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Autore: gemellina    05/12/2007    12 recensioni
Il professor Paroceti era un uomo dall’aria piuttosto burbera e non faceva presagire nulla di positivo, tranne l’idea del suicidio visto come l’unica via d’uscita. Draco prese posto vicino al collega e ciò che vide non gli piacque per niente: il testo di Romeo e Giulietta troneggiava sul banchetto, ma fu quello che udì poco dopo che lo portò ad un’istantanea voglia di scagliarsi un’Avada Kedavra. “Giulietta era una puttana!” La storia sembrava ripetersi.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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maschio

- Senza parte maschile

 

Draco Malfoy era stato mandato a Zurigo per un congresso di tre giorni e ancora stentava a crederci.

Non aveva avuto modo di farsi un minimo di bagaglio e non aveva neanche avuto il modo di avvertire Hermione per dirle del momentaneo trasferimento.

Era solo stato catapultato sul letto dell’albergo in cui avrebbe dovuto alloggiare e si era addormentato di colpo, così appena sveglio aveva deciso di inviarle un gufo e farle sapere che non era morto o stato rapito da qualche associazione che lo voleva morto.

 

                                                        ***

 

“Blaise, non c’era comunque bisogno di dormire con me”, disse Hermione mentre il ragazzo le faceva la valigia, “Potrei farmela anche da sola… e poi credo che Pansy mi detesti!”

Blaise le sorrise dandosi da fare per prepararle anche il beauty-case.

“Sciocchezze! Pansy ti adora!”

E il concetto che aveva di adorazione era altamente alterato, tanto da non accorgersi della furia omicida che lampeggiava negli occhi della sua ragazza ogni qual volta si nominasse il nome di Hermione.

“Sarà…”

“E adesso, smaterializzati a Firenze! Buon viaggio!”

“Grazie”

 

                                                         ***

 

Negli uffici della Ghirlandi&Co, Aaron Bustworker stava dando di matto.

“E adesso dov’è quel fascicolo?”, sbottò irato facendo cadere il vaso di fiori sulla scrivania insieme al tagliacarte e alla tazza colma di caffè.

“Cazzo!”

Dal corridoio Stefania si accorse delle urla che provenivano dall’ufficio del capo che in quel momento stava seguendo una raccapricciante colazione di accoglienza nei grandi giardini del lussuoso hotel svizzero, così decise di andare a vedere chi lo stava mettendo a soqquadro.

“E’ permesso?”, chiese gentilmente aprendo lentamente la porta, e solo quando Aaron le fece cenno di accomodarsi entrò nell’ufficio.

“C’è qualcosa che non va?”, domandò.

L’uomo si passò la mano sudaticcia tra i capelli.

Era palesemente disperato.

“Non riesco a trovare il fascicolo per l’espansione della società in Germania”

“Hai provato a guardare nei cassetti?”

“Il primo posto dove ho guardato”, disse lui sempre più disperato.

Dopo minuti di estenuante ricerca, Aaron Bustworker ebbe come una sorta di illuminazione cerebrale.

“E se lo avesse portato a casa sua?”

Gli occhi di Stefania brillarono di malizia e gli si avvicinò suadente, “E se andassi a cercarlo?”, disse facendogli l’occhiolino.

Aaron valutò l’offerta, sapeva che non avrebbe dovuto darle il permesso, ma quel fascicolo gli serviva maledettamente e poi non sapeva resistere a quelle movenze da felino predatore…

Era così altamente… tossica.

“Va bene, ma fa presto!”

E con un bacio sulla guancia e una mano al di sotto della cintura dei pantaloni, si smaterializzò nella villa di Draco Malfoy.

 

 

                                                         ***

 

Stefania stava provando la stessa sensazione che si prova da bambini nello scartare i regali di Natale, e doveva ammettere che la residenza di Draco Malfoy era un bellissimo regalo.

Il suo profumo era ovunque, e poter sbirciare nella sua intimità le donava una strana sensazione di gloria.

 

 

E mentre Stefania dava un’occhiata un po’ dappertutto, Aaron sudava freddo nell’attesa dell’agognato fascicolo, Draco stava maledicendo quella dannata colazione di benvenuto, Hermione stava giusto per suonare il campanello di casa.

Avrebbe potuto benissimo smaterializzarsi all’interno, ma l’effetto sorpresa sarebbe stato più forte se gli avesse fatto credere di essere un vicino che richiedeva del sale.

 

Driiin Driiin

 

Aaron Bustworker le aveva ribadito di non farsi notare da nessuno, quindi a nessuno avrebbe dovuto aprire la porta, ma la curiosità è donna e non resistette nell’andare a vedere chi era il seccatore.

Dallo spioncino vide il visino della fidanzata del capo e nella sua testa piena di mascara si azionò una specie di piano con il quale sarebbe di sicuro riuscita a farsi il capo.

Dopotutto bastava poco per far cedere un uomo… per quanto fedele potesse essere…

 

Di fretta e furia si spogliò e si infilò sotto la doccia giusto il tempo di farle credere che usciva da là sotto, poi si avvolse nell’accappatoio di Draco e lasciando il rubinetto aperto andò ad aprire la porta.

“Desidera?”

“Vedere il mio fidanzato!”, le disse sopingendola di lato ed entrando in casa.

Stefania sorrise.

Aveva la vittoria in pugno.

“Oh, è sotto la doccia… ci hai interrotti!”, disse con tono suadente, mentre Hermione fiammeggiava dalla rabbia.

“Vi ho interrotti?”, ripetè incredula mentre  la mano stretta a pugno era solleticata dalla voglia di distruggerle quel faccino plastificato.

Si limitò a bussare alla porta del bagno, da cui ovviamente non ottenne alcuna risposta.

“Draco?”

Niente

“Apri questa dannata porta e trova una spiegazione a questo!”, era fiammeggiante e il non ricevere risposta la mandò ancora più in bestia.

Era così accecata che non prese in considerazione l’idea che Stefania le avesse architettato tutto facendola cadere nella sua trappola.

“Draco, cazzo, apri questa cazzo di porta!”

“Non ti vuole parlare… io rinuncerei!”

Hermione non disse nulla, le sferrò solo un pugno dritta sul naso e si smaterializzò in lacrime a Londra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco la risposta alle vostre domande.

I piccioncini non si sono incontrati e Stefania ha avuto un lampo di genio… se così può essere chiamato!

 

Fa molto commedia dei ritardi… ovviamente sempre e solo Romeo&Giulietta J

Oramai non posso più vivere senza Giulietta!

Poveretta!

 

I miei grazie più sinceri vanno alle mie care recensitici, e strano ma vero, prevedo tante brutte parole nelle recensioni, (sempre che me ne lasciate!).

 

Lucy Light, marygenoana, juju210, potterina_88_, SiLvIeTT4, cipychan87, redRon e lenu88.

 

Grazie mille.

 

Kisses

 

  
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