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Autore: Armstrong_44    18/05/2013    1 recensioni
Mi è sempre piaciuto il trio Hermine-Sirius-Remus.
In questa fanfiction, Hermione finisce nel passato grazie a Silente, quando gli adorati Malandrini frequentavano il loro 5°anno scolastico.
Inutile dire che nascerà una grande amicizia, ricca di avventure ed emozioni, arricchita con amore da più contendenti.
Andrà (quasi) tutto bene, fin quando per lei non arriverà il momento di tornare a casa, nel futuro.
Spero di aver attirato la vostra curiosità :)
Dal capitolo 1:
Lasciò ruotare la visuale e la fece soffermare sui due ragazzi di fronte a lei, ignorando i due ai suoi fianchi.
Uno era biondo, col viso leggermente sciupato, l’altro, invece, aveva lunghi capelli scuri e leggermente mossi attorno al viso, quest’ultimo contratto in un ghigno.
Sorpresa, lasciò la mano del primo, poi pensò, incredula:
”Remus?!Sirius?!”
Dal capitolo 4:
Stava per sussurrarsi mentalmente frasi per traquillizzarsi, quando non le sfuggì un brillio negli occhi scuri e affascinanti di Sirius il quale mormorò, con un sorriso malizioso:
"Allora, Granger..."
"Oh, Merlino!" esclamò mentalmente.
Sapeva quando Black voleva domandarle qualcosa di imbarazzante.
Soprattutto se un certo Remus Lupin scuoteva la testa con un sorrisetto.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Remus Lupin, Sirius Black, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Capitolo 4


Il cielo si era fatto scuro e il crepuscolo aveva bussato alle porte.
La fronte premuta contro il vetro spesso della finestra tremante, Hermione rifletteva sull'accaduto, scossa lievemente da fremiti di paura e agitazione.
Temeva la situazione, la propria allegria, la possibilità di tradirsi e rivelare qualcosa di troppo.
Numerose erano le preoccupazioni a riguardo degli amici che si sarebbe costruita attorno a sé e di quando sarebbe tornata nel futuro.
Un fulmine dardeggiò nel cielo cupo e la giovane sussultò, decidendo poi di recarsi nel proprio dormitorio per dormire.
Così abbandonò la quasi solitaria sala comune, che infondeva pace e calorosità.
Lanciò quindi un'ultima occhiata al focolare scoppiettante, i tavoli scuri e le poltroncine comode, sparendo oltre le scale che conducevano al dormitorio femminile.
Durante la giornata aveva trasferito i propri averi ricevuti dal proprio tempo nel baule, sistemato alcuni vestiti e rifatto un letto solitario.
Scostò le tende cremisi accese di quest'ultimo e si infilò sotto le fredde coperte, rabbrividendo a quel primo tocco.
Pensò a Sirius, Remus, James, Peter, Lily ed Alice...
L'avevano fatta sentire molto apprezzata, nonostante avesse legato principalmente con i primi due.
Sorrise nel cuscino, chiudendo gli occhi, felice.

La mattina seguente, si svegliò allegramente, stiracchiando gli arti e provando un particolare piacere nel gesto.
Si rimproverò mentalmente per essersi infilata nelle coperte senza indossare una vestaglia adatta per la notte ed appliccò rapidamente un incantesimo per togliere le pieghe dalla divisa scolastica scura.
Si recò in bagno con l'intenzione di pettinarsi e lavarsi viso e denti con ciò che possedeva dentro al baule, così si avvicinò a questo e ne sollevò il coperchio con leggera fatica: scartò il materiale scolastico spostandolo ai lati e raccolse tra le esili dita l'occorente.
Arrivò nella Sala Comune scendendo uno ad uno i gradini di pietra delle scale e si avviò nella Sala Grande assieme a Lily con l'intenzione di fare colazione.
Presero posto nella Sala Comune, affiancate, dopo non molto, dai Malandrini.
Si guardò confusa attorno,  leggermente sconcertata dal non trovarci i volti delle persone che vi aveva sempre trovato: i suoi migliori amici accanto a sé, i Gemelli Weasley alla loro destra, Malfoy al tavolo dei Serpeverde, i propri professori al completo...
Era tutto così strano e confuso...
Si chiese cosa stessero facendo nel suo presente i suoi amici, se si fossero accorti che lei non era lì o avessero subito particolari incantesimi per non ricordarsi di lei.
Aveva scoperto che, dove ora si trovava, era il terzo giorno del quinto anno per i Malandrini e, quindi, anche per lei.
Lily prese fuori dalla propria borsa una pergamena nuova, ma pur sempre scritta con inchiostro nero.
Era il loro orario scolastico.
Così, mentre l'amico lo leggeva, Hermione lo studiò attentamente, per poi correre alla propria camera e preparare l'occorente per la giornata.
Nonostante conoscesse bene la scuola, decise di farsi accompagnare da qualcuno suo coetaneo per non destare sospetti, ma tutto ciò che riuscì a riscontrare perché fosse in ritardo come lei era un gruppo di ragazzi.
Un gruppo di ragazzi che lei conosceva bene.
Oh, eccome che lo conosceva!
Chi potrebbe mai scordarsi, anche solo per un momento, dei visi di James, Sirius e Remus?
"Al Diavolo la copertura!" pensò, osservando Peter che spostava freneticamente lo sguardo da un suo amico all'altro.
Era contenta della loro presenza, ma spaventata comunque per le sue solite preoccupazioni.
Stava per sussurrarsi mentalmente frasi per traquillizzarsi, quando non le sfuggì un brillio negli occhi scuri e affascinanti di Sirius il quale mormorò, con un sorriso malizioso:
"Allora, Granger..."
"Oh, Merlino!" esclamò mentalmente.
Sapeva quando Black voleva domandarle qualcosa di imbarazzante.
O almeno, nel futuro.
Tuttavia non credeva che dal passato al presente cambiasse tanto qualcosa.
Soprattutto se un certo Remus Lupin scuoteva la testa con un sorrisetto.

  
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