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Autore: SheilaPhoenix    18/05/2013    5 recensioni
Questa è semplicemente una continua della mia precedente storia : La verità di un falso legame, dove mostrerò la vita quotidiana dei nostri eroi, non ci saranno capitoli legati tra di loro o quasi, vedremo Sasuke e company alle prese con l’amore, madri gelose e protettive e soprattutto Gattini e figli…
QUINDI BUONA LETTURA !!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Stavo dormendo beatamente, stavo sognando di mangiare le frittelle che mi piacciono tanto, quando all’improvviso sento la voce di mia sorella Riko, faccio finta di non ascoltarla e continuo a dormire, ma lei inizia a strattonarmi energicamente, allora apro gli occhi chiedendomi ‘’ Perché continuo a dormire con lei ? ‘’.
<< Cosa vuoi Riko, E’ tardi e io ho sonno >>.
Sospiro pensando a quella bella colazione che stavo per mangiare.
<< A-Akoooo >>.
Mia sorella ha le lacrime agli occhi, inizia a singhiozzare poi si mette le mani sul volto per soffocare un singhiozzo.
<< C-Che hai ? Stai male ? >>
Chiedo mettendomi seduta, lei scuote la testa.
<< E allora ? Hai fatto… un incubo ? >>.
<< No. Niene  di tutto questo… Ho perso il mio bracciale >>
Dice mordendosi le labbra, allora la guardo con un cipiglio infastidito.
<< E mi svegli per queste sciocchezze ? Io stavo per mangiare le frittelle. Lo troverai domani mattina >>.
Le assicuro rimettendomi sotto le coperte.
<< No, non capisci. Quello è molto importante per me, lascia perdere le tue frittelle >>.
Mi dice con rabbia.
<< Uffa, hai nove anni e fai tanto baccano per una cosa del genere… Ma che ha quel bracciale di tanto importante ? >>.
Domando visibilmente irritata.
<< E’ un ricordo… Però non mi ricordo a cosa è legato, so solo che non me ne sono mai separata >>.
Decido di accendere la luce, Riko è ancora in preda al pianto.
<< Va bene, cerchiamolo… Alle due di notte >>.
Dico con rabbia, lei mi sorride ed inizia a capovolgere la cameretta, cerca tra gli scaffali, e i giocattoli.
<< Senti, ma se mamma vede tutto questo casino ? >>.
Chiedo mentre Riko getta in aria tutto quello che per lei è un ostacolo.
<< Fa niente, diremo che è venuto un terremoto >>.
Sospiro, forse qualcuno dovrebbe insegnare a mia sorella come si cresce.
<< Sembri una sciocca bambina. Ma com’è che ti è venuta ora l’idea di cercare il bracciale ? E poi quando lo avresti perso ? >>.
Riko caccia la testa da un mobile, mi guarda con rabbia.
<< Mi sono svegliata nel sonno perché tu hai stretto forte la mia mano, allora te l’ho lasciata e mi sono messa sulla fronte il polso per muoverlo un po’, è stato allora che non ho trovato più il mio prezioso braccialetto >>.
Scuoto la testa sentendomi responsabile, ora dovevo tacere e passare la notte a cercare quello sciocco oggetto, neanche mi ricordavo che mia sorella usasse una cosa del genere.
Anche se ho un ricordo che riguardava un bracciale, ma non penso che sia proprio quello, comunque una cosa è certa, se non l’avessi svegliata io. Ora starei mangiando le mie frittelle.
Non mi accorgo che ho quasi sbavato al sol pensiero di addentarne una.
<< Ako ? Chiedi alla mamma di cucinartele se ci tieni cosi’ tanto >>.
Annuisco sorridendo e poi torno a spostare alcune cose.
<< Spero mamma non ci senta >>
<< E neanche papà >>
Aggiungo io, certo che noi facevamo più casino del nostro fratellino che ora aveva un anno.
<< Hai sentito Ako ? >>
Guardo mia sorella confusa.
<< No, cosa ? >>.
Lei mi prende la mano e mi costringe a tornare a letto.
<< Forse ci hanno sentite ? >>.
Dice intimorita, io fisso la porta ingoiando della saliva.
 
La voce narrante sarà Sakura :
Stavo bevendo dell’acqua in cucina, quando sento due braccia afferrarmi da dietro.
<< Sasuke ? >>.
<< Ehi, come mai non sei a letto ? >>
<< Potrei farti la stessa domanda >>.
Mio marito mi sorride e mi morde il collo, mi fa sospirare.
<< Sasuke.. Come mai sei qui ? >>.
Domando poco interessata alla cosa.
<< Volevo andare in bagno, e ho trovato te >>.
Mi bacia ancora sulle labbra, sorrido allacciando le mani attorno alla sua vita.
<< Mamma ? >>
All’improvviso sento la voce di Ako cogliermi alla sprovvista.
<< C-che fai sveglia a quest’ora ? >>
Domando confusa.
<< Potrei farvi la stessa domanda, e poi che fate ? >>
Chiede mia figlia guardandoci sconvolta.
<< Stavo… Sentendo se papà ha la febbre >>.
Invento sorridendole.
<< Non sono scema mamma, so come nascono i bambini e so anche che la febbre non si misura così >>.
Arrossisco violentemente, Sasuke appoggia la testa sulla mia spalla.
<< Domani spacco la faccia a Naruto, te lo giuro >>.
Sussurra sapendo che è stato lui a raccontare certe cose alle mie bambine.
<< Ma come mai sei qui ? >>
Chiedo ad Ako osservandola ancora.
<< Eeemh… Io, v-volevo assicurarmi che domani mi facevi per colazione le frittelle… Ti volevo lasciare un bigliettino sul frigorifero mamma… Le stavo sognando >>.
Sorrido dolcemente a mia figlia, poi la vedo ritornare in camera, prima che sparisce dalla mia vista però dice.
<< Mamma, papà ? Quando nascerà il bambino.. Posso scegliere io il nome ? >>.
Sia io che Sasuke cambiamo colore, poi sento la porta della camera di Ako chiudersi alle sue spalle.
<< Sakura, andiamo a letto… Se dobbiamo fare questo bambino, dobbiamo pur esercitarci >>.
Mi scappa una risata e prendo per mano Sasuke lasciandomi trascinare in camera da letto, sono certa che Riko ed Ako stanno combinando qualcosa che non vogliono dirmi.
 
