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Autore: GiuliaComix    18/05/2013    9 recensioni
Serena Potter è la sorella di Harry, i due sono molto uniti sin dalla nascita, ma a causa di alcuni eventi futuri potrebbero separarsi: alcuni di questi eventi comprenderanno la domanda "chi è il vero padre di Serena?". Una storia emozionante e piena di sorprese!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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                                                  Un Halloween Movimentato

 

I mesi passarono in fretta, Settembre fu presto sostituito da Ottobre e, anche quest'ultimo, stava per essere sostituito da Novembre, era il 31 del mese.
Serena, pian piano, continuava a fare progressi col controllo della rabbia, però Finnigan non aveva mai più osato provocarla dopo la prima e ultima volta che l'aveva dovuta affrontare. Purtroppo i due fratelli Potter riuscivano raramente ad incontrarsi fuori dalle lezioni: Harry, da quando era entrato nella squadra di Quidditch, passava molto tempo a seguire gli allenamenti, mentre Serena veniva sempre presa in disparte dai suoi compagni di Casa; quest'ultimi non vedevano di buon occhio le relazioni di amicizia, anche se in questo caso si trattava di relazione fraterna, fra Case diverse, soprattutto se si riguardavano i Serpeverde con i Grifondoro, ma Serena, quando poteva scrollarseli un attimo di dosso, cercava in tutti i modi di passare un po' di tempo con lui.
Proprio quella mattina, Harry e Serena si incontrarono fuori dall'ingresso della Sala Grande prima di andare a fare colazione. Harry sembrava spaventato ed eccitato al tempo stesso.

<< Buon giorno, Harry! Come sta...Oh wooh che ti prende?!>> chiese Serena mentre il fratello corse a perdifiato verso di lei e l'afferrò per le braccia.

<< ANF ANF..Sorella! Non hai idea...ANF... di quello che abbiamo visto io, Ron ed Hermione ieri sera....ANF ANF!>>

<< Ok, ok, frena i cavalli un attimo! Calmati, prendi un bel respiro e poi parla.>> disse facendolo sedere su uno dei muretti delle arcate del corridoio.

<< Allora, cosa è successo?!>>

<< Ieri sera, mentre stavamo tornando al nostro dormitorio, le scale hanno cambiato percorso e siamo finiti accidentalmente al terzo piano.>>

<< Quello che Silente ha vietato di accedervi?>>

<< Sì, proprio quello.>>

<< E poi?>>

<< Ecco...e poi siamo entrati dentro la stanza proibita..>>

<< Che cosa avete fatto?!!>> chiese Serena sgranando gli occhi.

<< Sì lo so non avremmo dovuto, però le scale non si sarebbero riallineate prima di qualche minuto e allora siamo entrati. Eravamo troppo curiosi di vedere cosa c'era dentro!>>

<< Quindi cosa c'era?>>

<< Niente, solo una grande stanza piena di statue inquietanti avvolte da tanta polvere e ragnatele.>>

<< Come.. niente?!>> chiese stupita.

<< Eh..aspetta. Il bello deve ancora venire! Insomma..percorriamo la stanza e all'improvviso spunta lo stupido gatto di Gazza che inizia a miagolare senza sosta. Così ci siamo nascosti dentro un'altra stanza. Dopo che Gazza se ne era andato, io e i ragazzi ci voltiamo e....oh Dio..>>

<< Dai sputa il rospo! Che diamine c'era là dentro?!>>

<< C'era un enorme cane a 3 teste.>> disse Harry a bassa voce.

<< UN CANE A 3 TESTE!?>> ripetè Serena quasi urlando per la sorpresa. Harry fiondò entrambe le mani sulla bocca della sorella.

<< Shhhh zitta! Vuoi farlo sapere ai 4 venti?!>> Serena si tolse le mani del fratello di dosso.

<< Un cane 3 teste..>> Harry annuì, Serena sembrava pensierosa << ...Cerbero!>> esclamò.

<< Che cos è?>> Serena alzò gli occhi al cielo.

<< Cerbero era il cane a 3 teste di Ade, il Dio Greco dei Morti, che sorvegliava l'ingresso negli Inferi.>> Harry la guardò sorpreso.

<< Come lo sai?>>

<< L'ho letto in un libro una volta.>>

<< Però non credo sia proprio quel cane infernale, dai!>> esclamò Harry.

<< E vabbeh sarà suo cugino, che ti devo dire!?>> rispose a tono Serena.

<< Comunque, Hermione ha notato che quel coso poggiava le zampe su una botola.>>

<< Fa la guardia a qualcosa quindi.>> dedusse Serena.

