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Autore: KPooh_    20/05/2013    2 recensioni
Questa è una storia vera (tranne che per le parti che non lo sono).
"Che figura avrebbe fatto ora con la ragazza per cui aveva una cotta, se lei avesse scoperto che il fratello della ragazzina a cui doveva badare era Louis Tomlinson, un diciassettenne che non sa guardare la propria sorella e che l’ultimo sabato di vacanza, sta a casa a guardare il Signore degli Anelli in tv, con un amico travestito da Gandalf il Grigio, invece di andare a spassarsela fra feste e discoteche?"
- La domanda è: Perché tu sei nella cucina del tuo migliore amico in mutande e con un cappello da mago in testa l’ultima sera di vacanze?-ribattè rivolta ad Harry.
Nerd.
-Sospesa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6- Mission Impossible? Not for us!

DUH!


HEllo! mai sentito Marcus Butler pronunciare queste parole?
Be', vi siete perse l'effetto, allora. Anyway,  qui parla Fearless
 con un nuovo capitolo che è stato partorito con svariate ore di faticoso travaglio.
Che schifo effettivamente.. comunque niente, vedrete alla fine che sorpresina vi s'è preparato
con KPooh.. eheheh, ci mettiamo dimpegno con lasciare le cose in sospeso io e lei :)
Dunque, visto che sono quella responsabile delle due autrici,
farò il discorsetto del tipo "grazie di cuore a tutte le ragazze dolcissime che recensiscono, mettono fra i preferiti,
le ricordate ecc ecc e anche a quelle che leggono e basta,
K mi manda sempre messaggi entusiasti con scritte le cifre delle visualizzazioni, che crescono a discmisura--"
Insomma, siete delle grandi a seguirci in questa storia da matte.
Ora la smetto e vi lascio godere il capitolo :3
Un bacione,
La 



_Domenica, 07.09.13 
_Ore 07:00
_Burleson, Texas
_Casa Styles, Horan, Payne

Riunione speciale alla base. Venite il prima possibile! È un emergenza.

Tre soggetti vengono svegliati dalla suoneria dei loro cellulari.
Tre teste si alzano debolmente dai rispettivi cuscini.
Cinque occhi si aprono per leggere il messaggio (Harry non aveva la forza di aprirli entrambi).
Tre cervelli riuscirono a formulare, chi prima chi dopo, lo stesso pensiero.

“Louis è matto.”

_Sempre Domenica, 07.09.13
_Ore 07:32
_Burleson, Texas
_Casa Tomlinson

Liam fu il primo ad arrivare. Aveva preso il messaggio molto sul serio, come anche il fatto di essere in quel “gruppo segreto”. Si era precipitato a casa di Louis senza neanche togliersi il pigiama, mettendosi un calzino a righe arancioni e verdi e uno blu, una converse e uno stivale di gomma rosa di sua madre e uscendo senza neanche prendere le chiavi di casa. 
Niall non era stato da meno. Si era messo una tuta ed era corso per strada in ciabatte.
