Serenella è una fatina buona. Veste bene, sembra fatta di zucchero e aiuta le persone in difficoltà. Serenella è però un peperino cinico, dispettoso e vendicativo. Mettersela contro o irritarla non è mai una buona idea...
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Note: Correte tutti a ringraziare Charme per avermi istigato a scrivere questa cosa. Spero vi piaccia questa piccola flash! Pacchetto: Ariete + Schinieri. Personaggio: Serenella. Prompt: calzettoni. Parole: 266
Serenella è una fatina buona. E’ grassoccia, veste sempre di blu e in teoria è un concentrato di buone azioni. Questo almeno vale per le sue compagne: Fauna e Flora.
Serenella, in realtà, è un caso un po’ a sé. Scorbutica, cinica, di malumore spesso: è un po’ come una giornata di marzo, quando non sai mai cosa ti può capitare. Serenella è una folata di vento, una grandinata dispettosa, la nevicata che non ti aspettavi.
Non è cattiva ma, a volte, la sua pazienza ha dei limiti. Come quella volta che, vagando sola per il bosco aveva incontrato un piccolo drappello di banditi che galoppava per il sentiero con la refurtiva nelle loro bisacce. Si sentiva l’oro tintinnare nonostante gli zoccoli sul terreno duro, segno che era stata una caccia grossa. Serenella stava passeggiando sulla strada, ed era stata riempita di polvere a causa del loro passaggio. Il suo mantello blu era diventato grigio e opaco. Di norma Serenella avrebbe potuto lasciar perdere, ma era stata una giornata uggiosa, per lei, e l’affronto al suo mantello era stato quasi peggio del furto. Non aveva faticato molto a raggiungerli, svolazzando come un’ape furiosa. Non era stato difficile ripulirsi il mantello, trasformarli in calzettoni per dispetto e restituire l’oro al suo legittimo proprietario.
Aveva fatto una buona azione, e Serenella ne andava fiera. In cuor suo però sapeva che non era stato restituire l’oro, a darle gioia. Vedere quegli uomini afflosciarsi come piccoli brandelli di stoffa colorata, invece, l’aveva resa leggera e di buon umore. Serenella non era una fata cattiva, ma compiva buone azioni a modo suo.