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Autore: Bale    20/05/2013    1 recensioni
Ray decide di invitare i suoi ex compagni di liceo nella sua casa al mare per una rimpatriata.
Non si vedono da moltissimi anni.
Molte cose saranno cambiate, altre saranno rimaste le stesse.
Cosa succederà nella villa al mare di Ray quando i ragazzi si ritroveranno?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FINALMENTE







Lo prese per mano e lo trascinò via dal soggiorno.

Mark era completamente fuori di sé dallo stupore.

Kate era lì. Camminava davanti a lui. Lo trascinava lontano da quella scena bizzarra.

Se lo portava via, in disparte, lontano da tutto e da tutti, come aveva fatto, per tanto tempo, al liceo.

Spesso, all’epoca, si appartavano in cortile.

Si allontanavano dagli altri per chiacchierare seduti sul campo di football oppure per sbaciucchiarsi dietro agli spalti.

Per un attimo sembrò che non fosse passato neanche un giorno da allora.

Kate era di nuovo lì, accanto a lui. Gli teneva la mano.

I loro sguardi non si erano incrociati, era successo tutto troppo in fretta, ma Mark era sicuro che nei suoi occhi avrebbe rivisto lo stesso entusiasmo di allora, la stessa dolcezza, la stessa gentilezza.

Raggiunsero un posto appartato in spiaggia, poi lei finalmente si voltò a guardarlo.

Sorrise.

Forse non era uno dei suoi sorrisi migliori, ma almeno non gli stava urlando in faccia di lasciarla stare.

Mark la guardò senza capire, prima di perdersi in quegli occhi così belli.

-So tutto-   disse lei con aria decisa dopo qualche istante di assoluto silenzio.

Si udiva solo il rumore delle onde del mare e il canto di qualche gabbiano in lontananza.

-Tutto cosa?-

Mark non riusciva proprio a mettere a posto tutti i pezzi di quell’assurdo puzzle.

-E’ stato Ray ad andare a letto con Jenny, ma lei ha detto che eri stato tu-

Lui spalancò la bocca.

Pochi minuti prima aveva cercato in tutti i modi di parlarle, di rivelarle finalmente cosa era successo anni prima, ma lei si era rifiutata di soffrire ancora.

Lo aveva piantato in asso in terrazza, con la bocca mezza aperta e gli occhi pieni di lacrime.

-Hai parlato con Ray?-   chiese lui.

Dopotutto era quella l’unica possibilità. Forse Ray si era ricreduto, ci aveva pensato bene e alla fine aveva deciso che era giusto aiutare il suo amico e dire finalmente a Kate la verità.

-Non proprio-   rispose lei sorridendo e chinando la testa di lato.

Era il suo gesto tipico. Chinava la testa e guardava di lato.

Mark avrebbe tanto voluto baciarla, ma sapeva di non poterlo fare. Non in quel momento, non ancora.

-Ray ha raccontato tutta la storia a Paul, poco fa, in terrazza-   spiego lei indicando un punto imprecisato con il mento.

-A Paul?-

Mark non capiva, ma era comunque contento di sapere che Kate conosceva finalmente la verità.

-Lo stesso Paul che poco fa è stato baciato da Charlie al centro esatto del soggiorno?-

Kate scoppiò a ridere. La sua risata era rimasta la stessa: dolce, gentile, sensuale.

Mark, per la seconda volta, provò il desiderio di afferrarle la testa e baciarla con delicatezza.

-E’ davvero così che è andata?-   chiese poi ritornando seria.

-Dipende da cosa hai sentito esattamente-

Mark le prese di nuovo la mano e cominciò a passeggiare sulla spiaggia.

Le onde raggiungevano quasi i loro piedi, per poi ritrarsi e ritornare al largo, nel mare.

-Jenny mi propose la scommessa: dovevo andare a letto con una ragazza più grande e in cambio avrei ottenuto lei-   cominciò Mark.

Kate pendeva dalle sue labbra. Sapeva già come erano andate le cose, ma sentirlo da lui l’avrebbe resa ancora più serena e sollevata.

-Io accettai-   proseguì lui   -Riuscii a convincere una ragazza più grande ad uscire con me-

Kate taceva.

