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Autore: Marcy_    17/05/2013    16 recensioni
La vita felice e spensierata della giovane Laila viene catastroficamente rovinata il giorno del suo sedicesimo compleanno, momento in cui le verrà rivelato che, al compimento dei diciotto anni, sposerà un ragazzo di nome Zayn Jawaad Malik.
L'obbligo deriva da un'accordo stipulato molti anni prima tra le due famiglie, sottoscritto da entrambi i nonni paterni in cambio di aiuti economici da parte della famiglia Malik.
Ma se non fosse solamente quello il vero motivo del contratto?
La ragazza avrà solo dieci giorni per evitare il matrimonio e non dover convolare a nozze con l'arrogante, misterioso e sfrontato ragazzo appena conosciuto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Quattordici


Dopo tutto ciò che sta succedendo, ho solo voglia di starmene sola. In pace. Senza nessuno che mi ronzi intorno come una zanzara fastidiosa che non riesci ad ammazzare.
Niente mamme in fibrillazione.
Niente padri che ti guardano come se ti avesse sgamata a letto col tuo ragazzo.
Niente amiche esaltate.
Niente futuri mariti irritanti.
Completamente sola con i miei pensieri. Sono le quattro del pomeriggio quando esco di casa senza una meta precisa. Prendo l’autobus e mi dirigo in centro, un posto vale l’altro quindi non mi curo più di tanto della fermata a cui devo scendere. Svariati pensieri mi affollano la mente, prendendosi a pugni e calci su chi debba essere preso in considerazione per primo. Ormai mancano solamente tre giorni al matrimonio e tutto ciò che sta succedendo mi sta letteralmente esaurendo. Sono così stanca che non ho nemmeno la forza di controbattere o di far valere le mie opinioni davanti a quelle teste dure. Mi sono arresa, ed è una delle cose che non avrei mai penato di fare. Ieri sera, poi mi ha confuso maggiormente. È stata una serata tranquilla, come se fossimo sul serio due coppie che escono a mangiare una pizza. In effetti, una coppia c’era. Il problema eravamo io e Zayn. Ho passato la serata ad intenerirmi, guardando le mani di Sofia e Marck che si avvicinavano, i baci leggeri a fior di labbra, lui che le mordicchiava l’orecchio. Si, forse sono stata perfino gelosa della loro fortuna. Perché è una fortuna che quei due si siano trovati. Sono il mix perfetto. Una cosa che io e Zayn non saremo mai. Perché siamo troppo diversi. Io sono io e lui…bè, lui è lui. Non provo amore nei suoi confronti, attrazione fisica. Quello si. Ma anche emotiva. Pur essendo esasperante, seccante e fastidioso.
Mi fa male la testa, mi concentro sull’asfalto, facendo attenzione e non inciampare. Cammino lentamente senza curarmi del fatto che tutte le persone che si trovano al mio fianco sono visibilmente di fretta. Camminano svelti, col cellulare attaccato all’orecchio, mentre si guardano intorno senza curarsi di niente e nessuno.
Passeggio  davanti ai negozi pieni di cartelloni che indicano i gran saldi. Il rosso del tramonto comincia a diventare sempre più forte, solo in quel momento mi accorgo di avere i piedi doloranti e che il cielo si sta facendo nuvoloso. Decido di entrare nel primo bar che trovo, alla ricerca di calduccio, ricordandomi subito dopo aver varcato la soglia che è proprio il posto in cui lavora Andrew. Faccio per uscire a cambiare locale quando sento la voce calda e piena di allegria del barista che mi chiama.
Mi faccio forza, non sono proprio in vena ma quattro chiacchiere con un vecchio amico non mi uccideranno di certo.
Mi volto, stampandomi il sorriso più allegro che possa fare ‘’Andrew!’’ mi avvicino al bancone, per mia sfortuna non c’è nessuno quindi lui è lì a non far niente. Diamine.
‘’Cosa ci fai da queste parti?’’
Faccio spallucce ‘’ Stavo facendo un giro..’’ sorrido forzatamente, forse crede che sia andata in quel posto proprio per lui.
‘’Io stacco adesso. Ti va di prendere qualcosa? Mi piacerebbe parlare con te’’ vorrei dirgli di no, vorrei rifiutare in modo gentile la sua offerta ma nei suoi occhi vedo così tanta speranza che non riesco a non annuire con poca enfasi.
Sorride raggiante mentre si toglie di dosso il grembiule nero, per poi rinvigorirsi i capelli, passandosi una mano tra i folti capelli chiari.
 
