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Autore: Jewels5    20/05/2013    9 recensioni
Lei era drammatica.
Lui era dinamico.
Lei era precisa.
Lui era impulsivo.
Lui era James e lei era Lily, e un giorno condivisero un bacio, ma prima condivisero numerose discussioni, poiché lui era presuntuoso e lei dolce, e le questioni di cuore richiedono tempo.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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*Angolo della traduttric che ha davvero bisogno di dormire*
Benvenuti adorabili lettori ad un altro capitolo di questa meravigliosa storia. Dopo una serie di micro (e macro) disastri, siamo riuscite a confezionare ancora una volta il seguente capitolo. Spero che la mia tontaggine non abbia confuso le parti e tutto. A presto! 
WaitForIt


Recap
: il fratello di Luke Harper, Logan, potrebbe essere un Mangiamorte. Sirius scopre che suo zio sta morendo ed è arrabbiato perchè Alphard non lo aveva informato prima. Piton attacca Marlene, perché gli viene ordinato di attaccare Lily, ma riesce a convincere (con la magia) il suo co-pre-magiamorte Hester che quella sotto Cruciatus è Lily, non Marlene. James sospetta che ci sia Piton dietro l'attacco, anche se la Confusa Marlene non è d'accordo. Sul giornale c'è un articolo su tre Auror uccisi in un alterco con dei Mangiamorte. Dopo la visita ad Hogsmeade, Luke va da Lily e le chiede di seguirlo al villaggio senza fare domande—è una questione di vita o di morte. Lei lo segue al negozio abbandonato degli Harper.

Capitolo 17- Gli Harper

O

"Wake Up, Little Susie"
 

Lily aveva già visto il suo volto prima. Erano stati a scuola insieme dopotutto, nonostante fossero in Case diverse e i vari anni di differenza avessero impedito qualsiasi tipo di rapporto. Inoltre, Luke aveva delle foto, e una era apparsa sul giornale qualche mese prima. Aveva la mascella come quella di Luke, ma i suoi occhi erano più scuriquasi neri. Aveva un naso un po' curvo, il viso non rasato e i capelli castano chiaro. Lily aveva già visto il volto di Logan Harper prima, ma le risultò in qualche modo diverso ora—forse per colpa del sangue e della sporcizia.

Logan sedeva sul pavimento della stanza, appoggiato contro il divano vicino al fuoco.

E questa chi è?” chiese Logan, e anche se alcuni suoi tratti potevano somigliare a quelli del fratello, la voce non era uno di questi. Era graffiante e ruvida, come quella di Luke non era mai stata.

Può aiutarti,” fu la vaga risposta di Luke, e Lily a queste parole si rivolse al suo ragazzo.

Che cosa ha fatto, cosa ci fa qui, e a cosa ti servo io?” chiese lei, velocemente e piuttosto bruscamente.

Puoi fidarti di lei?” volle sapere Logan.

Certo che posso fidarmi di lei,” disse Luke; esitò prima di rispondere alla domanda di Lily. “Lily—questo... questo è mio fratello Logan. È stato... ferito. Sta sanguinando... Credo sia una ferita maledetta...”

Certo che è una ferita maledetta,” scattò Logan.

Taci” ordinò Luke a Logan. Rivolgendosi a Lily, continuò urgentemente: “Mi serve che tu prepari una pozione per aiutarlo a far coagulare il sangue. Sei mille volte meglio di me a Pozioni, e...”

Luke, dovrebbe andare al San Mungo,” interruppe Lily. Logan tossì.

Lo sai che non può,” la pregò Luke.

Il Ministero ha detto che non è sotto arresto. Lo vogliono solo per interrogarlo. Dovrebbe andare al San Mungo... sarà molto più sicuro così.”

Non posso, Lily,” disse Luke. “Non ci vuole andare, e se non smette di sanguinare, morirà.” Uno sguardo all'accigliato ma debole Logan confermò a Lily che almeno questo era vero. Qualunque cosa sarebbe accaduta, doveva accadere in fretta. Non c'era tempo per pensarci sopra, per soppesare le opzioni, per rischiare, e la ragazza non avrebbe potuto semplicemente lasciarlo morire così.

Non ho niente con cui lavorare,” mormorò Lily, passandosi una mano fra i capelli. “Mi servirebbero istruzioni, un calderone, un fuoco ardente, e gli ingredienti, e...”

Ho tutto io,” disse subito Luke. Indicò la borsa che Lily aveva notato prima; “Ho comprato mezza farmacia, e c'è una stanza che puoi usare.” disse indicando le scale; stava per mostrarle la strada, quando Lily lo fermò.

Devo dare un'occhiata alla ferita,” disse.

Oh. Ma certo.”

Lily si accostò al mago ferito, che sobbalzò quando la ragazza si inginocchiò accanto a lui sul pavimento di legno. “Qual è il tuo nome, comunque?” chiese Logan, mentre Lily rimuoveva delicatamente la benda.

Lily” replicò lei distrattamente. La ferita era piccola—a malapena della lunghezza del suo anulare, ed ad ogni modo sanguinava copiosamente. “Quando è iniziato il sanguinamento? Come te la sei procurata?”

Logan non rispose, quindi si inserì Luke: “Se l'è fatta... quasi ventiquattro ore fa. Non ha cominciato a sanguinare fino a questa mattina, però. Se l'è procurata quando...”

Luke,” censurò il fratello maggiore.

Deve saperlo, Logan,” sbottò Luke.

No, non deve.”

Invece sì,” si inserì Lily. Quando nessuno dei due parlò, aggiunse impaziente: “Puoi almeno dirmi se è stato un incantesimo, o ti sei tagliato con qualcosa, o...?

Una fattura” borbottò Logan.

Ha trovato un incantesimo che ha fermato il sanguinamento per quasi tutto il pomeriggio,” aggiunse Luke. “Ma ha ricominciato di nuovo circa un'ora fa, e da allora non ha funzionato niente.”

Lily come?” disse Logan, mentre Lily puliva la benda con un semplice incantesimo.

Mmm?”

Hai detto di chiamarti 'Lily'. Lily come?”

La ragazza incontrò il suo sguardo. “Evans.”

Evans? Chi è la tua famiglia?”

Nessuna che conosci.”

Una sanguesporco?” chiese Logan bruscamente.

"Logan!"

Io non insulterei il mio sangue se fossi in te,” replicò seccamente Lily, continuando ad esaminare il taglio. Logan guardò Luke.

Lascia perdere. Non voglio che lavori alla pozione. Non mi fido di lei.”

Per me va bene,” scattò Lily. Si rimise in piedi e si avviò verso la porta, ma Luke le bloccò il passaggio, guardando supplichevolmente sia il fratello sia la sua ragazza.

Logan, non posso fidarmi di nessun altro, e se non ti lasci portare al San Mungo, non c'è un'altra soluzione.”

Potresti prepararla tu la pozione...” cominciò Logan, ma Luke lo interruppe.

Sono negato a Pozioni—lo sono sempre stato. So che non ti fidi di Lily, ma non la conosci. È bravissima in Pozioni, e non farebbe del male a nessuno. Men che meno ad una persona a me cara.” Qui, guardò significativamente Lily. Logan continuò ad essere accigliato, ma non mosse più altre rimostranze. Lily sospirò pesantemente.

Dammi il libro, allora.”

Luke tirò fuori dalla borsa un tomo voluminoso, porgendoglielo e conducendola fuori dalla stanza. Chiuse la porta dietro di loro e si avviò verso le scale per il pianterreno. “Lì ci sono due pozioni per il coagulamento del sangue; non so sicuro su quale...”

Ti servirà quella di Haveshamp” mormorò Lily, sia a se stessa sia a Luke. “Quella di Warlock Bace è più veloce da preparare, ma non è così efficiente sulle ferite da maledizione.” Seguì Luke giù per il piano terra, attraverso quella che era stata una volta l'area principale del negozio, e in una stanza secondaria. Un fuoco era stato acceso, ed era stata disposta una tavola con sopra una dozzina di ingredienti per pozioni. Inoltre, c'era una sedia vicino al fuoco ed al calderone. “Mi servirà un altro calderone,” disse lei.

Perchè?”

Due parti della pozione dovranno essere preparate separatamente e poi combinate alla fine,” spiegò lei. Luke esitò. “Vuoi che lo faccia o no?” insisté la rossa, e l'altro annuì rapidamente.

Va bene. Vedrò di trovarne uno.”

Grazie.”

La ragazza aprì il libro e scorse i titoli all'indice. Localizzata la pagina giusta, diede una letta alla lista di ingredienti e si diresse verso il tavolo. Luke la osservò apprensivo mentre spostava vari ingredienti su parti differenti del tavolo, borbottando tra sé e sé e contando le parti sulle dita. Dopo pochi minuti, la ragazza finì, sospirò, e si girò verso Luke.

Tutti gli ingredienti sono qui,” disse lei. “Posso farla. Dovrebbe volerci un'ora. Tuo fratello ha usato un incantesimo per rallentare il sanguinamento, quindi non credo che si dissanguerà per allora, ma... fai in modo che non se ne vada troppo in giro, d'accordo?” Afferrò il tavolo e lo spinse un po' più vicino al calderone ed al fuoco.

Va bene.” Luke si avvicinò alla porta, ma si fermò alla soglia. “Lily...”

Il calderone,” lo interruppe freddamente.

Giusto... giusto.” Se ne andò, e Lily si sedette sulla sedia che le era stata preparata. Chiuse gli occhi e si passò una mano fra i capelli, respirando profondamente per un po'. Poi, aprendo gli occhi, si mise al lavoro.


Era una pozione noiosa da preparare. Le istruzioni includevano molti dettagli, non solo relativi agli ingredienti da aggiungere, ma anche sull'intensità del fuoco e sulla temperatura della stanza. Di conseguenza, Lily impiegò tanto tempo ad usare la bacchetta per regolare le condizioni ambientali quanto ne passò a lavorare direttamente sulla pozione.

Anche quella le prese più tempo del previsto—la linfa di pino era lenta da estrarre, e il pelo di kneazle non aveva cambiato il liquido nella giusta sfumatura di marrone, il ché voleva dire che doveva bilanciarla con un po' di artigli di drago in polvere. Lily tuttavia si prese tutto il tempo necessario; andare di fretta era il più grande sbaglio che si potesse commettere nella preparazione di pozioni, e una sola goccia sbagliata avrebbe potuto facilmente uccidere Logan così come salvarlo. Quindi passò quasi un'ora e mezza prima che Lily mise il più grande dei due calderoni sul fuoco, mescolò due volte in senso orario, per uscire poi dalla stanza.

Le gambe e la schiena erano entrambe un po' intirizzite per la posizione scomoda che aveva mantenuto durante i precedenti novanta minuti, e i suoi occhi erano provati dalla scarsa illuminazione. Si stiracchiò e sbadigliò mentre usciva dalla sua stanzetta, attraverso il corridoio principale, e in un'altra stanza secondaria, nella quale sapeva si era rintanato Luke.

Lily bussò due volte sullo stipite della porta di legno. Luke si era appisolato su una sedia, ma il Corvonero si ridestò al suono del pugno di lei sulla porta. I suoi occhi offuscati si aprirono, posandosi su Lily e facendolo raddrizzare sulla sedia.

Lily...” Si schiarì la voce. “Va tutto bene?”

Lily annuì e entrò nella stanza. “La pozione è sul fuoco; ci vorranno altri dieci minuti.”

Oh. Okay.”

La rossa si sedette su una sedia e guardò attentamente il suo ragazzo.

Come sta?” chiese lei, il tono molto più morbido dell'ultima volta in cui si erano parlati. “Qualche miglioramento?”

Luke scosse la testa. “Si è sdraiato ora. Credo stia provando molto dolore.”

Quando lo hai trovato?” domandò Lily. “O è stato lui a trovarti?”

Mi ha trovato lui,” spiegò Luke. “È stato subito dopo che te ne sei andata... ha attirato la mia attenzione fuori dalla strada principale-ha detto che stava andando al negozio, e che avrei dovuto incontrarlo là. Aveva un altro paio di ferite... niente di grave, e sono riuscito a medicarlo. È stato quello che abbiamo fatto per la maggior parte del pomeriggio. Poi ha ricominciato a sanguinare, e non smetteva più. Mi sono ricordato una pozione che avrebbe potuto funzionare, ma sapevo che non sarei mai stato in grado di prepararla... Sono negato in pozioni. Sei l'unica di cui mi sarei potuto fidare... che non sarebbe corsa via urlando o che avrebbe provato a consegnarlo.”

