Caro diario,
Vorrei disperatamente avere qualcuno con cui parlare, qualcuno che capisca, che
mi sproni ad andare avanti e invece non faccio altro che incontrare ostacoli. E
fanno male.
Guardo ossessivamente il corpo delle ragazze, non perché mi piacciano, ma
perché le invidio da morire. Con quei corpi esili, quella fiducia che hanno in
loro stesse.
Se becco il bastardo che ha detto che l’apparenza non è
tutto lo uccido, alla fine la verità è che
nessuno si innamora di te per la tua personalità. Il fisico sarà sempre
il tuo biglietto da visita.
Il bello è che io sono del segno della bilancia, tutti
dicono che è un segno attento alla moda, all’aspetto fisico. Il mio essere
sempre l’eccezione è una cosa che mi ferisce.
Certe mattine vorrei potermi vestire, non coprire.
Un’altra cosa che vorrei davvero tanto è iniziare questa
fottuta pagina scrivendo: Caro diario, va tutto una meraviglia.
Cavolo lo so che non sono l’unica grassa sulla terra, ma è proprio
così che mi sento. Perché il dolore non va mai via, perché la gente non sa che
male al petto sento ogni volta che alzandomi dal letto quello scricchiola.
La gente non sa quanto per me sia bello mangiare perché mi
permette di non pensare. Vorrei avere una storia strappa lacrime che possa
giustificare perché sono così, perché mangio, ma non ce l’ho.
Certe mattine non vorrei essere me.