Il tempo, insieme ad Andrew, è letteralmente volato tra risate, storielle divertenti e vecchi aneddoti.
Mio dio, sembrano passati decenni da quelle avventure!
Per fortuna non abbiamo mai toccato l’argomento ‘ragazzi’ e, dal canto mio, non ci ho pensato minimamente. Per un pomeriggio mi sono completamente dimenticata che sono imminente alle nozze e , bè, mi ci voleva proprio. Accanto a lui tutto sembra semplice. Nulla di complicato o di brutto, solo pensieri felici.
Gli enormi bicchieri da caffè sono ormai vuoti davanti a noi, il bar e deserto e mi sa proprio che fra poco chiude. Andrew appoggia il palmo della mano sulla mia coscia, guardandomi negli occhi.
Oh, oh, oh.
L’allarme mi scatta in testa come se la sua mano fosse fatta di acido. Non riesco a muovermi da quanto sono sorpresa e non posso fare a meno di fissarla.
Andrew ci sta provando con me.
Impiego due minuti buoni ad elaborare quella pensiero. Il suo corpo è troppo vicino al mio, così come il suo volto. Riesco a sentire distintamente il profumo del suo dopobarba, mischiato ad un leggerissimo retrogusto di sudore.
Gli appoggio la mano sul torace e lo allontano dolcemente. Abbasso lo sguardo per evitare i suoi occhi tristi ‘’Andrew, ehm…io non..’’ sto per finire la frase ma il tintinnio della porta d’ingresso mi fa alzare lo sguardo. Una figura imponente e minacciosa si avvicina a noi.
‘’Vedi di togliere quelle manacce dalla coscia Laila’’ parla piano, ma è come se avesse urlato.
Zayn.
Gli occhi di Andrew si sgranano mentre ritrae la mano di scatto e mi guarda confuso.
‘’Zayn, stai calmo. Stavamo solo parlando’’ il cuore comincia a martellarmi a mille, avrebbe potuto prendere a pugni Andrew in qualsiasi momento. Non che Zayn fosse tanto più robusto del mio amico, ma la su stazza incute terrore. Ogni particella del suo corpo grida minaccia. Cerco di mantenere la calma ma dentro di me sto ribollendo di rabbia.
‘’Con te faremo i conti più tardi’’ trasalgo a quelle parole.
Sto per controbattere, tagliente come una iena, ma Andrew mi precede alzandosi in piedi mentre il barista ci guarda pronti ad intervenire ‘’Non rivolgerti a lei con quel tono’’ cerca di apparire il più forte possibile ma senza molto risultato.
Zayn gli punta un dito direttamente sul petto.
Cazzo, cazzo, cazzo.
‘’Stai.Lontano. Da. Lei’’
‘’E tu chi saresti per dirmi questo?’’
‘’Il suo fidanzato’’ marca con rabbia l’ultima parola, nemmeno fossi di sua proprietà. Guarda Andrew come un insetto. Uno stupido animaletto insignificante di cui non vede l’ora di liberarsi.
Andrew mi guarda perplesso, si sta chiedendo perché diavolo non gliel’abbia detto prima. In realtà, non so nemmeno io per quale motivo non gliel’abbia subito detto. Forse, volevo semplicemente che qualcuno mi trattasse normalmente, come al solito.
‘’Io…’’ Andrew comincia a balbettare.
‘’Ecco’’ conclude Zayn afferrandomi per un polso.
Mi dimeno finchè non mi lascia, sento gli occhi diventare lucidi.
‘’Sei un coglione!’’ gli grido con rabbia. Il barista comincia a surriscaldarsi quindi lo supero dandogli una spallata ed esco fuori dal locale.
I cielo è scuro e sta piovendo. Mi sto completamente bagnando ma non mi importa. L’acqua ghiacciata mi sferza sul viso, nascondendo le mie lacrime. Non sono lacrime di tristezza. Semplicemente di delusione e rabbia.
Zayn mi afferra nuovamente il braccio costringendomi a girarmi verso di lui.
‘’Che diavolo ti è preso?! Adesso non posso più uscire per i fatti miei?!’’ sto urlando senza motivo, sono incazzata nera. Ho bisogno dei miei fottutissimi spazi, non di un baby-sitter.
‘’E’ tutto il pomeriggio che ti cerchiamo e che continuiamo a chiamarti. Ci hai fatto prendere un accidenti! E chi diamine è quello là?!’’
