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Autore: sakura182blast    06/12/2007    9 recensioni
E perché non dare una sbirciatina nella vita dei nostri cari Sakura e Shaoran alle prese con un figlio vero in carne ed ossa?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Nuovo personaggio, Sakura, Sakura Kinomoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciau a tutti! Dai,sono contenta che la one shot vi sia piaciuta e che vi sia piaciiuta anche l’idea della raccolta,quindi adesso penso che ne scriverò altre,anche perché le trovo dannatamente pucce!! Ahah in questa troviamo il povero shaory che fa da baby sitter a sua figlia! Buona lettura!

 

Sakura si diede un’ultima occhiata nello specchio che stava accanto alla porta dell’ingresso.

Era tutto a posto,era pronta ad uscire.

Diede un’occhiata furtiva a destra e a sinistra,bene! Shaoran non era nelle vicinanze e di certo questa volta non sarebbe riuscito a fermerla.

Si avvicinò quatta quatta alla porta e,non appena fu sicura di averla aperta impercettibilmente in modo tale da poter catapultarsi fuori in meno di un nano secondo,urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.

"Shaoran,io esco con Tomoyo! Pensa tu a Keiko!"

Ecco! Era fatta! Si lanciò fuori ma due braccia possenti l’afferrarono improvvisamente per le gambe e la fecero cadere a terra.

"Shaoran perchè? Perché deve sempre ripetersi la stessa solfa tutte le volte che esco?!" domandò la ragazza al marito tentando di divincolarsi da quella presa ferrea che le aveva serrato le gambe in una morsa.

"Sakura sei una persona senza sentimenti!" la accusò Shaoran,stringendo ancora più forte le gambe della moglie.

"Ma che cavolo dici?! Dai fammi uscire con Tomoyo!" urlò lei in preda alla disperazione.

"No ti prego non lasciarmi a casa con quel mostro!" la implorò lui.

Al sentire quelle parole la ragazza scattò in piedi.

"Ma che cavolo dici?? Guarda che quel mostro è tua figlia!" proferì lei riuscendo a liberarsi totalmente dalle braccia di Li.

Il giovane si sedette in terra massaggiandosi i polsi con lo sguardo basso.

"Lo so,lo so ma quella bambina mi inquieta! Io non riesco a badare a lei ed alla sua incolumità,non ne sono in grado!" disse lui,sentendosi colpevole.

Stare a casa da solo con Keiko lo metteva a disagio non poco,aveva timore che sotto la sua sola sorveglianza quella piccola bambina di nemmeno quattro anni avrebbe potuto farsi male,non si sentiva poi un granchè come padre.

Lo sguardo della ragazza cambiò;si chinò e guardò Li nei suoi profondi occhi nocciola.

"Perché sei così severo con te stesso? Tu dici di essere un pessimo padre ma questo non è assolutamente vero!" esclamò lei per infondere coraggio a Shaoran,che coi bambini proprio non ci sapeva fare.

"Dici Sakura? E allora che mi dici di quella volta che tu eri uscita per delle commissioni e quando sei tornata Keiko aveva cinque punti sul ginocchio sinistro perché era caduta dalle scale e si era tagliata? Non è forse stata colpa mia? Non ho saputo guardarla come si doveva e di risultato lei si è ferita." Disse lui cupo,ribattendo alla precedente affermazione della giovane.

"Ma Shaoran,queste cose capitano più spesso di quanto tu creda,sarebbe capitato anche se io fossi stata in casa." Ammise Sakura,sorridendo a Shaoran.

Lui si alzò in piedi e si appoggiò al muro con la schiena incrociando le braccia al petto.

"Dici?"

"Certo!" esclamò lei convinta.

"Dai ti prego,lasciami andare da Tomoyo! Lo sai che si sposa con Hiiragisawa e mi ha chiesto se l’aiutavo coi preparativi dato che io già ci sono passata!" lo implorò lei di nuovo,facendogli due occhioni dolci che non sapevano farsi dire di no.

"Oh e va bene,vai pure,cercherò di evitare che Keiko muoia,però non ti prometto di ritrovarla integra al tuo ritorno!" scherzò lui,inserendo però un po’ di serietà nelle sue parole pronunciate con tanta ironia.

Sakura emise un gridolino di gioia e si lanciò al collo del ragazzo baciandolo a fior di labbra.

"Sei il marito migliore del mondo! Ti amo!" esclamò.