<< Esattamente! Anche Hermione lo stava dicendo.>>

<< Ma a cosa?>> si chiese Serena strofinandosi il mento pensierosa << Ci sono!>> esclamò di colpo << Scommetto che sta facendo la guardia alla cosa top secret che Hagrid è andato a ritirare alla Gringott il giorno in cui ci è venuto a prendere! Se questa cosa fosse così importante, vorresti proteggerla in un certo modo, non credi? E ho lo strano presentimento che il cane non sia l'unica protezione che hanno adoperato.>>

<< Già...in effetti il tuo ragionamento non fa una piega.>> disse Harry.

<< Senti, parlerò di questa cosa ad Hermione e Ron, poi vedremo di ideare un piano.>>

<< Portate anche me la prossima volta. Potrei darvi una mano nelle indagini. E poi...voglio vedere quel cane!>> disse tutta eccitata facendo gli occhi da cucciolo supplicante. Harry cercava in tutti i modi di non badare a quegli occhi, ma alla fine cedette.

<< E va bene! Appena mi dicono qualcosa ti faccio sapere.>> Serena annuì.

<< Dai, andiamo a far colazione. Ho una fame da lupi mannari.>> disse Harry.

<< A chi lo dici. E dopo abbiamo quella pizza di Storia della Magia da subire per 2 ore. NOOO!>> esclamò Serena insofferente.

<< Non piace nemmeno a te quella materia, vero?>> chiese Harry capendo perfettamente lo stato d'animo della sorella.

<< Puoi dirlo forte. Quel Professore Fantasma è troppo soporifero! Potrebbe essere classificato come l'undicesima piaga d'Egitto: farebbe annoiare tutti a morte!>>

<< Aahahaha bella questa!>> si misero a ridere come non facevano da tanto tempo.

Così i 2 fratelli Potter andarono a sedersi ai rispettivi tavoli a fare colazione, pronti per affrontare un'altra giornata.

 

 

******

 

 

Dopo una lunga giornata di lezioni estenuanti, come quella di Storia della Magia in cui sia Harry che Serena si addormentarono sul banco contemporaneamente, finalmente tutti gli studenti di Hogwarts potevano rilassarsi e divertirsi un po'. Era la notte di Halloween e Silente aveva dato il permesso di travestirsi per l'occasione. Ma non tutti sembravano essere entusiasti della cosa. Serena, infatti, era davvero giù di morale: se ne stava lì seduta sul letto, con le ginocchia rivolte verso il petto e le braccia che le avvolgevano, con la schiena appoggiata al cuscino e la testa china fra le braccia; Bast, captando il disagio della padroncina, si mise vicino a lei e iniziò a strusciarsi e a miagolare dolcemente. Ma niente, nessuna reazione da parte della ragazzina.
In quel momento entrò Liz, tutta frizzante, come al solito, per la grande serata paurosa.

<< Buon Halloween, Ser !>> Serena rimase impassibile. Liz la guardò preoccupata.

<< Ehi, bella, che ti succede?>>

<< Niente, lasciami in pace...per favore.>> disse piano con ancora la testa sprofondata fra le braccia conserte sulle ginocchia.

<< Dai, Serena. Se qualcosa ti turba, me ne puoi parlare liberamente, per sfogarti un po' almeno. Gli amici servono a questo. Siamo amiche, giusto? Quindi possiamo dirci qualsiasi cosa.>> la rassicurò Liz. Serena non rispose subito, ma iniziò ad alzare la testa, rivolgendo lo sguardo piangente verso l'amica. Liz rimase sorpresa.

<< Su, su, non fare così. Perchè sei così triste?>> chiese avvicinandosi a Serena appoggiandole la mano su una spalla.

<< Oggi è il 31 Ottobre.>>

<< Appunto, è Halloween! Bisogna stare allegri e festeggiare!>> disse sorridente.

<< Liz...non capisci. Io...non posso festeggiarlo.>>

<< Perchè no, scusa?>>

<< E' l'anniversario di morte dei miei...dei nostri genitori.>>

<< Oh..capisco, mi dispiace tanto. Non lo sapevo.>> Serena tornò a ricoprirsi il volto con le braccia.

<< Però, lascia che ti dica una cosa: tua madre e tuo padre non vorrebbero vederti così, e nemmeno Harry. Vorrebbero che ti divertissi con i tuoi amici, visto che ora ne hai in abbondanza e hai l'occasione di rifarti una vita come si deve!>> disse Liz decisa ,scrollando leggermente le spalle dell'amica.

