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Autore: Stilinski24    18/05/2013    3 recensioni
Due settimane. Erano passate due fottute settimane e di quel ragazzino logorroico non c’è n’era l’ombra.
Non sapeva che fine avesse fatto.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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< Stiles.. > lo sentì dire mentre scuoteva leggermente il figlio < Stiles, svegliati >
< Uhm hm hmm.. 5 inuti.. non ho voglia di alzarmi adesso > bofonchiò nel dormiveglia.
Derek sorrise. Quel ragazzino iperattivo, di prima mattina era così? Scosse la testa.. era un caso perso.
< Non mi importa. Anche se non vai a scuola tu ti alzi > riprese lo sceriffo < Giù c’è la colazione, sulla sedia ti ho messo i vestiti lavati e sul comodino le pastiglie per il dolore. Ora alzati che io devo andare in centrale >
< D’accordo va bene > sbuffò il ragazzino, buttando le coperte per terra.
In quel momento Derek si accorse che Stiles aveva il gesso alla gamba destra.
Ecco perché non lo vedevo più in giro, pensò mentre lo osservava scendere a fatica dal letto.
< Io vado >
< Si ciao >
Appena il padre uscì dalla stanza Stiles si sdraiò nuovamente sul letto.
< Rompiscatole di un padre! So che si comporta così per ripicca. E so anche il perché! Perché gli faccio mangiare solo cose salutari! Ma crede che così facendo cambi idea? Eh no bello mio! Quell’uomo me la pagherà cara se crede che.. >
< La finisci di parlare? >
< OhmioDio! > urlò Stiles prima di capitombolare giù dal letto, per poi cominciare ad urlare per il dolore alla gamba < Ahia, porca miseria! Che male! Dannazione a te Derek! Da dove cavolo sei entrato? >
< Dalla finestra > gli rispose, cercando di trattenere le risate.
< Dalla finestra? Ma che? > si girò a guardare la finestra dietro di sé per poi guardare Derek dall’altra parte della stanza mentre assottigliava gli occhi confuso.
È un lupo okay.. ma non è invisibile lo avrei visto passare, rifletté il ragazzo.
Derek sentì l’odore della sua confusione così gli spiegò che era successo.
< Sono entrato dalla finestra e poi ho sentito tuo padre e così mi sono nascosto nell’armadio e.. ti fai preparare i vestiti da tuo padre? > gli chiese indicando i vestiti sulla sedia.
< No, certo che no! Ma, se non hai notato, sono leggermente disabilitato per certe cose > gli disse indicando la gamba.
< Giusto, giusto > gli disse il lupo, mentre si avvicinava per aiutare il ragazzo a mettersi in piedi.
< Oh.. questo non è da te.. >
< Cosa? >
< Aiutarmi.. si insomma.. hai capito, no? Mi sbatti continuamente a destra e a manca, facendomi del male e mi ringhi contro in continuazione e.. >
< Vuoi essere sbattuto da qualche parte? > gli chiese, per poi rendersi conto del doppio senso della frase, ma a quanto pare il ragazzino non diede segno di aver afferrato l’altro senso.
< No grazie, per questa volta passo >
< Bene, allora chiudi la bocca >
Il ragazzino annuì, mentre Derek si pentiva per averlo trattato così. Sospirò e cercò di riparare al danno fatto.
< Che ti sei fatto? >
< Uh? >
< Alla gamba.. >
< Ah.. beh.. sono.. ecco.. uhm.. >
< Hai perso la parola tutto d’un tratto? >
< Ecco.. non ridi se te lo dico vero? >
Derek alzò le sopracciglia e lo guardò come a dire “ Sei serio? ”.
< No, giusto. Tu sei Derek-non-sorrido-barra-rido-mai-Hale.. quindi.. ero in ritardo per la scuola e stavo correndo giù per le scale e.. sono inciampato e mi sono fratturato la caviglia.. > terminò la frase con un filo di voce, sicuro che l’altro avrebbe sentito.
Derek cercò di sopprimere un sorriso che stava per sorgere sulle sue labbra. Era impossibile persino per lui cercare di non ridere con uno come Stiles.
< Aspetta fammi capire.. > iniziò mentre uno sbuffo di risata fuoriusciva dalle sue labbra, inutile negare che avrebbe voluto poter ridere liberamente, almeno di fronte a lui poteva farlo < Tu frequenti licantropi, hai a che fare con cacciatori e pericoli mortali e potresti finire nei guai ogni giorno che passa e.. ti fai male cadendo dalle scale? > finì di parlare e iniziò a ridere.
Non ce la faceva più. Quel ragazzino era incredibile.
< Ecco sapevo che avresti riso.. perché te lo detto? > si disse scuotendo la testa per poi spalancare gli occhi di colpo < No aspetta.. tu stai ridendo! Oh mio Dio! Tu stai ridendo! È una cosa meravigliosa e stupenda! >
La risata di Derek si spense all’improvviso dopo aver sentito Stiles.
< Cioè.. ecco.. non è che è meravigliosa la tua risata.. si okay forse lo è > disse a bassa voce < Ma io intendevo che è bello vederti ridere.. cioè che.. >
< Zitto > disse solamente Derek.
< Si scusa.. > disse per poi andare a prendere i vestiti che suo padre aveva poggiato sulla sedia.
Si tolse la maglietta del pigiama e fece per togliersi i pantaloni, ma poi si ricordò di avere dietro di se Derek.
< Ehm.. potresti..? >
< Di che ti preoccupi? Sei un maschio anche tu.. stesso mio corpo.. più o meno >
< Stai dicendo che io non ho muscoli? >
< Si decisamente si > mentì.
In realtà Stiles li aveva eccome. Certo ovviamente meno di quelli di Derek, ma però c’è li aveva.
< Pff.. almeno io ho un cervello >
All’improvviso Stiles si ritrovò sospeso in aria e, successivamente, seduto sulla sua scrivania con Derek di fronte a se.
 
 
 
Angolo autrice * cerca di convincersi a essere chiamata così XD *
Alloraaa che dire..
Grazie infinite a chi ha recensito, a chi ha letto senza commentare.. insomma grazie a tutti e…
KiloCharlie05.. non ti preoccupare arriveremo presto anche a quel punto :)
Un saluto a tutti 
  
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