Se è innocente, non dovrebbe avere nulla di cui preoccuparsi,” mormorò Lily risentita.

Questo gliel'ho detto anch'io” insisté Luke. “Ma lui non la vede in questo modo, no? Pensa sempre che siano tutti fuori a cercarlo.”

Perché è venuto da te? Perché non da un altro membro della famiglia o uno dei... uno dei suoi amici.” L'implicazione dell'ultima parola non venne colta da Luke.

Non vuole far arrabbiare la mamma. Non ti so dire perché non sia andato dai suoi amici—non aveva nemmeno intenzione di farsi vedere da me. Stava andando a stare al negozio per una paio di giorni, ma quando ha visto tutti gli studenti di Hogwarts in giro per le strade, ha pensato a me.”

E cosa hai intenzione di fare?” chiese Lily.

Non so... deve prendere una decisione da solo. Non posso forzarlo a consegnarsi, no? Non ha commesso un reato—lo vogliono solo per testimoniare o qualcosa del genere. Una volta che sarà guarito, probabilmente starà qui per un paio di giorni, e poi non so dove si dirigerà. Dubito che me lo dirà.” Lily stette seduta in silenzio per un po', finché Luke chiese: “A cosa stai pensando?”

Stava pensando alla Gazzetta del Profeta di quella mattina, al luogo in cui Logan si era potuto procurare quelle ferite, a tutto quello che James Potter le aveva detto ai Tre Manici di Scopa, ai tre Auror morti i cui assassini erano in libertà. Era un bel po' di roba a cui pensare. “Ti ha detto come si procurato quelle ferite?”

Luke esitò, poi scosse la testa. “È la mia famiglia, Lily. È mio fratello. Non potevo semplicemente lasciarlo da solo, no?”

No,” convenne Lily. “Certo che no.”

Senti, sono veramente grato per tutto quello che stai facendo,” continuò a quel punto il suo ragazzo. “Sapevo che mi avresti aiutato, e non posso davvero ringraziarti abbastanza.”

Be', non avrei potuto... non avrei potuto lasciarlo morire per dissanguamento e basta...” (Anche se è un Mangiamorte...) Luke sembrava voler aggiungere qualcosa, ma Lily si alzò di nuovo e disse: “Sarà meglio che vada a andare controllare la pozione.”

Vengo con te,” promise Luke, seguendola.

Il liquido denso e corposo nel calderone stava giusto diventando della giusta sfumatura di rosso scarlatto quando Lily arrivò. Lo mescolò ancora una volta e osservò la pozione bollire. “È pronta,” disse a Luke, prendendo una fiala dal tavolo e versando poche mestolate di pozione al suo interno.

Forse,” cominciò nel frattempo Luke, “sarebbe meglio se gliela dessi io.” All'espressione infelice di Lily, si sbrigò ad aggiungere: “Mi dispiace, Lily, ma lui si fida di me, e ho bisogno che la prenda! Sarebbe meglio se non gli si ricordasse ancora di più che è stata...”

Preparata da una sanguesporco,” finì Lily arrabbiata.

Per favore, Lily, non dire cose del genere,” la pregò Luke. “Non... Non parliamo di queste cose, d'accordo? Non pensiamoci! È mio fratello. Non è perfetto, ma è mio fratello, e non puoi affrontarlo su queste cose. Lasciami... lasciami solo somministrargli la pozione. Sarà più semplice così.”

Non pensiamoci e basta?” scattò Lily bruscamente, passando la fiala al suo compagno. “Luke, non so nemmeno da dove cominciare.”

Di che diavolo stai parlando?”

Era assolutamente pronta a litigare con lui sulla questione... a urlargli e a provare ad alzare il velo persistente che sembrava oscurare la vista del suo ragazzo, e invece—in un momento di straordinario autocontrollo—Lily si limitò ad espirare pesantemente, a chiudere gli occhi, e a posare le mani sui fianchi, sforzandosi di calmarsi. “Niente,” soffiò. “Non sto parlando di niente. Faresti meglio a dare quella a Logan. Sarò su in un minuto... voglio solo pulire un po' qui.”

Grazie,” ripeté Luke quando fu alla porta. Lily annuì brevemente.

Quando raggiunse la stanza al piano superiore una manciata di minuti più tardi, Luke stava ancora cercando di convincere Logan che la pozione lo avrebbe aiutato. Lily rimase sull'uscio, le braccia conserte mentre osservava il piccolo battibecco. Luke aveva avuto ragione su una cosa—le condizioni di suo fratello andavano certamente deteriorando. Il mago più grande era ora paurosamente pallido, e nonostante avesse mantenuto la sua posizione sul pavimento, era completamente appoggiato al divano, come se dovesse impiegare tutta la sua energia per tenere su la testa.

Logan, ti prego,” implorò Luke. L'attenzione di Logan, comunque, era ora tornata su Lily; la squadrò con la simile—seppur vacillante—forte avversione di prima.

Non mi fido di te,” disse con calma: le somiglianze familiari diventavano sempre meno apparenti.

Se avessi voluto ucciderti, l'avrei lasciata preparare a Luke,” replicò Lily.

Logan sbuffò derisorio. “Va bene.” E con questo, prese la fiala dalle mani di Luke, la stappò, e ne assaggiò un gocciò. Sobbalzò. “È disgustosa.”

Non sapevo che facesse differenza,” disse Lily.

Faccio un po' di tè,” si inserì ansiosamente Luke, ma come fece per andare alla porta, Logan lo richiamò.

Lascialo fare a lei.” Ghignò provocatorio a Lily, la fiala ancora posata sulle labbra.

"Logan..."

No, va bene,” interruppe Lily. “Faccio io. Dove devo andare?”

La cucina è alla porta accanto.” Luke indicò verso uno dei muri, e Lily se ne andò. Quando fece ritorno, Logan aveva vuotato il contenuto della fiala e si era messo sul divano. La sua espressione facciale era quella di dolore trattenuto.

Non sta funzionando; sto ancora sanguinando,” abbaiò a Lily. La ragazza stava facendo levitare tre tazze di tè con la bacchetta e si limitò ad alzare gli occhi.

Dagli ancora un minuto o due.”

Aveva ragione; passarono pochi minuti, e la ferita aveva smesso completamente di sanguinare. Poco dopo, aveva iniziato a rimarginarsi, e un po' di colore tornò sul viso del mago. Tuttavia Logan sembrava ancora straordinariamente malandato; Luke consigliò al fratello di dormire, e l'Harper maggiore scosse la testa all'indirizzo del fratello e insisté di stare bene. Lily fece levitare la tazza di tè in modo che si posasse, a mezz'aria, vicino a Logan. “Puoi berne quanto vuoi. Non dovrebbe interferire con la pozione... se non altro, ti aiuterà ad avere qualcosa nel tuo corpo.”

Logan prese a malincuore il tè che aveva richiesto lui stesso e lo sorseggiò. Luke prese posto vicino al fuoco e lo imitò, ma Lily rimase in piedi a bere il suo tè vicino alla porta. Logan finì in fretta la sua tazza e, con grande sorpresa di suo fratello, crollò sul cuscino del divano e si addormentò.

È normale?” chiese Luke bisbigliando a Lily, per paura di svegliare l'altro.

È normale quando hai appena ingerito una tazza di tè alterata con pozione soporifera,” disse Lily in modo piuttosto calmo. Luke si alzò in piedi.

Che cosa hai fatto?” scattò, attraversando la stanza. “Lo hai drogato?”

Non c'è bisogno di tenere la voce bassa,” continuò Lily, con lo stesso tono piatto. “Non si sveglierà”.

Lily,” abbaiò Luke. “Chi ti credi di essere? Non puoi semplicemente... ecco a che serviva l'altro calderone, vero? Circe, ho già avuto abbastanza problemi a convincerlo a fidarsi di te! Cosa penserà ora che lo hai...”

Per quanto mi piacerebbe sentire questa storia,” interruppe Lily, posando il suo tè, “non c'è tempo. Rimarrà addormentato per circa quindici minuti. Se ti senti troppo sleale a portarlo al Ministero, dovresti lasciarlo al San Mungo. Si assicureranno che tutte le sue ferite sono guarite, e a quel punto sapranno cosa fare di lui.”

Di cosa stai parlando?”

Sto parlando del fatto che hai qualcuno addormentato su quel divano che è ricercato dal Ministero della Magia, e hai il dovere di fare quello che è meglio per tutti... compreso lui. Io ho sbrigato la parte fredda e senza cuore della pozione sonnifera e del mentire... puoi dirgli che sono stata io a smaterializzarsi con lui al San Mungo se ti fa sentire meglio, ma...”

Non ho intenzione di consegnarlo!” urlò quasi Luke. La ragazza non aveva mai sentito la sua voce così alta, ma Lily rimase risoluta.

Luke, so che è tuo fratello, e so che ti senti sleale, ma qui si tratta di cosa è giusto e di cosa è sbagliato. Se è coinvolto con...”

Non ha fatto niente di male!”

Rimasero in silenzio per un momento, prima che Lily aggiungesse piano: “Stai mentendo.”

Luke la fissò. “Cosa?”

All'inizio ho pensato che eri stato ingannato,” continuò la rossa, un po' sorpresa dall'improvvisa affluenza di rivelazioni mentre le arrivavano. “Ma non è così, vero? Mi stai mentendo. Sai dove si procurato quelle ferite esattamente come me.”

Non so di cosa tu stia...”

So di cosa sto parlando, Luke Harper. Non sono stupida, sai, anche se io sono solo un'umile sanguesporco. Si è procurato quelle ferite ventiquattro ore fa, hai detto. Dev'essere stato un alterco piuttosto pericoloso quello in cui è finito... Non credo abbia niente a che fare con i tre Auror morti sul giornale... quelli uccisi da Mangiamorte nello stesso arco di tempo in cui tuo fratello è stato ferito. Ma che coincidenza!”

Non è vero!” disse Luke. Le diede le spalle e si diresse verso il camino. “E non ho intenzione di tradire mio fratello e darlo al Ministero!

Anche se è un assassino?”

Non è un assassino! Non si è procurato quelle ferite in uno scontro con gli Auror... non è un Mangiamorte! È stato... è stata solo una... una stupida rissa con degli idioti in un pub. Non ha niente a che fare con...”

Stai mentendo!” ripeté incredula Lily. “Perché mi stai mentendo? Luke! Per Agrippa, vuoi guardarmi?”

Luke si girò di nuovo verso di lei. “È stata solo una rissa con degli imbecilli fuori da un pub.”

Lily studiò il suo volto per qualche momento. Poi, si riavviò i capelli da davanti il viso e disse: “D'accordo. Va bene. Io torno al castello; puoi fare come ti pare...”

Aspetta.”

L'altra si fermò sull'uscio. “Cosa?

Non puoi tornare al castello,” disse Luke. “Sono le nove passate... le difese attorno al castello sono alzate. Nessuno può entrare o uscire.”

Be', allora picchierò sui cancelli finché non mi lasciano entrare.”

Finirai in punizione!”

Penso che sopravviverò.”

Lily, aspetta...”

La ragazza aspettò impazientemente alla porta, e lui si avvicinò. “Ho bisogno che tu resti qui,” disse. “Io... Non posso restare da solo con Logan. Che faccio se inizia a sanguinare di nuovo, o succede qualcos'altro? Non so se posso farcela—Ho bisogno di te.”

Le mie amiche saranno preoccupate, e Gazza sa che abbiamo preso la carrozza,” replicò Lily, anche se la sua risoluzione stava svanendo. “Saprà che non siamo tornati.”

No, non lo saprà.”

Cosa?”

Io—l'ho Confuso. Mi dispiace Lily, ma non ero sicuro di quanto ci sarebbe voluto...” La sua voce si era fatta di nuovo più morbida, più da Luke, ma il cambiamento che lo aveva attraversato negli ultimi minuti aveva irreversibilmente modificato la visione che Lily aveva di lui nella sua mente. Non aveva mai esattamente ritenuto il suo ragazzo stupido, ma forse non aveva considerato il suo essere acuto in tutto tranne i libri. Doveva esserci, realizzò lei, un'altra ragione nel suo essere a Corvonero rispetto a quella che aveva considerato, ma non era sicura che la cosa le piacesse. “Per favore, Flower, possiamo spiegare tutto ai tuoi amici la mattina, ma io—io ho bisogno di te ora.”