Harry…beh, Harry dormiva in mutande (smettetela di sbavare, voi menti perverse!) e la mattina non aveva proprio la capacità mentale di vestirsi, quindi aveva optato, con la velocità di un bradipo in un video a rallentatore, per una vestaglia con dei gatti di sua nonna. Poi, guardandosi allo specchio, si era reso conto di quanto atroci fossero le condizioni dei suoi capelli, quindi aveva afferrato una cuffia verde da doccia ed si era incamminato per strada ancora con gli occhi mezzi chiusi, attirando l’attenzione dei pochi passanti e dei barboni. 
Imbarazzanti. Tutti e tre.
A casa di Louis, il suddetto aveva accolto il resto della banda vestito nel suo vecchio judogi usato quell’unica volta che aveva provato a fare judo, stupendo il gruppetto vestito in modo altrettanto particolare. 
-Allora Lou, qual è l’emergenza?- Niall fu il primo a parlare quando tutti (Harry) furono riusciti ad aprire gli occhi e a svegliarsi un po’. 
-Il mondo ha bisogno di noi.- annunciò solenne- Abbiamo una recluta fra le mani, molto promettente. Purtroppo è finita dalla parte sbagliata. Il nostro compito è quello di riportarla fra i nostri ranghi, redimerla, rieducarla, riadattarla alla nostra società. Dobbiamo intervenire, e subito.- decretò infine, dopo aver aggiunto qualche mossa strana (lontana anni luce dall’essere come quelle di qualsiasi arte marziale) in mezzo al discorso. 
-Ok… Puoi spiegarti?- tagliò corto Liam.
-Beh, ieri è venuta a qui Alex per chiacchierare un po’…
-Uuh, che Don Giovanni che sei!- lo interruppe Harry, con la voce ancora impastata dal sonno, proferendo per la prima volta una vera parola e non qualche grugnito di assenso. 
-See, va bene… Dicevo, è venuta da me e, mentre parlavamo del più e del meno, ho scoperto che, prima che il mostro della popolarità la rapisse e aggredisse senza pietà trasformandola in ciò che era almeno fino a qualche giorno fa, era una di noi, una NERD!- esclamò entusiasta Lou.
-Oh mio dio…
-Non ci posso credere!
-Impossibile- sussurrarono i tre ascoltatori sconcertati.
-Ragazzi, so che è difficile da pensare però…- iniziò Louis.
-No, impossibile che tu ci abbia svegliato a quest’ora per una stronzata del genere! Ti ammazzo amico! Appena recupero le forze, giuro che ti ammazzo…- esclamò il riccio, dirigendosi indignato nella camera degli ospiti, ormai camera sua. 
-Sì Louis, io lo seguo. Magari ci pensiamo alle 11.30, ok?- Niall seguì l’amico al piano di sopra per buttarsi sul letto. 
-Ehi amico! Io ormai sono sveglio, facciamolo!- sorrise allegramente Liam, stupendo l’altro.
-Grazie Liam, sapevo avrei potuto contare su di te! Iniziamo…
E i due si misero a lavoro, escogitando un piano lavorativo su come far riacquisire conoscenze ad Alex e farla tornare tra le schiere dei Nerd.

