//Chiedo venia se il testo vi sembrerà meno scorrevole, o avrete qualche problema a visualizzare, o qualsiasi altra diavoleria, ma dato che non sono ancora molto pratica del sito non ho ancora capito bene il meccanismo della cosa ^^'' ringrazio di cuore chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite e chi ha commentato <3 //                                 


Vestito elegantemente, con gli stivali in pelle e il completo a quadri verde scuro, il giovane conte si recò presso le scuderie con mille pensieri nella testa.....aveva intenzione di scoprire il significato nascosto di quei sogni inspiegabili che da diverse notti gli frullavano in testa trasmettendogli inquietudini continue.....non era mai stato superstizioso in fatto di sogni, ne in generale, però quelle strane visioni notturne, ne era certo, significavano qualcosa.....in serata si sarebbe documentato su qualche testo trattante l’inconscio, di sicuro la sua maestosa biblioteca ne era fornita. Però durante uno di questi sogni aveva riconosciuto con certezza uno dei sentieri che percorrevano la boscaglia intorno alla villa.....sapeva che era quello con assoluta precisione poiché lo utilizzava spesso per le sue battute di caccia insieme alla Zia Frances. Era certo significasse qualcosa, dato che aveva potuto osservarlo più volte nella notte. Era intenzionato a seguirlo fino in fondo per vedere con i suoi occhi dove lo avrebbe condotto.

Serrò così il cavallo, un purosangue dal manto vellutato e nero come la notte, vi salì in groppa e partì a tutta velocità dalla scuderia, fino a raggiungere il limitare del bosco......qui si fermò di colpo. Chiuse l’unico occhio visibile, non coperto dalla benda, per cercare di ricordare con esattezza la strada da intraprendere; subito apparve nella sua mente la via, come se fosse stata una visione......che qualche forza misteriosa stesse mirando davvero a condurlo in un luogo? Leggermente inquieto strinse le redini, per poi dare un potente colpo di frustino sul ventre del cavallo, che ripartì a tutta velocità. Correva così veloce che gli sembrò quasi di volare.....il vento che gli sferzava il volto come uno schiaffo netto gli impediva quasi di vedere. Ad un tratto però la velocità gli sembrò davvero eccessiva......tirò le redini per far fermare il cavallo, ma avendoci messo troppa forza a causa delle precarie condizioni di guida, il cavallo si alzò di colpo sulle zampe anteriori, disarcionando così il cavaliere, che si ritrovò di colpo nella terra umida, confuso e stralunato.

Mentre cercava di riprendere fiato per lo spavento, Ciel notò con stupore e con preoccupazione che il cavallo si era allontanato senza di lui.....mentre si domandava dove fosse finito, si accorse di non essersi spinto mai così oltre nel bosco.....si alzò massaggiandosi i fianchi e scorse voltandosi un rudere antichissimo, mai notato in precedenza......la costruzione era parecchio ampia, e nonostante le numerosissime crepe e l’insieme di piante rampicanti che ne coprivano in gran parte la facciata, l’edificio era rimasto in piedi sfidando il tempo e le intemperie......ricordava vagamente di aver sentito parlare di una vecchia Magione, precedentemente usata dai capostipiti della famiglia Phantomhive, poi abbandonata nel 1670, per costruire l’attuale residenza. Solo non credeva che fosse così lontana dall’attuale Casa, né che fosse sopravvissuta al tempo.....improvvisamente, nonostante la ragione lo spronasse ad andarsene con tutte le forze, sentì un incredibile desiderio di esplorare l’edificio.....come incantato, mosse un passo verso l’ingresso......notò con stupore che l’edificio doveva essere stato costruito in epoca precedente al cristianesimo, dato che qua e la, nascoste dal fogliame, si notavano alcune parti di colonne romane con capitelli ionici.....che il suo casato fosse davvero così antico? Molto improbabile.....di norma gli antichi usavano recuperare parti di edifici in rovina per costruirne di nuovi.....comunque in linea di massima l’edificio poteva datarsi nel periodo medioevale.....con questi pensieri si addentrò nella costruzione, esplorando ogni sala con grande curiosità. Però....più vi si inoltrava verso l’interno, più una strana sensazione si accresceva dentro di lui.....non l’aveva già visto lui quel posto? Eppure ad ogni angolo, gli sembrava di sapere esattamente cosa ci fosse svoltandolo.....ad un tratto, penetrò in uno strano salone.....era di pianta circolare, con il pavimento a mosaico su cui vi erano rappresentate scene di caccia e dame dai ricchi costumi, mentre sul soffitto riccamente affrescato vi erano dipinte feste e banchetti al tempo medioevale.....le pareti una volta erano state rivestite di arazzi e di parati pregiati.....mentre si guardava intorno meravigliato, avanzò fino a raggiungere il centro della sala.....una volta in mezzo, delle visioni cominciarono ad affluire davanti ad i suoi occhi.

Comparve dinanzi a lui la donna dai lunghi capelli bianchi......ora che poteva mirarla meglio si accorse che era davvero bella: doveva avere sui 20 anni circa ed aveva gli occhi più lucenti di due smeraldi al chiaro di luna.....indossava un ricco abito  viola scuro in stile medioevale, con rifiniture in pelliccia e decori argentati, che richiamavano il colore dei suoi capelli, lisci come la seta, i quali scivolavano leggeri fino ai fianchi.....lei gli tese la mano con un rassicurante sorriso ma lui indietreggiò di scatto. Quella donna nonostante fosse così bella ed attraente gli creava un disagio interiore che colpiva dritto al cuore.....e infatti dopo pochi secondi il sorriso rassicurante divenne un ghigno terrificante, le mani le invecchiarono di colpo e fece un balzo avanti come per afferrarlo.....il ragazzo corse via spaventato, ma con orrore si rese conto che non esistevano più le porte, e la stanza aveva cominciato a vorticare pericolosamente su se stessa.....si voltò appena in tempo per vedere il mostro avventarsi contro di lui.....senza pensarci afferrò la prima cosa che gli capitò sotto le mani e gliela sferrò sul cranio, spaccandoglielo in due.....spalancò gli occhi per la sorpresa: aveva afferrato senza volerlo una spada! L’elsa era decorata in oro e lapislazzuli, i quali creavano un meraviglioso gioco di luce sulle pareti.....la donna si dissolse immediatamente nell’aria, in minuscoli frammenti di vetro....ma non ebbe neanche il tempo di risollevarsi che due occhi viola scuro cominciarono a prendere forma nell’oscurità.....un dolore lancinante lo colpì all’improvviso al petto, facendolo piegare in due....non  aveva la forza di muovere un muscolo....la vista gli si stava annebbiando.....quando pensò di essere definitivamente spacciato però, delle mani forti e possenti lo risollevarono da terra; un volto rassicurante lo fissava con preoccupazione...-Bocchan....-fu tutto quello che riuscì a sentire.....prima di svenire.