Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Segui la storia  |       
Autore: key2690    17/05/2013    1 recensioni
Buona Sera! Ho scritto questa FF sugli Shinee e ora volevo farla anche con i BAP! Spero non vi dispiaccia! TT
Parla di una ragazza che è riuscita a entrare in un gruppo maschile!
“Finalmente! Zelo quanto ci hai messo per sveg… ?!!!!!!! Sta ancora dormendoooooo? Ma che cosa è! Su ora ci penso io!”
“Ma Chris… non ci vuoi ancora dire come sei entrata nel gruppo? Perché tutti questi segreti? "
“Ricorda, hai giurato” disse Zelo.
***
“Ti…ti prego basta… Non… Dae io… non posso fargli que…”
“Jae… noi…cosa abbiamo appena fatto?”
"Dimmi che cosa hai fatto con lui!!"
"Mi dispiace"
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

BUONA SERA! SCUSATE IL RITARDO TT MA
CON GLI ESAMI SONO INCASINATA TT
BUONA LETTURAAAAAAA



 
Il suo respiro si bloccò per un momento. Cosa aveva appena detto? Colpa sua? Come era possibile? Nemmeno la conosceva.
“Scusa? Colpa mia? Cosa stai dicendo Zelo!”
“Non ti posso dire niente Gukkie! Spetta a lei!”
 
Detto questo salirono in macchina e sfrecciarono veloci per le strade di Seoul.
Appena arrivati all’ospedale Zelo aprì di tutta fretta la portiera cominciando a correre come un pazzo raggiungendo  il bancone delle infermiere e chiedendo informazioni sulla ragazza, seguito dagli amici che cercavano di farlo calmare, si fecero dire la stanza.
 
“20…21…22!!! Eccola!” Appena Junhong si ritrovò la porta davanti si bloccò all’istante. Cosa avrebbe visto al suo interno? Lei sveglia? O addormentata? Era appena uscita dalla sala operatoria quindi sicuramente stava dormendo. Allora perché questa paura di aprire? Decise di farsi coraggio, mise al mano sopra la maniglia e la spinse.
 
Era meno di quello che pensasse, stava tranquillamente dormendo sul suo letto, le persiane socchiuse per lasciarla riposare tranquillamente, la flebo era attaccata al suo braccio, il macchinario che segnava regolari i suoi battiti, le coperte sopra di lei, il respiro regolare e leggero, stava bene.
Trasse un sospiro di sollievo.
 
Passò un oretta prima che la ragazza riprese conoscenza, in quell’ora Yongguk non sapeva cosa pensare, inizialmente era seriamente convinto che fosse tutto uno scherzo di quei due, ma l’arrivo all’ospedale gli fece perdere quella sicurezza.
Era seduto sulla sedia affianco al letto e le parole del più piccolo continuavano a ronzargli per la testa, non se ne volevano andare.
Era sul serio colpa sua? Lui l’aveva costretta a essere inchiodata a quel letto? Cosa avrebbe fatto se sul serio avesse causato tutto lui? Non sapeva darsi pace, figuriamoci una risposta.
Himchan e Jae invece erano andati a parlare con i medici per capire bene la situazione, quanto fosse grave, quanto sarebbe dovuta stare all’ospedale, quando sarebbe guarita ecc… insomma le solite domande.
Il Maknae era seduto di fronte a Bang e teneva la mano della ragazza, mentre Dae e Up cercavano di tranquillizzarlo.
 
Quando Chris diede i primi segni di volersi svegliare, accorsero tutti intorno a lei facendola quasi soffocare.
“Dottore dottore! Si è svegliata! Dottore presto!” la voce del generale si levò per tutto il corridoio cercando di attirare il più possibile l’attenzione di vari medici.
Chiamato il dottore e constatato che stesse bene rimasero solo loro del gruppo.
 
