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Autore: Congliocchipienidite    18/05/2013    4 recensioni
SOSPESA
«Vorresti Nate al posto mio?»  la sua voce roca e piena di rabbia mi spaventò.  «Vorresti che ti facesse godere?» mossi velocemente la testa, provando a fermarlo.  «Vorresti che fosse lui a baciarti?»   si assentò dal mondo, da me, da tutto.  «Tu vuoi lui, vero?»
Toccai il suo labbro inferiore,  muovendo le ciglia ripetutamente.  Lo costrinsi a guardarmi, rimanendo vicina alla sua bocca senza commettere nessuna mossa.
 «Io voglio te»

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- Continuo di It's Here -
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mistake"




Il locale si riempì velocemente.  Le persone si salutavano fra di loro, urlando in modo euforico e irritarmi.  Giocherellai con il cellulare che tenevo fra le mani, fingendo di non notare Harry e i suoi sguardi provocatori. Dopo essere andati via dalla casa di mia nonna, non aveva fatto altro che stuzzicarmi. Era un continuo sfiorarsi, volersi, tutte voglie che dovevano essere cacciate via dalla mente. 
«Qualcosa non va?» 
Alzai la testa, incrociando lo sguardo attento di Kat che stava cercando di mettersi sul divano su cui ero seduta, sforzandosi di intuire cosa avessi.  Uno sbuffo uscii dalle mia bocca.  «Sono stanca, niente di che»  e odiavo così tanto mentire, lo odiavo da morire.  «Tu piuttosto?»
«Io sto bene» si sbrigò a rispondermi, rimanendo per qualche secondo in silenzio. «Almeno credo»
Evitai di guardare Harry, concentrandomi sulla mia amica. «Zayn?»
«Manca poco al matrimonio…ed io sono..agitatissima. Se dovesse ripensarci? Se non dovesse funzionare? Se…»
«Ehy!»  la bloccai in tempo, «Non succederà niente di tutto questo, okay?  Sarà un matrimonio perfetto. Voi sarete perfetti.»
«Pensi sempre con ottimismo   - il suo timbro di voce calò – Ma io non ci riesco. E’ più forte di me. Per quanto possa ripetermi ogni giorno che mi ama, io ho paura.»
Quelle parole mi fecero pensare ad Harry, a come lui fosse diverso da Zayn.  Non diceva quasi mai di amarmi.
«Ti fidi di me? Siete fatti per stare insieme, e non dovresti avere dubbi su questo. Perché ne sono sicura, anzi sicurissima!»
«Ma…»
La interruppi, prendendogli il viso fra le mani. «Non deve esserci nessun “ma”. E’ così.»
Quando mi mettevo in testa qualcosa era difficile che cambiassi idea. Kat doveva capirlo, doveva stare tranquilla.  Non c’era niente che doveva temere. Sicuramente, però, se fossi stata io al suo posto, probabilmente avrei avuto la sua stessa reazione.  
«Cos’hai, Amelie?»
Era incredibile. Che avesse la dote di leggere nel pensiero della gente?  
«Kat! Amy!»  il discorso finì non appena Lauren si presentò davanti ai nostri occhi.  Avevo un forte bisogno di sfogarmi.
«Vi stavate confessando?» 
Una mezza specie.
«Parlavamo del matrimonio  - iniziò a parlare Kat, tremando solo al pensiero – e tu cosa stavi combinando con Liam?»
Lauren sbottò a ridere, rivolgendo uno sguardo al suo amato. Lo guardava con occhi sognanti e questo, mi faceva capire quanto lei fosse presa da lui.
«Innamorata!»   urlammo io e la futura sposa, imbarazzandola come non avevamo mai fatto. Lau ci fece cenno di abbassare la voce, svagando in tutte le maniere. «Smettetela voi due!»
«Ci scusi, signorina Payne»  dissi io, fischiettando. Lei mi diede una pizza sul braccio, avvampando quando Liam arrivò.
«Cosa state facendo?»   curiosò,baciando sulla guancia la sua ragazza.  Lauren ricambiò, sorridendo.  «Cose da donne»
Liam fece una faccia confusa. «Questa risposta mi mette ansia»
«Esagerato» 
«Non sono esagerato!» la riprese lui.
Lauren roteò gli occhi, «Lo sei, fidati»