<< Tu dici?>> chiese con voce tremolante.

<< Che diamine, certo che sì! Scommetto che non riposerebbero in pace se continuassero a vederti ridotta in questo modo ad ogni Halloween e anche in generale.>> Serena sembrava essersi ripresa un po' dallo sconforto.

<< Forza, bella! Vediamo come possiamo conciarti per l'occasione!>> si alzò dal letto di Serena e andò verso il suo baule a vedere se poteva prestarle un costume di riserva, ma non trovò nulla che potesse starle bene. Serena osservò Liz incuriosita mentre rovistava disordinatamente fra i vari vestiti che aveva.

<< Mmmh accidenti! Non ho un tubo che possa stare bene con il fisichino che ti ritrovi.>> Serena era magra, ma con le forme giuste nei punti giusti, e leggermente più alta di Harry. Aveva una figura, nel complesso, elegante.

<< A-ha! Trovato!>> ritornò davanti all'amica.

<< Serena, hai per caso qualche vestito malconcio di cui vorresti disfarti?>>

<< Guarda..ho l'imbarazzo della scelta.>> rispose ironica. I Dursley non garantivano nemmeno dei vestiti buoni per i giovani fratellini. Gli rifilavano sempre dei vestiti di seconda mano, anche di qualche taglia più grande, e piuttosto malconci.

<< Dai, scegline uno.>> la incitò Liz. Serena, quindi, prese un vestito blu un po' stropicciato e lo distese sul letto.

<< Guarda un po' come lo faccio diventare con un incantesimo che ho imparato l'anno scorso!>> Liz si stiracchiò le dita, tirò fuori la bacchetta, la puntò sul vestito e pronunciò ad alta voce << Vestis ! >> e il vestito si trasformò in un costume, di taglio Medievale, da Vampira, nero e lungo fino alle ginocchia con il bavero viola alto e il mantello tagliuzzato alla fine come le ali di un pipistrello.

<< Accidenti, che bello!>> disse Serena entusiasta.

<< Dillo..sono un genio!>> esclamò ghignante Liz, soffiando sulla punta della bacchetta come se fosse una pistola che avesse appena sparato un colpo.

<< Forza, indossalo, vediamo come ti sta.>> dopo qualche minuto, Serena uscì dal bagno, imbarazzata, con indosso il costume. Era un po' timida per quanto riguardava il suo corpo, anche se non aveva alcun motivo per esserlo.

<< Per Salazar! Serena...stai benissimo!>> esclamò stupita Liz.

<< Oh.. ma dai, non dire sciocchezze!>>

<< Ma stai scherzando?! Dal fisico che ti ritrovi, quando avrai 15 anni, sarai un vero schianto di ragazza!>>

<< Però con questi capelli sembro un Vampiro Emo depresso.>> disse toccandosi il ciuffo che le cadeva sul viso coprendole l'occhio destro.

<< Tranquilla, per quello non c'è problema. Basta solo trovare un'acconciatura adatta.>> disse Liz puntandole addosso le mani posizionate come se fossero uno schermo.

<< Allora, vediamo un po'.>> Liz fece mettere seduta Serena su di una sedia davanti all'unico specchio della stanza e iniziò ad inventarsi acconciature varie facendo svolazzare sia la spazzola che i capelli dell'amica a destra e a manca. Ogni tanto a Serena sfuggiva qualche gemito di dolore: Liz aveva un tocco simile a quello di un fabbro e molto spesso le tirava i capelli accidentalmente.

<< Oh ecco fatto!>> esclamò Liz. In quel momento entrarono altre due ragazze del primo anno: una si chiamava Penelope Rodriguez, era di origine Spagnola e non aveva ancora imparato molto bene la lingua, ma si faceva capire lo stesso; aveva la pelle scura, gli occhi castano-verdi e i capelli erano neri e corti; l'altra si chiamava Mary Hill, aveva una carnagione piuttosto pallida, gli occhi azzurri e i capelli biondi lunghissimi, legati a coda di cavallo.

<< Hola ragazze! Cosa e'state faciendo ?>> chiese Penelope incuriosita.

<< Ciao Penny, ciao Mary! Stavo solo aiutando Serena a trovare una buona acconciatura che si sposasse bene col costume da Vampira.>> alla fine Liz le aveva legato la maggior parte dei capelli, non a coda di cavallo, ma tipo a chinion, in alto sulla nuca, in modo che alcune punte fossero sparate al in su e, davanti al viso, aveva lasciato liberi i lunghi ciuffi, che le cadevano sui lati delle guance.