“Cosa…cosa significa che è colpa mia che sei ridotta in questo stato?” Tutta l’ansia che aveva trattenuto fino a quel momento la stava piano piano rilasciando, anche se era molto agitato dal sentire una eventuale risposta.
“Chi…” era ancora stanca e visto che si prefissava una lunga chiacchierata cercava di parlare il meno possibile per mantenere le forze.
Domanda stupida realizzò pochi secondi dopo, indirizzò subito lo sguardo sul più piccolo provando a “fulminarlo” con lo sguardo, servì a poco.
“Non è stata colpa tua… tranqui…”
 
“MI AVEVI GIURATO CHE AL MOMENTO OPPORTUNO GLIELO AVRESTI DETTO! ORA MI SEMBRA PROPRIO IL MOMENTO!”
E scoppiò. Due anni fa glielo aveva promesso, lei manteneva sempre le promesse che faceva odiava chi non le manteneva, e ora? Ora era lei che non voleva parlare.
“IO… si è vero. Non possiamo rimandare? Sono stan…” ma il suo parlare venne bloccato dalla porta che si apriva di colpo.
 
Videro una testa nera precipitarsi verso la massa di gente, ma non era li per nessuno dei maschietti.
“E’… E’ vero! SEI IMPAZZITA? EH? VUOI MORIRE? COSA DIAVOLO TI E’ PASSATO PER LA TESTA DI FARE!” dopo aver spintonato tutti i presenti guardò con terrore quel letto.
“NAM! Che cazzo di fai qui!”
 E si …era proprio il gemello del leader, lo stava guardando  dal baso verso l’alto stupito, cosa centrava a fare lui ora?
“Che ci fai qui?” Solo un sussurro, non lo disse nemmeno ad alta voce.
Girò piano la testa guardandola.
 
“Cosa ci faccio qui? COSA CI FACCIO QUI? TU COSA CI FAI QUI! MA CHE CAZZO TI E’ SALTATO IN MENTE DI FARE? COSA? BALLARE? CANTARE? MA DICO! HAI MAI PENSATO A COME MI SAREI SENTITO SE TI FOSSE SUCCESSO QUALCOSA? O A YONGGUK?”
“NAM!!! Calmati per favore! Cosa ci fai qui?” Intervenne Uppie, lo prese per le spalle facendolo voltare, per uno strano scherzo del destino era il suo ragazzo.
 
“io…io…ecco… ero solo preoccupato per la vostra compagna no?” Era con le spalle al muro, quando aveva sentito la notizia dai suoi genitori era subito uscito di casa e andato da lei, non si ricordava nemmeno come ci fosse arrivato fino a li.
“secondo te ci credo? Mi prendi sul serio per scemo? Le stavi parlando come se la conoscessi da anni! Ora ti chiedo, come fai a conoscerla?”
 
“Te ne puoi andare? Sono stanca e sinceramente non ho molta voglia di vederti.” L’attenzione si era puntata un attimo sul nuovo arrivato, ma dopo sentito il suo intervento si girarono di nuovo verso di lei.
“No..non voglio andarmene! Lo so! Ho sbagliato! Ti chiedo scusa! Non puoi proprio trattarmi come un amico? Non puoi fare come con LUI?”
 
“LUI non sa niente! TU lo sapevi! Direi che c’è una LEGGERISSIMA differenza!”
E Jongup perse la pazienza.
“MI VOLETE SPIEGARE CHE CAZZO STA SUCCEDENDO? Lo conosci? Mi avevi detto di non averlo mai visto, se non dopo averlo conosciuto con Yongguk!”
“Vedi Up…”
 
“non mi interessa né il perché voi vi conoscete né perché Up è geloso o non lo so! Io voglio sapere perché è colpa mia che tu sei li! Tutto il resto non me ne frega un cazzo!”
“sei sicuro di volerlo sapere?”
“si!!!”
Fece un enorme sospiro e cominciò il racconto.
 
