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Autore: Shadow_Edgeman94    17/05/2013    4 recensioni
Un misterioso guerriero arriva a Konhoa, per prendere il giovane Naruto e proteggerlo dalla minaccia dell'Akatsuki, insieme agli altri otto Jinchuuriki.
Inoltre, conosce cose di Naruto che neanche il biondo sa.
Ma chi è questo misterioso guerriero?Dice di chiamarsi Sozoku, ma sarà quella la sua vera identità? E perchè si interessa così tanto ai Jinchuuriki?
Tra misteri, lotte ai confini tra umano e demone e rivelazioni sconvolgenti, un nuovo Rokudou Sannin si ergerà dalle ceneri del primo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Buongiorno miei carissimi lettori! Tanto per scaricare la mia malvagità ho deciso di informarvi che ho già iniziato negli scorsi capitoli ad inserire qualche suggerimento per quanto riguarda la vera identità del nostro sensei mascherato preferito(non me ne voglia Kakashi XD). Parte una sfida a chi azzeccherà l’identità del nostro amabile tizio(se avete fatto caso nelle informazioni non ho inserito “Nuovo Personaggio” in quanto Sozoku è un personaggio del manga sotto falso nome). Bene, vi avviso che mi sono permesso un bel salto temporale di sei mesi avanti saltando tutto l’allenamento. Non potevo certo mostrarvi subito l’Innata di Hinata e le tre Tecniche Primordiali, no? Per quelle dovrete aspettare, ma nemmeno troppo a lungo, non disperate. Detto questo, buona lettura, my friends!
 