La voce narrante sarà Riko :
<< Allora ? E’ tutto ok ? >>.
Chiedo a mia sorella una volta che è rientrata in camera nostra.
<< Si, mamma non ha visto le condizioni della camera >>
Dice lei riferendosi alla camera in soqquadro.
<< Non si trova da nessuna parte >>
Sussurro piangendo, Ako si va a sedere sul mio letto e fa per dire qualcosa, ma come apre la bocca la richiude, inizia a tastare con la mano e poi caccia un braccialetto, questo ha il laccetto color rosso e in mezzo c’è un delfino.
<< Ako, il mio bracciale >>.
Urlo avvicinandomi a lei e afferrando il mio prezioso oggetto, lo rimetto subito al polso contenta.
<< Era per quello ? Il bracciale della discordia  >>.
Mi chiede mia sorella sorridendomi.
<< Si, è troppo importante per me… >>
Mi sorride.
<< Lo sai perché ? >>.
Io scuoto lentamente la testa e mi siedo accanto a mia sorella, poi lei si abbassa la manica del pigiama e mi mostra lo stesso bracciale, ma il cordoncino è di colore viola.
<< Quello è un regalo che ti ho fatto io… >>.
Sussurra iniziando a raccontare :
 
Inizio Flashback :
Avevamo all’incirca sette anni e mezzo, era estate e sia io che Ako ci eravamo innamorate di due braccialetti con i delfini e le campanelle, chiedemmo a papà di comprarcelo e lui ci promise che a breve sarebbe stato nostro.
Purtroppo papà ci diede i soldi tre giorni dopo, perché andò con mamma alle terme, per riposarsi anche perché mamma era stanca visto che era incinta.
Noi rimanemmo con la nonna, e tutti i giorni andammo a vedere quei braccialetti così belli, volevamo qualcosa di uguale da indossare, qualcosa di speciale.
Quando papà ci diede i soldi, quei due preziosi erano finiti, io ero rimasta malissimo.
<< Riko dai, un giorno li troveremo uguali. Oppure cerchiamone altri con le campanelle… Che ne dici ? >>.
<< No, volevo quelli. Perché c’erano i delfini >>.
Dico piangendo, allora Ako abbassa la testa senza saper come calmare le mie lacrime.
Due giorni dopo io mi ammalai, presi un colpo di freddo al mare e mamma mi aveva impedito giustamente di uscire, ricordo che Ako mi stava sempre vicina, perché quando stavo male io si sentiva male anche lei, allora in quei giorni anche Ako si sentiva debole.
<< Ho un idea >>.
<< Quale Ako ? >>
Lei mi fa la linguaccia e l’occhiolino.
<< Sorpresa >>.
Detto ciò corre fuori di casa lasciandomi da sola, Ako passa quasi tutta la giornata fuori, non torna neanche per il pranzo, allora mio padre inizia a cercarla preoccupato, quando decide di uscire di casa erano già le nove di sera, appena apre la porta mia sorella entra tutta sorridente e trionfante.
<< Ako ? Dove sei stata >>
La rimprovera mia madre, mia sorella non le risponde e corre subito in camera mia, seguita dai nostri genitori.
<< Riko, Riko !  >>
<< Sei tornata >>
Dico sorridendole e mettendomi a sedere sul letto, Ako la mia sorellina mi sorride.
<< Non sono identici agli altri… Però sono belli e hanno i delfini >>.
Mi mostra i due braccialetti e me ne mette uno al polso.
 
Fine Flashback :
<< Ecco la storia di quel bracciale >>.
Finisce Ako sorridendomi in imbarazzo, sapevo di avere una sorella speciale.
Dopo aver riso un po’ ritorniamo a letto per dormire.
Al mattino appena mi sveglio controllo se ho ancora il mio bracciale, ora che ricordo la storia di come l’ho avuto è diventato qualcosa di più speciale per me.
<< Riko, Ako. Venite a fare colazione. Ci sono le frittelle >>
Urla mia madre dalla cucina. Senza neanche farselo ripetere due volte, mia sorella si catapulta fuori dal letto, ma sentiamo ancora la voce di nostra madre che dice :
<< Avete messo in ordine la camera prima ? Vedete che una mamma sa tutto e per vostra sfortuna io vengo a controllare se state bene quasi tutte le notti… Se vedo il disordine che ho trovato ieri notte, non vi faccio mangiare >>.
Conclude, Ako scivola a terra con le lacrime agli occhi e mi fissa con rabbia.
<< Ora TU, mi aiuti a mettere la cameretta in ordine, ieri ti ho cercata quel dannato bracciale >>.
Dice avvicinandosi a me e chiudendo la porta alle sue spalle, ho paura e non ho nessuna via d’uscita.
<< Scusami sorellina, ma era troppo importante per meeeeee >>.
Urlo iniziando a mettere le cose in ordine.
Per fortuna che nostra madre è sempre tanto brava con noi, e che la colazione ci attendeva ugualmente.

 
 
  
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