Il ragazzo si sporse per prenderle la mano; l'altra la tirò indietro e incrociò le braccia. Senza un'altra parola, la ragazza attraversò la stanza in direzione di una sedia di legno e si sedette. Luke tornò verso il camino.

(Interludio)

Oh. Ciao. Alice.”

Il suono del suo nome fece alzare alla strega lo sguardo dal muro di libro che la affiancava nella Sala Comune. Era men che lieta di vedere chi l'aveva richiamata dai suoi febbrili studi notturni.

Ciao, Frank,” replicò lei, imbarazzata almeno quanto il Caposcuola. Era appena entrato in Sala Comune dai dormitori, ed era sembrato sorpreso di trovare la sua ex-ragazza lì.

Non era la prima volta che la coppia era rimasta sola dalla famigerata rottura di tutti quei mesi fa, ma era la prima volta che vi era qualche possibilità che l'incontro avesse una durata superiore alla manciata di secondi. Il fatto stesso che Frank avesse parlato indicava che non avesse semplicemente intenzione di girare i tacchi e andarsene. Forse avrebbe dovuto aspettarsi qualche tipo di conversazione. Alice temeva questa possibilità.

Cosa—ehm... cosa ci fai qui sotto?” chiese lui, facendosi leggermente più vicino.

Solo i compiti,” replicò Alice a voce bassa. “Non riuscivo a dormire.”

Oh. Già. Nemmeno io.”

Mentre Alice indossava ancora i jeans e il maglione che aveva messo per l'uscita ad Hogsmeade dodici lunghissime ore prima, Frank aveva il pigiama—pantaloni quadrettati e una maglietta grigia. Alice si costrinse a sopprimere i vaghi ricordi delle conversazioni che avevano avuto nel corso degli anni in cui lui aveva indossato quella maglietta, o quella volta in cui lei aveva rovesciato del Succo di zucca su quei pantaloni, o le ore che avevano trascorso a “studiare” per i G.U.F.O. in pigiama. La nostalgia non l'avrebbe portata da nessuna parte.

Senti, Alice...” iniziò Frank, e continuò ad avvicinarsi. “Posso—ehm—posso parlarti un minuto?”

No, infatti, la nostalgia non l'avrebbe portata da nessuna parte.

Non penso proprio,” rispose lei, il tono appena sopra un sussurro.

Oh.” Ne era rimasto sorpreso. “Va bene, allora.” Frank si girò e salì le scale diretto nuovamente al suo dormitorio, ma non prima di aggiungere: “Buona notte, Alice.”


Con immenso sollievo di suo fratello, Logan non si accorse che i suoi venti minuti di sonno profondo erano stati indotti in modo non naturale. Svegliandosi, il fratello maggiore si guardò in giro nella stanza, vedendo Lily seduta nell'angolo, in silenzio, e Luke che si occupava del fuoco.

Dovevo essere più stanco di quanto pensassi,” grugnì Logan; tirò fuori la bacchetta dalla tasca della sua tunica, e la impugnò stringendola, raddrizzandosi sul divano, ma senza alzarsi.

Tu...dovresti davvero dormire un po',” tentava di persuaderlo Luke (ripetutamente, più o meno ogni dieci minuti), ma Logan era risoluto nel restare sveglio. Accettò comunque un po' di cibo, che Luke appellò da un luogo sconosciuto. Quando il Corvonero ne offrì un po' a Lily, comunque, lei scosse la testa, e appellò il libro di Pozioni che aveva lasciato di sotto. Per un po', la strega sedette nell'angolo, leggendo il suo libro e senza degnare Luke di un secondo sguardo, sebbene lui lanciasse occhiate ansiose in direzione di lei almeno tanto spesso quanto ripeteva a Logan il suo incoraggiamento a dormire. Alla fine, fu un grande sollievo sia per Logan che per Lily, quando il ragazzo di lei e fratello di lui finalmente si appisolò, più o meno a mezzanotte e un quarto.

Fu allora che finalmente Logan si alzò dal divano, e camminò in equilibrio precario attraverso la stanza in direzione di Lily, tirando la sua tunica per nascondere ciò che restava della sua ferita.

Tu sei la sua ragazza, giusto?” chiese seccamente il mago. Lily alzò lo sguardo dal suo libro e annuì. Improvvisamente si accorse di non essere completamente al sicuro. La bacchetta di Logan, nonostante pendesse inerte dal suo fianco, era nella sua mano, e la sua era infilata in uno dei suoi stivali. Non lasciò trasparire la sua paura sul volto, comunque-mantenne la sua espressione del tutto indifferente.

Me l'aveva detto che c'era una ragazza, l'ultima volta che abbiamo parlato”, continuò Logan. “Non mi ha detto che era una sanguesporco...non me l'ha proprio detto. Avrei dovuto saperlo, direi...è sempre stato abbastanza stupido quando si si tratta di arrivare alla prova dei fatti.” Lily non era sicura di che tipo di risposta si aspettasse Logan, così non ne diede affatto. “Non hai paura di me?” chiese lui scandendo le parole.

No,” mentì Lily, ma non appena rispose, la sua sicurezza aumentò.

Ma non sai chi sono?”. Un ghigno sprezzante si formò sulle sue labbra.

Lily annuì. “Direi che sono troppo stanca per essere completamente spaventata. In ogni caso, pensavo che a voi vecchie famiglie purosangue importasse solo dell'onore.”

Quindi?”

Quindi, ti ho appena salvato la vita.”

Il ghigno di Logan si trasformò in un'espressione torva. “Però hai ragione,” disse dopo un minuto. “Non ho intenzione di ucciderti...tu hai preparato la pozione, e questo ti ha fatto guadagnare qualcosa stavolta.”

Come sei generoso.”

Buon Godric, Lily, provocalo, già che ci sei! Non sapeva minimamente da dove venisse quel coraggio insolito e sprezzante- o forse era stupidità?-, e non trovava una risposta. Nonostante questo, dovette essere fortunata o qualcosa del genere, perché Logan non commentò. Invece, agitò una volta la sua bacchetta e appellò una sedia dall'altra parte della stanza verso di loro, sedendovi.

So di non essere la prima a dirtelo,” fece notare Lily seccamente, “ma avresti davvero bisogno di dormire.” Logan grugnì, Lily alzò gli occhi e ritornò al suo libro.

Com'è successo?” la interruppe il mago improvvisamente; “Tra te e mio fratello- com'è successo?”

Mi ha chiesto di uscire, e ho detto di sì. Stiamo insieme da Giugno.”

Hmph. Luke si merita di meglio. Idiota. Sapeva che sei una sanguesporco?”

Sì.” Avrebbe dovuto sentirsi offesa, naturalmente, ma il fatto che il suo interlocutore fosse un probabile assassino la preoccupava più di un nomignolo denigratorio. “Vedi, io non lo manipolo e non lo sfrutto.”

Non lo sto manipolando,” scattò Logan. “E' mio fratello. E' un Harper. Esiste qualcosa come il dovere, sai. L'onore.”

Tuo fratello li conosce di sicuro,” si lamentò Lily. “Anche se ha completamente frainteso il loro significato.”

Di cosa stai parlando?”

Lily affronto una breve, ma intensa battaglia interiore, e poi gli rispose: “Ti ho drogato. Il tè. Ecco perché hai dormito.”

Dovrei ucciderti, lo sai,” biascicò Logan.

Ma non lo farai.”

No?”

No.”

Perché no?”

Ora, Lily sentiva che stava ghignando. “Perché non sei sicuro di quanto siano profondi i sentimenti di tuo fratello per me.”

Logan la squadrò per alcuni istanti, e poi rise sprezzante. “Non mettermi in croce, ragazza. Il fascino e una bella faccia non riscattano il sangue sporco.”

Il buon sangue non riscatta l'assassinio”, replicò l'altra.

Non sono un assassino,” disse Logan. “Non ho mai ucciso un vero mago, tranne che per auto-difesa.”

Un vero mago? Un purosangue, intendi dire.”

Logan annuì. “E anche loro erano traditori. Traditori del loro sangue -di sicuro il peggior tipo di tradimento. Non c'è rispetto per la magia...non c'è amore per ciò che ci rende la specie più evoluta. Inquinerebbero il mondo magico...si rifiuterebbero di governare, cosa che siamo destinati a fare.”

Cos'è esattamente che tu odi dei nati babbani?” chiese Lily, più con curiosità che con rabbia. “Perché ti senti così minacciato da noi?”

Voi costituite una minaccia per il nostro vero stile di vita”, replicò Logan, come fosse stato ovvio. “Costituite una minaccia per la magia! Portate avanti la possibilità che nascano babbani da sangue magico... la vostra magia è più debole di quella dei purosangue, il che minaccia ancora di più il nostro mondo. Continuare a mescolarsi con la vostra razza causerà l'estinzione della magia nel giro di dieci generazioni.”

Lily aveva già sentito cose del genere -per lo più da articoli di propaganda dei purosangue, da libri, o dal Serpeverde di turno.

Ci sono almeno un centinaio di studi che hanno smentito questo dato statistico,” rispose. “È molto più probabile che genitori maghi -o persino nati babbani- abbiano figli maghi che magonò.”

Questa è propaganda da difensore dei mezzosangue,” la ignorò Logan.

Come fai a sapere che le tue informazioni non sono propaganda dei maniaci puristi?”

Il mago la fulminò con lo sguardo. “Attenta, sanguesporco.”

Entrambi rimasero in silenzio per alcuni minuti, prima che Lily chiudesse il suo libro e chiedesse: “Cosa hai intenzione di fare con Luke?”

Logan inarcò le sopracciglia. “Potrei farti la stessa domanda.”

Voglio dire, cosa vuoi da lui?” continuò Lily. “Perché sei venuto da lui? Hai intenzione di lasciarlo in pace o di tentare di convincerlo a...a unirsi a te?”

Non lo dirò certo a te” fu tutto quello che disse Logan. Lily serrò la mandibola con forza.

Non lo farà,” disse. “Non lo farà.”

Logan non rispose. Proprio in quel momento, un improvviso grugnito segnalò che Luke si stava svegliando, e sollevò a fatica la testa dal cuscino del divano su cui l'aveva poggiata. Logan, cerimonioso, si alzò dalla sedia e si spostò di nuovo verso il divano, quando Luke chiese, sospettoso, cosa stavano facendo laggiù nell'angolo.

Stavamo soltanto parlando, fratellino,” rispose Logan dolcemente.


Lily si sentiva a disagio.

Non ricordava di essersi addormentata, ma appena prima dell'alba, Lily aprì gli occhi e si rese conto che doveva aver dormito. Si stiracchiò tirandosi a sedere sulla scomoda sedia di legno e tentò di ricordare quando si era arresa alla stanchezza; ricordava di aver controllato l'orologio subito dopo le quattro e mezza...doveva essere stato verso le cinque, allora...

Luke e Logan erano svegli, e parlavano a bassa voce vicino al fuoco spento. Una finestra aperta lasciava intravedere un cielo pallido, e l'orologio da polso di Lily le disse che era passato esattamente un minuto dalle sette. Prendendosi un momento per fare mente locale, per richiamare alla mente gli strani e confusi eventi della notte precedente, Lily scacciò il sonno dai suoi occhi, stirò la sua gonna, e tirò indietro i capelli disordinati, raccogliendoli in una crocchia. Soltanto quando tossì, abbastanza forte, i due fratelli Harper si accorsero che non stava più dormendo.

Lily!” disse Luke, come se non si fosse ricordato che la ragazza era ancora con loro. Si schiarì la voce e si alzò (Lily vide Logan alzare gli occhi), attraversando la stanza. “Ti -ehm- ti sei addormentata. Sono quasi le sette. Ti porto qualcosa per colazione, e poi puoi andare su...”

Sono le sette passate,” lo corresse Lily. Il suo collo era indolenzito-tutto il corpo era dolorante per il sonnellino di due ore su quella sedia scomoda.
“Farò colazione al castello.”

Oh.” Anche Luke era molto pallido, e si potevano vedere le occhiaie scure allargate sotto i suoi occhi castani, a causa della notte passata quasi in bianco.

D'accordo. Se è questo che vuoi.”

Vieni anche tu?” chiese Lily subito. Luke lanciò un'occhiata a suo fratello.