Era il giorno del concerto dei B.A.P., era molto eccitata al sol pensiero che da li a pochi minuti avrebbe visto i sei ragazzi sul palco.
Accadde qualcosa di inaspettato, grazie al suo ragazzo aveva ottenuto un PAS per entrare dietro le quinte, PAS che aveva appena utilizzato, ritrovandosi i due gemelli davanti agli occhi.
A un certo punto gli si affiancò una ragazza, non le piaceva, lei aveva un certo intuito per le persone, decise quindi di seguirla.
 
Accadde tutto in un attimo, si era posizionata davanti a Yongguk, dalla manica della giacca fece appena scivolare fuori la lama di un coltello avanzando sempre più velocemente verso di lui.
Chris fu più agile, si mise tra i due cercando di bloccare il gesto di quella pazza, ma venne colpita lei stessa.
Nam era li e vide tutta la scena, Nam era il suo ragazzo, Nam la portò subito in ospedale, a Nam, quel giorno, venì quasi un infarto.
 
Finito il racconto rimasero tutto zitti, primo di tutti il diretto interessato che non aveva bene compreso le sue parole.
Era sul serio successo tutto quello? Gli aveva salvato la vita? E lui? cosa aveva fatto per lei? Un cazzo ecco cosa!
Non si era ancora alzato da quella sedia, non ci riusciva nemmeno, aprì dunque la bocca per far fuoriuscire la voce, ma anch’essa era come assente.
 
“Non devi dire niente ok? Nessuno mi ha detto di compiere quel gesto, l’ho fatto di mia spontanea volontà ok?”
“Non è ok! Non è per niente ok!!  Come potrebbe essere ok! Hai rischiato al vita due volte! Aspetta… ora cosa è successo?”
“Beh… non so molto sinceramente, pensava che noi due stessimo insieme, credo.” –che vuoi che ne sappia! Ci mancava che mi mettessi a fare conversazione con lei-.-‘ -
 “Come posso rimediare? Cosa posso fare per te? Qualunque cosa!” si alzò da quella dannata sedia, per poi inginocchiarsi al suo fianco, non sapeva nemmeno lui cosa stesse facendo.
“Qualunque? Fammi uscire da qui per favore, non voglia stare qui dentro, portami a casa.”
“Ma Cri, è meglio se stai qui dentro! Almeno qualche giorno!”
“Dae ha ragione per una volta! Stai qui”
“Jae non voglio stare in ospedale, voglio stare a casa con voi.”
“ok, ti facciamo uscire di qui.” Tutto pur di farla felice, questo fu il pensiero del leader.
 
***
 
Dopo qualche ora erano a casa tutti e sette, tutti sconvolti e stanchi. Live, ospedale, casa. Tutto senza sosta senza mangiare niente e con un’ansia enorme addosso.
Yongguk sembrava un servetto, tutto quello che le serviva lui lo faceva, se non fosse per quello che aveva appena rivelato avrebbe gioito della situazione, ma era stressante, non aveva detto niente anche perché sapeva che sarebbero arrivati a quello, non solo lui si comportava in quel modo ma tutti.
“VENITE TUTTI QUI! SUBITO! Allora… non ve l’ho detto per farvi diventare dei servi ai miei piedi! Quindi vi PREGO comportatevi come sempre ok? mi fa strano vedervi in questo modo.” Era sdraiata sul divano con Jae che le chiedeva in continuazione se le servisse qualcosa, una coperta, da mangiare, cambiare la posizione del divano, dei cuscini per stare più comoda. Yongguk invece girava per la casa come un automa facendo  tutto quello che a Jae passava per la testa, pensando di giovare all’amica.
 
“Ti abbiamo trattato malissimo per tutto questo tempo! Come possiamo comportarci come se non fosse successo niente!”  provò a ribattere Guk ma si prese un sonoro calcio nella tibia, questo riuscì a farlo zittire per il momento.
“ogni volta che fai lo schiavetto senza giustificazioni ti picchierò! Vediamo se avrai ancora voglia di servirmi!”. Poi per cambiare discorso decise di fare la malefica allo stato puro, e detto sinceramente, ci godette anche un pochino.
 