A difesa del Kazekage
 
Sunagakure era un villaggio molto silenzioso, la notte. Al contrario di Konhoa, dove a sera tarda vi erano ancora ragazzi in giro con gli amici a farsi una bevuta o a mangiare in un ristorante, nel Villaggio della Sabbia la sera era silenziosa. Lo spossante calore del giorno, unito allo sbalzo di temperatura che rendeva gelide le ore serali, convincevano facilmente la popolazione che la notte era fatta per dormire sotto delle belle coperte per evitare di prendersi un malanno. E forse non avevano nemmeno tutti i torti.
Ma quella notte, non tutti dormivano, oltre i soliti Chuunin di guardia. Una figura, ammantata e coperta da quello che sembrava un pesante mantello di lana, stava rannicchiata sul tetto di un alto palazzo nella capitale della Terra del Vento.
La figura in questione avvicinò una mano all’orecchio, mugugnando qualche parola al vento.
“Come va lì?” chiese, emettendo poi un gemito per il freddo.
Una voce femminile, distorta dall’apparecchio elettronico, gli rispose dall’auricolare che portava all’orecchio.
“Q-qui non è ancora arrivato nessuno, Naruto-kun”
Naruto, perché di lui si trattava, mugugnò qualche imprecazione nei confronti di un bel po’ di persone che conosceva, iniziando dal suo sensei che aveva deciso di mandare lui ed Hinata ad intercettare gli Akatsuki. Non avrebbe potuto semplicemente dirgli dove erano rintanati, così li ammazzavano senza morire dal freddo? No, lui non sapeva dove si nascondevano e quindi dovevano intercettarli. A volte si chiedeva come diavolo facesse a sapere SEMPRE dove e quando sarebbe successo qualcosa.
Un sibilo alle spalle di Naruto lo fece sobbalzare. Con velocità degna di un Jonin di Rakugakure balzò all’indietro, evitando la marionetta che stava per afferrarlo dalle spalle ed atterrando alle spalle del suo aggressore, puntandogli un kunai al collo.
Quello rimase paralizzato dal terrore in quella situazione. Naruto sibilò poche parole minaccioso.
“Perché mi hai attaccato?”
“E tu che ci facevi rannicchiato lì? Cosa stavi facendo?”
Naruto capì che il ninja stava soltanto facendo il suo dovere, così lo spinse facendolo cadere carponi, riponendo il kunai nella saccoccia delle armi che teneva al fianco. Il ragazzo non perse tempo e richiamò la sua marionetta, ponendola davanti al corpo pronta a lottare. La marionetta in questione era davvero brutta, raffigurando una persona(ma di quello non ne era sicuro) con sei sottili braccia e tre occhi, coperta soltanto da un cencio nero strappato.
Ma quella marionetta gli era familiare e, in un lampo di genio, Naruto riconobbe sia la marionetta che l’aggressore.
“Ma tu sei il fratello di Gaara!” esclamò, indicandolo.
Kankuro lo fissò sorpreso. Non aveva chiamato suo fratello “Kazekage” o “Ichibi”, quindi era una persona che lo conosceva. Naruto si abbassò il cappuccio rendendo più evidenti le sue fattezze e allora venne riconosciuto a sua volta.
“Il moccioso del Kyuubi?” chiese, sorpreso.
Il pugno in faccia che gli arrivò, guantato per altro da una mitena d’acciaio, lo fece cadere a gambe all’aria.
“Non sono “moccioso del Kyuubi”, io sono Uzumaki Naruto, prossimo Hokage, stampatelo bene in quella testa piena di segatura, teme!” sbraitò il ragazzo, seriamente tentato di uccidere sul posto il marionettista. L’appellativo di “moccioso del Kyuubi” o “mostro” gli era stato rivolto troppe volte per fargliela passare liscia.
Kankuro si massaggiò la guancia pensando che, forse, se la era andata a cercare. Non era sicuro che nemmeno Gaara avrebbe risparmiato un Funerale del Deserto a chiunque si fosse azzardato a chiamarlo “moccioso dell’Ichibi”.
“Scusa scusa” mugugnò, rimettendosi in piedi “Che ci fai qui?”
“Secondo alcuni informatori del mio sensei due membri di Akatsuki stanno venendo qui a prendere tuo fratello. Stiamo cercando di intercettarli e picchiarli prima che ci arrivino, magari facendoci pure dire dove sono gli altri”
Kankuro emise un gemito sorpreso. Volevano suo fratello? Ricordava alcuni rapporti che parlavano di una organizzazione criminale che stava dando la caccia ai Jinchuuriki, ma non pensava che avrebbero cominciato proprio con suo fratello Gaara.
“Bene, troveranno tutti i Jonin di Suna ad attenderli” annunciò il marionettista, avviandosi.
Peccato che la sua corsa fu interrotta sul nascere dal biondo che lo afferrò dalla maglia impedendogli di muoversi.
“Tu non fare scemenze, se quelli vedono cinquecento persone ad attenderli col cavolo che attacano. Aspetteranno il momento in cui sarete più vulnerabili”
Kankuro ringhiò per la rabbia, ammettendo che il biondo non avesse tutti i torti.
“Fidati, Kankuro, ci pensiamo noi, tu devi solo dire a tuo fratello di non muoversi da casa. Ci pensiamo noi a difendere Suna da quei bastardi!” annunciò, non senza una punta di orgoglio, il biondo.
Kankuro sembrò perplesso, in ogni caso.
“Posso fidarmi di te, Uzumaki? In fondo sei un…”
“Finisci quella frase e giuro che sarà l’ultima che dirai!” sibilò il biondo, afferrando il ninja di Suna per la maglia. Kankuro era terrorizzato. Gli occhi del ragazzo avevano cambiato il loro colore da azzurro cielo a rosso sangue, con le pupille a fessura.
“Io non sono un traditore, intesi? Non ho tradito il villaggio, mi sono allontanato per diventare più forte e proteggerlo meglio! Quando Akatsuki sarà distrutta, io tornerò a Konhoa e diventerò il Rokudaime Hokage, sono stato abbastanza chiaro?”
“C-cristallino”
Una voce nell’auricolare di Naruto interruppe la conversazione.
“Li ho visti! Sono a mezzo miglio di distanza nella mia direzione”
Naruto ringraziò l’amica, mollando il Jonin di Suna.
“Dì a Gaara quello che ti ho detto, ci pensiamo noi a quei due bastardi”
 
 
 
