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Autore: Anel    17/05/2013    1 recensioni
Questa fanfiction è il continuo di "Nove mesi di puro inferno". Buona lettura a tutti!
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve di nuovo a tutti quanti! Farò ancora un po’ di capitoli, perché mi dispiaceva far morire il Joker e Due Facce… Quindi godetevi i capitoli finali.

 

Le quattro donne non sapevano più cosa fare.


Erano letteralmente disperate, non avrebbero mai pensato che Joker e Due Facce sarebbero potuti morire così!

 


Per dieci minuti abbondanti non parlarono e sembrava quasi che non respirassero più.


A un certo punto Harley reagì, spegnendo la televisione, proprio mentre facevano vedere i cadaveri dei loro due fidanzati.


Si guardarono negli occhi a vicenda, che ormai straripavano di lacrime.


Pamela vide le due ragazzine piangere disperate, e decise di abbracciarle.


Non piangete piccole – Disse a malincuore Harley Quinn. Che si gettò pure lei nelle braccia delle mini criminali.

 


La notte…

 


Alla fine Harley e Gaia andarono a casa di Pam per rimanere insieme in questo momento difficile.

 

I pensieri di Gaia erano mille e più, ma si assomigliavano tutti, e tutti le rimbombavano nella testa, come se volessero farla scoppiare.

 

“Perché non sei andata? Potresti essere stata uccisa anche te con tuo padre! Sarebbe stato meglio! Non è giusto, perché proprio adesso, che avevi trovato tuo padre! Proprio ora, che andava tutto bene, ora che avevi capito chi eri, com’era la tua strada, cosa essere e cosa diventare…”

 

Anche Rose, era sconvolta da questa orribile notizia, e i suoi pensieri erano simili a quelli di Gaia.

 

“Non può essere vero, ti prego Rose, svegliati! Fai che tutto questo sia un brutto sogno, e che ora arrivi tuo padre a dirti – Buon giorno amore, svegliati, che oggi hai dormito più del solito! -. Rose tentava di reprimere il suo desiderio di piangere per la terza volta oggi, anche perché Harley diceva che la cosa migliore da fare è ridere, ma anche scoppiare in un pianto liberatorio che ti sfoga profondamente. Ma decise di non disturbare Gaia, che molto probabilmente stava anche lei trattenendo le lacrime”.

 

 

Nell’altra camera anche le due criminali non riuscivano a dormire.

 

Anche ad Harley volavano cento mila pensieri per la testa.

 

“Dovevi andarci, almeno saresti morta con lui, avresti fatto la sua stessa fine, avresti avuto quell’onore! Sei una stupide, stupida, scema, scema… Ora come farai a vivere senza il tuo Puddin, non ne vale neanche la pena…Anzi, si, ce mia figlia, lei si che ha bisogno di un supporto emotivo che la sostenga, e che la aiuti a sopportare questo momento. Da ora in poi dovrò essere una madre migliore!”

 

Dall’altra parte del letto c’era anche Poison Ivy, che era prima volta che aveva pianto per un uomo.

 

“Non pensarci…Ti aveva solo sempre aiutata, rispettata,…Amata. Era stata l’unica persona a volerle bene veramente, a parte Harley, Rose e Gaia. Perché piangi? Sei così stupida! Ma d’altronde lui ti amava e tu…Lo amavi più di qualsiasi cosa…

 

Pamela bloccò per un secondo i suoi pensieri, perché senti la finestra della sua camera aprirsi.


La donna non aveva  nessuna intenzione di alzarsi, tanto ormai le cose più importanti per lei erano Rose, Harley, Gaia e le sue piante.

 


Poi vide due uomini avvicinarsi al letto, e subito lei tirò un calcio potentissimo al primo, che si stava avvicinando troppo a lei.

 

L’uomo disse – Amore, ma perché ogni volta che ci vediamo mi tiri un calcio! –


Ivy, per un attimo non ci voleva credere. Le sembrava tutto un magnifico sogno destinato a finire.


Ma poi vide Harley che abbracciava l’uomo che stava dietro a Due Facce, e decise di essere felice almeno in questo sogno.


Ivy si alzò e corse nelle braccia del suo uomo, piangendo.

 


Che c’è Ivy?, tu non piangi mai! Perché dovresti piangere proprio ora! Ora che sono tornato apposta per te! – Domandò lui ricambiando l’abbraccio.


Pamela piangeva di felicità, non poteva credere che una persona le volesse così bene.


Piango di felicità! – Rispose lei, tentando di dargli un piccolo bacio, ma poi si ricordò che così l’avrebbe ucciso veramente.

 


Anche il Joker era piuttosto “affettuoso” nei confronti di Harley.


Ciao Puddin, ti sono mancata. Sai, io ho pianto sei volte oggi! – Disse lei non riuscendo a smettere di sorridere.


Poco, tanto io sapevo già che ti avrei rivisto… Comunque mi spettano due baci da te! E questi baci io non li voglio, ma lo faccio solo per renderti felice! – Rispose l’uomo prendendole il viso e baciandola.

 

Nel frattempo anche le due ragazze sentirono delle voci arrivare dalla camera delle loro madri, e decisero di alzarsi ed andare a controllare che cosa stava succedendo.


Aprirono la porta delle camera e videro i loro rispettivi genitori mentre si abbracciavano e parlavano.


Allora anche loro si unirono all’abbraccio, saltando in braccio ai propri genitori.

 

Il Joker infine annunciò – Sapete qual’ è l’importante bambine? Che ora Batman morirà e che noi tutti vivremo PAZZI E DEMENTI!!!

 

Scusate ancora per il triste finale di prima, ma ora l’ho sistemato. Io odio i finali tristi!

  
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