-La portai al cinema, ma per tutta la durata del film non ho fatto altro che pensare a te. Mi mancavi, ti amavo e non avrei mai potuto farti del male-

Si voltò a guardarla.

Era sincero, Kate riusciva a leggerglielo negli occhi.

-La riaccompagnai a casa una volta finito il film e poi andai da Ray a raccontargli ciò che era successo. Lui sapeva della scommessa e cercò di aiutarmi. Il giorno dopo fu lui ad invitare quella stessa ragazza ad uscire e riuscì a portarsela a letto-

Kate si tolse le scarpe e prese a camminare a piedi nudi sul bagnasciuga. Non smise di ascoltarlo. Semplicemente ad ogni parola si sentiva più leggera, stava tornando ad essere la Kate adolescente, quella alla quale erano stati dati troppi ceffoni, quella che aveva subito troppe delusioni.

-Registrò tutto sul suo vecchio walkman e il giorno dopo portammo la registrazione a Jenny-

Anche Mark si tolse le scarpe e raggiunse Kate.

Camminavano per mano guardando i loro piedi affondare nella sabbia a causa delle onde.

-Jenny cominciò a protestare, diceva che la registrazione non era una prova sufficiente. Non poteva essere certa che si trattasse di una ragazza più grande, anzi, per quanto le riguardava la registrazione poteva anche provenire da un film porno-

-E allora Ray disse la verità?-

Kate intervenne per la prima volta nella conversazione, senza smettere di guardare i suoi piedi.

Mark si voltò a guardarla ed annuì.

-Disse che era lui l’uomo della registrazione e che se non ci credeva poteva anche andare a chiederlo alla ragazza dell’ultimo anno con cui era stato. Gli diede nome e cognome, ma lei non andò mai a chiederglielo-

Kate continuò a camminare con il capo chino, senza lasciare mai andare la mano di Mark.

-Ray disse, quindi, che era lui a meritare il premio e non so come, Jenny cedette. Ovviamente poco tempo dopo se ne pentì. Io e te eravamo più felici di prima, mentre lei rischiava di veder rovinata la sua reputazione di bella, popolare e spietata cheerleader se si fosse venuto a sapere che era stata a letto con un ragazzino unto, grasso e sudato-

Kate si lasciò sfuggire un sorriso.

-Sarà anche stato unto, grasso e sudato, ma era anche molto simpatico-    commentò.

-Altroché! E lo è ancora!-    rispose Mark sorridendo.

-E anche molto scaltro aggiungerei-

-Un tantino vigliacco però-

Risero entrambi, ma poi tornarono seri.

-Mi fece ascoltare la registrazione-   disse Kate all’improvviso   -Mi disse che eri tu con una ragazza più grande. Aggiunse che eri stato a letto anche con lei e le sue amiche-

-Avevamo avuto il nostro primo rapporto sessuale da poco, avresti potuto riconoscermi in quella registrazione-    scherzò Mark.

Nessuno rise. Non c’era proprio nulla da ridere.

Si erano persi dieci anni e tutto per colpa dell’avidità e della spietatezza di Jenny.

-Ho provato a spiegarti, ma non hai mai voluto parlarmi. Ho mandato anche Ray, ma hai cacciato via pure lui-

-Una sera ti sei arrampicato su per la grondaia fino al mio balcone-   ricordò lei.

-E tu hai pensato bene di avvertire tuo padre che mi ha rincorso per tutto il giardino brandendo un rastrello arrugginito-

Kate ridacchiò.

-E poi me ne sono andata in Italia-   concluse.

Si fermò all’improvviso e lasciò andare Mark.

Lui si voltò a guardarla. Era bellissima al chiaro di luna, ancora più bella di allora.

-Ho sbagliato ad accettare la scommessa di Jenny, ti ho fatto del male anche se poi non sono andato fino in fondo-   disse chinando il capo.

Gli occhi di Kate si riempirono di lacrime.

-Se vorrai continuare ad odiarmi fai pure, ma almeno ora lo farai per il motivo giusto-

Le accarezzò dolcemente il viso e sparì nell’oscurità.


   
 
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