Pochi secondi dopo stava già correndo filata lungo la strada nel timore che Shaoran potesse avere un ripensamento.

Il ragazzo sospirò sconsolato,e così quel pomeriggio la casa sarebbe stata solo sua e di Keiko.

"Dov’è annata la mamma?" domandò una voce argentina alle sue spalle.

Shaoran si voltò,dietro di lui c’era la piccola Keiko.

Quattro anni da compiere,lunghi capelli castano scuro legati in due codini ai lati della testa,due occhioni verde smeraldo che la rendevano tanto puccia,una maglietta rosa ed una saloppette di jeans. In una mano teneva Mao-chan,un peluche a forma di gatto che la piccola aveva chiamato così perché lo riteneva una sorta di compagno di vita di Kero-chan,mentre invece l’altra mano era alta,all’altezza del viso e la bambina si succhiava il pollice di quella mano con insistenza.

Li sorrise e si avvicinò alla bambina prendendola in braccio.

"È andata ad aiutare zia Tomoyo,ma torna presto...spero...." disse Shaoran avviandosi verso il salotto. Ora le avrebbe messo su una delle tante cassette della Walt Disney che Sakura si ostinava a comprarle sempre così Keiko se ne sarebbe stata tranquilla incollata al televisore fino al ritorno della madre.

" apetta!" esclamò la bambina divincolandosi dalle braccia forti del ragazzo intenzionata a scendere.

"Aspetta? Perché,cos’è successo?" domandò spaesato Shaoran.

"Caduto Mao-chan!" disse la bambina correndo verso il peluche che le era sfuggito dalle mani.

Recuperato il gatto,la bambina corse di nuovo verso il padre e gli si parò davanti allungando le braccia verso l’alto per essere di nuovo presa in braccio.

"che tenera!" pensò Shaoran sorridendo,notando che allungando le sue corte braccina arrivava a malapena all’altezza del suo ventre.

"Braccio! Braccio!" esclamava alzandosi sulle punte dei piedi.

Il ragazzo l’accontentò,così si abbassò per riprenderla fra le braccia.

"Allora Keiko,che cosa vorresti guardare?" le domandò.

La bambina si portò una mano sul mento,proprio come i grandi pensatori,poi sorrise.

"Bella e bettia!" esclamò tutta felice.

Shaoran,invece,cadde in preda ad una profonda depressione.

"L-la bella e la b-bestia?" domandò sgomento.

"Tì!" urlò felice Keiko,sorridendo ancora di più.

"Ma Keiko...lo abbiamo già visto un centinaio di volte,non possiamo cambiare film?" le chiese il ragazzo,in piena crisi depressiva.

Gli occhioni della bambina iniziano a tremolare tutti e delle lacrime timidamente presero ad impossessarsi di quegli smeraldi lucidi.

"A te papi non piace la bella e la bettia?" chiese con la voce rotta dal pianto.

"Kyaaaaah! No scherzavo scherzavo Keiko! La bella e la bestia! Evviva evviva!" esclamò Shaoran sull’onda dell’entusiasmo.

La piccola tirò su col naso e si asciugò le lacrimone che avrebbero volute scenderle lungo le guance.

"Bella e bettia!" urlò correndo verso il mobiletto adibito a porta-cassette e mettendosi a cercare quella che voleva vedere.

La sua ricerca durò venti minuti buoni,ma della cassetta nessuna traccia;anche Shaoran le diede una mano ma non riuscì a cavare un ragno dal buco.

"Non c’è!" disse Keiko ancora sul punto di una crisi di pianto.

Li sudava freddo,che avrebbe dovuto fare? Passarla sulla piastra col gas aperto finchè non si addormentava così sarebbe stata a letto almeno fino al ritorno della madre? Ma mica poteva farlo! Se Sakura lo fosse venuta a sapere lo avrebbe sbattuto fuori di casa come minimo,anzi,forse lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani,quindi quella era un’ipotesi da scartare.

"Ehm....Keiko...perchè non..perchè non...." iniziò lui balbettando in attesa che una qualsiasi divinazione gli giungesse dal cielo in suo soccorso.

Detto fatto. Gli cadde in testa una di quelle bambole di plastica,era una Barbie.

Shaoran osservò la bambola,poi confuso guardò verso il cielo con timore:la divinazione era giunta,il grande demone celeste aveva ascoltato la sua preghiera.

Un’altra cosa lo colpì in testa e lui raccolse anche questa.