Tra risate e sorrisi, presi l’iniziativa di alzarmi e fare un giro nel locale. Erano poche le volte in cui la madre di Harry era disponibile per tenerci Darcy, ma quando capitava, cercavo di sfruttare al meglio il mio tempo.
«Torno fra poco»  li avvertii, incamminandomi verso una figura dai capelli ricci che rideva e scherzava con tutti.  Ogni volta che lo guardavo mi domandavo se fosse frutto della mia fantasia o se una bellezza del genere esistesse davvero.  Lui rispecchiava perfettamente la parola perfezione.
«C’è la tua ragazza»  un ragazzo che stava parlando con lui gli indicò con la testa dove fossi.  Harry mi ignorò, continuando il discorso con quel gruppo di amici.  Pensai che stessi sognando, che non lo avesse fatto davvero.
«Dobbiamo parlare»   dopo essere arrivata vicino alla sua figura aspettai che si girasse, evitando gli sguardi altrui. 
«Com’è la tua vita da celebrità?»  gli chiese qualcuno che era lì.
«Insomma, sei il puttaniere come tutti descrivono?»  si aggiunse un altro.
«Harry»  una biondina lo guardò maliziosamente, «Ti va di ballare con me?»
La uccido.
Non riflettendo su quello che stavo per fare, afferrai il suo polso, obbligandolo a girarsi verso di me. Il mio cuore si sgretolò nel vedere quegli occhi.
«Che c’è?»
Che c’è? 
«Perché mi ignori, Harry?»
«Non ti sto ignorando»
«E’ da quando siamo venuti qui che non fai altro che evitarmi.»
Lui non sembrò sorpreso.  «Voglio staccare la spina. Cosa dovrei fare? Stare appiccicato a te tutta la sera e ripeterti sdolcinatezze? Se devo dire la verità, non mi va»
Preferii avere mille coltellate al petto, piuttosto che ascoltare le sue parole. Sapeva quello che aveva detto, sapeva anche del male che mi procurava. Ma non gliene importava.
«Ma guarda chi c’è!»
Quella voce. No, non poteva essere.
«Harry Styles e Amelie Smith. Non credevo di trovarvi qui, visto che siete due genitori molto indaffarati. Dove avete trovato tutte le forze e il tempo di venire in questo posto?»
«Sei venuto a rovinare la serata, Nate? Perché se è così, tornatene da dove sei venuto»  sputò arrabbiato, scrocchiando le dita. L’odio che provavano l’uno verso l’altro non sarebbe mai andato via.
«Sei così anche a casa? beh, devi essere fortunato che Amelie ti sopporti»
Harry stava per scoppiare. Era impossibile non notare la sua rabbia. 
«Perché non ti levi di mezzo?»
Nate rispose con una risata, facendolo infuriare ancora di più. Sapevo che le cose non sarebbero andate a finire bene se continuavano di questo passo. Dovevano darsi una calmata, solo questo.
«Harry, lascialo perdere»  squittì  la ragazza di poco prima, tenendolo per un braccio e supplicarlo. I ricci spettinati finirono davanti ai  suoi occhi, mentre attendevo con ansia la risposta che avrebbe dato. 
«Harry»   insistette nuovamente.
Si limitò ad abbassare lo sguardo, confuso su quello che avrebbe dovuto fare.
«Complimenti Styles»  applaudì Nate, rimanendo sempre distante da lui.  «Vorresti abbandonare la tua ragazza per questa tipa qui?»
Lo stava facendo davvero?
Un lungo sospiro mi scappò dalle labbra.  I sussurri di Harry vicino al mio orecchio mi fecero rabbrividire. 
«Volevi rivederlo, no? Volevi tornare da lui. Vai, allora.»  non potevo cedere di nuovo.  «Perché tu non vuoi essere toccata e baciata da me, non vuoi che sia io ad accarezzarti i capelli per tutta la giornata, non vuoi che ti abbracci io, vero?»  Nate ci guardò per un tempo indeterminato, aspettando che qualcuno gli facesse capire cosa stesse accadendo.  
«Già che ci sei, fatti mettere incinta anche da lui»
E il mio corpo si ruppe in piccoli pezzi.
“Già che ci sei, fatti mettere incinta anche da lui”
Non poteva averlo detto.
Non poteva averlo pensato sul serio.
Lui non poteva.
«Amelie!»  
