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Autore: SalazarSerpeverde    19/05/2013    6 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 74 - L’erede della stupidità (Parte Seconda)

Autore: “Allora ricapitolando. Luigi ti ha molestato per la 350° volta (oggi). Tu l’hai legato a testa in giù ed hai iniziato a pestarlo, sei stato cacciato fuori e dopo un’amorevole chiacchierata col bidello abbiamo scoperto che nella tua scuola ci sono delle segrete dove è rinchiuso un ragazzo troppo stupido per circolare tra la gente comune... uao, questi capitoli suonano sempre più stupidi di quanto non sono in realtà quando faccio delle sintesi.”
Io: “Invece di sintetizzare il capitolo precedente che non importa a nessuno, pensa a camminare.”
Bidello: “Silenzio! Se fate troppo rumore potrebbe impaurirsi e scappare.”
Autore: “E che è? Un cerbiatto?”
Bidello: “Fondamentalmente si, ma attenti a non scattargli nemmeno foto col flash.”
Autore: “Che madornale cagata.”
Bidello: “Gennarino? Sono io il bidello! Ho portato dei bulloni freschi freschi da mangiare. E se fai il bravo, ti do anche un giravite da mangiare... un giravite a stella!”
Autore: “WTF?”
Io: “Uaaaaaaaao, vorrei avere io un padre come te Gino.”
Autore: “Non capisco dove sia la gioia di mangiare giraviti.”
Io: “Ma allora non ci senti? Sono giraviti a stella... A STELLA!”
Autore: “Continuo a non vederci niente di particolarmente entusiasmate.”
Bidello: “Eccolo, quel ragazzo laggiù che cerca di mordersi il sedere è Gennaro.”
Gennaro: “SIIII! GINO! GIRAVITI! BULLONI!”
Autore: “Quanto è euforico.”
Io: “Ehi! Non fare l’ingordo! Lasciane un po’ anche a me!”
Autore: “Che casi persi.”
Bidello: “Oh, guardali! Non sono carini quando si azzannano a vicenda... o quando si leccano...”
Autore: “...o si annusano il sedere... NO! CHE SCHIFEZZA!”
Bidello: “Non apprezzi mai il lato positivo tu vero?”
Autore: “MIO DIO! Non c’è NESSUN lato positivo ok?”
Bidello: “Se lo dici tu.”
Autore: “Comunque sia... a me pare che i due ragazzi siano perfettamente identici. Guarda, perfino quando di grattano le orecchie con i piedi sono uguali.”
Bidello: “Infatti! Ora che ci penso, sembrano proprio due gocce d’acqua.”
Autore: “No! Non posso continuare a vivere con questo dubbio. Adesso che ne ho l’opportunità devo riuscire a scoprirlo!”
Bidello: “Cos?”
Autore: “Claudio è davvero il più stupido sulla faccia della Terra?”
Bidello: “E che cosa vorresti fare per metterli a confronto?”
Autore: “SEMPLICISSIMO *sorrisetto alla: stotramandoqualcosanonnecessariamenteintelligente* ”
...
DOPO
...
Autore: “Beeeeeeenvenuti signore e signori, alla prima edizione delle OLIPIADI DELL’IDIOZIA!”
Bidello: “Da questa merdosissima messa in scena che hai organizzato deduco che sei uno dei partecipanti.”
Autore: “NO! Io sono il presentatore! Non vedi il microfono, l’elegante vestito azzurro e quel pizzetto sul mento che fa risaltare i miei occhietti furbi?”
Bidello: “... ... ... no. Siamo in un sotterraneo lercio, non hai nessun microfono ne tantomeno occhietti furbi e... puzzi ancora di pipì.”
Autore: “Un po’ di immaginazione gente! Siamo qui per constatare una volta per tutte, chi sia il più stupido sulla faccia della Terra!”
Bidello: “Ah, vengo pagato troppo poco per questo genere di cose.”
Autore: “Nella prima manche vedremo i due concorrenti in gara, che mi farebbero un grande piacere se smettessero di mordere il pulsante per rispondere, sfidarsi in un’attivissima prova di matematica. Dato che è solo la prima manche, inizieremo con qualcosa di estremamente semplice!”
Bidello: “Più che delle olimpiadi sembra un gioco a premi.”
