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Autore: michijei    18/05/2013    6 recensioni
“Quelli che dicono di odiare tutti quando amano davvero, amano forte.”
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: PWP
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capitolo quattro.
 

07/01/98 - 08:25 - Detroit.

Denise.
Sono a farmi la doccia da circa quindici minuti anche se ho finito da praticamente cinque minuti abbondanti, mi piace sentire l'acqua che scorre fluida e calda sul mio corpo, decido di fermare questo piccolo paradiso di cui mi ero già abituata,esco dal box-doccia cercando con gli occhi il mio asciugamano verde,appoggiato al lavabo pochi minuti prima,lo prendo coprendomi il copro e asciugandomi in un piccolo lasso di tempo.
''Giornata di merda con gente che di sicuro odio.'' sospiro pesantemente uscendo dal bagno scontrandomi con una figura maschile,Marshall.
''Buon giorno..'' Ha ancora gli occhi mezzi chiusi ed è visibilmente in coma,ancora addormentato mentre sbadiglia.
''Hai sonno?''
''Si,riniziare così a lavorare dopo essermi abituato alla routine di prima è faticoso baby.'' sorride iniziando a scrutarmi il corpo capendo cosa stavo indossando.
''Ti posso benissimo capire,vado a vestirmi..a dopo.''
''A dopo baby.'' Mi allontano entrando in camera mia,ma prima di chiudere la porta lo fisso sorridendo leggermente.
''Comunque,buongiorno anche a te.'' chiudo la porta bianca con sopra il poster di Tupac.

Marshall.
Entro nel bagno leggermente perprello per il 'buon giorno' alla fine della conversazione. Spero solamente che non abbia notato come la stavo fissando,dannazione aveva un asciugamano che lasciava vedere tutto e dava davvero poco spazio all'immaginazione,ha proprio un bel sorriso. Ma si sa,le persone con il sorriso più bello non sorriono mai. O almeno,non sorridono mai sul serio. Sospiro cercando di cacciare dalla mente tutti i pensieri e prepararmi alla giornata di lavoro che mi attende,mi lavo velocemente ed esco andando in camera mia prendendo dei jeans xxl e una felpa rossiccia oversize dei boxer bianchi puliti e m'infilo il tutto velocemente per poi infilarmi anche il mio cappello grigio che indosso quasi sempre e esco salendo di sotto in cucina preparandomi il caffè per me e caffè macchiato per Denise. La vedo scendere velocemente dalle scale con una borsa bianca tutta scarabbocchiata da indelebili di vari colori tipo nero,blu,rosso,verde e blu. Tutte scritte tipo:' Michael Jackson.' O comunque che riguardano lui.

''è pronto?'' mi porta alla realtà la sua voce,faccio cenno di si mettendogli davanti il caffe e lo zucchero,se ne versa due cucchiai.
''Grazie,a che ora devi essere al lavoro?'' mi domanda girando il cucchiaino nel caffè.
''Alle nove e mezzo,tu a scuola alle nove?'' Gli domando io di riflesso.
''Già,siccome alle otto entrano le prime dalle seconde in sù si entra alle nove.'' Bevo tutto in un sorso il caffè mentre lei lo gusta piano piano.
''Sei nervosa?''
''No,solo che non ho voglia di conoscere altra gente rompi cazzo... Poi sono cresciuta in Italia,fino a poco tempo fa ero in Italia e non ne so niente io dell'America e della gente di qui,oltre che sono dei caproni.''
''Grazie.'' Rido alla sua affermazioni.
''Non per offesa, ma siete troppo caproni che seguono il gregge. Solo la scuola: i test sono solo a crociette multiple, non esistono le interrogazioni e di storia studiate solo la storia Americana, per uno studente è meglio e anche per il governo e di chi sta ancora più sopra, un popolo di ignoranti è più facile da governare.''
''Perché in Italia come fate?''
''Ci sono domande aperte e pochissime crociette multiple, ci sono un casino di interrogazioni e studiamo la storia di tutti i paesi.''
''Bella merda.''
''La vostra.'' sorride guardando l'orologio. ''Sono già le otto e quarantacinque,meglio andare? Mi dai un passaggio per favore?''
''Certo bambina.'' Mi alzo prendendo il giubbotto e le chiavi della macchina mentre lei finisce il suo caffé ed esce insieme a me infilandosi nel posto viaggiatori, io mi metto alla guida facendo partire la macchina.
''Che lavoro fai?''
''Lavoro in fabbrica dalle nove alle tre di pomeriggio, dalle quattro alle sei in un fast-food.''
''Ah,invece il tuo sogno nel cassetto è di fare il rapper?''
''Più che altro è un miracolo.''
''Se ci credi tutto si avvera'' fa una piccola pausa guardandomi ''no,scherzo. Se ci credi non succede un cazzo,devi semplicemente alzare quel tuo culo e andare a combattere contro tutte le persone che dicono che non c'è la farai, niente speranza o preghiere,solo lotta.''
''E se uno si stanca di lottare?''
''E' fottuto.''
''Siamo arrivati comunque..''