Gli scoppio a ridere in faccia ‘’Quello là è quello di cui tu non ti preoccupavi perché è bello ed intelligente. È un miofottuto amico!’’
‘’Gli amici non mettono le mani su posti in cui non dovrebbero metterle!’’
‘’Ma per favore!’’  sono intenzionata a voltargli le spalle ed andarmene a casa a piedi ma lui mi precede.
‘’Torniamo a casa, ti prenderai un malanno’’ la sua voce è perentoria. Non è né una richiesta né un consiglio. È un ordine. Sbuffo ma decido di seguirlo nell’auto nera parcheggiata poco lontana. Mette in moto la macchina ed accende la stufa al massimo. Nessuno dei due spiccica parola, gli unici rumori sono quelli dei miei denti che continuano a battere come se avessi le convulsioni.
Stringe il volante con tanta forza da far vedere distintamente le nocche bianche, tenendo la mascella serrata e rigida.
È maledettamente bello anche da arrabbiato.
Mi porge il cellulare ‘’Chiama tua madre e dille che stai a dormire da Sofia’’
‘’No, voglio andare a casa’
Mi lancia uno sguardo di disapprovazione ‘’Sono appena arrivati i tuoi parenti. Hai la casa completamente infestata da pazzoidi quindi a meno che tu non voglia essere sbranata ti conviene venire a dormire da me’’
Ci penso per un paio di secondi, una mandria di bufali o un arrogante? Punto sulla seconda scelta.
Chiamo mia madre dicendole che sto bene, subendomi una ramanzina via telefonica. In sottofondo riesco a sentire mio cugino che chiede a mia madre se mi ha trovato e qualcun altro che sbuffa.  Quando spengo il telefono noto che Zayn mi sta guardando con la faccia di un cane bastonato ‘’Cosa ti prende?’’
‘’Mi chiedo come tu faccia ad essere così ingenua’’
‘’Zayn, è un mio amico! Non avrei fatto un bel niente con lui’’
‘’Tu no ma lui si’’ sta ringhiando.
Arriviamo in fretta nel suo appartamento, mi tratta in modo freddo e distaccato. Mi sta facendo letteralmente saltare i nervi. È una cosa insopportabile. Soprattutto visto che io e lui non siamo proprio un  bel niente. Niente di niente.
Posa le chiavi sul bancone da cucina e si avvicina al letto. Ha la maglietta nera completamente attaccata al corpo i capelli gli ricadono sul viso.
‘’Zayn ma che cavolo! Devi spiegarmi perché cazzo ti comporti in questa maniera. Non siamo nemmeno sposati, e che cazzo!’’ ho la voglia matta di prenderlo a pugni ma mi trattengo, stringendo i pugni tanto forte da conficcarmi le unghie nella pelle.
‘’Mi hai fatto preoccupare per tutto il pomeriggio e come se non bastasse ti ritrovo con quello attaccato alla faccia!’’
Ora sta urlando, mi abbaia contro la faccia. Sento il suo alito. Menta e un leggero sentore di fumo.
‘’Sembra quasi che tua sia geloso! Ho visto le tue foto di face book! Cosa dovrei dire allora io?’’ gli urlo anche io, di getto, sputando tutto ciò che mi passa per la testa.
Mi afferra per le spalle, portandomi a pochi centimetri dal suo viso ‘’Da quando ti conosco non mi sono scopato nessuno, che cavolo pensi?’’
‘’Oh, sette giorni di astinenza sessuale! Che grande uomo. Ti faranno santo’’
Un suono gutturale gli parte dal petto, provocando un rumore simile ad un ringhio.
‘’Sei la persona più irritante che io conosca!’’ è a pochi centimetri dal mio viso, mi tiene ancora per le spalle mentre mi urla addosso quella frase.
‘’E tu sei uno stronzo!’’
Mi guarda ancora per qualche secondo, senza spiccicare parola. Le labbra serrate e gli occhi infiammati da un sentimento a dir poco ardente. Sta bruciando dentro, ed io con lui.
Mi muove di scatto, avvicinando con forza il mio volto al suo e stampandomi le sue labbra sulle mie con un movimento ruvido, quasi violento.