E le voci delle mie amiche mi parvero così lontane.
Gli occhi di cui ero pazzamente innamorata non esprimevano più nulla; come se si fossero svuotati all’improvviso.
«Amelie!»
Non riuscii a formulare nessun’altra frase.  Era normale?
«Che diamine sta succedendo?»   
Lauren passò in mezzo alla folla, scrutandoci da capo a piedi. Harry non trovò altro da dire, anche perché quello che aveva detto…era già abbastanza.
«Amy» 
Ignorai l’ennesima voce che mi chiamava.
Concentrai l’attenzione su Harry Styles, mentre le mia mano arrivò sulla sua guancia. Il segno delle mie cinque dita restò come segno. Harry toccò il punto in cui gli avevo procurato dolore,sorpreso e furioso allo stesso tempo.  Le mie mani lo avvicinarono nuovamente a me.
«Ascolterò il tuo consiglio.  -  aspettai prima di spintonarlo via, sussurrando ancora qualcosa – è molto dotato, sai?»
Prima che potesse ribattere nuovamente, lo scansai da me,tornando dalle mie amiche che mi aspettavano ansiose.  La folla ci fissava sbalordita, nemmeno stessero assistendo a chissà cosa.
«Violenta la ragazza!»  borbottarono alcuni, ridacchiando.
«Chissà che è successo tra di loro»  si impiccarono altri.
«Beh, sicuramente se lo sarà meritato quello schiaffo»   dissero ancora.
Esisteva qualcosa di peggio di un cuore infranto?
«Amelie, puoi spiegarci che succede?»
Oh, quante cose ci sarebbero da raccontare.
«Ne parliamo dopo»  evitai subito la conversazione, scappando da quel locale per schiarirmi le idee fuori da quel posto. Qualcuno mi seguì, ma non avevo la minima di girarmi e di scoprirlo. 
«Se vuoi, puoi parlare con me»
Parlare con il mio ex ragazzo? Non era il caso.
«E’ un modo per riavvicinarti a me, eh?»
«Per quanto io ti voglia e cerchi di allontanarti da lui, odio vederti stare così. Meriti ben altro, Amelie»
Meritavo altro? E cosa? 
«Questo equivale a dire, rimettermi con te?»
Lui alzò le mani, «Stare con una superstar non è poi una passeggiata. Sbaglio?»
Possibile che Harry avesse detto quelle parole? Perché era diventato così?
«No, non sbagli. Ma quando vuoi quella persona, non ti importa se sia famosa o meno. Tu non credi?»
Osservò il cielo stellato insieme a me,sorridendo teneramente senza dire nemmeno una parola. Aspettai, fino a che si decise a parlare.  «Lo so, lo so bene. Ed io ti voglio, non mi importa se tu sia fidanzata e una figlia. Non mi importa, okay?»
«Nate»
«Si?»
E non seppi il motivo per cui lo feci. Ma lo baciai. Lo baciai davvero.  Ma l’unica cosa che riuscivo a pensare erano i ricordi di Parigi, di me e Nate, di me ed Harry.  La prima volta che si erano incontrati, le prime situazioni complicate. Che avessi sbagliato davvero a scegliere questa vita?
«Amy»  disse lui, sconvolto. 
Misi a fuoco il gesto che avevo compiuto, rimanendo immobile. Una porta sbatté violentemente, e il mio cuore smise di battere. 
Degli smeraldi mi guardavano spaesati, increduli di quello che avevano visto.  
«Harry…»  lo richiamai con voce bassa, correndo verso di lui appena lo vidi scappare. Perché quando capì di aver sbagliato, era già arrivato troppo tardi.


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Buonaseraaa!
Voglio scusarmi per l'enorme ritardo nell'aggiornare, ma tra la scuola e le tante cose da studiare...non ho mai il tempo e l'ispirazione per scrivere. Quindi, è un miracolo che ci sia riuscita!
Cosa dire sul capitolo? Beh, ho solo da dire che l'ultima parte mi ha fatto morire. Il fatto che lei lo vede e gli corre dietro, nonostante tutto il dolore che gli sta provocando... è così innamorata persa di lui.  
Ora vi lascio, spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto :)

twitter: @SSpelly



 
  
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