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Autore: Marty Evans    16/05/2013    4 recensioni
E' il seguito della mia prima Fic "The Life in Hogwarts at the time of Lily Evans". Riparte li dove c'eravamo interrotti. E’ passato un mese da allora, Lily sta per andare a trovare la sua migliore amica. Ma non tutto è come sembra e la vita di Bianca malgrado tutte le apparenze non è tutta rose e fiori. E Lily sta per scoprirlo.
Ritornano le avventure di Lily, del inseparabile Bianca, di James e tutti gli altri. Tra amicizie, legami di sangue, sorellanze, amori non corrisposti, misteri, segreti inconfessabili,gelosie e ripicche. Con una puntina di romanticismo.
Non è indispensabile aver letto la prima fic anche se lo consiglio. Se vi ho incuriositi almeno un pochino leggete.
Per favore lasciatemi una piccola recensione!
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Life in Hogwarts at the time of Lily Evans'
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Capitolo 20

Crocerossine, abbracci notturni e chiacchierate inquietanti

NDA Eccomi qui! Finalmente ho aggiornato scusate ma  ho avuto un sacco d'impegni. Questo capitolo sarà molto importante per capire la storia e  il suo seguito! Ebbene si, gente! Dopo il secondo anno ci saranno tutti gli altri!  Spero mi seguirete! Devo ringrazziare Dani e Joasteroide42 per le loro recensioni e dubhe01 che sicuramente   recensirà!  Grazie tesoro!   Ho da darvi un altra notizia  per tutti quelli che seguono il bacio delle stelle domani aggiorno e sabato posterò il 21 ! Scusate ancora per il ritardo ma  avevo molti impegni scolastici!

Ora la pianto!

 Spero vi piaccia e che mi lascerete un commento 

 Baci Marty Evans  

ci vediamo sotto

  