Arriverò presto,” promise solennemente. Il ragazzo del settimo anno allungò le braccia e prese la mano di Lily: la sua era tiepida, quella della ragazza gelida, e il gesto stupì Lily, forse soprattutto per gli eventi delle ultime dodici ore, ma anche soltanto perché Luke non era mai stato molto fisico... non proprio un tipo che prende la mano, a meno che non fosse Lily a prendere l'iniziativa. “Ce la fai ad arrivare al castello da sola?”

Ce la farò in qualche modo,” rispose lei in fretta.

Vorrai dormire un po', penso,” continuò Luke parlando piano, probabilmente in modo che Luke non li ascoltasse. “Ma posso vederti all'ora di pranzo? Vorrei parlarti di...di ieri notte.” Lily annuì. Si avviò alla porta, ma Luke la seguì nel corridoio. “Ascolta, Lily,” disse, chiudendo la porta dietro di loro, “Io -questo è...tu non...non ne parlerai, vero? Con nessuno?”

Si trattava di una decisione che Lily non aveva ancora preso, e di sicuro era troppo stanca per prenderla ora. “Non dirò nulla prima di vederti per parlare,” gli rispose, evasiva. Senza dire altro, Lily si diresse verso le scale, e Luke rientrò nella stanza dov'era suo fratello.

La ragazza del sesto anno aveva percorso la metà delle scale per scendere, quando un pensiero la colpì. Si bloccò di colpo, e tirò fuori la bacchetta, puntandola alle sue scarpe, e roteandola una volta. Quando risalì le scale, i suoi passi non facevano alcun rumore sul pavimento di legno. La rossa avanzò lentamente verso la stanza e, provando soltanto una sottile fitta di senso di colpa, appoggiò l'orecchio alla porta chiusa della stanza da cui era appena uscita. Per prima distinse la voce roca di Logan.

...Spazzatura totale, Luke, e tu lo sai.”

Non ne voglio più parlare,” lo respinse la voce arrabbiata di Luke. “È la mia ragazza-non ha niente a che fare con te. Mamma e Papà non sembrano opporsi...”

Mamma e Papà sono degli idioti ignoranti,” scattò Logan. “Pieni di buone intenzioni, forse, ma disinformati.”

Te l'ho detto, non voglio parlare di Lily,” insisté il fratello più giovane, e poi rimasero in silenzio per quasi un minuto. Poi, la voce di Logan ruppe il silenzio.

Hai pensato alla mia offerta?” chiese, con un tono sorprendentemente seducente.

No,” disse Luke. “Non ci ho pensato.”

Hai avuto mesi,” continuò Logan. “Non hai bisogno di decidere nulla adesso. Ma è una buona opportunità, e noi avremo bisogno di un'altra bacchetta.”

Luke non disse nulla per un po'; quando parlò, parlava d'altro. “Credo che preparerò del tè -tu vuoi qualcosa?”

Lily non attese di sentire la risposta di Logan. Si stava precipitando giù per il corridoio un secondo dopo, raggiungendo le scale appena prima che Luke aprisse la porta. La strega non si fermò finché non si trovò fuori sulla strada fangosa, e anche allora, continuò a camminare con passo svelto. L'aria fresca del mattino le pungeva la pelle esposta, e si allacciò il cappotto un po' più stretto mentre camminava.

 

(II Interludio)

Sono affamato.

Fu il primo pensiero razionale che Severus Piton concepì svegliandosi Domenica mattina. I suoi occhi neri si aprirono sul dormitorio dei Serpeverde del sesto anno- Mulciber, Avery e Piper dormivano ancora, ma Hester non si vedeva da nessuna parte.

Hester.

In un istante, tutto gli tornò in mente -l'attacco a Marlene Price, l'occultamento disordinato e approssimativo, l'alta onorificenza che gli aveva donato Hester quando aveva raccontato la storia a Mulciber e Avery, e poi la decisione di Severus di saltare la cena e di restare nel dormitorio...bene, questo spiegava perchè fosse così dannatamente affamato. Ma dov'era Hester?

Era a colazione, come Severus apprese pochi minuti dopo. A quel punto si era vestito e lavato, e stava per andare nella Sala Grande, quando Hester entrò nel dormitorio. Ghignò quando notò Piton, e gli fece segno di seguirlo fuori dal dormitorio. Piton eseguì, ancora timoroso.

Be', l'hai fatto,” gli disse Hester, una volta che furono fuori sulle scale. “Silente ha fatto un annuncio a colazione. Sembra che il Ministero voglia mandare qualche miserabile a fare la predica stasera-presenza obbligatoria, naturalmente-e farneticheranno sui pericoli della magia oscura o qualcos'altro, ma il punto è che...” E il sorriso compiaciuto sul volto di Hester si trasformò in un ghigno subdolo. “Sei al sicuro.”

Non capisco perché tu dica questo.”

Nessuno sa che sei stato tu,” disse Hester. “So che stavi pensando che qualcuno potrebbe saperlo, ma questo- questo dimostra che quel vecchio idiota di Silente sa tutto dell'attacco, e non è venuto per sbatterti fuori, giusto? Comunque, nessuno ha idea di cosa stia succedendo. Ho sentito che gira la voce che sia quella Price ad essere stata attaccata.” Rise; Piton non tentò nemmeno un sorriso debole.

Mi aspetto che tu scriva a Lucius Malfoy, allora,” disse soltanto.

L'ho già fatto.”

Piton non lasciò che apparissero sul suo volto la confusione o il sollievo per la sua fuga per il rotto della cuffia. Invece, annuì brevemente a Hester e disse: “Allora non abbiamo nient’altro da dirci ora,” prima di passare al suo fianco, andando verso le scale.



 

"Dove sei stata?" chiese l'ultima voce al mondo che Lily avrebbe voluto sentire in quel momento. Il tono accusatorio di James Potter la colse con la guardia abbassata, e la ragazza aprì gli occhi che aveva inconsciamente chiuso per vedere il mago in questione avvicinarsi attraverso la Sala d'Ingresso. Le ampie porte si chiusero alle sue spalle, e Lily cercò nel suo cervello stanco e carente di sonno una buona scusa. Sfortunatamente, tutto quello che riuscì ad inventare fu: "Sono andata a fare una passeggiata."
"Dove? In Brasile?"
Anche questo colse Lily con la guardia abbassata. "Cosa?"
"Sei stata via tutta la mattina, e non eri entro confini della scuola," disse James, e sembrava arrabbiato.
"Sì, io…" cominciò a mentire, ma si fermò quando James tirò fuori un pezzo di pergamena piegato dalla sua tasca. Lily inarcò le sopracciglia con aria di sfida.
"La 
mappa," chiarificò James, anche se tutto ciò che Lily poteva vedere era una pergamena pulita. Soffiò via una ciocca di capelli dagli occhi.
"Sì. Brasile. Ero in Brasile. È tutto, o c'è una ragione per cui mi stavi controllando?"
"Sei rimasta ad Hogsmeade la notte scorsa, non è vero?" Chiese James. "Non hai idea di quanto sia 
pericoloso in questi giorni? E dopo quello che è successo a Marlene! Non puoi…"
"Davvero, Potter?" gli parlò sopra lei, mentre l'altro continuava a sbraitare. "
Tu mi stai facendo la paternale sulla mia sicurezza? Qual è stata l'ultima notte in cui non sei sgattaiolato fuori dopo il coprifuoco?"
Il Capitano della squadra di Quidditch la ignorò. "…E quel tuo fidanzato idiota avrebbe potuto essere più responsabile, considerando…"
"Luke? Cosa c'entra Luke?"
James alzò gli occhi al cielo. "Devo tirare di nuovo fuori la mappa e spiegarti come funziona, Snaps?"
"
Perché," sbottò Lily, "spii me e il mio ragazzo?"
"
Perché," ribatté James, "tu e il tuo ragazzo siete dei completi idioti? Agrippa! Se volete passare una notte insieme, potreste almeno farlo nel castello! O Sua Maestà è troppo schizzinosa per un ripostiglio delle scope?"
Lily rise incredula. "Primo: 
, sono troppo schizzinosa per un ripostiglio delle scope! Ugh! Secondo: sua maestà sta andando a dormire, se vuoi scusarmi…"
La ragazza provò a sorpassarlo, ma James si spostò per impedirle il passaggio. "No, sai cosa trovo 
davvero interessante?" continuò freddamente; "il fatto che tu non abbia avuto scrupoli nel lasciare il castello per scoparti il tuo ragazzo, solo poche ore dopo che una delle tue presunte migliori amiche è finita in infermeria!"
Lily si guardò attorno velocemente per assicurarsi che nessuno stesse sentendo, ma non erano ancora le otto, e molti studenti restavano a letto la domenica mattina. Erano gli unici nella Sala d'Ingresso. "Buon Dio, Potter, tutto quello che dici ti riguarda sempre meno! Ora 
spostati!"
"No!" Le bloccò la strada, e Lily non poté farne a meno. Tirò fuori la sua bacchetta e la affondò contro la sua gola.
"Spostati!"
"Oh, davvero?" la derise il mago. "Hai intenzione di maledirmi? Perché fatico a crederci?"
"AH!" Lily scosse la bacchetta: "Silencio!"
James Potter si ritrovò inusualmente–sebbene magicamente–senza parole, il chè lo distrasse abbastanza per permettere a Lily di superarlo. Aveva raggiunto la scalinata di marmo ed aveva salito diversi scalini prima che l'altro ebbe recuperato la sua voce e riuscisse a raggiungerla, saltando davanti a lei e facendola gridare per l'irritazione.
"Ho bisogno di parlare con te," disse James. "Non ti stavo 
controllando–devo davvero parlarti di qualcosa, e ti stavo cercando, ma non ti ho vista sulla mappa, e poi ho pensato che forse Harper sapeva dov'eri, e ho guardato in giro, e non ho visto nemmeno lui. È così che ho saputo. Non passo tutte le mattine a fissare un puntino etichettato 'Lily Evans' sai."
Lily respirò profondamente. "Va bene. Di cosa vuoi parlarmi tanto disperatamente?"
"Riguarda Marlene."
"Sta bene?"
"Sì, è stata dimessa dall'Infermeria."
"Be'…?"
"Penso di sapere chi l'ha assalita," continuò James, e c'era un tremore nella sua voce che–sorprendentemente–suggeriva apprensione. "Avevo 
la mappa. Era circa un'ora dopo che è stata attaccata, ma… ho una buona ipotesi."
"Allora perché non lo dici alla McGrannitt o a Silente?" chiese Lily.
"Be'…" (James si accigliò) "Non ho esattamente delle 
prove. Non sono neanche completamente certo di aver ragione, però non vedo come chiunque altro avrebbe potuto… be', non sembra possibile che qualcun altro avrebbe potuto o voluto, e…"
"Chi è?" Lo interruppe Lily.
Il momento della verità: "Piton."
L'interesse scivolò immediatamente via dal volto di Lily; le sue sopracciglia praticamente sparirono tra i suoi capelli scarmigliati, mentre stringeva le labbra insieme molto strette. "Certo," disse ora. "Ma certo, dannazione. Perché–chi prendevo in giro? Chi altro avresti potuto 
mai sospettare di aver fatto qualcosa di sbagliato in questo castello, a parte Severus Piton?!"
"Mi ascolti, Evans? Sono serio–non lo sto inventando! Era nel suo dormitorio con…"
Lily continuò come se non avesse parlando: "Un Tassorosso del quarto anno ha un raffreddore? Deve essere colpa di Piton! Mrs. Purr perde i peli? Scommetto che è stato Piton! Lumacorno ha assegnato un sacco di compiti? Indovina di chi è la colpa! Oh, piove fuori; scommetto…"
"…Non ho visto nessuno degli studenti più grandi a scuola–tranne Frank, e persino 
tu sai che non sarebbe abbastanza tonto da pensare…"
"…Tutto con te–Piton, Piton, Piton! E la parte peggiore è che, lui è dannatamente uguale! Potter, Potter, Potter! 
Sempre Potter! Non posso nemmeno menzionare la parola 'Quidditch,' senza sentire qualcosa sul dannato James Potter! E per di più…"
"…E perché non era al villaggio con tutti gli altri? Perché era al castello? E…"
"…Perché 
Dio ci scampi l'esistenza di un'altra cosa al mondo che sia colpevole di qualunque malattia dell'universo…"
"…È un Serpeverde. Ha delle maledizioni su nati babbani alle spalle. Sarebbe abbastanza intelligente da attaccare alle spalle, così che…"
"…Giuro, è come se voi due foste dannatamente innamorati o che so io! Se questo è il caso, per amor di Dio, per favore liberateci dalla miseria e trovate un cazzo di ripostiglio delle scope!"
Raggiunsero la cima della scalinata, fumanti. "Non hai sentito nulla di quello che ho detto, vero?" chiese James.
"Ho sentito 
tutto quello che hai detto," ribatté Lily. "E tu ti rendi conto che la tua prova per sospettare di Piton è il fatto che lui era 'nel castello' entro un'ora di distanza dall'attacco, giusto? Pensaci: lui era nel posto in cui passa l'ottanta percento del suo tempo annuale. Brillante teoria, Potter–davvero, veramente stimolante."
Ancora una volta si spinse oltre, affrettandosi lungo il corridoio. James la seguì. "Sei di parte," accusò.
"Anche 
tu!"
"Ma 
io ho una prova."
"No, tu hai un'ipotesi. Un'
ipotesi non è una prova. Ho l'ipotesi che forse sei uscito temporaneamente fuori di senno, hai attaccato Marlene, e poi ti sei colpito sulla testa o qualcosa del genere e hai dimenticato tutto." James aprì la bocca per protestare. "Vedi… solo perché puoi immaginare uno scenario entro il vasto regno della possibilità, assemblare le parole in una frase semi-coerente, e urlarla abbastanza forte, non significa che tu abbia una prova."
"Be' allora 
cosa stava facendo nel castello?"
"Cosa stavi facendo 
tu nel castello?"
"Stavo prendendo il mio mantello."
"Forse stava prendendo un mantello! Forse aveva mal di testa e stava riposando! Forse non se la sentiva di uscire al freddo! Ad ogni modo, quale possibile motivo avrebbe Severus per attaccare Marlene?"
James alzò gli occhi al cielo.
"Oh," realizzò Lily; "volevo dire a parte il fatto che lui va apparentemente in giro per il castello a fare opere efferate per divertimento."
"Pensi di scherzare."
Lily si fermò, le mani sui fianchi. "Ascolta, Potter, se sei tanto convinto che Sev abbia fatto questo, perché non vai dalla McGrannitt o da Silente? Perché stai tormentando 
me con questa storia?"
James si accigliò. "Che te lo dico a fare? Crederai sempre che Severus è il santo, e io sono solo uno che delira."
"Severus non è un santo, ma tu sei di certo uno che delira. Ora accettalo, o farai meglio a lasciarmi in pace, per favore."
"Qualcuno è di cattivo umore," osservò l'altro.
"Be' non ho dormito molto la notte scorsa," rispose Lily, e solo dopo che le parole lasciarono la sua bocca le venne in mente come suonassero. Per una qualunque ragione, James sembrava furioso, e anche se la ragazza di solito provava una sorta di piacere segreto nell'andargli sui nervi come lui faceva con lei, Lily si ritrovò anche ad avere il più strano desiderio di chiarire. "Ascolta, non è quello che pensi," disse, spostando via i capelli dalla faccia. "È… è complicato. Ma non ho… voglio dire, non sono sgattagliolata via dal castello per vedere il mio fidanzato. 
Sul serio."
"Cosa me ne importa?" ribatté James freddamente. Ma i suoi tratti erano più dolci adesso. "Ok, l'unica ragione per cui ti volevo parlare di Piton era perché mi chiedevo se lo avessi notato… agire diversamente."
L'aveva fatto. Era stato distante e cupo tutta la settimana… anche la settimana precedente, ma Severus era sempre stato piuttosto lunatico, e quindi "diversamente" era una cosa soggettiva. "Non lo so. Non molto… un po' suscettibile, forse, ma non molto. Perché? Cosa dovrebbe provare?"
"Non mi ha maledetto," disse James. Lily inarcò le sopracciglia, e lui spiegò: "è stato qualche settimana fa… Piton e io abbiamo avuto una sorta di corpo a corpo…"
"Con cui vuoi dire che lo hai attaccato."
James non la corresse. "Credi quello che vuoi, ma… aveva l'opportunità di maledirmi, e non l'ha colta. Sembrava… strano. Diverso. Non posso spiegarlo, ma gli stava succedendo 
qualcosa."
"James," cominciò Lily, parlando lentamente, come se il suo compagno fosse un bambino un po' tardo di sei anni , "ho ragione nel pensare che tu credi che Piton abbia attaccato Marlene perché 
non ha attaccato te?"
"Sto solo dicendo che forse il suo comportamento 
strano è correlato in qualche modo con Marlene."
Lily si accigliò. "Sì, Potter, stai 
decisamente delirando." Cominciò ad andarsene.
"Puoi almeno 
parlargli?" Le urlò dietro James. Lily si fermò.
"Come ti aspetti che vada la conversazione, 
esattamente? 'Dimmi, Sev, non è che per caso hai attaccato Marlene Price–una delle mie migliori amiche al mondo?'"
"Chiedigli solo perché era nel castello," disse il mago. "Se lo conosci bene come credi, sarai in grado di dire se sta mentendo. Giusto?" Si ritirò di nuovo verso la scalinata di marmo e Lily sospirò.