Sasori e Deidara, entrambi classificati come Mukenin di rango S, camminavano per il deserto, in direzione di Sunagakure.
“Sicuro di farcela? E’ un Kage, dopotutto” disse Sasori, un uomo basso ed ingobbito che sembrava camminare strascicando.
Deidara fece un sorriso decisamente inquietante, assaporando già la visione delle sue opere d’arte in azione. Il Jinchuuriki dell’Ichibi sarà pure stato un Kage, ma era sempre un moccioso sedicenne che si divertiva con la sabbia. Non che Deidara fosse tanto più grande, aveva solo due anni in più, ma lui era un’artista e la sua arte era perfetta. O almeno così la pensava lui.
“Non ti preoccupare so il fatto…”
Il Mukenin di Akatsuki si fermò quando una goccia gli solleticò il naso. Poi un’altra ed un’altra ancora, fino ad inzuppare i due ragazzi sorpresi. Spesso era capitato di usare il termine “piovere nel deserto” per indicare qualcosa di impossibile, eppure un evento del genere stava verificandosi sul serio. Deidara stava per borbottare qualcosa, ma Sasori si allarmò all’istante.
“E’ pece! Corri!” urlò al compagno, ma non ci fu nulla da fare. Una colossale turbine di fuoco scoppiò su di loro, bruciando la pece che ricopriva i loro corpi. Per loro fortuna, ebbero il tempo di utilizzare la Kawarimi(=Sostituzione) per tirarsi fuori dai guai prima che fosse troppo tardi e soprattutto prima di fare la fine del pollo fritto prima ancora di aver iniziato lo scontro.
I due Mukenin, con le cappe comunque abbastanza bruciacchiate, si misero spalla a spalla per individuare i nemici. Il buio però, non giocava a loro favore, rendendo i nemici inattaccabili. Deidata spostò il ciuffo che gli copriva l’occhio sinistro, rivelando un piccolo congegno impiantato in esso. Sfiorò un tasto nella videocamera per ottenere la funzione di visore a calore ed individuare i nemici.
Dopo pochi istanti, due macchie rosse dalla forma umana comparvero nel suo campo visivo. In men che non si dica creò una serie di uccelli di argilla che spedì contro i suoi nemici. Quelli non si fecero cogliere impreparati, scattando ai lati delle due creature, per poi convergere dritto contro il biondo prima che preparasse altre bombe. Sasori, intuito il pericolo, fece scattare da sotto il mantello una lunga coda munita di pungiglione contro le due figure, che furono costrette a bloccare l’avanzata.
I due Mukenin si avvicinarono al fuoco che divampava, in modo da rendere migliore la visuale notturna. Ormai, a causa della pioggia di pece, vi era una larga area desertica piena di piccoli incendi, cosa che diede agio ai due Mukenin di poter guardare i loro avversari.
Uno di essi era Naruto, che li fissava con odio, mentre l’altra era indiscutibilmente Hinata, seppur leggermente cambiata nel corso di quei sei mesi. I lunghi capelli blu notte erano raccolti in una lunga e stretta treccia che gli ricadeva sulle spalle, evidentemente per evitare che la chioma le fosse di impiccio in battaglia. Come Naruto, portava un mantello da viaggio dotato di cappuccio, calato per l’occasione. Le vene sul volto, vicino agli occhi, erano visibilmente ingrossate, segno che aveva attivato l’abilità oculare simbolo del clan Hyuuga.
“Chi cazzo siete?” sbottò Deidara, intenzionato a farli saltare per aria.
Naruto sorrise sornione, puntandosi il pollice al petto per indicarsi.
“Il mio nome è Uzumaki Naruto, il prossimo Hokage di Konhoa!” annunciò, con fare deciso.
Hinata al suo fianco non poté fare altro che sorridere timidamente all’esuberanza del biondo. Stando per mesi e mesi al fianco dell’amato aveva attenuato la sua timidezza, tanto che riusciva a stare ore a parlare senza svenire nemmeno una volta, ma non la aveva cancellata del tutto. Davanti al biondo continuava a balbettare ed arrissire vistosamente. Quella cosa, probabilmente, non sarebbe mai cambiata.
Riuscì a diventare invece color peperone quando il biondo decise di presentare anche lei ai due Mukenin.
“E lei invece è la mia compagna Hyuuga Hinata, il futuro capo dei Jonin di Konhoa!”
Ed ecco di nuovo Hinata sull’orlo dello svenimento, dalla colorazione rosso pomodoro(accentuata dal contrasto del blu dei capelli) e con le mani intente a sfogare l’imbarazzo giocherellando con le dita.
A quella vista Deidara e Sasori scoppiarono in una fragorosa risata. Erano convinti di trovarsi davanti due Shinobi pericolosi, ma si erano resi conto di aver davanti due imbecilli(o almeno uno dei due lo era).
Ovviamente Naruto non la prese affatto bene e si fiondò su Deidara per assestargli un pugno in faccia da paura. Questo fece un balzo indietro, sorridendo.
“Levatevi di torno!” disse il biondo, fissando i due ninja di Rakugakure.
“E permettervi di uccidere Gaara-san? Non credo proprio”
Naruto creò due bushin, fissando male il mukenin. Lo scontro stava per iniziare.
 
Note dell’Autore:
Ebbene si, dopo sei mesi, avviene lo scontro con Deidara e Sasori. Come se la caveranno i due ninja di Konhoa?  Quanto saranno diventati più forti rispetto a prima? Tutto questo, nel prossimo ep… ehm, capitolo!
 
m4dd499: Ma infatti è stato troppo semplice, è stata una cosa più che voluta. Ora, tanto per metterti la pulce nell’orecchio, quante volte Naruto si è preoccupato, senza mai attivare il Mokuton? E perché giusto giusto quella volta c’è riuscito? So benissimo che ciò non quadra, ma verrà tutto spiegato in seguito, insieme a tanti altri particolari finora non proprio chiarissimi. E, se ti posso dare un indizio, il mistero sarà svelato insieme all’identità di Sozoku. Per quanto riguarda l’abilità innata di Hinata, posso dirti che dovrai attendere un altro paio di capitoli, ma varrà la pena aspettare. E comunque sono un maschio, così evitiamo imbarazzanti disguidi.
  
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