LILY

 Ma perché? Perché deve capitar proprio a me? cosa ho fatto di male per meritarmelo? Come  avevo promesso a B ero andata a vedere la partita. Anche se io odiavo quello sport. Lo trovavo sciocco e senza senso.  Che gusto ci trovassero a lanciarsi palle di ferro e a volare dietro a stupide palline dorate  per me era ancora un mistero. Ma dopotutto cosa non si fa per gli amici? Bianca era la mia migliore amica e andarla a vedere era d’obbligo. Devo ammettere che ero orgogliosa di essere la sua migliore amica era davvero brava. Pure Potter non era male, anche se  sapevo che se gliel’avessi detto si sarebbe montato la testa.  Avevamo molte probabilità di vincere la coppa  del Quiddich quel anno. Non che m’importasse di una stupida  coppa sia chiaro. Avevamo vinto la partita. (non grazie a Potter) Stavo per mettermi a esultare quando senti una voce gridare: «Stupeficum!» . il lampo di luce rossa andò dritto verso Potter ancora in volo, Potter fu sbalzato giù dalla  scopa e cadde. Il mio cuore perse un battito quando lo vidi precipitare.  Non riuscivo  più a ragionare, lo vedevo solo cadere e non pensavo a nient’altro. Ero nel panico ommiodio!  Se fosse morto? Quanto era grave?  Non riuscivo più a stare seduta senza fare niente mentre lui cadeva. Non ce la facevo a guardarlo e basta, dovevo essere li con lui. In quel momento capii una cosa importante. Potevo nascondermi dietro una maschera quanto volevo ma io tenevo a lui. Ero convinta di non essere innamorata di lui, ne sua amica ma gli volevo bene. Questo dovevo ammetterlo io  tenevo e volevo bene a quel insopportabile, arrogante e vanesio di Potter Lasciai Mary , Alice, Marlene e Severus e  corsi giù dagli spalti. Mi accorsi che anche Black Remus e Minus stavano correndo verso il campo. Mi avvicini a Potter aveva un aspetto orribile, era pallido, cadaverico, istintivamente mi feci più vicina. M’inginocchiai, non m’importava se le calze della divisa si sarebbero sporcate  d’erba. Bianca atterrò sul prato e corse. S’inginocchiò anche lei accanto a lui  Guardandolo di nuovo mi accorsi che aveva gli occhiali e una gamba rotti Bianca si mise accanto al suo orecchio e gli disse «James Io sono qui. non ti preoccupare andrà tutto bene»  Lui le strinse la mano che aveva poggiato sulla sua. Quel gesto affettuoso da parte di Bianca  mi lasciò perplessa. Mi  provocò una strana sensazione d’irritazione e invidia alla bocca dello stomaco. Era come se sentissi che ci dovevo essere io li a tenergli la mano nessun altra, solo io. Scacciai quella fitta di gelosia e irritazione. Io non sono innamorata di Potter. Non m’importa se Bianca gli tiene la  mano. Io non ho niente a che fare con lui. Che diavolo ci faccio qui? Purtroppo il mio cervello non la pensava come me . Mi propose un immagine raccapricciante: Ero al posto di Bianca e stringevo la mano a Potter lui apriva gli occhi io lo guardavo e.. basta! No non posso veramente aver pensato una cosa del genere! Lo accompagno solo in infermeria e poi me ne torno al lago a studiare con Sev. Si Potter non ha bisogno di me lo faccio solo perché .. Perché non lo so il perché diavolo!  Ma.. è che  io sono troppo buona . mi  sento in dovere di aiutarlo! Si, è così non sono  assolutamente preoccupata! Madama Bumb ci aiutò a issarlo su una barella e a portarlo in infermeria. Dove, Madama Chips era intenta a curare il viso del capitano di Grifondoro Savannah McTyler. Appena ci vide arrivare l’infermiera arrivò alla carica, si avvicinò alla barella e disse di metterlo su un lettino. Quando Madama  Bumb e Black iniziarono a sollevarlo,  Potter emise un gemito strozzato. In quel momento i suoi occhi incrociarono i miei. Non riusciva a distinguermi bene  ma annegai lo stesso nei suoi occhi nocciola. Il verde  si perse nel nocciola e il nocciola si perse nel verde.  Quante volte sarebbe successo ancora?  Sarebbe successo molte volte.  Con il passare del tempo inizia ad adorare i suoi occhi color caramello. Ma allora per me, lui non era altro che Potter, il bullo arrogante, che se ne andava in giro per i corridoi scagliando incantesimi sui malcapitati. Era quello che rideva alle battutine schiocche di Sirius Black, quello che rendeva la vita di Severus un inferno, quello che lo sbeffeggiava davanti a tutti, quello idolatrato dalle ragazzine, quello  che sarebbe andato con mezza popolazione femminile di Hogwarts  prima che io decidessi di dargli una possibilità. James Potter bello, arrogante, campione di Quiddich, acclamato, osannato, idolatrato  venerato  come un dio. Quello  sarebbe diventato James Potter. Ma  ne avrei conosciuto un altro. Avrei conosciuto Un James Potter, il vero James Potter, una persona dolce, buona,pacifica, divertente, brillante, simpatica, romantica e sopratutto amabile.  Tutto questo però, era ancora lontano, quel pomeriggio di Aprile, nella luce che filtrava  dalle finestre del infermeria. Appena incrociai il suo sguardo ebbi l’impulso irrefrenabile  di sedermi al suo capezzale. Così mi accostai al letto e mi sedetti su una sedia li accanto. Nessuno mi aveva notato . Black andava avanti e indietro  nervoso. B e Rem confabulavano tra loro in una conversazione dai toni molto accesi anche se cercavano di trattenersi . Minus stava mangiando una cioccorana senza curarsi granché del resto del mondo. Notai che nessuno si era accorto che James era nel panico. Mi accostai a lui e gli posai una mano sulla fronte  come faceva mia madre quand’ero piccola e  ero spaventata.  Lui cercò di parlare, probabilmente per chiedermi cosa stavo facendo e chi ero. Beh neanch’io sapevo bene cosa stavo facendo.  Sapevo solo che gli volevo stare vicino. Teneva gli occhi chiusi sembrava un angelo perfetto. Gli posai le dita sulle labbra, la mia mano destra tocco la sua sotto le coperte. Gli strinsi le dita. Lui non aveva ancora aperto gli occhi.. Mi chinai verso il suo viso livido tanto che i miei capelli scarlatti  andarono a sferzargli le guance.  

«Chi..?» spinsi le mie dita sulle sue labbra con più decisione. Lo feci in una tacita richiesta di silenzio.

«Stt James Stt» dissi dolcemente. Lui s’immobilizzò e mi strinse la mano destra che ancora toccava la sua attraverso le coperte. Per la prima volta in vita nostra non eravamo

Potter e Evans.

Il Malandrino e il Prefetto 

La studentessa diligente e lo studente indisciplinato.

Il combina guai e la  Perfettina.

Lo scavezzacollo e la brillante studentessa.

Eravamo solo James e Lily e il resto non importava.

***

Era tardi ero rimasta in infermeria per un tempo infinito. Avevo chiesto a Madama Chips  di curare James e di dirmi come stava. L’avevo  aiutata con pozioni e cose simili ed ora dopo  aver imbottigliato l’ennesima Pozione curativa, mi avvicinai  al letto di James, mi  sedetti accanto a lui, posai le braccia sul letto e lo studiai nella penombra. Dormiva sommessamente  sembrava un bambino.  Studiai il suo viso: pallido, la fronte perfetta, gli zigomi alti e aristocratici, il naso un po’ troppo lungo, le labbra sottili, ma morbide, il mento austero, le orecchie ben proporzionate.  Gli scostai un ciuffo di capelli disordinati dalla fronte. Avevo sonno e avevo saltato la cena. Guardai distrattamente l’orologio le undici e un quarto. Pensai che addormentarmi li guardando James non era una cattiva idea;  tanto madama Chips mi avrebbe svegliata quando avrei dovuto andarmene. Posai la testa sul cuscino accanto al capo di James e intrecciai le dita delle nostre mani. Così sprofondai tra le braccia di Morfeo dolcemente accanto a James.