“Jae! Io sto bene qui, mi guardo un film e poi vado a dormire! Ti prego prendi il tuo ragazzo e vai in camera a…giocare a carte con lui, non gli sta più nei pantaloni!!!”
In tutta risposta il diretto interessato si girò guardandola stupita, non si aspettava di certo una frase del genere, passato quel momento la ringraziò con lo sguardo sorridendole e tirando fuori la linguetta, fece una faccia da diavoletto.
Il suo boy invece reagì un tantino diversamente, divenne tutto viola.
“YA! Ti sembrano cose da dire queste? Sono cose personali!”
“ma che cose personali e personali! Vi si sente benissimo quando vi date alla pazza gioia!” se da un lato questo creò il delirio da parte di tutti, dall’altro creò il panico in Jae, che non si aspettava minimamente che TUTTI li sentissero durante la notte.
Più rosso che mai decise di ripararsi in camera dove ci si fiondò all’istante e dove venne seguito da un Daehyun tutto scodinzolante, che non si era minimante interessato alla faccenda del troppo “rumore”.
 
Jungup decise di lasciare le domande a domani, era appena successo tutto quel casino e non gli sembrava carino sommergerla di domane, Zello decise di dormire con lei giusto per controllarla e per stare più tranquillo.  
Himchan non era contento. Non capiva il bisogno del maknae di dormire con lei, perché?! Stava bene! Poteva dormirci lui con lei! Era lui il generale no? E invece veniva sempre messo da parte! Ma chi voleva prendere in giro.. era solo geloso.
Bang prese il suo compagno di camera per un braccio e se lo portò a dormire.
 
“YA! Perché mi hai fatto andare via! Vuole dormire con lei! Non provi ad impedirglielo? Non hai paura che capiti qualcosa? Eh? Eh? Eh?” Era talmente agitato che stava facendo avanti e indietro per la camera, mentre veniva bellamente ignorato dall’amico, che era impegnato a mettersi il pigiama e andare a dormire.
“Perché dovrei essere preoccupato! Non è mica la prima volta che quei due dormono insieme, è solo la  prima volta che tu ne vieni a conoscenza”  disse mentre entrava nel letto, cercando di far arrivare le coperte fin dal naso, come se per lui fosse la cosa più normale del mondo.
 
Chan rimase paralizzato, come non era la prima volta? Ma era impazzito? Non era geloso? Non servì nemmeno pronunciarle quelle parole che l’altro gli stava già rispondendo.
“No non sono geloso di lei, come potrei! Non lo ero prima figuriamo ora. Su ora mettiti a letto e  cerca di dormire e di non pensare troppo a lei. Sei troppo geloso Channie!”
“Ti ci vorrei vedere al mio posto,  a esserti innamorato di una che non ti fila nemmeno se fossi l’ultimo essere di questa terra” boffonchiò lui per poi mettersi il pigiama e andare a dormire.
 
 

Grazie Chan per essere nei BAP
Grazie per essere sempre con me.
Grazie di farmi sempre ridere.
Grazie per tutto questo, anche se non penso di
 aver mai il coraggio di quello che provo per te.
Grazie di esistere amore mio.

 

 
 

Cosa mi sta succedendo?
Non lo amo più?
Perché provo interesse verso qualcun altro?
Credevo di amarlo, credevo che saremmo rimasti sempre insieme.
Sarà davvero così?
Potrò superare questo periodo? Il cuore fa male, non sa nemmeno lui cosa vuole.
Lo amo? Non lo amo?
Cosa devo fare?



 

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SA PIACIUTO! 
SCUSATE ANCORA PER IL RITARDO  TT ALLA PROSSIMA!!!
KEY2690

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: key2690