Oh, grazie a Merlino, non sei morta!”

Mary strinse Lily in un abbraccio sorprendentemente forte (considerando che la mora pesava più o meno quarantatré chili), a cui il prefetto replicò con una pacca sulla spalla e un tentativo di districarsi. “No, non sono ancora morta,” assentì Lily. “Quasi, ma non del tutto.”

Dove sei stata?” chiese Donna, con le mani sui fianchi e gli occhi ambrati che brillavano. “Non sei tornata al dormitorio...non c'eri stamattina...non sei andata a fare colazione! E dopo quello che è successo con Marlene... avresti potuto trovarti stesa in un angolo della scuola da qualche parte con le braccia tagliate, e noi non ne avremmo avuto la minima idea!”

Oh, Donna, ci tieni a me”, tubò Lily, sedendosi sul suo letto.

No che non ci tengo! È solo che sarebbe stato gentile da parte tua farci sapere...”

Ti stava cercando ovunque,” intervenne Mary sorridendo.

Ha minacciato uno del secondo anno” continuò Shelley Mumps, che si trovava con loro nel dormitorio in quel momento. “Bene, ora che ti abbiamo trovata, Lily, me ne vado in Sala Grande. Ciao a tutti,” lanciò loro un sorriso con i suoi denti storti e scappò in fretta dal dormitorio, mentre Lily si girava verso le sue due amiche.

Come sta Marlene? E' uscita dall'Infermeria?”

Mmm, doveva incontrare Silente,” disse Mary. “Non le abbiamo detto che eri scomparsa, perchè abbiamo pensato che avesse già abbastanza preoccupazioni per la testa, ma santo Dio, Rossa, dov'eri?”

Be'...” cominciò Lily con la voce che tremava. “Ero...con Luke.”

Oh-mio-Dio-avete-fatto-sesso!” rantolò Mary in un unico respiro.

Non c'è da meravigliarsi che tu sia un po' verde,” disse Donna.

Non abbiamo fatto sesso,” le corresse Lily con calma. “Sul serio, non l'abbiamo fatto.”

E perché no, maledizione?” chiese Mary. “Sono sicura che se fossi uscita con un tipo carino come Harper tanto a lungo quanto ci sei uscita tu, gli sarei saltata addosso secoli fa.”

Se tu fossi uscita con un tipo bello la metà di Harper gli saresti saltata addosso dopo trenta secondi,” commentò Donna.

Mary sorrise. “Attenzione, all'asino non piace essere dato del cornuto dal bue“ cinguettò, e le due si scambiarono uno sguardo che Lily non capì, ma era troppo stanca per indagare.

Bene,” cominciò Donna, costringendosi a non guardare Mary. “Se non lo stavi facendo con Harper, dov'eri, e cosa stavi facendo?”

Era qualcosa di sconcio?” chiese Mary.

Neanche per idea” replicò Lily. “Era... voglio dire, non posso parlarne in realtà. Luke mi ha chiesto di non parlarne, e io gliel'ho promesso. C'è stata una specie di crisi -una crisi emotiva, direi- e Luke aveva bisogno del mio aiuto.”

Questo suona sconcio.”

Donna aggrottò le sopracciglia. “Solo tu, Macdonald, sei capace di sentire qualcosa di ordinario come 'crisi emotiva' e interpretarlo come qualcosa di sconcio.”

Non era la parte della 'crisi emotiva'” la corresse Mary, ghignando. “Era la parte di 'Luke aveva bisogno del mio aiuto', dolcezza.”

D'accordo” le interruppe Lily. “Direi che è abbastanza. Sono viva. Mi dispiace di non avervi detto dove mi ero cacciata, ma sono davvero stanca e vorrei stendermi per un paio d'ore prima di pranzo, quindi se poteste abbassare il volume...”

Tra pochi minuti abbiamo lezione di materializzazione, Rossa,” fece notare Mary. “Vuoi che dica che sei malata?”

Ti dispiace?” chiese Lily, e Mary fece di no con la testa. Quest'ultima uscì, ma Donna rimase, voltandosi verso l'amica, che nel frattempo stava decidendo se cambiarsi o meno. “Sei sicura che vada tutto bene, Evans?”

Lily annuì. “Sto bene, Donna” le rispose. “Davvero -ho solo bisogno di dormire.”

D'accordo, se hai bisogno di qualcosa...”

...Troverò Alice” terminò Lily, sorridendo.

Sapevo che c'era una ragione per cui eravamo amiche.”

Donna uscì, e Lily si coricò sul letto. Aveva bisogno di una doccia, e sebbene il pensiero dell'acqua calda suonasse simile a quello del Paradiso per lei in quel momento, il prefetto non era disposto a tutto quel movimento. Invece, Lily si tolse gli stivali, afferrò una coperta e se la mise addosso. Ripulendo la sua testa da Luke Harper e da ogni altro pensiero, Lily chiuse gli occhi, e le dolci fusa del gatto furono l'ultimo suono che sentì prima di addormentarsi.

(Interludio III)

Ehm...ciao,” disse Adam con voce incerta. “Hai fatto tutto con Silente? Che cos'ha detto?”

Marlene alzò le spalle, appoggiandosi contro la porta d'ingresso del dormitorio dei maschi di Grifondoro, con le mani dietro la schiena e un'espressione indecifrabile.

Non lo sai?” la incalzò l'altro, che sedeva vicino alla finestra, con in mano una rivista che era stata lasciata lì da qualcuno. “Non c'eri anche tu?”

Non lo so,” sospirò Marlene; “Silente mi ha chiesto di tutto quello che è successo ieri, poi ha detto che doveva scrivere a mia madre, anche se io gli ho chiesto di non farlo, e poi ha chiesto come mi sentivo in merito a tutta quella faccenda, e ho risposto che non troppo entusiasta, ma che non doveva preoccuparsi che mi buttassi dalla Torre di Astronomia... senza offesa.”

Nessuna offesa.”

Poi è entrato James Potter, e Silente gli ha assegnato dieci punti, e ognuno è andato per la propria strada.” Alzò di nuovo le spalle, “Nulla di interessante. Cosa stai facendo?”

Leggo,” disse Adam, accennando vagamente alla rivista. “Hai fatto colazione? O pranzato? Penso sia quasi ora di pranzo.”

Marlene scosse la testa. “Non ho fame.”

Vuoi parlare un po'?”

No, in realtà ho un'idea migliore.”

Okay...” (come se non fosse stato sicuro di come sarebbe andata a finire.)

Divenne chiaro il motivo per cui Marlene aveva tenuto le mani dietro la schiena fino a quel momento; le tirò fuori mostrando una busta di carta marrone. Adam inarcò un sopracciglio con aria interrogativa, e Marlene sorrise. Attraversò la stanza e tirò fuori dalla busta due bottiglie di vetro.

Che cos'è?” chiese lui, e Marlene gliene passò una.

Coca-Cola,” gli disse; Adam scrutò il liquido scuro, sospettoso. “Chi avrebbe mai detto che James Potter fosse così pieno di risorse?”

Il ché spiega cosa stava così segretamente raccogliendo dal suo baule mezz'ora fa,” disse Adam lentamente. “D'accordo- cos'altro c'è nella busta?”

Il sorriso di Marlene si allargò. Tirò fuori la grossa custodia quadrata di un disco e glielo passò. Il titolo – scritto in svolazzanti lettere scarlatte – recava le parole “The Fresh Bloods”, e alcune paurose creature, che sembravano folletti, che saltellavano tutto intorno alla copertina animata.

Hai trovato il mio disco,” disse Adam, prendendolo e facendo un gran sorriso.