Stavolta non era Barbie,bensì Ken. Dio li fa e poi li accoppia.

Sentì un risolino,era sua figlia.

Ma quale demone celeste! Era stata Keiko a lanciargli dietro quelle bambole.

"Giochiamo a Barbie!" esclamò tutta felice,afferrandone un’altra per iniziare a giocare insieme al padre.

Una crisi depressiva doppia razione colse di nuovo Shaoran,questa volta toccava alle bambole,c’era qualcosa di più deprimente che giocare con le bambole di tua figlia?

Rassegnato e con un’aura oscura che lo circondava iniziò un piccolo teatrino per il sollazzo della sua bambina. Afferò una bambola femmina ed una bambola maschio ed iniziò un dialogo felice per giochi felici con bambini felici.

"Ehy Barbie!"

"Ehy Ken!"

"Cosa fai?"

"Niente! E tu?"

"Niente!"

"Papi quetta ‘toria è noiooooosa!" disse Keiko con disappunto.

"Uffa Keiko,io non so giocare con le bambole! Non posso insegnarti a giocare a Baseball e a fare un ottimo Home Run?" disse lui di rimando agitando la Barbie sotto il naso della figlia,forse con troppo impeto,fatto sta che la testa della bambola si staccò ed arrivò dritta in faccia alla piccola Keiko che urlò per lo spavento.

"Kyaaaaaaaaah!"

La bambina scappò e si nascose nell’armadio degli asciugamani.

Shaoran la seguì e si acquattò accanto all’anta dell’armadio che Keiko aveva prontamente chiuso.

Il ragazzo iniziò a grattare l’anta richiamando l’attenzione della bambina.

"Keiko,scusa se ho urlato e se ho decapitato la tua bambola..." mormorò cupo.

Sapeva che sarebbe finita male quella giornata.

"Voglio la mia mamma!" disse secca la piccola,iniziando a piangere.

"Anch’io,e non sai quanto!" ribattè Shaoran disperato.

Sakura si fidava di lui e gli aveva detto tutte quelle bellissime cose prima di uscire...come avrebbe reagito quando sarebbe venuta a sapere che lui aveva fallito?

Improvvisamente Shaoran si ritrovò a pensare alla prima volta che i suoi occhi avevano incontrato quelli di sua figlia,sorridendo a quel tenero ricordo.

"Lo sai Keiko..." iniziò lì un discorso che probabilmente la bambina non sarebbe mai riuscita a capire,ma lui sperava che in fondo al suo cuore lei potesse comprendere che cosa le stesse dicendo. "Il giorno in cui sei nata non lo dimenticherò mai."

"Pecchè?" chiese la bambina curiosa.

Shaoran sorrise appoggiando il capo all’armadio.

"Perché quello è stato uno dei giorni più belli di tutta la mia vita." Ammise lui.

"I Gionni belli delle tua vita?" ripetè lei,non comprendendo bene.

"Sì Keiko. Il giorno in cui vidi per la prima volta tua madre,il giorno in cui l’ho sposata,il giorno in cui sei nata tu...sono tutti giorni che mai mi scorderò. Vuoi sapere che cosa successe il giorno in cui sei nata?" le domandò lui tamburellando le dita sul legno dell’armadio.

"Tì!" esclamò la bambina,ormai dimentica delle lacrime che stava versando fino a poco prima.

"Ecco" iniziò lui "quel giorno io ero andato all’aereoporto a prendere nonna Yelan,gliel’avevo detto per telefono che presto saresti nata e lei era voluta venire qui per poterti vedere fin da subito. La stavo aspettando con Touya quando tuo nonno Fujitaka mi chiamò,dicendomi che la mamma aveva le doglie e l’aveva portata in ospedale. Capisci Keiko? Stavi nascendo,ed anche con un po’ di anticipo,avevi tanta voglia di venire al mondo non è vero?"

La piccola aprì l’anta ed uscì sedendosi sulle gambe del padre.

"E poi?" domandò curiosa.

"Io sono corso come un pazzo all’ospedale ed ho raggiunto la mamma,aveva un po’ di paura ma disse che la mia presenza l’aveva tranquillizzata. Non so fino a che punto potetti tranquillizzarla dato che in sala parto sono svenuto e caduto a terra come una pera cotta. Mi svegliai qualche ora dopo in un letto d’ospedale e lì realizzai quello che era successo;corsi nella stanza di Sakura e vidi che lei stava bene. Tirai un sospiro di sollievo e tentai di parlare ma le parole mi morirono in gola non appena ti vidi. La mamma ti teneva tra le braccia. Eri così piccola,così bella che non sapevo nemeno io cosa dire."

