le fiamme e la preghiera. Anche se continuassero a vivere una vita casta e pia su questo mondo, essendo Lucifero il vero signore delle cose terrene essi tornerebbero sempre volenti o nolenti a servire il loro padrone originario. Occorre pregare per le loro anime, ed espiare le loro colpe con una morte e un rito funebre degno dei Figli di Dio.
 
 
Postato da LucediNotte_86 il 16/05/2013 alle 04.00
 
 
 
Re: i veri mostri
 
Non penso che sia possibile una qualsiasi forma di salvezza per i nostri nemici.
Lo dico con sconforto e rammarico, specie dopo tutte le ricerche e gli sforzi compiuti in questi anni.
Sono sempre stato un uomo di scienza, non certo un uomo di fede. E sempre con questo approccio ho tentato di dare una risposta se effettivamente esista una qualche tipo di cura alla condizione mentale e fisica degli esseri che incontriamo.
La loro dipendenza dal sangue e la necessità di uccidere le prede è non solo patologica, simile in tutto e per tutto alle gravi alienazioni mentali incurabili riscontrabili anche in alcuni esseri umani, ma anche fisiologica. Necessaria al sostentamento. Rinuncereste a respirare l’aria se vi dicessero che è sbagliato?
Qui non stiamo parlando di curare un tossicodipendente o un fumatore cronico, ma di tentare di far convivere un non morto, un essere essenzialmente anti”scientifico” con il resto del mondo e della società.
Mi è capitato molte volte di sentire alcune storie che circolano all’interno del mondo vampirico, su una fantomatica “santità” che alcuni non morti dicono di aver trovato, una condizione in cui finalmente il vampiro riesce a sconfiggere la sua dipendenza dal sangue e vivere una vita immacolata.
Fino ad oggi non ho ancora incontrato un singolo essere in grado di dimostrarmi concretamente se in queste leggende ci sia un fondo di verità.
Una volta un esemplare giovane mi disse che ogni tanto provava a smettere di nutrirsi, ma poi la astinenza era troppo forte e rischiava di impazzire, e diventava ancora più violento.
Quindi, è possibile in qualche modo che questi essere abbiano una forma di autocoscienza, di morale ed etica? Molto probabile.
Sarebbe possibile tentare in qualche modo di contenere la loro sete e trovare un approccio clinico/psicologico adeguato per curarli? Sfortunatamente, le statistiche non sono di certo a favore di questa ipotesi.
 
 
Postato da SecondSight_11 il 16/05/2013 alle 06.00
 
 
  
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