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Autore: HVK    06/12/2007    2 recensioni
dopo essere tornati alla vita di tutti i giorni Kaname e Sousuke, come al solito, incontrano difficoltà nello sviluppo del loro rapporto..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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FMP 2 Suonò la campana. La scuola era finita anche quel giorno.
"Sousuke..." era Kaname. Si sentiva in colpa per quello che gli aveva detto 2 ore prima. Alla fine sapeva che Sousuke si comportava da stupido solo per proteggerla...doveva essere un pò più indulgente con lui.
"Oh Chidori...Scusa per prima. Hai ragione...dovrei iniziare a comportarmi un pò più da ragazzo normale..."
"No...scusami tu! So benissimo che lo fai per il mio bene ed io, invece di ringraziarti per tutto quello che fai per me, cosa faccio?! Ti picchio! Oddio.. Ora capisco perchè mi chiamano l'idol numero uno che nessuno vorrebbe mai come propria ragazza! Tutto ciò è imbarazzante...."
Sousuke sorrise. " No, sono gli altri che non capiscono niente di te! Dai andiamo a casa!"
Kaname era un pò confusa da questa affermazione ma seguì Sousuke.

Come le era mancata quella strada fatta insieme, accanto a lui. Come le era mancata l'ombra di lui sull'asfalto che, grazie all'effetto della luce, si sovrapponeva alla sua, come se volesse proteggerla anche dal sole. Come le era mancato il ticchettio delle sue scarpe che non la faceva sentire sola. Come le era mancato lui.

Arrivati davanti alla porta di casa di Chidori, Sousuke si congedò.
"C'è ancora la cimice che avevo messo quando sono arrivato qui per la prima volta vero?"
"Si..." per Kaname era imbarazzante ammetterlo, ma l'aveva lasciata perchè ogni tanto, quando lui se n'era andato, la guardava e ci parlava, come se, effettivamente, ci fosse Sousuke nel palazzo di fronte ad ascoltare tutto. Questo la faceva sentire meno sola."...si c'è ancora"
"Ottimo. Allora io vado." Sousuke si girò e stava per andarsene...
"Aspetta....." disse Kaname "...mi proteggerai sempre vero Sousuke?"
"Nessun problema" e se ne andò.

Sousuke aprì la porta del suo appartamento.
C'erano 3 dita di povere sul pavimento, l'unico arredamento pulito era lo scatolone con tutte le sue cose e il futon che aveva riportato la sera prima.
Appoggiò la borsa, si tolse la giacca e  accese il trasmettitore...subito i singhiozzi di Chidori invasero la cucina/salotto.
"Merda! La stavano aspettando in casa!" pensò subito Sousuke.
Corse a prendere il cellulare e digitò il numero di Chidori.
"Pronto?"
"Chidori...stai bene? C'è qualcuno lì con te? Cos'è successo??"
"Niente...sono qui da sola...ma perchè...?"  
"Non ci sono terroristi o qualcuno che ti sta per uccidere?"
"NO!"         "Meno male! Avevo sentito dei singhiozzi....pensavo..."
"No, sto bene...sei uno stupido Sousuke!!" inizò ad urlare Kaname
"...Ma Chidori....che ti succede adesso?"
" Perchè pensi sempre al peggio?? Non riesci proprio a pensare a qualcos'altro che non siamo attentati, rapimenti o uccisioni?"
" Ma Chidori io stavo solo controllando e ti ho sentito piangere e ho pensato che qualcuno potesse essere entrato in casa tua per tenderti un agguato e..."
"Sousuke lasciami in pace!" e riattaccò.
Sousuke era stupito...non capiva il comporatmento di Chidori...
Lei nel frattempo si era dimenticata per un attimo della cimice e si stava sfogando..
"Quello scemo! Perchè ha i sentimenti misurati in un cucchiaino?? Perchè non pensa che ci possa essere qualche altro motivo per piangere?? Per lui esistono solo guerre e sgozzamenti. Non capisce che le mie erano lacrime di felicità?! No chiaramente...quel fissato di roba militare che si crede sempre in guerra....."
Sousuke sentendo queste parole si mise a ridere... Se la immaginava che scorrazzava avanti e indietro per il salotto a insultarlo...
Sentì lo croscio dell'acqua in casa di Chidori e, rilassato per aver ricevuto una lieta spiegazione per le sue lascrime, si preparò anche lui per una doccia.

