Un lampo di luce verde.
Tony non si volta nemmeno per vedere il compagno appena tornato da
Asgard,
troppo preso dallo schermo del televisore.
«Ciao anche a voi.» sbotta dopo un attimo di attesa
in cui si accorge di non essere
degnato di uno sguardo.
«Zitto. Dobbiamo vedere se Will Coyote prende
Beep-Beep.»
«Mi stai prendendo in giro?»
«No, zitto.»
Sbuffa e si dirige verso il divano per sederglisi accanto e farsi
avvolgere dal
braccio che non tiene appoggiato al bracciolo, ma si accorge di essere
stato
spodestato: Hela se ne sta rannicchiata al suo posto al fianco di Tony,
Fenrir
gli sta sulle ginocchia come un bravo cagnolino e Jormungandr
è allungato sulla
spalliera, le pupille verticali rivolte ai disegni sullo schermo.
Tony si accorge della sua espressione delusa e non può
trattenere una risata;
si sposta verso il centro del divano, lasciando a Loki il posto accanto
al
bracciolo anche se è il suo preferito.
Il dio sorride per quel gesto, conoscendo la predilezione dell'altro, e
si
infila nello spazio libero, appropriandosi di una parte del petto di
Tony per
usarla come cuscino.
«Scommetto che sta volta lo prende.» azzarda
gettando un'occhiata allo schermo.
«Cosa ci scommettiamo?»
Si avvicina al suo orecchio e sussurra piano «Stasera. Chi
perde fa tutto ciò che
dice l'altro, non è contemplato il "no".» lo
sguardo malizioso che
gli lancia gli provoca dei brividi che partono da tutto il corpo per
andarsi a
concentrare nel suo basso ventre.
«Andata. Per me lo struzzo scappa.» sa di giocare
sporco, ma non ha intenzione
di sprecare un'occasione simile.
Attendono la fine del cartone e la conseguente sconfitta del coyote e
di Loki,
che sbuffa infastidito.
«Non vale, io non li ho mai visti, tu
sì.»
«Qualcuno qui» accenna a Hela che gli si nasconde
contro il fianco «Prima
faceva notare che se fossi qui un po' più spesso ne sapresti
di più e capiresti
le battute quando parliamo di cartoni.» si fa di lato in modo
che Loki possa
prendere la bambina e portarsela in braccio.
«Ehi, piccolina, lo sai che non posso restare sempre qui, ad
Asgard si
insospettirebbero e dovrei portarvi via di qui, ma tu non vuoi andare
via,
vero?» la guarda negli occhi, identici ai suoi, e la bambina
scuote la testa.
«Bene, nemmeno io,
quindi mi
spiace ma non posso essere sempre qui con voi.» le posa un
bacio sui capelli
che si mischiano ai suoi.
«Sai che non avrei
nemmeno
immaginato che fossi un padre premuroso?» lo distrae Tony
spegnendo il
televisore e provocando un sibilo di Jormungandr che stava guardando la
pubblicità.
«E io non avrei
mai immaginato
che sarebbero sopravvissuti incolumi a anche solo un giorno passato con
te.»
«Ma che
simpatico.» si stizzisce
dirigendosi verso la cucina dove Ferro-Vecchio ha preparato la cena
«Forza,
tutti qui, è ora di mangiare.» porta i piatti in
tavola e aspetta che arrivi
Loki con la sua allegra progenie addosso: Hela gli si è
appesa al collo, Fenrir
ha trovato posto tra il suo braccio e il suo petto e Jormungandr ha
assunto il
suo solito aspetto di scialle addosso alle spalle del padre.
Tony soffoca una risata.
«Che
c’è?»
«Sai, sanno
camminare da soli,
non serve che te li carichi addosso come se foste dei
profughi.»
«A dirla tutta lo
siamo…»
abbassa lo sguardo rattristato, incrociando gli occhi dei piccoli che
lo
fissano curiosi. Ha sempre trovato strano guardarli, trovando il
duplicato
delle proprie iridi in ognuno di quei piccoli occhi, ma dopo il primo
momento
di stupore ha iniziato a provare una sensazione di sicurezza a quella
vista, la
stessa sensazione che prova quando Tony gli passa un braccio attorno
alla vita
per tranquillizzarlo.
«Ma avete trovato
una casa.»
Alza gli occhi su di lui
«Provvisoria.»
Quella parola,
così legata alla
loro situazione, fa di nuovo esplodere quella bomba che si manifesta
con una
voragine di tristezza e abbandono in entrambi loro. Ne hanno
già parlato, sanno
a cosa stanno andando incontro. Tony non ci sarà per sempre,
lo sanno, e
invecchierà, e poi morirà, e lui si
ritroverà di nuovo solo, in compagnia solo
del ricordo di una parentesi felice in cui credeva di aver finalmente
trovato
un posto dove sentirsi a casa.
Sospira «Ne
abbiamo già parlato,
ti prego, non pensiamoci più fino a quando non
sarà il momento.»
«È il
momento ogni minuto che
passa, e ogni minuto che passa è più vicino a
quella che non può che essere la
fine del discorso.»
«Ehi, qui abbiamo
la futura
regina del Regno dei Morti, no?» scompiglia i capelli alla
bambina «Puoi sempre
venire a trovarmi, e noi due» si rivolge a Hela
«potremo continuare a guardare
Tom e Jerry, immagino che abbiano una tv
nell’aldilà.»
Loki tenta un sorriso ma
ciò che
ne esce è una smorfia.
«Ne parliamo poi,
va bene? Per
ora facciamo cena visto che per una volta ci siamo tutti.»
Annuisce e fa scendere i
piccoli
sulle loro sedie.
Mangiano per un attimo in
silenzio, ma poi scoppiano a ridere quando Jormungandr e Tony iniziano
a
tirarsi il cibo, uno utilizzando la punta della coda e
l’altro le mani.