Keiko lo abbracciò stringendolo forte e Shaoran le baciò la testa fra i suoi capelli castani.

"Non penso però che tu ora possa capire ciò che sto cercando di dirti,ma non importa." Disse lui accarezzando la nuca della bambina.

"Ti voglio bene anch’io papi!" esclamò Keiko sosprendendo non poco Li. Allora infine lei aveva capito più di quanto c’era da capire.

Si alzò in piedi e lo stesso fece la piccola.

"Ti va se ti leggo una bella favola?" le domandò lui stringendole una mano.

"Tì!" esclamò Keiko "La bella e la bettia!"

Shaoran la guardò sgomento e si abbassò all’altezza del suo viso afferrandole le spalle.

"Perché abbiamo anche il libro?" le chiese sconvolto.

"Tì,me l’ha comprato la mamma!" disse lei tutta contenta,correndo poi verso il salotto e sedendosi sul divano in attesa che il padre tornasse con il libro.

Shaoran recuperò la fiaba e si recò in salotto sedendole accanto. Si accingeva ad iniziare la lettura ma la bambina lo fermò.

"Apetta papi,a te non piace la bella e la bettia,vuoi leggere un’altra fabia?" gli domandò Keiko guardandolo preoccupata.

Shaoran le sorrise facendole una carezza.

"Non importa tesoro,te lo leggo volentieri."

La porta dell’ingresso di casa Li si aprì e fece capolino Sakura.

"Scusami Shaoran-kun se ho fatto così tardi!" disse togliandosi il cappotto ed appoggiandolo sull’appendiabiti in attesa della sfuriata del marito.

Nessuno però era venuto ad accoglierla,né per sgridarla per il ritardo,né per accoglierla con un bell’abbraccio.

Confusa entrò in salotto e ciò che vide le parve a dir poco straordinario.

Shaoran e la piccola Keiko erano vivi (soprattutto questo!!) addormentati,lui con un libro di favole aperto sulla faccia,lei coricata sul petto del padre che lo abbracciava incosciamente anche nel sonno.

Sakura non potette fare a meno di sorridere.

Si avvicinò ai due ed evitando di svegliarli prese la bambina in braccio per portarla nel suo letto. Quando tornò nel salotto Shaoran stava ancora dormendo,così gli si avvicinò e lo baciò sulla guancia svegliandolo.

"Non vorrai mica dormire sul divano?" gli chiese Sakura sorridendo.

Un po’ frastornato,il ragazzo si alzò a sedere guardandosi attorno:notò dalla finestra che fuori era già buio.

"Keiko?" domandò lui,notando la sua assenza.

"L’ho messa a letto." Rispose la ragazza recandosi in cucina per preparare la cena.

"Che cosa vuoi che ti prepari Shaoran-kun?" gli chiese Sakura rovistando nel frigorifero.

"Mah,quello che vuoi,per me va bene tutto. Basta che cucini quaclosa perché ho davvero una fame da lupi!" ammise Shaoran raggiungendo la moglie in cucina.

"Piuttosto dimmi Shaoran-kun,che cosa avete fatto tu e Keiko oggi pomeriggio?" domandò Sakura sorridendo mentre che su un tagliere tagliuzzava veloce un po’ di verza.

"Sai,le solite cose nulla di che." Rispose vago Shaoran,sedendosi a tavola davvero esausto per quel pomeriggio faticosissimo.

Sakura sorrise ma poi pestò qualcosa con un piede. Si chinò curiosa di sapere che cosa fosse e quando si rialzò osservò il marito confusa.

"E questa che cos’è?" chiese la ragazza mostrando a Shaoran la testa di una Barbie.

Il ragazzo rise,prendeno fra le mani quel pezzo di giocattolo.

"Niente Sakura,solo un piccolo incidente!"

Kyaaaaah ma quanto è kawaii Shaory versione padre?? Io lo trovo tanto dolce!! ^o^

Ringrazio tantissimo chi ha recensito lo scorso capitolo:Enzasakura,Piajoe22,Sakuretta94,Yumemi,Ichigo_91 ed Eragon1001!

Grazie mille per aver recensito la scorsa one shot!!

Spero che anche quetsa sia di vostro gradimento,ciauuu alla prossima shot! ^-^

   
 
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