_Sì, è ancora Domenica , 07.09 … Oh ma che lo scrivo a fare! Vaffanculo! * tizio al computer si licenzia *

-Spero che sia urgente la cosa! Ero nel bel mezzo di una cosa…- salutò Alex sbattendo la porta di casa Tomlinson. 
-Si certo! Ammettilo che eri a casa a non fare niente e a dormicchiare sul divano…
-Sì, guarda mi hai proprio beccata, Styles. Mi annoiavo come doveva annoiarsi Dio quando ha messo i peli intorno ai kiwi!
-Vedi! L’avevo detto io che non stava facendo niente e potevamo chiamarla.- esclamò il riccio rivolgendosi a Liam, non avendo colto l’ironia della ragazza. Styles non si smentisce mais (Tentativi di fare rime, prova 1: fallita. Idiota.).
-Scusa se ti abbiamo fatta venire qui, che facevi?- chiese Niall schietto, come era solito fare. 
-Ero a fare un giro con Donna… l’unica del gruppo dei popolari che non ha ancora saputo della “notizia” perché è tornata oggi da Cipro.
-Donna? Donna Sanders? Che troia che è…Quella ha visto più palle che Wimbledon tra poco!- esclamò Louis indignato che Alex fosse ancora amica di una del suo vecchio gruppo di oche, galline e altri animali che razzolano. 
-Non so neanche perché ho accettato di andarci. Per un momento ho sentito la mancanza delle vecchie abitudini, ma mi sono pentita non appena ha aperto bocca iniziando con i suoi stupidi discorsi. Ho provato a essere gentile, ho fatto pure una battuta paragonando i suoi fratelli pestiferi ai 12 nani che devastano la casa di Bilbo, ma quando lei non l’ha capita mi sono detta “Ma che cazzo stai facendo Alex?”, così le ho detto tutto sapendo che se ne sarebbe andata e, come volevasi dimostrare, ha inventato una scusa e si è dileguata nel giro di 3 secondi. Poi mi avete chiamato voi idioti.- concluse la ragazza, accennando un sorriso ai quattro riuniti in salotto.
-Tranquilla, non dovrai più sopportare nessuno che non capisca battute geniali come quelle sullo Hobbit. Ci siamo noi! Ed è per questo che ti abbiamo chiamata…-iniziò Liam, lasciando poi la parola al riccio a fianco.
-Oggi, in questo giorno gioiglorioso, riporteremo te, Alexis Holmes, all’originale stato di portatrice del Supremo Sapere. Ritornerai a padroneggiare tutte le conoscenze sul mondo dei Grandi, quali supereroi, maghi, jedi, hobbit ed elfi. Da oggi, Alexis Holmes, tornerai al mondo come…
-Oddio ti prego non dire quella parola, non dire quella parola- sussurrò tra sé e sé la ragazza.
-…Nerd!- concluse Harry con solennità. 
-Ecco, lo sapevo… E va bene, tornerò ad essere la super mega sfigata di una volta, ditemi solo che devo fare.- si arrese Alex con finto fastidio, nascondendo l’entusiasmo di tornare ad essere la vera lei. 
Louis andò in camera sua a prelevare un paio di fumetti, quelli più vecchi che possedesse. Avevano deciso di cominciare dalle origini, in particolare dalle origini di X-men, il fumetto che aveva incantato ragazzi e ragazze del tutto il mondo. Mentre Louis era impegnato nella caccia al tesoro nel suo archivio, Alex era rimasta di là con gli altri e stava frugando nella sua borsa.
-Sai, Alex, non pensavo che l’avrei mai detto di una ragazza, ma senza i tacchi e tutti i vestiti luccicanti stai molto meglio.- commentò Liam, osservando l’abbigliamento della mora. Lei gli sorrise brevemente, tirando fuori la custodia dei suoi occhiali.
-Oh mio Dio! Alex cosa stai facendo?- le domandò inorridito Harry. Lei lo fulminò come suo solito.
-Senti, rompipalle, sono tre anni abbondanti che porto le lenti a contatto tutti i giorni giusto per non farmi vedere con gli occhiali da quelli popolari. Adesso che non ho più niente da perdere, penso di potermi permettere di stare comoda almeno stavolta, non credi?- gli rispose, sistemandosi gli occhiali con la montatura più strana di questo mondo, stile Harry Potter/John Lennon, sul suo nasino.
-Hey, chi è questa nerd nel mio salotto? Non credo di averla mai vista prima!- esclamò Louis facendo ritorno con una ventina di giornalini. Tutti risero, sorprendentemente anche Alex.
-Dunque, il piano è questo, non possiamo stare qui a non fare niente e guardarti mentre ti leggi un fumetto alla volta con i tuoi stupidi occhiali, quindi cominciamo dall’inizio e, con un semplicissimo schema disegnato dall’artista grafico del gruppo, ovvero Niall, ti spiegheremo quello che succede nella prima serie del fumetto.- iniziò la lezione Harry, tirandosi in piedi e girando la lavagna sul cavalletto che avevano montato davanti al televisore.
- Aggiungeremo citazioni importanti del fumetto stesso, cose che sono diventate un must per questo campo, più l’influenza che X-men ha avuto su altri autori nonché l’influenza di altri autori su questo progetto.- aggiunse Liam con la sua supervelocità nel parlare.
Alex continuava ad annuire con una faccia molto del tipo “Sono una dura, ci sto. Stronzi.”. Lo “stronzi” finale era per rendersi ancora più dura.
-Devo prendere che so, appunti?- domandò prima che iniziassero la lezione vera e propria.
-Macché appunti! Questo lo facciamo per divertimento; se assimili vuol dire che noi siamo bravi e che la cosa ti interessa, altrimenti rinunciamo al progetto e ti vorremo comunque bene.- le rispose facendosi una gran risata Niall, mentre Alex continuava ad annuire. 
-Ci vorrà del tempo prima che entri nell’ottica giusta- commentò Harry, scuotendo la testa, mentre Louis iniziava ad illustrare il grafico.

3 ore e 48 minuti dopo.