Pensavi me lo fossi dimenticato, vero?” lo sfidò la bionda.

Be', non è che non avessi avuto nient'altro a cui pensare.”

Non me lo sono dimenticato. Mi hai chiesto di prenderlo, e ti ho detto che l'avrei fatto. Non avrei potuto infrangere una promessa in questo modo, no? Fatti più in là.”

Sedette vicino a lui sul cornicione della finestra. “Penso di averlo fatto cadere quando... sai... sono stata attaccata, e poi qualcuno deve averlo raccolto e portato agli oggetti-smarriti nell'ufficio di Gazza, perché ho cercato di appellarlo, ma...per farla breve, potrei o non potrei aver flirtato con il più che raccapricciante custode della nostra scuola per riportartelo, quindi faresti meglio a fartelo piacere.”

Adam rise. “Oh Merlino, questa è un'immagine che non avrei mai voluto vedere. Aspetta, tieni questa...” Marlene prese la Coca-Cola. Adam attraversò la stanza e mise su il disco; suonarono le prime note, e lui ritornò al cornicione. “Grazie... per averlo trovato.”

Marlene gli restituì la Coca-Cola e la scontrò con la sua bottiglia. “Salute, McKinnon.”

Salute.”


Erano passati pochi minuti da mezzogiorno quando Lily si svegliò. I suoi muscoli erano più indolenziti di prima, ed era all'improvviso totalmente consapevole di quanto disperatamente necessitasse di lavarsi e sciacquarsi i denti e la bocca. La camicia rosa che aveva messo per la prima volta ventotto ore prima le provocava prurito, e la fibbia della gonna probabilmente le avrebbe lasciato un segno sull'addome. Aveva bisogno di lavarsi, cambiarsi, risciacquarsi e ripetere tutto da capo. Ora.

Sfortunatamente, non c'era il tempo per fare tutte quelle cose. Luke aveva promesso di incontrarla per pranzo, il chè poteva indicare un momento qualsiasi nella prossima ora o giù di lì. Lily aveva dormito profondamente, ma i suoi sogni erano stati fastidiosi, e voleva avere il prima possibile quella conversazione con Luke di cui aveva un disperato bisogno. Quindi, al posto di una principesca doccia calda seguita da una tazza di tè con pasticcini con la sua edizione ammaccata de 'Gli Idilli del Re', Lily si spruzzò la faccia con acqua fredda, si lavò i denti, e trovò in fretta un paio di jeans e una ruvida felpa rossa da indossare.

Non si rese conto di quanto fosse affamata finché non raggiunse la Sala Grande e gli odori attraenti che venivano da lì, e che si diffondevano dolcemente fino al suo naso. A quel punto era già mezzogiorno e venti -più o meno l'ora di punta per il pranzo- ma l'unica delle sue amiche strette al tavolo di Grifondoro in quel momento era Mary. Luke Harper non si vedeva da nessuna parte, così Lily si sedette di fianco a Mary, attenta a tenere un occhio puntato sia sul tavolo dei Corvonero, che sull'entrata della Sala.

Passò altro tempo, e quando Lily finì di mangiare più o meno sei porzioni di tutto (ricevendo nel frattempo un interrogatorio da Mary: “Sei sicura di non aver fatto sesso la notte scorsa?”) era l'una, e Luke non si era ancora fatto vedere.

Resti qui?” chiese Mary, alzandosi dal tavolo.

Lily annuì tetra. “Ci vediamo nella Sala Comune. Hai ancora bisogno di aiuto con i compiti di Pozioni?”

Oh, sempre.”

Sarò in giro oggi pomeriggio sul tardi, allora.”

Perfetto. A dopo, cara.”

All'una e mezza la Sala Grande era completamente deserta, e Luke non era ancora comparso. Lily aveva persino chiesto ai suoi amici Corvonero se avessero sue notizie, ma nessuno l'aveva visto. Tutti promisero di mandarlo in biblioteca se avessero visto Luke, e Lily si diresse lì, ma non senza prima aver recuperato Mary e qualche libro di Pozioni dalla Torre di Grifondoro. Dopo un'ora di compiti, Luke non si era fatto vivo, e la frustrazione di Lily aumentava.

Mary se ne andò, ma Lily si mise a girovagare in biblioteca, chiedendo in prestito un giornale da un Tassorosso suo amico e setacciando ogni singola pagina alla ricerca di notizie su Logan Harper. Un Ministro ufficiale nato babbano era scomparso, ma il fratello del ragazzo di Lily non compariva sul Profeta quel giorno. Questa notizia la rabbuiò ancora di più: si era resa conto, nelle ultime dodici ore, di quanto poco sapesse davvero della famiglia di Luke, e si era ritrovata a desiderare disperatamente qualsiasi informazione sugli Harper.

Poi, un pensiero le piombò addosso. La maggior parte delle famiglie purosangue sapeva qualcosa di tutte le altre, giusto? James Potter non aveva detto di aver incontrato il Signore e la Signora Harper? Svariati cognomi famosi, come Bones, o Potter, o Prewett erano spuntati fuori nelle conversazioni con Donna, in rare occasioni la giovane Shacklebolt aveva anche menzionato i vecchi amici dei suoi genitori morti. Non era possibile che la sua amica avesse qualche informazione sull'albero genealogico degli Harper? Lily si mosse subito per trovarla. Sfortunatamente, Donna non si trovava da nessuna parte. Lily aveva perlustrato tutti i soliti luoghi di ritrovo delle sue amiche, senza risultati, tanto che era quasi decisa ad arrendersi, quando notò Sirius Black che sedeva da solo vicino al lago ghiacciato. Aveva una sigaretta in mano, e stava scribacchiando su un pezzo di pergamena; Lily ebbe un'idea. S'incamminò velocemente verso di lui.

Ciao, Sirius.”

Sirius sollevò lo sguardo dal suo foglio -parole crociate, ora Lily lo vedeva- e apparve sinceramente sorpreso della sua presenza e della sua gentilezza. “Ehi, Evans.” Il suo tono era privo del tipico spirito alla Sirius Black. Tuttavia, non sembrava completamente ostile alla conversazione, perchè la incalzò: “Sei ricomparsa, alla fine. Come stai?”

Sono stata meglio,” confessò Lily. “Ti spiace se mi unisco a te per un po'?”

D'accordo,” replicò Sirius. “Ma dovrai unirti a me anche in altri aspetti...” (Indicò la sigaretta stretta tra le dita), “Non mi piace fumare in compagnia di persone che non fumano.”

Lily lasciò cadere le braccia. “Sul serio, Black?”

Mmm-mm.”

Va bene.” Si sedette su un'altra radice del grande albero senza foglie che faceva ombra a tutti e due, e accettò la sigaretta che il Malandrino le porse. La accese con la bacchetta, e inspirò una volta.

Non è la tua prima sigaretta,” osservò Sirius con noncuranza.

Che cosa te lo fa dire?”

Non hai tossito. Tutti tossiscono la prima volta che fumano.”

Lily fu sollevata di vedere qualcosa simile ad un sorrisetto allargarsi sulle labbra del suo compagno; semplicemente, quel ragazzo non sembrava a posto senza. “Ho avuto una fase,” rispose con noncuranza.

Una fase? Oh, mi piaci già di più. Quand'è stato?”

Che cosa? La fase? Un paio di estati fa.” Lily sorrise a quel ricordo. “Sì, sono stata una ribelle per un mese intero, e poi ho scoperto che non mi s'addiceva per niente.”

Ti sei fatta qualche tatuaggio?”

Sfortunatamente no.”

Ah. Non sto indebolendo la tua resistenza con questa sigaretta, vero?”

Non sono mai stata dipendente.” gli fece notare Lily discretamente. “È stato solo un mese.” Sirius ritornò al suo cruciverba, ma il prefetto non si sentiva trascurato. “Non hai freddo, seduto qui fuori così?”

Lui alzò le spalle. “Mi sono fatto due bicchierini.”

Lily non era sicura se Sirius stesse scherzando o no, ma preferì pensare di no, e qualcosa del suo atteggiamento cominciò a preoccuparla. “Va tutto bene, Sirius?”

A me? Oh, sì, mai stato meglio.” Lily non gli credette. “C'era qualcosa di cui volevi parlarmi, oppure semplicemente non riuscivi a starmi lontano?”

C'era qualcosa, in effetti,” disse la rossa, ricordando il suo obiettivo. “Volevo chiederti se sapevi qualcosa sugli Harper.”

Gli Harper? Il tuo Harper?”

Esatto. La famiglia di Luke Harper.”

Oh...” Sirius soppesò la domanda per un minuto. “Be', ammetto di saperne qualcosa. La maggior parte delle famiglie purosangue sa qualcosa a proposito delle altre...non so-che cosa vuoi sapere?”

Solo...tutto quello che puoi dirmi.” Lily fece un altro tiro.

Sirius scrollò le spalle. “Non sono poi così amici con la mia cara famiglia, se questo può dirti qualcosa. Il Signore e la Signora Harper sono tipi alquanto noiosi...lui è alto, lei è bassa, ed entrambi sono grassi. Politicamente, sono abbastanza qualunquisti, direi. Sono il tipo di famiglia che rinuncia a prendere posizione nella battaglia del sangue dicendo che loro sono 'leali verso la loro famiglia', penso. Ha funzionato per un po', ma ultimamente, i puristi hanno iniziato a interpretarla come una scusa, sai? Cioè, se una famiglia è composta di veri, leali 'purosanguisti', dovrebbero farsi avanti e dirlo.”

Quindi tu non diresti che gli Harper sono...estremi come...la tua famiglia?” Lily sperava di non suonare insensibile, ma Sirius semplicemente scrollò di nuovo le spalle.

Direi di no. È difficile da dire- nella maggior parte delle famiglie, ci sono gruppi estremisti, gruppi moderati, e anche gruppi che sono 'fanatici amanti dei babbani'...” A questo punto sorrise leggermente. “I Black sono una delle poche eccezioni, dovrei aggiungere - nella mia linea di sangue tousjours pur ci sono alcuni che non sono pazzi, ma nulla di così degno di nota da essere chiamato 'gruppo' o 'fazione'. Inoltre, gli Harper non risalgono indietro nel tempo quanto famiglie come i Black, o i Potter o i Malfoy. Non sono molto più vecchi di un secolo, se non ricordo male. Ma come ho detto, è difficile generalizzare a proposito della maggioranza delle famiglie. Ora, prendi quel tizio, Logan Harper...potrebbe essere un Mangiamorte, potrebbe non esserlo, dipende da cosa ne pensa La Gazzetta del Profeta di giorno in giorno...anche se mi aspetto che tu sappia tutto di quella storia.”

Mmm” fu la risposta vaga di Lily.

Perchè lo vuoi sapere, comunque?” la interrogò Sirius, soffiando il fumo verso l'alto. “Stai prendendo in considerazione l'idea di unirti alla famiglia, eh?”

Hmph. Non direi.”

Bene.”

Lily inarcò le sopracciglia. “Bene?”

Certo. Che cosa ci vedrai mai in quel tizio? Harper. Mi sembra un po'...ingessato.”

Sirius,” lo rimproverò la strega scherzosamente, “ci stai provando con me?”

Lui sorrise. “Per interposta persona, forse.”

Non penso che tu sappia il significato di quella parola, Sirius.” Lily scosse la testa, e il sorriso di Sirius si allargò -sembrava anche più sincero, ora, e questo incoraggiò Lily.

Che cosa stai facendo qui fuori tutto solo comunque?” chiese.

Le parole crociate” rispose Sirius, anche se ormai era evidente. “I cruciverba e i necrologi sono le uniche parti del Profeta che meritano di essere lette in questi giorni.”

Non è vero,” si difese Lily. “Leggi la colonna di Dorthea Grey? Fa certi commenti fantastici...” Si interruppe. “Mi stavi prendendo in giro, vero?”

Oh, mai.”

Dove sono gli altri?” lo incalzò la rossa, al che Sirius alzò le spalle. “È inconcepibile vederti senza di loro... come vedere un braccio amputato. Se è offensivo, scusami.”

Offensivo, ma tristemente corretto.”

Perchè non sei con loro, allora?”

Ma Sirius non rispose. Tornò semplicemente al suo cruciverba. Lily sospirò; stava per dirgli che lo avrebbe lasciato alle proprie faccende, quando il Malandrino, inaspettatamente, le si rivolse di nuovo. “Tuo padre è morto, giusto?”