Appena uscita dalla doccia Chidori era più rilassata. Stava ripensando alla conversazione di pochi minuti prima.
Sousuke era tornato. Finalmente c'era qualcuno che sentendola piangere si precipitava ad assicurasi come stava. Anche se pensava sempre al peggio, lui si preoccupava per lei e per quello che le accadeva.
Si stava sciogliendo in questi pensieri quando la suoneria del suo cellulare la riportò alla realtà.
Chi poteva essere? Era ancora lui? Magari voleva sapere se si era calmata dal momento che gli aveva riattaccato in maniera brusca.
"Sousuke io..."
"Ciao bellezza...mi dispiace, non sono il tuo Sousuke...delusa?" rispose una voce maschile.
"Chi sei?" Kaname non ricordava di avere mai sentito quella voce...anke se le ricordava qualcuno..
"Ma come?! Ti sei già dimenticata di me? Eppure, nonostante la tua reazione poco carina, mi era sembrato che il mio bacio ti fosse piaciuto.."
"Leonardo...." sussurrò lei..
"Finalmente mi hai riconosciuto bellezza...come stai?" chiese Leonardo Testarossa, il fratello di Tessa.
"Cosa vuoi? Come hai fatto ad avere il mio numero?" Kaname era shoccata...non capiva come lui potesse avere il suo numero di cellulare.
"Te lo avevo detto che ci saremmo risentiti...e rivisti. Sai dovresti prendere un pò più sul serio le parole di un innamorato..."
"Innamorato???Cosa diavolo stai dicendo??" Kaname era furibonda, soprattutto perchè sentiva che Leonardo si stava facendo beffe di lei e questo non lo sopportava.
"Ma come? Mi sembrava di averti detto, quella notte, che ti amavo. Speravo che tu mi avresti creduto...peccato." dal tono della voce si sentiva che stava ridendo. Chidori non sopportava le persone che la prendevano in giro e quel tipo stava andando troppo oltre. Adottò un'altra strategia. Aveva capito che Leonardo voleva farla arrabbiare ancora di più e lei non voleva darle questa soddisfazione.
"Bene..." rispose con tono calmo e profondo "...quindi suppongo che il tuo amore per me ti abbia spinto a...fare cosa esattamente?...per avere il mio nuomero di cellulare..."
"Esatto...ma mi sopravvaluti temo. Non ho fatto nulla di speciale per avere ciò che volevo...sai internet al giorno d'oggi è molto utile...ma anche molto pericoloso. Sapendo tutto di te e avendo pieno accesso al sito della Mithril non è stato molto difficile rintracciarti."
"Pieno accesso al sito della Mithril? Ma tu.."
"No, io non sono con la Mithril. Ma ti ricordo che il capitano è mia sorella...avendo creato lei la password per me non è stato difficile scoprirla...lei è come un libro aperto per me..."
"E allora? Cosa vuoi da me?" Kaname stava riperdendo la pazienza...lui aveva detto di sapere tutto di lei...come diavolo faceva?
"Mi sembra ovvio no?! Voglio vederti.."
"Io no, mi dispace! Anzi fai una cosa...cancella il mio numero e non cercarmi mai più! Se lo farai te la farò pagare te lo giuro..."
"Oh oh....e cosa farai bellezza mia? Sguinzaglierai il tuo fidanzato contro di me? Sarebbe un'ottima idea in realtà..mi risparmierebbe un sacco di seccature!" rispose beffardo Leonardo
"Lui non è il mio fidanzato! E poi lui non c'entra con questa storia! So benissimo cavarmela da sola..."
"Oh si lo so.."
"Basta! Adesso basta! Non chiamarmi mai più hai capito?? Addio!" e riattaccò.
Kaname era visibilmente scossa...ora più che mai si sentiva addosso gli occhi di qualcuno. Non era possibile che Leonardo si fosse fatto sentire. Aveva cercato di dimenticare quel bacio, quel viscido e inaspettato bacio, ed ora le era tornato alla mente come se fosse successo la sera prima. Non voleva stare sola...per nessun motivo voleva che quell'essere le rimettesse addosso le mani.Doveva andare da Sousuke. Subito. Aveva bisogno di lui.