Denise.
Scendo dall macchina chiudendo delicatamente la portiera alle mie spalle.
''Hei bambina..'' mi sento chiamare da Marshall e mi volto con un sopracciglio alzato ''non si saluta?'' mi avvicino dandogli un leggero bacio a stampo correndo dentro sentendo il suono della campanella.

Vedo tantissimi ragazzi,in prevalenza ragazzi e ragazze di colore, ci sono pochi bianchi da queste parti sopratutto in scuole pubbliche, camminano con il volto stanco, trascinandosi nelle rispettive aule cominciando la vecchia routine.
Okay,il mio armadietto è quello vicino alle macchinette,e la combinazione è 34359 lo raggiungo, lo apro e infilo dentro la borsa bianca tirando fuori tutti i libri e mettendoli in ordine, prendo un po' di schotch e attacco all'interno l'orario delle verie materie per ricordarle meglio, mentre allo sportello ci attacco varie foto di Tupac, Michael Jackson, QUEEN, The Beatles e Elvis Presley, una volta finito prendo i libri necessari per quest'ora, l'astuccio e il diario andando nella mia classe: terza a scienze umane.
è la classe vicino ai bagni maschili, apro la porta azzurrina vedendo che la metà della classe è già seduta,mi siedo penultimo banco vicino alla finestra, vicino a un ragazzo di colore dagli occhi azzurri.
Tempo una decina di minuti ed entra la prof e suona la campanella. La professoressa -si,è femmina- è una ragazza bianca di poco più di trent'anni al massimo,capelli castani con punte biondo naturale,suppongo,occhi color nocciola con sopra occhiali oro, una gonna azzura con zeppe nere e maglia bianca. Comincia con l'appello e arriva a me.

''Denise Vanessa Guadagni? **''
''Presente.'' La classe -o le persone che ci sono- si voltano verso di me accorgendosi che sono nuova.
''Lei è un alunna nuova e viene dall'Italia,vuoi pararci ci te?'' no. Ma alzo le spalle con disinvolutura,rimanendo seduta sulla sedia inizio a parlare.
''Il mio secondo nome non va pronunciato,non mi piace e nemmeno il mio cognome, non sopporto le persone che mi chiamano 'deni' né tanto meno 'de' io sono denise,e alle persone che voglio io lo dico di chiamarmi 'denni'. Vengo dal nord Toscana,in Italia, sono orfana da madre e vivo qui in America a Detroit con un ragazzo non mio parente.''
''Parli con difficoltà la nostra lingua?'' domanda la prof.
''L'ho studiata alle elementari,medie e due anni di superiori, parlavo molto con ragazzi inglesi anche in Italia quindi lo conosco,ma spesso mi confondo con pronunce e parole e molte parole non le capisco subito,se litigo e mi incazzo tendo a parlare in dialetto senza rendermene conto.''
''Scritta la lingua invece?''
''La conosco come se fosse la mia lingua,più o meno.''
''Va bene,se hai qualche difficoltà basta dirlo, Nicholas aiutala in tutto quello che ha bisogno senza fare molte storie..va bene?'' il ragazzo annuisce senza prestargli molta attenzione, okay questo tipo mi sta già antipatico.



spazio autrice: scusatemi,scusatemi,scusatemi ancora per il ritardo pazzesco nel mettere questo capitolo! Per farmi perdonare ho cercato di farlo più lungo del solito (e così farò anche nei prossimi) ma se non l'ho scritto è perché ho avuto dei problemi familiari, mia nonna ha tre ernie nella schiena e non può tenere mio nonno malato, mia madre è stata ricoverata in ospedale per due embolie rischiando la vita e io sono rimasta in casa solo con mio padre,e non ho avuto davvero tempo.
Cercherò di scrivere i capitoli con più regolarità,quindi mettiamo delle scadenze: ogni lunedì e sabato sera pubblicherò un nuovo capitolo, cosicche sappiate più o meno quando mi aggiorno.
Volevo ringraziare tutti i commenti positivi e le critiche costruttive che mi avete lasciato,mi fanno davvero molto piacere e non so come ringraziarvi,spero solamente che le rencesioni aumentino! Se dite ai vostri amici di leggerla mi fareste un favore.
Aggiungetela ai preferiti/seguire/recensire.
Grazie di cuore a tutti,
Denise xx.

 

  
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