Nonostante, che ieri notte l’abbia tirato nel mio appartamento e ci abbia fatto l’amore per ore, soffocando le sue vaghe proteste con i miei baci, temo che al suo risveglio possa rivestirsi ed andarsene, sarebbe una vendetta perfetta… ma l’ora della verità si avvicina, lo vedo corrugare le palpebre… segno che si sta svegliando… piano, piano apre gli occhi, si guarda in giro smarrito… poi improvvisamente mi vede e io sento la paura che mi si stringe attorno al cuore come una mano di ghiaccio e fuoco, quando all’improvviso sorride e mormora il mio nome:
“…Brian…”.
“…Justin…” sospiro, e mi sembra di essere un naufrago in balia della tempesta, ma lui sorride ancora, allunga un braccio verso di me… e io mi chino a baciare il suo sorriso... il mio Justin è tornato da me...