Um...già.” Sirius continuò a inserire lettere nei piccoli quadrati del cruciverba, e lasciò cadere l'argomento, così Lily, facendo cadere la cenere dalla sigaretta, lo imbeccò: “C'è un motivo per cui me lo hai chiesto?”

Non so...” Aveva smesso di scrivere, e ora si stava sforzando di mantenere i suoi occhi fissi sulla pergamena. “Deve essere strano, giusto? Perdere qualcuno di così importante? Voglio dire-sapevi che sarebbe successo molto tempo prima?”

In realtà no,” disse piano Lily. Non ne aveva parlato molto. L'ultima volta che aveva discusso di quell'argomento era stato con James, mesi prima. Era buffo-anche lui aveva fumato per tutto il tempo. Le venne in mente che non aveva più visto James fumare da un po'... “Voglio dire, hanno scoperto che era malato quando io ero qui. I dottori-sono i guaritori dei babbani, sai-hanno detto che gli restavano...sei mesi, o giù di lì, ma mia madre non me l'ha detto. È stato...terribile.” Ricordò di quando aveva scoperto tutto -lo sguardo sul viso di sua sorella, come se fosse colpa sua, di Lily, se non aveva mai saputo quanto poco tempo gli restasse. “Ma sono tornata a casa a Natale, ed era abbastanza evidente che papà stava peggiorando più velocemente delle aspettative; Mamma mi ha detto quanto poco tempo pensavano che avessimo. Ho passato con lui solo poche settimane prima che...be', voglio dire- è morto la prima settimana di Gennaio.”

Vedi, io non lo capisco,” scoppiò Sirius con rabbia. “Perchè non te l'hanno detto? Hanno pensato che sarebbe stato meglio se semplicemente -bum, fossero morti tutto a un tratto?”

Lily lo guardò con attenzione, e lui incontrò per un attimo i suoi occhi. Si scambiarono uno sguardo che diceva tutto: Lily sapeva che Sirius sapeva di suo zio, e Sirius sapeva che Lily...Be', che Lily non stava più parlato di suo padre.

Penso,” cominciò Lily, “che non volessero che portassi sulle spalle anch'io il peso del fatto che lui stava morendo. Volevano dirmelo...volevano darmi abbastanza tempo per piangere prima che succedesse, ma non... non volevano che ne rimanessi schiacciata... specialmente perché non c'era nulla che potessi fare per evitarlo.”

Sirius restò in silenzio per un po', guardando il suo giornale con quella che Lily pensò essere falsa concentrazione, finché non parlò:

Fanno inciampare, fanno allungare, rendono molli. Sette lettere."

Le ci volle un momento per realizzare che stava parlando del cruciverba. Lily ci pensò su. “"Fatture. Gambemolli, d’inciampo, e allungante." Si alzò in piedi. “Devo andare, ma grazie per le informazioni sugli Harper.”

Nessun problema.” Sirius esitò. “E...grazie per la risposta del cruciverba.”

Già. Nessun problema.”


Alle quattro in punto, Lily era più preoccupata che seccata. Doveva esserci una ragione se Luke era così in ritardo... il suo migliore amico in Corvonero aveva insistito che non aveva visto Luke per tutto il giorno (ma aveva incolpato incurante l'accaduto ai percorsi diversi all'interno del castello) e rinnovò la promessa, qualora avesse visto il mago scomparso, di mandarlo in biblioteca. Quindi, Lily tornò in biblioteca e provò a svolgere i suoi compiti (ne aveva veramente parecchi) per circa mezz'ora, prima che Severus Piton si facesse vivo.

Sev!” fece segno Lily, guadagnandosi un'occhiataccia della bibliotecaria, la signorina Sevoy. Ad ogni modo, raggiunse l'obiettivo di farsi notare dall'amico Serpeverde, che si diresse verso il tavolo in cui era seduta.

Stai lavorando a quel tema sulle Arti Oscure?” chiese.

Lily scosse la testa. “Sto solo facendo finta. Non riesco a concentrarmi. Ti siedi con me?”

Piton si guardò attorno nella biblioteca, ma solo pochi studiosi Corvonero stavano passando la domenica pomeriggio lì, e si sedette. Lily notò ma non fece commenti; ricordò, comunque, la richiesta che le aveva fatto James Potter quella mattina.

Hai sentito di quella conferenza di stasera?” chiese lei in quello che sperava risultasse come un tono casuale. “Un tipo del Ministero verrà qui a parlare delle insidie della magia oscura.”

Sì, ho sentito,” replicò Piton in modo vago, prima di aggiungere sarcasticamente: “Ci sarà da divertirsi”

Lily fece un sorrisetto. “Potremmo sempre saltarla e andare su da quel ritratto brontolone della vecchia arpia al quarto piano, come facevamo una volta. Ti ricordi? Le lanciavamo addosso Zellini finchè non si arrabbiava così tanto che minacciava di maledire le nostre famiglie.”

Qualcosa di simile ad un sorriso attraversò velocemente le labbra di Severus. “Sì, mi ricordo.”

A meno che tu non voglia andare alla conferenza,” lo canzonò Lily. “Non so. Potrebbe essere educativo. Potresti pure imparare qualcosa.”

"Mhm."

Va bene, questo l'aveva fatto a posta. Piton era raramente prolisso, ma non aveva quasi mai opposto resistenza ad una conversazione in questo modo. A meno che...

Lily si guardò attorno nella biblioteca, ma no, non c'erano definitivamente Serpeverde nei paraggi. La ragazza si accigliò e sospirò pesantemente, mentre gli occhi si Piton rimanevano sulla pagina di un libro. “Allora, cosa hai fatto a Hogsmeade ieri?” chiese, tormentandosi la manica del maglione. “Niente di interessante?”

Piton alzò le spalle. “Veramente no. Ho comprato un libro nuovo e sono tornato prima per leggerlo.”

Lily avrebbe potuto abbracciarlo. Non era sicura di quando avesse iniziato, ma realizzò in quel momento che aveva cominciato a dare credito ad alcuni sospetti di Potter, e la presentazione di una spiegazione logica alternativa—pronunciata senza affettazione o falsità— la sollevò più di quanto ci tenesse ad ammettere.


Non lo andò a cercare al villaggio, anche se aveva deciso di farlo una dozzina di volte. Due volte, era arrivata a metà della Sala d'Ingresso prima di fermarsi e tornare indietro.

Lily cenò alle sei meno un quarto, e Luke Harper rimaneva assente. Si mordicchiò il labbro, guardò il tavolo dei Corvonero, batté il piede per terra, diede fastidio alle sue amiche con la sua incapacità di stare ferma e nel frattempo, niente Luke. Ma non lo andò a cercare al villaggio, perchè quale che sia la ragione, Lily non pensava—no, non sentiva—che il ragazzo fosse veramente in pericolo.

Tecnicamente, realizzò che avrebbe potuto esserlo, ma non credeva che lo fosse sul serio. C'era una ragione se non era tornato al castello, e la ragazza non sapeva quale fosse, ma la cosa non le piaceva affatto.

"Lily..."

Donna la ridestò dal suo infelice sogno ad occhi aperti.

Stai venendo anche tu?”

La rossa annuì e seguì la sua amica nella Sala Grande, da cui i tavoli erano stati rimossi per far spazio ad una dozzina di panche divise in due navate, che erano quasi per metà occupate da altri studenti. Sembrava una chiesa.

L'orologio da polso di Lily rese noto che erano le 6:52, e la strega o il mago dal Ministero—quello che avrebbe dovuto tenere la frettolosa conferenza scoraggiando l'uso della magia oscura o qualcosa del genere—avrebbe iniziato fra qualche minuto. Gli studenti entrarono in fila, irritati dalla prospettiva di passare le ormai poche ore libere del fine settimana in una conferenza obbligatoria. Lily aveva un'esperienza di prima mano al riguardo: non solo quello era l'ultimo posto in cui lei stessa avrebbe voluto essere in quel momento, ma la McGranitt l'aveva incaricata—in quanto prefetto—di assicurarsi che i Grifondoro nella Sala Comune e nei dormitori si recassero di sotto. Remus, l'altro prefetto, sarebbe dovuto essere lì ad aiutare, ma era di nuovo andato a visitare la madre a casa. Anche gli altri tre Malandrini, notò Lily, erano assenti, ma non si sentì in dovere di frugare il castello per loro; si sarebbero fatti vivi se avessero voluto, e in caso contrario, non era certo suo dovere fare loro da balia.

E quindi, Lily scivolò sulla panca con Mary e Donna, lasciando lo spazio giusto per una o due persone per sedere tra lei e la fine della fila. Si appoggiò indietro sullo schienale, incrociò le braccia, e aspettò che quella cosa cominciasse.

Alla fine, un mago grassottello con le gambe storte si avvicinò alla parte anteriore della sala, dove di solito vi era il tavolo degli insegnanti, ma che era stato rimpiazzato con un semplice podio. Si stava colpendo la gola con la bacchetta—senza dubbio per amplificare la sua voce—quando il posto libero alla destra di Lily divenne improvvisamente occupato.

Da Luke.

Dove cavolo sei stato?” chiese Lily, proprio mentre il mago più avanti iniziava a parlare.

Sono molto lieto di essere qui a parlare a tutti voi questa sera...”

Al villaggio,” mormorò Luke, così che solo Lily potesse sentirlo. Tenne gli occhi sul relatore, comunque, e questo frustrò ancora di più la strega.

Va tutto okay?”

È tutto a posto,” disse Luke.

Pensavo che forse avesse ricominciato a sanguinare o...”

No, sta bene.”

Lily aspettò ulteriori spiegazioni, ma quando non arrivarono, insisté: “Perché non sei tornato? Hai detto tu di incontrarci all'ora di pranzo. Sarebbe stato carino sapere che stavi bene...”

Mi dispiace, Lily,” interruppe bruscamente il mago. “Volevo spendere più tempo con...lui. Abbiamo passato il pomeriggio a parlare, tutto qua.”

Il temperamento di Lily a quel punto si incendiò. “Perché non hai mandato un gufo?”

Noi...Io... ero preso da altre cose. Scusa.” Parlò con tono più morbido ora, ma Lily non era facile da scoraggiare. Guardò attentamente il profilo di lui, cercando di leggerlo.

Sai che capisco che tu voglia parlare con lui,” iniziò lei. “Ma sono passate ore. Non è da te dimenticare di scrivere.” Luke non disse niente. Lily spostò di nuovo lo sguardo sul relatore.

...Le maledizioni dovrebbero essere usate solamente in una situazione difensiva, e mai fuori dal contesto della classe qui a Hogwarts...”

Noi due avremo una seria conversazione su questa storia,” continuò poi Lily, guardando ancora avanti. “Il fatto che conosca la posizione di un fuggitivo—della cui colpevolezza sono abbastanza convinta—non va molto d'accordo con la mia coscienza.”

Luke scosse la testa. “Non la sai.”

Cosa?” Lily si girò di nuovo verso di lui, ma l'altro continuò a fissare avanti.

Non sai la posizione di un fuggitivo. Se n'è andato quasi un'ora fa.”

Pensavo rimanesse per un paio di giorni.”

Luke si limitò ad alzare le spalle. Poi, all'improvviso, a Lily tutto divenne molto chiaro.

Non ha mai avuto intenzione di restare per un paio di giorni, non è vero?” chiese, un po' più ad alta voce. Luke le inviò una specie di sguardo da “Per favore fai piano!” e, anche se l'altra continuò a parlare con la voce più bassa di un decibel o due, nel suo tono c'era del fuoco: “Aveva intenzione di andarsene sin dall'inizio. Ecco perché mi hai fatta rimanere per la notte, ecco perché mi hai chiesto di non dire niente finché non saresti tornato... perché non saresti tornato finché lui non se ne sarebbe andato! Non è così?”

Lily,” iniziò Luke con voce tremante, “Devi capire—Io mi fidavo di te. Sul serio. Ma non era la mia sicurezza a rischio. Metterei la mia vita nelle tue mani, ma...”

Non quella di tuo fratello,” interruppe lei, incapace di guardare Luke un minuto di più. “Mi hai ingannata, e mi hai raggirata.”

Non ti ho raggirata,” si difese l'altro. “E parlando di “inganno,” come chiameresti quello scherzetto che hai tirato fuori con la pozione soporifera?” Ma Lily lo stava ignorando ora. “Lily, c'erano delle cose di cui dovevamo parlare... mio padre, è malato, e Lo—mio fratello ed io non avevamo nemmeno avuto l'occasione di...”