<< Ma guarda qui, come sei carina!>> disse Mary.

<< Vero, eh?! Ora ci manca solo un po' di trucco e il gioco è fatto!>>

<< Come trucco?!>> chiese perplessa Serena.

<< No, intendo un po' di bianco per renderti cadaverica..>>

<< Ancora più cadaverica di quel che sono già?!>> esclamò Serena ghignante. Tutte le ragazze si misero a ridere.

<< ...Ma no, sciocchina! Solo il minimo indispensabile, poi un po' di ombretto viola sulle palpebre e una goccina di sangue rosso che ti cola dalla bocca e VOILA'! Una Vampira perfetta!>> esclamò Liz.

<< E voi da cosa vi travestite?>> chiese curiosa Serena.

<< Io me travesto da Lupa Manara! AAAHHHWWUUUUUUU!>> disse Penelope imitando l'ululato del lupo.

<< Io invece da Regina dei Ragni.>> disse Mary facendo svolazzare i sui lunghi capelli biondi. A dire il vero era una ragazza piuttosto vanitosa.

<< E tu Liz?>> chiese Serena.

<< Mmmh..credo che mi vestirò dal Mostro di Frankenstein.>>

<< Ahahahah ci staresti benissimo! Gli renderesti giustizia, visto il tocco da “mostro” che ti ritrovi!>> disse ridendo Serena, massaggiandosi i poveri capelli scotennati e avendo riacquistato un po' di allegria prima della serata.

<< Ma senti questa!>> rispose Liz tirandole un piccolo pugno sul braccio scatenando le risate delle altre due ragazze.

 

 

******

 

 

Dopo essersi tutte preparate per bene per la “spaventosa serata”, la piccola gang femminile Serpeverde, si avviò verso la Sala Grande per la cena a tema.
Arrivate all'ingresso, Serena incrociò Harry e si fermò a chiacchierare una attimo con lui, dopo aver fatto segno alle sue amiche che le avrebbe raggiunte più tardi.

<< Ciao fratellino! Aahaha come stai bene vestito da Zombie!>> disse ridendo.

<< Beh anche tu non scherzi, sei spaventosamente elegante da Vampira!>>

<< Atento.. poiché sei in mio potere! Io ora succhia tuo sangue MUAAAHAHAHAHAHA!>> disse Serena, portandosi un pezzo del mantello davanti al viso coprendoselo per metà lasciando solo gli occhi verdi in vista ed imitando alla perfezione la voce e l'accento dei Carpazi del Conte Dracula, ridendo poi diabolicamente. Harry dopo, prendendo spunto dalla sorella, si mise nella classica posa sbilenca degli Zombie in cerca di prede.

<< Uuurrrgghhh...fame...cervelli!>> entrambi i fratelli avevano le guance gonfie di risate pronte ad uscire e infatti, pochi secondi dopo, scoppiarono a ridere come dei matti.

<< AHAHAHAHAH o santo cielo, ma quanto siamo scemi?!>> disse Serena.

<< Anche troppo al di sopra della norma AHAHAHAHAH!>> rispose Harry ancora piegato in due dai crampi da ridarola.

<< Ehi, ma Ron e Hermione non son venuti con te?>> chiese guardando dietro ad Harry.

<< Ron è già seduto a tavola, per quanto riguarda Hermione....>> Harry si fece perplesso all'improvviso. Serena lo guardò interrogativa.

<<...hai presente oggi, a lezione con il Professor Vitious?>> Serena annuì << Beh Hermione, come suo solito, ha voluto dimostrare a Ron come eseguire bene il Vingardium Leviosa, lui si è offeso e le ha sparlato alle spalle, lei ovviamente ha sentito tutto ed è da oggi pomeriggio che è rinchiusa in bagno a piangere.>>

<< Ah..accidenti. Però, scusa, un po' se l'è cercata, Ron non ha avuto mica tutti i torti.>>

<< Sì, però ha comunque esagerato.>>

<< Chissà se magari così avrà capito di dover cambiare atteggiamento!>>

<< Certo che sei proprio una Serpe!>> sbottò Harry.

<< Lo ritengo un complimento.>> rispose Serena ghignando e facendo un inchino.

<< Vabbeh lasciamo perdere che è meglio. Andiamo a cena, i nostri compagni ci stanno aspettando.>> disse Harry rassegnato.

<< Concordo >> e così si avviarono ognuno verso il proprio tavolo.

