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Autore: Strega_Mogana    20/05/2013    3 recensioni
Raccolta di one-shot/flash fic con tema i sorrisi.
Un sorriso a Settimana per Severus. Un anno di sorrisi.
Sfida n. 14 del Forum Il Calderone di Severus - Magie Sinister
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Ginny, Hermione/Severus, Lily/Severus
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Titolo Raccolta: Una seconda possibilità
Titolo di questa storia: Sono ancora la tua ragazza?

Autore: Ellyson
Beta: Querthe
Tipologia: One shot
Rating: VM14 (diciamo che verso la fine il racconto diventa un po' color rosa porcellino)
Genere: nessuno in particolare
Personaggi: Severus Piton, Hermione Granger
Pairing: Severus / Hermione
Epoca: post 7 anno, epilogo alternativo
Avvertimenti: AU
Riassunto:
- Sono ancora la tua ragazza, Severus?
- Non sono un po’
vecchio per avere la ragazza?
Parole: 1271
Note: seguito di Il nervosismo di un Mangiamorte impacciato
Questa è l’ultima storia della raccolta


Sono ancora la tua ragazza?

Tamburellava le dita sul bracciolo di legno della poltrona.
Era furioso.
Anzi no.
Era più che furioso.
Sentì il suono della campanella che annunciava la fine delle lezioni della mattina e il ciarlare degli studenti che si immettevano nei corridoi per poi spargersi nel parco a gustarsi il resto di quel primo Venerdì di primavera.
Tamburellò con più energia le dita sul bracciolo.
Se non fosse stato così impegnato ad essere furioso avrebbe sentito dolore ai polpastrelli.
Il sole filtrava dalla finestra della stanza. Su ordine dei medimaghi e della sua fastidiosa compagna, era stato costretto ad abbandonare l'umidità e la penombra dei suoi amati sotterranei per trasferirsi in una stanza ai piani più alti dove il sole la riscaldava ad ogni ora del giorno.
Sapeva che la sua espressione minacciosa non aveva lo stesso effetto in una stanza illuminata perennemente dal sole.
La ruga sulla fronte divenne più profonda quando sentì la risata della sua fastidiosa compagna dall'altra parte della porta.
La chioma leonina di Hermione fece capolino oltre la porta qualche istante dopo. Sussultò spaventata quando lo vide nella stanza.
Si immaginò come un punto nero in una stanza illuminata.
- Severus! - disse portandosi una mano al cuore – Mi hai spaventato a morte! - Hermione andò alla sua scrivania e con un colpo di bacchetta fece apparire una ventina di rotoli di pergamena che si impilarono in perfetto ordine sul tavolo di legno – Avevo capito che i tuoi impegni a Londra ti avrebbero trattenuto per tutto il giorno.
Il mago restò immobile, nonostante dentro stesse urlando dalla rabbia.
- Ho finito prima del previsto. - disse con una calma che non pensava più di avere.
Hermione si tolse il mantello scuro e lo lanciò con poca grazia sull'altra poltrona presente nella stanza.
- E' andato tutto bene?
- Ho incontrato Potter al Ministero, c'era anche la sua fidanzata.
- E' da un po' che non vedo Ginny, - disse togliendosi le scarpe, ponendole poi nell'armadio - sta bene?
Hermione si sedette alla toilette e iniziò a pettinarsi davanti allo specchio.
Non stava ferma quella donna!
Lui era lì, furioso e pronto ad esplodere e lei sembrava non vederlo.
Le dita sul bracciolo interruppero la noiosa melodia ripetitiva.
- Non lo so, é stata poco loquace. Sembrava quasi imbarazzata. – alla fastidiosa compagna sembrava una notizia poco interessante - Tu sai per quale motivo la giovane Ginevra Weasley, che se non ricordo male all'ultima cena alla Tana ha dato sfogo ad ogni battuta di dubbio gusto del suo repertorio, sia improvvisamente così cambiata?
Hermione abbandonò il tentativo di sistemare la chioma, appoggiò la spazzola sul ripiano della toilette e lo fissò attraverso lo specchio.
- Non posso sapere cosa passa per la testa di Ginny.
Il mago sollevò un sopracciglio fine.
- Io si.
Severus osservò la sua compagna – fastidiosa, fastidiosa compagna Severus!- sgranare gli occhi e voltare la testa nella sua direzione.
- Hai usato la legilimanzia su Ginny?
E finalmente vide la scintilla dello scontro che desiderava brillare negli occhi della sua fastidiosa compagna. Fece un sorriso, uno di quelli crudeli, uno di quelli che non usava più da diversi anni. Uno di quelli che si intonava perfettamente con il Marchio sbiadito sull'avambraccio e con la sua aria minacciosa.
Uno di quelli che, anche immerso nella stanza illuminata dal sole, aveva sempre lo stesso effetto.
Bastò quello come risposta.