Non mi importa,” sbottò Lily. “Avrei ascoltato tutto ciò la scorsa notte, e avrei mantenuto il segreto fino a che non avremmo avuto l'opportunità di parlarne, se me l'avessi chiesto. Ma mi hai mentito. Mi hai mentito. La cosa che avevo sempre ammirato di te era che non c'era alcun... inganno. Eri diretto e sincero e dolce e leale...”

Sono la stessa persona,” la pregò Luke. “Ti sto dicendo tutto ora, no? Lily, io ti amo, e non farei mai niente per ferirti. Volevo risparmiarti l'esame di coscienza. Volevo proteggerti.”

No, non è vero.”

Se doveste vedere qualcuno maledire un altro studente, è veramente importante che voi lo diciate a qualcuno...”

Non hai pensato affatto alla mia sicurezza,” continuò Lily con un sibilo furioso. “Se avessi tenuto alla mia coscienza o alla mia sicurezza, non mi avresti chiesto di fare ciò che mi hai chiesto di fare, e non ti saresti addormentato, lasciando la tua ragazza nata babbana sola in una stanza con il tuo fratello Mangiamorte!” Qui, si girò per incontrare i suoi occhi marroni, che erano spalancati per la sorpresa e l'orrore, come se avesse appena realizzato che tutto di ciò che aveva detto non aveva avuto alcun effetto su Lily.

Flower, mi... Non intendevo... non posso...”

Posso badare a me stessa, Luke,” replicò lei glaciale. “Non ho bisogno che tu mi protegga. Ma sarebbe stato carino se avessi fatto uno sforzo.”

Luke rimase in silenzio.

Approssimativamente metà degli occupanti di Azkaban posseggono l'uso di una 'Maledizione Senza Perdono' nella loro documentazione...”

Io ti amo sul serio, Lily,” sussurrò lui alla fine, sporgendosi e toccandole l'avambraccio—l'unica parte immediatamente disponibile, dato che le sue braccia erano incrociate con determinazione. Lei non lo guardò. Mai, da quando l'altro le aveva detto quelle parole a settembre, Lily aveva dubitato—neanche messo in dubbio, o posto delle domande al riguardo—la sincerità con cui Luke le aveva pronunciate...Ora sì.

E non fu mai meno tentata di rispondere allo stesso modo.

(Exeunt1)

Marlene se ne stava in fondo alla sala. Non aveva affatto previsto di venire, ma non c'era nient'altro da fare nella Sala Comune deserta, e quindi era scivolata dentro quando il corpulento mago mandato a parlare agli studenti di Hogwarts aveva appena iniziato quella che fu sicuramente una conferenza illuminante, ma che Marlene ascoltò solo per metà.

Ma comunque, non fu l'ultima persona ad entrare. Alice Griffiths si mosse furtivamente attraverso le porte leggermente socchiuse della Sala Grande un minuto dopo che Marlene aveva fatto la sua discreta entrata; la strega più grande si unì subito a Marlene vicino al muro.

Mi sono persa qualcosa?” sussurrò la ragazza del settimo anno sardonicamente.

Sono appena arrivata anch'io. Penso stia parlando di quanto tutti noi non vogliamo finire ad Azkaban. A quanto pare non è il luogo di villeggiatura idilliaco che pensavamo tutti che fosse.”

Ed ecco che se ne vanno i miei piani per le vacanze,” replicò Alice, e Marlene represse una risatina.

Io mi stavo dibattendo sul saltare questa cosa o meno,” continuò la strega più giovane a bassa voce. “Qual è la tua scusa per essere in ritardo?”

Compiti,” sospirò Alice. “Sono i dannatissimi M.A.G.O. Sono sicura che li fallirò tutti, e non riesco ancora a concentrarmi. Mi ci sta volendo un'eternità per finire un solo tema... e tutte le letture! È esasperante.”

Be' è bello sapere che ho questo ad attendermi,” brontolò Marlene.

Alice annuì, ed entrambe le streghe stettero in silenzio per un po' di tempo.

Se vi state chiedendo se un incantesimo è opportuno da usare, pensate—danneggia qualcun altro? Metto in pericolo altre persone? Metto a rischio la mia persona?”

Allora, Frank ha provato a parlarmi ieri notte,” mormorò a quel punto Alice.

Davvero? Cosa è successo?”

Gli ho detto che non volevo parlargli.” La ragazza del settimo scrollò le spalle. “Che è piuttosto vero, credo. Non lo so.”

Non lo sai? Perché no?”

Alice ponderò la domanda. “Non sono sicura se mi manca esattamente lui o se mi manca l'idea di lui. Sembra tutto così insignificante, però, sai, e non voglio altri drammi nella mia vita. Voglio concentrarmi sulla scuola e sull'ammissione al programma degli Auror e sulle cose che contano.”

I ragazzi contano,” disse Marlene. “Non contano quanto pensano alcune persone, ma contano anche più di quanto ritengono altre persone.”

I ragazzi, sì,” borbottò Alice. “Frank, no.” Fece una pausa. “Pensi che dovrei parlarci se ci provasse di nuovo?”

Marlene si limitò ad un'alzata di spalle. “Non so—qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere?”

Alice sorrise debolmente. “Immagino che tu abbia ragione. Penso che andrò a sedermi—vieni?”

Non penso proprio,” disse l'altra. “Sto ancora considerando l'idea di sgattaiolare via prima.”

I libri con temi di magia oscura dovrebbero essere utilizzati solo per scopi accademici. Piuma, non bacchetta...”

Marlene osservò Alice scivolare a sedere qualche fila più in là, e mentre la guardava, la ragazza del sesto individuò una testa con spettinati capelli neri che catturò la sua attenzione. Il mago sedeva nella penultima panca, ed era uno dei pochi ad occupare la fila, quindi vi era molto spazio sia alla sua destra sia alla sua sinistra. Marlene si fece subito avanti e prese posto tra il mago e la fine della fila.

Severus Piton alzò lo sguardo sorpreso. Comunque non disse niente, e fece tornare subito il suo sguardo vero il mago del Ministero.

Lo so che sei stato tu,” disse Marlene. Percepì Piton irrigidirsi vicino a lei. “Hai eliminato il tuo viso dalla mia memoria,” continuò lei a bassa voce, “ma ho riconosciuto la tua voce.”

Alla fine: “Allora cosa ci fai qui, esattamente?” L'altro parlò in modo piuttosto calmo.

Non ho intenzione di dirlo a Silente o agli insegnanti,” continuò Marlene, gli occhi fissi in avanti. “Ma volevo che sapessi... che io so.”

Piton la guardò. “Perchè non hai intenzione di raccontare tutto?”

Marlene alzò le sopracciglia, come se la risposta fosse del tutto evidente. “Non ti ricordi quello che mi hai detto?” La ragazza convenne, dallo scintillio di riconoscimento negli occhi neri di Piton, che lo ricordava.


"Lily!"

Marlene sentì chiamare il nome dell'amica nel corridoio silenzioso e istintivamente si girò.

All'inizio, pensò di esser stata colpita con un pugno allo stomaco, e senza nemmeno esser stata cosciente della caduta, si era ritrovata per terra. In un attimo, ad ogni modo, quasi ogni suo pensiero senziente era stato bloccato dal dolore che pulsava in ogni nervo del suo corpo. Sentiva un suono martellante nelle orecchie, e tutto sembrava così rumoroso, ma non era sicura se fosse lei a urlare, o se la sua voce non funzionasse più. Annaspò in cerca d'aria.

I suoi occhi erano ridotti a fessure, ma vide due maghi venire verso di lei—uno con il braccio della bacchetta steso, e l'altro che rideva sguaiatamente in modo maniacale. Era Severus Piton, e quel suo amico—Hester o qualcosa del genere. Piton era quello con la bacchetta.

Continuò ancora. Dolore, dolore, dolore, che le infiammava il sangue e che le premeva contro le ossa, fino a che furono sicuramente sul punto di andare in frantumi... e poi si fermò. Per qualche secondo, il suo intero corpo fu preso da spasmi, e la ragazza stava giusto ricordando come ci si sentisse a non provare quel dolore lancinante, quando udì un sibilo di “Crucio!” e tutto iniziò da capo.

Seppe di non aver urlato questa volta—le era stato tolto il fiato... soffocò e si contorse e Oh, Dio fallo smettere. Tutto pur di farlo smettere.

Poi, ancora una volta, il dolore si ritirò, questa volta più lentamente e in modo meno evidente, ma questa volta era preparata, e—con lacrime pungenti agli occhi—Marlene ansimò: “Perchè fai questo?”

Il ragazzo chiamato Hester rise. “Abbiamo fatto piangere la povera Evans!”

Marlene riuscì a malapena a registrare che Hester si era rivolto a lei usando il nome sbagliato. Piton, nel mentre, si avvicinò, si inginocchiò, e mormorò: “Sai, è per lei.” Poi, le colpì tempia con la bacchetta, e ricominciò di nuovo.


Marlene si toccò leggermente la fronte. Riusciva ancora a sentire il segno invisibile dove la sua bacchetta aveva colpitocome il dolore si era diffuso nel suo corpo da quel punto, come aveva voluto reagire e afferrarlo... spingerlo via, qualsiasi cosa, ma non era stata affatto in grado di controllare i suoi arti, la sua voce...

Si fermò. Piton la stava guardando, senza dubbio in un luogo simile nella sua mente (anche se al capo opposto), ma sembrava aspettare qualche sorta di spiegazione.

Hai detto di averlo fatto per lei,” bisbigliò Marlene. “Quel ragazzo che era con teHester, giusto? Mi ha chiamata 'Evans'. Tu mi hai chiamata 'Lily', quando mi hai...” Non concluse il pensiero, per paura che avrebbe portato un altro attacco violento di ricordi non desiderati. “Pensava che fossi Lily... Non so come o il perchè, e non mi importa, ma è così, vero?” Piton non confermò né negò, quindi l'altra ritenne di averci più o meno preso. “Non ha senso il tuo esser amico con Lily,” continuò con voce tremante Marlene; “Suppongo che i tuoi amici a Serpeverde non siano d'accordo su questa cosa, con lei che è una nata babbana e una Grifondoro e tutto il resto. Credo che abbiano voluto che tu provassi la tua lealtà.”

Niente di tutto ciò spiega come mai non testimonierai” fece notare glacialmente Piton. Certamente il suo svantaggio non gli piaceva.

Perchè...” e ora c'era una punta di superiorità nella sua voce, “se uscisse fuori che hai attaccato me, sarebbe lampante ai tuoi compari che Lily non è stata attaccata. Penso che, per una volta, vogliamo la stessa cosa. Tu vuoi proteggere Lily, e nemmeno io voglio che le succeda qualcosa. Ma non è al sicuro ad essere tua amica, non è vero? Quindi le cose stanno così—finchè non succede niente a Lily, non succede niente a te. Io non ricorderò mai chi mi ha attaccato, e la tutto si calmerà. Ma tu—tu e i tuoi amici—starete alla larga. Chiaro?”

Di nuovo, qualcosa lampeggiò negli occhi si Piton, come realizzò subito di cosa si trattava. Ricatto. “Cosa mi fermerà dal fare in modo che tu non testimoni? Cancellandoti la memoria, o...”

Non sai a chi altro l'ho detto,” disse Marlene. “Non l'ho detto alla McGrannitt o a Silente, ma questo non significa che non l'abbia detto ad un altro studente. Forse l'ho fatto, forse no. Forse ho tenuto tutta questa storia per me, o forse ho detto a qualcuno di tenere d'occhio le cose, dovessi avere dei vuoti di memoria, o dovessi cambiare idea su chi mi ha attaccata.” Indurì fermamente la mascella. “Non dovrebbe essere troppo difficile per te—è una cosa che vogliamo entrambi.”

Le Maledizioni Senza Perdono in particolare conducono a stili di vita autodistruttivi e infruttuosi...”

Lentamente, Piton annuì. “A Lily non accadrà niente,” convenne.

Bene.” La ragazza si alzò e si mosse per sedersi vicino ad Alice.

Quindi, in quanto giovani maghi e streghe di oggi,” continuò a parlare il mago, “dovete chiedervi, 'È davvero questa la decisione che volete prendere?'”




N.d.t.

 

  1. Exeunt: in linguaggio teatrale, indica l'uscita degli attori dalla scena e la chiusura del sipario.
 
  
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