La Sala Grande era tutta stata addobbata a tema: sul soffitto non fluttuavano più mille candele, ma bensì mille zucche di Halloween, ognuna con un'espressione diversa; tutti i fantasmi svolazzano allegri ululando di qua e di là, addirittura Nicolas Quasi Senza Testa, il fantasma della Casa Grifondoro, si prestò ad interpretare un povero condannato alla ghigliottina e il boia lo avrebbe interpretato il Barone Sanguinario; su tutte 5 le tavolate, inclusa quella dei docenti, vi erano leccornie di ogni genere, mele caramellate, lecca lecca a spirale, cioccolatini, zucchero filato e tante altre pietanze troppo ricche di zucchero; gli studenti erano quasi tutti travestiti da mostri o da altri personaggi di fantasia; i professori, invece, erano vestiti normalmente.
Tutti i suoi compagni Serpeverde iniziarono a mangiare senza sosta quel ben di Dio, Serena, però, sembrava indugiare.

<< Dai Ser! Mangiati qualcosa, se no come potrai festeggiare per bene La Notte delle Streghe?!>> la incitò Liz parlando con la bocca piena.

<< Già, ma io non sono una grande fan dei dolci troppo zuccherati.>> rispose guardando quasi come se fosse disgustata da tutto quell' “esercito di Carie”.

<< Almeno mangiati un cioccolatino, forza!>> Liz le passò un cioccolatino fondente a forma di pipistrello. Alla vista di quella forma, Serena, prima di mangiarlo, mise in prospettiva il pipistrellino accanto al Professor Piton, per notare qualche somiglianza. Piton, da lontano, notò il gesto di Serena ed inarcò, sospettoso, un sopracciglio. A Serena scappò da ridere alla vista della sua solita smorfia.

<< Ehi ragazzi! Lo sapevate che Serena è un'ottima cantante?!>> se ne uscì all'improvviso Liz. Serena si fiondò con le braccia sull'amica per cercare di farla stare zitta.

<< Ssshhhh mai sei matta? Che stai dicendo?!>> sbottò Serena imbarazzata.

<< Ma è vero!>> replicò indignata Liz.

<< Dai Serena, cantace qualcossa!>> chiese Penelope. Draco, che era seduto poco più lontano, si voltò verso le ragazze.

<< No, no dai. Non mi sembra né il luogo né il momento adatto!>> disse ancora più rossa in viso.

<< Per favooooorrreeeeeee!>> implorò Liz facendo gli occhi da cucciolo.

<< Ehi, non osare adoperare la MIA mossa contro di me!>> Liz intanto si stava spalmando addosso all'amica ancora più supplicante. Poi mezza tavolata Serpeverde, incluso Malofy, iniziò a battere sul tavolo a ritmo scandendo << SERENA! SERENA! SERENA! SERENA!>> alla fine la ragazzina cedette, visto che gli studenti delle altre Case si erano voltati per vedere cosa combinavano quelli di Serpeverde.

<< Aaaarrrggghh e va bene! Così almeno starete zitti! Bella figura mi fate fare!>> poi si strofinò il mento pensierosa.

<< Che cosa potrei cantare? Datemi un consiglio.>>

<< Mmmh potresti cantare qualcosa inerente ad Halloween.>> disse Mary.

<< Aspetta, ne conoscevo una...cavolo..come si intitolava?! Ah sì! Avete presente il film di Tim Burton “ The Nightmare Before Christmas”?>> chiese Serena.

<< E chi non lo conosce quel film?! Ma tu come fai ad averlo visto? Hai detto che i tuoi zii non permettevano né a te e né a tuo fratello di guardare la TV!>>

<< E tu credi che io abbia rispettato quella stupida regola? Sgattaiolavo di sotto qualche notte a guardarla di nascosto, no!?>> rispose Serena ghignando soddisfatta.

<< Aahaha giustamente!>> rispose Liz.

<< Comunque la canzone era “ Thi is Halloween”. Vi va bene?>>

<< Certo che sì! E' perfetta! Dai.. attacca!>> così Serena, sulla base musicale improvvisata dai suoi compagni, iniziò a cantare.