Vengo sbattuta su un altro pianeta, all’istante. Le sue labbra premono sulle mie, la sua lingua si fa spazio con forza nella mia bocca marcandone il territorio. Come se gli appartenesse.
Sto immobile, devo ricordarmi di respirare. Mi stacca in fretta, lasciandomi le spalle di colpo.
Sono frastornata ma non posso fare a meno di parlare ‘’E questo?’’ domando ‘’Non mi pare ci siano genitori che ci guardano’’ dico ironica, lanciandogli un’occhiataccia.
Fa spallucce ‘’Ne avevo voglia’’
‘’Oh già, l’uomo degli istinti’’
Mi prende il viso con una mano, avvicinandolo al suo e guardandomi ipnotizzante ‘’Dimmi che non ti è piaciuto’’
‘’Fottiti, tu sei il nemico’’ mi accorgo in ritardo di aver parlato ad alta voce e lui ridacchia, prima di fiondarsi su di me.
Sembra che stia pensando, come se stesse riflettendo sul da farsi, come se stesse combattendo una battaglia interiore ‘’Al diavolo’’ ringhia ricacciando la sua lingua nella mia bocca.
Una delle sue mani finisce tra i miei capelli mentre l’altra sul mio fianco.
Ricambio il bacio con enfasi. Non mi importa di nulla. Sono incazzata nera, confusa e ho voglia di lui. Nient’altro.
Affondo le mani tra i suoi capelli scuri, tirandoli appena per avvicinarlo maggiormente a me, con forza.
Vaga con la mano lungo la mia schiena prima di stringere con forza una natica. Sussulto mordendogli il labbro di riflesso e lui sorride sulle mie labbra.
Mi spinge all’indietro fino ad arrivare al bordo del letto, mi siedo e mi sfilo velocemente la maglietta rimanendo solamente in reggiseno. Mi semi-distendo e lui appoggia le braccia tese al mio fianco, avvicinandosi al mio corpo.
Si ferma e mi guarda in faccia ‘’Si, sono geloso’’ sorrido leggermente e torno a baciarlo. Le sue mani vagano sul mio corpo e i suoi baci si spostano verso il mio collo, le mie spalle, il mio sterno.
Inarco involontariamente il bacino, arrivando a toccare il cavallo dei suoi jeans, già fin troppo gonfio. Mi scappa un gemito di approvazione. La sua mano mi spinge nuovamente contro il materasso.
‘’Stai buona’’ mi sussurra mordicchiandomi il lobo dell’orecchio.
Prendo un attimo il respiro prima di guardarlo negli occhi ‘’Si, mi piace’’ ammetto visto che siamo in vena di rilevazioni, mordendomi il labbro inferiore.
Gli sfilo la maglietta con un gesto veloce per poi sistemarmi meglio sul letto. I suoi muscoli sono appena accentuati, ogni fibra del su corpo guizza al minimo movimento, i tatuaggi lo fanno sembrare ancora più misterioso ed eccitante.
Mi guarda appena, prima di levarmi i pantaloni. Le sue mani esplorano il mio corpo, facendomi fremere ad ogni singolo movimento. Ho i muscoli completamente contratti, in modo piacevole e distruttivo. La sua mano si avvicina al mio interno coscia, non posso fare a meno di fremere, di aspettarlo. Non sono la tipa che segue gli istinti ma in quel momento non sto pensando ad altro. Voglio solo lui. Adesso.
Mi sta facendo impazzire, mi bacia, mi accarezza, una lentissima tortura. Sento il mio intero colpo pulsare sotto i suoi tocchi.
Si ferma e si riavvicina al mio viso, guardandomi come se mi stesse chiedendo il permesso. Da quando uno come Zayn è titubante? ‘’Oh andiamo Zayn, non guardarmi così. È solo sesso’’
Non penso minimamente che sia solo sesso. Sto dicendo una balla. Non penso nemmeno che sia amore. Provo qualcosa per lui ma non riesco a definirlo. Rimando ad un altro momento quei monologhi interiori e mi concentro sul suo viso.
Annuisce, più a se stesso che a me.
Comincia a prendersi cura del mio corpo nel miglior modo che conosce, comportandosi in modo premuroso. Come fossi un gioiello prezioso. Il più prezioso.
 