«Non so quale dei
due sia il
bambino.» sospira Loki tornando al proprio piatto,
finché non gli arriva un
pezzo di pane sulla guancia «Chi dei due?» esclama
con una pericolosa luce
negli occhi.
«Kaa,
scappa.»
«Come lo hai
chiamato?»
«Scusa, ma hai
scelto un insieme
di consonanti che sembra il codice fiscale di un arabo per chiamare tuo
figlio,
e visto che l’altro giorno abbiamo visto Il Libro della
Giungla…» la voce gli
muore in gola a vedere lo sguardo dell’altro.
«Lo avete
guardato? Ma volevo
vederlo anche io!» si lamenta.
«Se vuoi lo
riguardiamo…»
«No, ormai lo
avete guardato.»
«Dai, non fare
così.»
«Faccio un
po’come mi pare, ok?»
«Va bene. Bambini,
a nanna.»
In risposta riceve sibili,
uggiolii e borbottii di protesta ma li ignora e dopo essere riuscito ad
agguantarli tutti li porta nella loro camera, che da stanza per gli
ospiti è
stata adibita a nursery/angolo del casino. Si accertano che vadano
ognuno nel
suo letto/cuccia/teca riscaldata poi
chiude la porta e torna nel salone, in cui trova Loki intento a
giocherellare
con il telecomando.
«Se vuoi lo
guardiamo adesso…»
tenta sedendoglisi accanto.
«Non voglio
guardarlo adesso,
volevo guardarlo con voi. Tutti insieme.»
«Mi spiace, ma non
stavano più
buoni e l’alternativa secondo loro era uscire fuori o provare
a sabotare
Ferro-Vecchio, quindi ho evitato che si facessero vedere.»
«Potevi fargli
vedere
qualcos’altro.»
«Non hanno preso
da te solo gli
occhi, sai? Sono spocchiosi e dispotici proprio come te.» lo
prende in giro
posandogli le labbra sulla punta del naso mentre l’altro si
volta.
«Fortuna che hanno
trovato una
persona umile e morigerata come te.» lo prende in giro
appropriandosi delle sue
labbra «Sbaglio o abbiamo una scommessa in sospeso?»
«Non hai mai avuto
così
ragione.» gli passa una mano sulla nuca, stringendoselo
addosso e facendolo
cozzare contro il proprio corpo. Si aspetterebbe una protesta o
qualcosa di
simile, ma l’altro si limita ad cercare una posizione
più comoda sul suo petto
e ad allungarsi verso di lui, alla ricerca quasi disperata della sua
bocca.
«Che ti prende?
Perché non mi
hai ancora insultato negli ultimi cinque minuti?» domanda
provando a riprendere
fiato.
«Prima parlavamo
di rimandare il
discorso, quel discorso, e mi rendo
conto di essere d’accordo. Non abbiamo molto tempo, questo
devi ammetterlo,
quindi godiamocelo finché possiamo e poi penseremo alle
conseguenze, non
importa quali saranno. Io sono andato avanti fino adesso e come me i
piccoli,
quindi potremo aggiustarci.»
«Ma io non voglio
lasciarvi
soli.»
«Non è
qualcosa che puoi
decidere tu, so che non lo faresti se dipendesse dalla tua
volontà, ma non è
così.»
«Se con un siero
abbiamo potuto
conservare Capitan Ghiacciolo potrei riuscire a trovare qualcosa di
simile che
mi consenta di stare con voi.»
«Sarebbe un
esperimento, non c’è
nulla di certo e soprattutto di sicuro.»
«Tutto
ciò che faccio è un
esperimento, Loki, un azzardo. È così che sono
abituato a vivere.»
«Il fatto che sia
una scelta
intelligente non va di pari passo con il tuo stile di vita.»
«Ti adoro quando
fai così, sul
serio.» sibila con sarcasmo.
«Ehi, abbiamo
detto di goderci
il momento, non possiamo farlo davvero, senza finire sempre con
l’urlarci
contro?»
«Tutto quello che
vuoi.» ha
ormai realizzato di non poter resistere quando lo guarda
così, quindi decide
saggiamente di arrendersi subito e di accontentarlo, premendo la bocca
contro
la sua e creandosi con lentezza un passaggio per raggiungere la sua
lingua e
ingaggiare con questa una lotta più simile a una danza
sensuale che a un
combattimento.
Loki gli risponde salendo a
cavalcioni su di lui e iniziando a strusciarglisi contro con diabolica
bravura,
finché l’altro non lo fa cadere contro il divano,
intrappolandogli le mani che
già minacciavano la cintura dei suoi pantaloni sopra la
testa.
«Ho perso una
scommessa se ben
ricordo.» sussurra con un soffio caldo al suo orecchio,
mordicchiandone subito
dopo il lobo e sentendo un gemito trattenuto da parte
dell’altro.
«Ricordi
bene.» restituisce il
morso lasciando un segno rosso sul collo niveo dell’altro e
indugiando a lungo
sulla pelle già arrossata, sentendo il respiro
dell’altro accelerare mentre le
sue mani iniziano a percorrere il suo corpo sempre più
insistentemente,
stringendolo con forza mentre il corpo del dio si inarca per andargli
incontro
«Quindi va’ a lavare i piatti.» mormora
alzandosi e annullando ogni contatto
tra loro.
Note della Vecchia Volpe
Eh sì, come
vedete ho deciso di
andare avanti con questo progetto che era nato come una shot e che come
al
solito andrà a finire con millemila capitoli
Grazie per
l’accoglienza, siete
adorabili <3
Spero che questa shot vi
piaccia
come la precedente e che vorrete farmi sapere cosa ne pensate
Baci e a presto