<< Boys and Girls of every age...Wouldn't you like to see something strange...Come with us and you will see....It's our Town of Halloween..>>

E poi i Serpeverde cantarono in coro

<< THIS IS HALLOWEEN ! THIS IS HALLOWEEN ! >>

E di nuovo solo Serena

<< Pumpkins scream in the dead of night !>> poi Serena si voltò verso le tavole delle altre Case << Forza ragazzi! Tutti insieme!>> disse alzando le braccia per incitare gli altri studenti ad unirsi a loro. Con un po' di riluttanza anche le altre tavolate, inclusa quella di Harry, iniziarono a cantare in coro

<< THIS IS HALLOWEEN....EVERY BODY MAKE A SCENE.....TRICK OR TREAT TILL THE NEIGHBORS GONNA DIE OF FRIGHT...IT'S OUR TOWN....EVERYBODY SCREAM...IN THIS TOWN OF HALLOWEEN ! >> la tavolata dei Professori non si unì al coro, ma lo seguì battendo le mani a tempo: Silente e la maggior parte dei docenti sembrava davvero divertirsi a quella improvvisazione canora; tutti tranne, ovviamente, Piton che se ne stava lì imbronciato con le braccia conserte ad osservare annoiato la graziosa scenetta. Il divertimento, però, fu interrotto dall'entrata improvvisa del Professor Raptor.

<< UN TROLL NEI SOTTERRANEI !!! UN TROLL NEI SOTTERRANEI !!!>> urlò spaventato. La Sala Grande si ammutolì di colpo e Silente si alzò in piedi.

<< Io..ve l'ho.. detto.>> disse Raptor prima di cadere a terra svenuto. In quel momento tutti gli studenti si alzarono disordinatamente dai loro tavoli, urlando terrorizzati.

<< SILEEEENZIO ! >> tuonò all'improvviso Silente, facendo zittire immediatamente gli studenti.

<< Ragazzi, per favore, niente panico! Adesso i Prefetti accompagneranno in ordine gli studenti nelle loro rispettive Sale Comuni. Gli insegnanti, invece, mi seguiranno nei sotterranei.>> disse calmo il Preside.

I Prefetti, quindi, da come gli è stato ordinato, iniziarono a radunare tutti i ragazzi. Una volta usciti dalla Sala Grande, Serena notò che Harry e Ron si distaccarono dal loro gruppo e si avviarono verso un altro corridoio – Accidenti, Harry! Dove cavolo stai andando?! - pensò preoccupata. Perciò, anche lei si distaccò dai suoi compagni e seguì il fratello.
Lo seguì per un buon tratto di corridoio, quando si accorse che Harry era entrato nel bagno delle ragazze –
Ma dai! Ti sembra questo il momento per spiare le ragazze?! Ah, no...Hermione! - pensò frettolosa. Si avvicinò al bagno con prudenza, finchè non vide un enorme figura muoversi freneticamente, distruggendo tutto quello che incontrava, era il Troll.
Serena, raggiunse in fretta il bagno per andare in soccorso del fratello.

<< HARRY!>> urlò. E vide che il Troll aveva afferrato per la caviglia Harry, mentre stava cercando di colpirlo con la sua enorme clava.

<< Serena! VATTENE VIA!>>

<< NO! IO NON TI LASCIO QUI!>> rispose mentre il fratello continuava ad evitare i colpi. Ron però, messo in disparte in un angolo, sembrava non sapesse cosa fare per aiutare l'amico.

<< Ma che cavolo stai facendo, Ron?! Perchè non lo stai aiutando?!>> gli urlò contro Serena.

<< Io...io non posso. Potrei colpire Harry!>> rispose tremolante di paura.

Quindi Hermione, nascosta sotto un lavandino, disse a Ron di far levitare la clava.

<< Coraggio Ron! Ce la puoi fare! Agitare e colpire!>> gli disse.

Ron, quindi, acquistata un po' di sicurezza, puntò la bacchetta verso l'arma del mostro e con il giusto movimento di polso pronunciò << Vingardium Leviosa !>> e la clava si staccò dalla presa della mano del Troll e iniziò a fluttuare sopra la sua testa. Quest'ultimo, non capendo dove fosse andata a finire, iniziò a voltarsi a destra e a sinistra. I Troll non erano creature particolarmente intelligenti.
Ron smise di puntare la bacchetta verso la clava e questa cadde violentemente in testa al Troll, stordendolo e facendogli perdere l'equilibrio.
Serena notò che il mostro stava per cadere proprio su Harry, che, in precedenza, era riuscito a liberarsi dalla presa del mostro.
Quindi, con tutta l'aria che aveva nei polmoni, Serena puntò la bacchetta verso il Troll e pronunciò ad alta voce

<< Glutino ! >> in quell'istante, dalla bacchetta della ragazzina fuoriuscì una grande quantità di sostanza appiccicosa e giallastra che scaraventò ed intrappolò il Troll, privo di sensi, contro il muro del bagno.