Mi sveglio, sentendomi schiacciata da qualcosa, ho il braccio di Zayn completamente spalmato sul corpo e mi trovo appiccicata al suo corpo come se fossi un peluche.
Sorrido al pensiero di ciò che è successo poche ore prima. Pur stando benissimo tra le sue braccia sento quasi di non poter respirare. Gli accarezzo i capelli ancora umidi e tento molto delicatamente di spostarlo.
‘’Buongiorno’’ sussurra con voce impastata, al mio orecchio.
‘’Buongiorno’’ sorrido stiracchiandomi.
Mi giro guardando la sveglia. Sono già le dieci del mattino e io sento i muscoli dolcemente doloranti.
‘’Devo andare’’ gli sussurro all’orecchio.
Mugola di disapprovazione ‘’Non puoi rimanere qui? Magari a per fare il secondo round..’’ mi accarezza la schiena con la punta di un dito, facendo la voce da bambino piccolo.
Scuoto la testa ‘’Mamma mi aspetta’’
Sono tentata di dirgli di si ma è meglio non avere distrazioni per la testa.
Alza gli occhi al cielo. Mi metto seduta, afferrando la maglietta rimasta sul letto.
Mi prende un braccio, mi guarda serio ‘’Laila?’’
‘’Uhm?’’
’Quella di questa notte è la cosa più simile all’amore che abbia mai fatto’’
Il cuore sta per scoppiarmi, sorrido involontariamente. Non mi sarei mai aspettata nulla di più romantico da parte di un ragazzo come lui, niente di più dolce. Niente di meglio
Mi sto innamorando di quel ragazzo, merda.

 
 
 
 
 Spazio autrice!

ma buonasera!

ok, lo ammetto. il capitolo come al solito non doveva uscire così perchè nella mia testa non era così ma alla fine è uscito questo D: lol

spero vi piaccia :')

allora un'altra cosa...mi aspetto tante recensioni. chiaro? ù.ù IO TI VEDO QUINDI TU, PICCOLA BAMBINA CHE STAI DAVANTI AL PC E LEGGI QUESTE PAROLE, RECENSISCI è.è

cooooooomunque manca davvero poco alla fine della storia *piange* lol
scusate, devo dirlo...hanno scopatooooooooooooooooooooooooooooooooo lalalalalalala ok basta.


ci terrei tantissimo se mi seguiste su twittaaahhhh! ricambio  :D Twitter
ditemi cosa ne pensate, un bacio <3
   
 
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