 

JAMES

Buio dopo la partita avevo visto solo quello. Mi avevano sollevato, portato in un letto e avevo sentito solo voci. poi  qualcuno si era avvicinato mi aveva posato le mani fredde sulla fronte. Erano fredde, gelide, quelle mani ma affusolate, delicate lunghe.  Provai a parlare ma la mano si spostò sulle mie labbra.  Delicata,leggera una carezza dolce. Ero totalmente ipnotizzato.  L’altra mano  trovò la mia attraverso il tessuto delle coperte gliela strinsi. La ragazza si chinò verso di me sentii il suo fiato caldo a pochi  centimetri dal mio. I suoi capelli mi solleticarono le guance.

«Chi..?»  lei spinse le sue dita  ancora poggiate delicatamente sulle mie labbra con più decisione facendomi capire che dovevo stare zitto.

«Stt James Stt» disse una voce femminile dolcemente. Quante volte avevo sognato quella voce? Mille. Così dolce,musicale melodiosa, m’incantava. Lily quel nome affiorò nel buio antro dei miei pensieri, come una luce nel oscurità. Inspirai il suo profumo di gigli e more e  persi di nuovo conoscenza.

***

Mi svegliai , l’infermeria era buia  non riuscivo a mettere bene a fuoco le sagome, maledetta miopia! Sentii  qualcosa accanto a me. Qualcosa di caldo e morbido.  Una persona, una ragazzina della mia età. La studiai  aveva un viso dalla forma allungata, gote rosee e delicate, labbra  perfette ne carnose ne sottili e di un rosso brillante, un naso a patata che però le stava bene. L’avrei  riconosciuta dovunque anche senza i bellissimi capelli rossi che adornavano e incorniciavano il suo viso. Lei era Lily Evans, la ragazzina poi ragazza e donna che ho sempre amato e sempre amerò. Sembrava una dea anche quando dormiva. Così delicata innocente e pura  come il giglio , come il suo sopranome. Lei era un giglio bianco, una dea, un fiore, un prato verde, ma era anche fuoco e stelle. Tutto questo era per me Lily  in altre parole l’universo, il  mio universo. Fu naturale per me   avvicinarmi al  suo viso e deporvi un leggero bacio sulla fronte. Passai le braccia intorno alla sua vita e la lasciai dormire placidamente tra le mie braccia. Quella fu  la prima volta in cui io e Lily passammo una notte  dormendo abbracciati. Non avevo idea del uragano rosso che si sarebbe scatenato la mattina successiva per cui mi addormentai placidamente tenendola tra le braccia.

 

SIRIUS

 Ero nervoso James era caduto dalla scopa e avevo scoperto che la mia ragazza sapeva qualcosa su Remus. Non sapevo cos’era ma l’avrei scoperto.  Fuori dal ‘infermeria infatti,  gli avevo sentiti parlare concitatamente a basa voce

«..... So che non puoi!» stava dicendo Bianca allarmata dondolando sui talloni . Avevo notato che era un gesto che faceva quand’era  in imbarazzo o nervosa.

« Sai che  è contro le regole! É pericoloso!  Non sono umano! Bianca ti potresti fare male! Io ti potrei fare del Male!  Se  ti succedesse qualcosa per colpa mia non me lo perdonerei mai!»

« Non venirmi a parlare di umanità Remus John Lupin! Io sono molto meno umana di te e questo lo sai» Bianca era fredda glaciale. Anche se non capivo cosa volesse dire.

«Io verrò con te Remus domani quando ci sarà la luna piena!  Che tu lo voglia o no io ti starò vicino! Sei il mio migliore amico Rem!  E per gli amici si fa questo e altro!»

«Non puoi venire B!  Sarò più bestia che ragazzo domani!» la suplicò Remus con gli occhi azzurri pieni di pietà.

«E allora io? Mi  hai vista nutrirmi Remus! Da Ottobre mi porti gli animali di nascosto per permettermi di sopravvivere Mi hai vista  al mio peggio, ora voglio ricambiare il favore»

 Quale segreto nascondevano quei due? Non riuscivo a capire quale cosa nascondessero ma decisi sarei andato in biblioteca e avrei cercato la luna piena! Mi allontanai da li. Non sapevo ancora che quelle ricerche mi avrebbero portato a sapere che Remus era un lupo Mannaro e che  Bianca...

 Ma questa è un altra storia e voi dovrete aspettare a conoscerla!

NDA  Allora che ve ne pare? Misterioso eh ? Mi scuaso con tutti quelli che volevano B e Sir   ma  visto che in teoria non si dovevano mettere insieme quest'anno ma poi si sono messi insieme  ho dovuto modificare un po' la trama! Non mi uccidete! Comunque il prossimo capitolo sarà dedicato tutto  a Remus! Il mio adorato Moony! In quello dopo si scoprirà cos'è Bianca! Una rivelazione sconcertante dietro l'altra!

Spero mi diciate cosa ne penssate!

Baci Marty Evanns

  
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