<< Miseriaccia! Sei stata... fenomenale!>> esclamò Ron. Ma voltandosi non vide più la ragazzina, che, infatti, era stata scaraventata, anch'essa, sopra un lavandino zampillante. L'incantesimo Incollante, se evocato con potenza, poteva provocare un effetto contrario di rinculo nei confronti del mago o della strega che lo aveva adoperato.

<< Stai bene, Serena?!>> chiese preoccupato Harry.

<< Accipicchia, che botta che ho preso! Comunque sì, sto bene.>> rispose massaggiandosi la schiena e scendendo dal lavandino. Poi si prese la gonna e la strizzò.

<< Ma guarda qua! Sono tutta fradicia!>> disse imbronciata.

<< Beh..poteva andarti peggio.>> fece notare Hermione.

<< Già.>> rispose Serena sorridendo lievemente.

In quel momento arrivarono la Professoressa McGranitt, il Professor Piton e il Professor Silente.

<< Oh mio..oh oh..oh santo Merlino! E..esigo una spiegazione da voi 3!>> disse la Professoressa indicando Harry, Ron e Serena, i quali si attorcigliarono nel parlare per cercare di inventarsi una scusa plausibile. Poi Hermione intervenne.

<< E' colpa mia Professoressa.>> la McGranitt, Piton e Silente si voltarono stupiti verso la piccola Grifondoro.

<< Stavo cercando il Troll. Avevo letto sull'argomento e credevo di poterlo affrontare da sola... >> Ron e i fratelli Potter sgranarono gli occhi e si scambiarono qualche sguardo perplesso << ...ma mi sbagliavo. Se non fosse stato per Harry, Serena e Ron..probabilmente sarei morta.>>

<< Pur stando così le cose, il tuo è stato un gesto estremamente incosciente!>> sbottò furiosa la McGranitt. In quel momento Harry notò che il pantalone della gamba destra del Professor Piton era strappato e che questa stava sanguinando. Harry diede un colpetto col gomito a Serena e le indicò con gli occhi la gamba del suo Capo Casa. Piton si accorse degli sguardi troppo curiosi dei due fratelli e si coprì immediatamente la ferita con il mantello e li fulminò con lo sguardo. Sia Harry che Serena però lo continuarono a scrutare sospettosi.

<< Da te mi sarei aspettata un comportamento più razionale. Mi ha molto deluso, signorina Granger!>> continuò la McGranitt << 5 punti verranno tolti a Grifondoro, per la tua grave mancanza di giudizio!>> poi si rivolse ad Harry, Serena e Ron << Quanto a voi 3..spero vi rendiate conto di essere stati molto fortunati! Non molti studenti del primo anno sanno affrontare un Troll di montagna ed essere in grado di raccontarlo!>> i 3 ragazzini abbassarono lo sguardo << 5 punti...verranno assegnati ad ognuno di voi....>> disse la Professoressa, lasciando tutti e 4 gli studenti felicemente di stucco << ...per la vostra fortuna sfacciata!>> disse infine voltandosi e uscendo dal bagno.

<< Bene..ora direi che potete tornare nei vostri rispettivi dormitori.>> intervenne Silente tranquillo. I 4 studenti annuirono e uscirono anche loro dal bagno con Piton e Silente che gli stavano dietro per controllare che non cambiassero direzione un'altra volta.

Lungo il tragitto, Ron si affiancò ad Hermione.

<< Ehi, ti volevo chiedere scusa per oggi.>>

<< Non importa. Avevi ragione.>> disse un tantino imbarazzata.

<< E grazie per averci coperti.>>

<< Di nulla, altrimenti a cosa servirebbero gli amici?!>> disse Hermione sorridendo. Ron ricambiò il sorriso, mentre i 2 fratelli Potter osservavano compiaciuti quella scena. Poi Hermione si affiancò a Serena.

<< Ehi, volevo dirti che sei stata...molto brava a lanciare quell'incantesimo. Chi te l'ha insegnato?>>

<< Visto che Raptor si sta rivelando un insegnante piuttosto inutile, che si limita a spiegare solo la Teoria della sua materia, ho deciso di cimentarmi per conto mio in alcuni incantesimi semplici di Difesa Contro le Arti Oscure.>> rispose impassibile Serena. Intanto, da dietro, Piton e Silente seguivano la conversazione delle due studentesse; Piton all'affermazione pungente della sua Serpe su Raptor, nascose un ghigno divertito.