- Severus!
- Ho scoperto, - disse ignorando il disappunto della donna – che tu e Ginny parlate molto, soprattutto di me.
Hermione si spostò di fronte a lui, battagliera e fiera come solo una Grifondoro irritante sapeva essere.
E lei sapeva essere una Grifondoro estremamente irritante.
E fastidiosa.
- Sono discussioni private!
- Se parlano di noi non sono private. Specialmente quando tocchi certi discorsi molto personali ed intimi.
Vide gli occhi di Hermione sgranarsi per la sorpresa.
- Oh...
Severus sapeva cosa voleva dire quel oh.
Non gli piaceva.
Hermione sorrise e sembrò rilassarsi.
Continuava a non piacergli.
- Ginny è la mia migliore amica. - spiegò - Parliamo di tutto. Anche di quello.
Non voleva essere così tollerante. Non voleva essere così facilmente manipolabile.
Era pur sempre una spia-doppioghichista!
Dov’era finito il Severus oscuro e cinico che aveva ucciso Silente sulla Torre di Astronimia?
Non avrebbe perso quella piccola battaglia personale.
- Perché devi parlare di certi argomenti delicati con lei? Non sa mantenere un segreto neppure sotto Imperius!
- Perché ci serviva un paragone.
E Severus vide cadere il suo mondo. Vide la sua più grande paura realizzarsi.
Hermione si era stancata.
Era annoiata dai suoi lunghi silenzi e delle sue occhiate maligne. Era stufa del suo corpo spigoloso, dell'intreccio di cicatrici che segnava la sua vita e il suo fisico non più giovane.
Si era infine decisa a porre fine a quella relazione che aveva fatto discutere tutti nella scuola e anche in gran pare del Ministero.
L'eroina della guerra, amante del Mangiamorte redento.
E la rabbia sparì di fronte all’eventualità di essere di nuovo solo.
Deglutì e mai quell'azione gli sembrò più dolorosa, neppure quando le ferite lasciate da Nagini erano ancora fresche.
- A Ginny serviva un paragone. - precisò Hermione con un sorriso avvicinandosi – Harry è stato il suo primo vero fidanzato. Voleva qualche informazione. - si sedette sulle sue ginocchia come una bambina piccola e si avvicinò al suo orecchio – Alla fine era anche piuttosto invidiosa.
L'anima di Severus tirò un sospiro di sollievo, si rilassò sulla poltrona accarezzando la schiena della fastidiosa compagna, cerando i lacci della fastidiosa veste.
- Sono ancora la tua ragazza, Severus? - alitò nel suo orecchio mentre una piccola mano esperta iniziava a slacciare i primi bottoncini della casacca nera.
- Non sono troppo vecchio per avere la ragazza?
La sentì ridacchiare contro la pelle del collo.
Quando gli aveva tolto la sciarpa di seta?
Quando passò la punta della lingua sulla prima cicatrice tonda, quella domanda si perse in un sospiro eccitato.
- Credevo che avessimo già superato lo scoglio della differenza d'età. - rispose lei che, ormai aveva slacciato abbastanza bottoncini da scoprire la candida camicia.
Severus trovò i lacci della veste, ne tirò uno scoprendo la pelle della schiena. Si avvicinò al suo orecchio mentre lei stava per slacciargli i primi bottoni della camicia.
- Io non voglio una ragazza. - le disse lentamente facendo risalire la mano lungo la spina dorsale – Io voglio una moglie.
Sentì la mano di Hermione bloccarsi e trattenere il respiro.
Restò qualche istante in silenzio ed immobile, godendosi quel raro momento in cui Hermione Jane Granger sembrava senza parole, poi si allontanò abbastanza da permettergli di vederla in volto.
Fortunatamente stava sorridendo.
- Questa è la proposta di matrimonio più strana che abbia mai sentito, Severus.
- Ogni proposta merita una risposta, Hermione.
Il sorriso sulle labbra della sua compagna – non importava quanto fosse fastidiosa in certi momenti, l'importante era che fosse la sua fastidiosa compagna – aumentò.
Non gli servirono altre risposte.
Si impossessò delle sue labbra in un bacio che sapeva di amore e di gioia per averlo accettato nella sua vita così com'era. Senza mai volerlo cambiare, accettando tutto della sua anima nera.
Quando si separarono lo sguardo di lei era velato dalle lacrime.
Si specchiò nelle iridi nocciola di lei e vide se stesso.
Un mago vestito di nero. Un mago che aveva avuto una prima vita segnata dalla morte e dal rimpianto.
Un mago che aveva avuto la fortuna di vivere una seconda vita. Un mago che aveva trovato la sua personale felicità.
E Severus sentì che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa con Hermione al suo fianco.
Qualsiasi.
Anche sorridere dalla felicità.
   
 
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