-Perfetto, e anche lo scontro fra Batman e Pinguino è andato. 
Direi che con questo scontro possiamo finirla qui.- si accasciò sulla poltrona Louis. 
-Certo…- rispose Alex, togliendosi gli occhiali e massaggiandosi le palpebre. 
-Allora, ti siamo sembrati bravi come insegnati? Ti ricordi qualcosa?- chiese ansioso Niall, che per tutto il pomeriggio si era dato all’arte, scarabocchiando a destra e a manca, facendosi venire le vesciche sulle dita.
-Beh, pensavo fosse una cosa molto più dura, invece è stata una stronzata!- rispose la ragazza, pensando di fare un complimento al gruppetto.
-Ah, una stronzata eh?- chiese Harry, innervosendosi, prendendo la mora per la maglietta e avvicinandola con fare minaccioso- A quanti anni muoiono i genitori di Bruce Wayne? E chi li uccide?- sbraitò il riccio.
-A otto anni. Da un rapinatore di nome Joe Chill.-sussurrò frettolosamente Alex.
-Quando appare per la prima volta il fumetto di Thor e chi lo disegna?
-Appare nel 1962, disegnato da Jack Kirby, “The King”. Riposi in pace.
-Chi crea il clone di Gwen Stacy per ingannare Spiderman?
-Un professore di Peter, Miles Warren, che poi diventerà lo Sciacallo.
-Perfetto. Sei pronta. Ma forse hai ragione, sono tutte stronzate.- concluse Harry indignato, avviandosi in corridoio.
Alex si sentì in colpa per aver fatto quel commento, così prese la sedia lì accanto e ci si mise sopra- Oh capitano, mio capitano!- gli urlò dietro, per scusarsi e richiamarlo.
Il riccio si girò stupito.
-Quanto era bello quel film?- chiese Harry, tornando in salotto.
-Non lo so, ma ho pianto tanto!- rispose lei abbracciandolo, come per ringraziarlo per averla fatta tornare l’appassionata di fumetti e supereroi di un tempo.
-Grazie a tutti ragazzi. Siete dei veri amici- disse poi, rivolgendo un gran sorriso in direzione di Lou.
-Ma come siamo dolci stasera! Dov’è finita la nostra Alex?- chiese Liam, al quale arrivò un pugno ben assestato sul braccio dalla ragazza- Ecco, mi sembrava strano…- disse poi massaggiandosi il bicipite. 
-Bene, miei cari compagni d’avventure, io devo andare, domani a pranzo faremo entrare ufficialmente la nanerottola nel nostro gruppo.- disse Harry, salutando il gruppetto e andandosene, trascinandosi dietro Liam e Niall, che ancora non si erano cambiati dalla mattina.

-Ehm, bene…- iniziò Louis, leggermente imbarazzato per essere rimasto da solo in salotto con Alex. Di solito c’era sempre o Lottie o qualcuno della banda.
-Mm, visto qualche film carino di recente?- chiese la ragazza, anch’ella un po’ in imbarazzo. 
-No… Hai fame?
-Mi sono già riempita di caramelle, grazie.
Seduti sul divano, cominciarono a guardarsi entrambi le mani, non sapendo cosa fare.
“Lou, porca miseria! Abbi un po’ di coraggio! Hai Alex qui davanti a te, dille qualcosa…”si ritrovò a pensare il ragazzo.
Sapeva che si sarebbe dovuto dare una mossa se voleva conquistare Alex; infatti, anche se ora era stata esclusa dal gruppo dei fighi, rimaneva una delle più belle ragazze della scuola.
Si ricordò di cosa aveva detto Liam la sera della festa, cioè che se non si fosse dato una mossa, ci avrebbe provato lui con Alex, così, spinto da un moto di gelosia, si avvicinò alla ragazza e la prese per mano (Wow, che gesto passionale Lou, sul serio). 
Alex alzò lo sguardo stranita e il ragazzo si affrettò a staccare la propria mano, dandosi mentalmente dell’idiota.
-Io, ehm…- cercò di scusarsi. 
-Tranquillo, non fa niente- rispose la ragazza sorridente, stringendogli lievemente la mano per rassicurarlo.
Louis in quel momento si accorse di quanto i due fossero vicini. Avvicinò lentamente il viso a quello di Alex, solleticandole le fronte con i suoi capelli mezzi ritti in fronte.
Stava davvero per farlo? Stava davvero provando a baciare la ragazza che per un casino di tempo aveva popolato i suoi sogni migliori? E lei non dava segno di tirarsi indietro. 
-Louis, hai per caso preso tu la mia penna a forma di bacchetta di Voldemort?
Lottie. Accidenti.
-No- rispose il fratello, allontanandosi di scatto da Alex, che era indietreggiata non appena aveva sentito la voce della bambina.
-Forse è meglio se vado, ci si vede domani…- lo salutò, scappando via imbarazzata. Ci fu un ultimo sguardo eloquente fra i due, senza nessuno scambio di parole e in pochi attimi, Alex era già fuori dalla casa.
“Oggi è proprio il tuo giorno fortunato, ragazzo!” si disse Louis con rammarico, guardando la sua amata uscire dalla porta, e iniziando a cercare quella maledetta penna con Lottie.




 



"AH una stronzata, eh?!"


*immaginatevi Louis al posto di Ezra Fitz* #sguardoeloquente ;)





P.S. Questa non è una minaccia, tranquille/i, ma se non ci dite come vi sembra questa storia giuro che vi... farò qualcosa!
No sul serio, se non ci dite come vi sembra, cosa vorreste succedesse ecc, non sappiamo veramente come andare avanti.. Ad esempio, volete Zayn? Non volete Zayn?
Perciò niente, sarebbe bello se lasciaste una recensioncina perché siamo un po' interdette. Love you
  
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