Autore: “Il pubblico è pregato di non criticare le stronzate inventate al momento, come questa!
Bidello: “E va bene. Allora azzardiamo un tifo... forza Gennarino, vai Gennarino, se vincerai questo gioco, avrai un giravitino! *tira fuori una bandierina col volto di Gennaro* ”
Autore: “Ti do 3 per il tifo grezzo... ma dove l’hai presa la bandierina? L’avevi già appresso con te? Che ne sapevi ch avremmo organizzato un gioco dove bisognava fare il tifo?”
Bidello: “Ma sentilo! Tu puoi tirare fuori due pulsanti per prenotarsi alle domande dalla giacca e io non posso estrarre una semplice bandierina?”
Autore: “E va bene! Passiamo come accennato prima alla domanda numero uno. Il semplicissimo argomento che tratterà la domanda è il seguente: Datemi la definizione di un quadrato di binomio!”
...
...
DIVENTA SERA, POI MATTINA, POI ANCORA SERA, ANCORA MATTINA E ANCORA SERA
...
Autore: “Accidenti! Non credevo possibile che i miei testicoli potessero scendere così tant...”
Gennaro: “EHI!”
Autore: “Sta rispondendo! Non ci credo!”
Gennaro: “Sono quasi... sicuro... che... stiamo parlando di Geografia, ma non è mai stata il mio forte.”
Autore: “ODDIO! NO! Perché! Uccidetemi! Uccidetemi con tanta violenza!”
Gennaro: “Che c’è? Ho indovinato?”
Autore: “NO!”
Bidello: “Si rende conto della domanda che ha fatto a questi ragazzi.”
Autore: “In effetti, dare una domanda simile a dei ragazzi che si mangiano i propri capelli senza nessun motivo, mi sembra un po’ eccessivo.”
Bidello: “Ci sei arrivato!”
Autore: “E tu? Non potevi dirlo prima che la domanda era troppo complicata per loro?”
Bidello: “Oh, l’avrei anche fatto... ma il pubblico non deve intromettersi *tono bastardo* ”
Autore: “Grr! Che rabbia. Allora cambiamo domanda. Qual è il risultato di tre più due?”
Io: “...”
Gennaro: “...”
Io: “...”
Autore: “Vi do un indizio. Inizia con CINQU.”
Gennaro: “...”
Io: “...”
Autore: “E finisce per E.”
Io: “...”
Gennaro: “...”
Autore: “Ma non è possibile! Mi verrebbe voglia di strapparmi i genitali a morsi! DAAAARGH!”
*Driiiin Driiiin*
Autore: “Pronto? Chi è?”
Prof. Pitagora: “Cinque.”
Autore: “Cinque cosa?”
Prof. Pitagora: “La risposta alla domanda.”
Autore: “Oh *stacca telefonata* Il suo istinto per la matematica le permette di rispondere a domande di aritmetica anche a distanza molto elevate.”
Bidello: “Bé, questo si che è strano.”
Autore: “Bé, dopo giorni di attesa, siamo giunti a questo risultato: Claudio 0, Gennaro 0 e Pitagora 1. Gran bel colpo di scena.”
Bidello: “Sei ancora sicuro di voler continuare questa sciocchezza?”
Autore: “Non molto. Facciamo così! Chi risponderà a quest’ultima domanda vincerà il titolo di: Secondo più stupido della Terra!”
Io: “Vai! Sono pronto!”
Gennaro: “Già!”
Autore: “Uhm, cosa posso inventarmi. Qualcosa di estremamente elementare... ecco! Quante punte ha una stella?”
Gennaro: “Stella, stella, stella... GIRAVITE A STELLA! CINQUE!”
Autore: “E vince Gennaro! Incredibile! Queste sono le emozioni della vita. QUESTE!”
Bidello: “Che grande atleta d’intelletto! Sono fiero di te!”
Io: “Uffa! Ho perso. E non ho nemmeno il giravite di consolazione.”
Autore: “Bé, Claudio. Alla fine il più stupido della Terra sei tu... ma io ne ero convinto fin dall’inizio, quindi abbiamo solo sprecato tempo. Arrivederci e grazie a tutti! Mandiamo la pubblicità!”
**Pubblicità**
Carletto: “E tu? Che cosa faresti per un sofficino?”
...
Io: “Tsé! Meglio i giraviti.” 
  
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