<< Eheheh sì, posso capirti. Non ha molto coraggio anche se è il Professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Hai visto come è svenuto prima? Non si è nemmeno sognato di affrontare il Troll al posto nostro!>> disse ridendo.

<< Aahahah già.>> rispose Serena, sorridendo.

<< Serena, sei...una degna avversaria!>> esclamò sicura Hermione.

<< Grazie. Altrettanto.>> rispose educatamente.

<< Che ne dici? Tregua?>> domandò Hermione fermandosi e porgendo la mano a Serena. Anche Silente e Piton in lontananza si fermarono ad osservarle. Serena la scrutò attentamente. Poi strinse la mano di Hermione.

<< Va bene...>> Hermione sorrise << ...per il momento.>> aggiunse poi Serena sorridendo e facendo l'occhiolino alla Grifondoro, la quale ridacchiò – Beh..almeno è un inizio!- pensò Hermione. Silente, vedendo il buon comportamento assunto della piccola Potter, diede un colpetto col gomito sul fianco di Severus, come dire – Non sei fiero di avere un così buon partito nella tua Casa, ragazzo mio? - e quest'ultimo scambiò con Silente uno sguardo complice, avendo capito il significato di quella gomitata. Severus doveva ammettere che si era comportata egregiamente nei confronti della giovane Grifondoro.
In fine, una volta salutatisi, i due fratelli Potter tornarono con i loro insegnanti nelle proprie Sale Comuni.

 

 

******

 

Arrivata nel suo dormitorio, Liz, Penelope e Mary si precipitarono verso Serena.

<< Santo Salazar, Serena! Ma dove diamine ti eri cacciata?!>> chiese Liz.

<< Ci siamo voltade e tu eri desaparecida!>>

<< Che?!>> chiese Serena non avendo capito l'ultima parola in Spagnolo.

<< Ha detto che eri sparita.>> tradusse Mary, conoscendo un po' la lingua.

<< Eravamo preoccupate!>> continuò Liz.

<< Tranquilla, sto bene.>> la rassicurò.

<< Ma dove eri finita prima?>> chiese Mary.

<< Ero andata a dare una mano a mio fratello. Si era di nuovo cacciato nei guai.>> disse dirigendosi verso il letto.

<< Non sarebbe ora che lo lasciassi.. “crescere” un po' ?>> chiese leggermente acida Mary.

<< Non posso, Mary. Ho delle responsabilità nei suoi confronti, sono sua sorella maggiore dopotutto.>>

<< Capisco, però non puoi fargli sempre da balia!>> Serena sgranò gli occhi.

<< Sai..sei la seconda persona che me lo dice.>> rispose voltando le spalle alle sue compagne e mettendosi a letto.

<< Dai è tardi. Andiamo a dormire.>>

 

 

******

 

Intanto Silente, una volta tornato nel suo ufficio, si era seduto comodamente nella sua poltrona porpora davanti al cammino, a bersi una tazza di tè, per rilassarsi un attimo dopo tutto il trambusto accaduto prima – Finalmente un po' di pace – pensò. In quel momento, qualcosa bussò al di fuori della finestra dell'ufficio, era Fanny. Silente si alzò dalla poltrona e andò ad aprire la finestra per fare entrata la sua cara Fenice.

<< Oh..bentornata mia cara, ti sei fatta un bel giretto vero?>> disse dandole un buffetto. Silente, poi, notò che Fanny aveva in bocca una busta verdognola, proveniva dall'ospedale San Mungo – Finalmente sono arrivati! Ci hanno messo più del previsto – pensò. Aprì la busta e tirò fuori il documento che vi era contenuto dentro e lo lesse.
In quel momento il volto di Silente, da tranquillo che era, si mutò in un volto pallido, pietrificato e sconvolto –
Per Merlino..- pensò. Poi si voltò di fretta verso il quadro raffigurante il Dottor Jakyll in versione umana.

<< Presto...vammi a chiamare immediatamente il Professor Piton.>> disse con un tono che all'apparenza poteva sembrare tranquillo, ma in realtà era panico controllato.

<< Subito, signor Preside!>> rispose Jakyll. Così, quest'ultimo si avviò all'istante nelle stanze private di Severus.

Silente, dopo, si accasciò di nuovo sulla poltrona, massaggiandosi la fronte.

-Buon Dio....come la prenderà?-

 

 

 

 

Angolo Autrice:

l'incantesimo Incollante “Glutino” è di mia pura invenzione ( la parola “glutino”, tradotto dal Latino, vuol dire per l'appunto “ incollare” ) ^-^
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!

SMACK XXX alla prossima! :D

  
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