Sousuke non sentì nulla della conversazione di Kaname perchè nel frattempo anche lui aveva ricevuto una chiamata inaspettata.
"Pronto?" rispose Sousuke dopo qualche squillo del telefono.
"Sei un idiota! Come ti è saltato in mente di disobbedire agli ordini diretti del capitano e di abbandonare la missione?? Sei diventato pazzo??" era Mao. Naturale..apparte Kaname, lei era l'unica ad insultarlo perennemente...o forse no...
"Dai sorellina...non fare così! Finalmente l'uomo fissato che si crede sempre in guerra ha dimostrato di avere un cuore e non un pezzo di granito e tu lo insulti?" disse Kurz, che era con Mao in quel momento "Si ok è vero, è un grandissimo pezzo di merda perchè ci ha abbandonati tutti nel momento del bisogno disobbidendo agli ordini, ma alla fine si è riscattato no??"
"Riscattato??si ci ha salvato la vita ma poi cosa ha fatto?! Si è fatto diminuire missioni, stipendio e grado e per cosa??!"
"Bè sorellina...Francamente per la piccola Kaname io avrei fatto anche di più...per far breccia nel suo cuore, per diventare il suo eroe con la corazza d'oro, per..."
" Kurz smettila di dire stronzate! E tu Sousuke perchè non dici niente??!" sbottò Mao.
"Stavate parlando tra di voi, mi sembrava poco carino interrompervi"
"Ah fai anch lo spititoso??!" Mao si stava arrabbiando sul serio..
"No, dico la verità. Comunque mi dispiace per non averne parlato prima con voi, ho agito come la mia testa mi diceva. Credo di avere fatto la cosa giusta. Chidori non sarebbe mai stata ben protetta senza di me, lo so io e lo sanno tutti." rispose sicuro Sousuke.
"Si si...ma dimmi la verità Sousuke! Ti sei innamorato di lei?" chiese Kurz ghignando.
"Cos...No! Lei è la mia missione. Mi è stata affidata 9 mesi fa e ho intenzione di proteggerla fino a quando non sarà al sicuro da tutti i terroristi.."
"Sai bene che questo non accadrà mai! Non sappiamo quanti terroristi siano interessati alla Blacktecnology e sicuramente quando ci sarà la divulgazione della notizia che qualcuno contiene dentro di sè queste informazioni, e ci sarà ne sono certa, non saranno solo i terroristi a volerla, ma anche ricercatori e normali militari! Non puoi non averlo pensato Sousuke! Non tu!" Lo accusò Mao.
In effetti lui ci aveva pensato molte volte. Sapeva che lei aveva ragione ma ogni volta che si avvicinava questo pensiero lui lo cacciava via. La verità era che non sopportava l'idea che qualcuno volesse Chidori solo per usarla. Lei era speciale, ma non per le informazioni che conteneva.
"Si, ci ho pensato..." ammise alla fine.
"Quindi caro il mio Sousuke, è come ho detto io...ti se innamorato di lei..." disse Kurz.
Sousuke stava per aprire bocca quando suonò il campanello del suo appartamento.
"Scusate devo andare. C'è qualcuno alla porta."
"Si si cavatela così per oggi...Ma non riuscirai ad evitarci per sempre..." disse Kurz.
"Inoltre ricordati che sei comunque un soldato della Mithril. Ti chiameremo se ci sarà bisogno di te in qualche missione" Precisò Mao, delusa.
"Ricevuto." e riattaccò.

Kaname continuava a suonare insistentemente alla porta di Sousuke.
"Perchè non mi apre?? Cosa starà facendo?? Oddio....no...Non dirmi che sei andato ancora via da me Sousuke! Ti prego aprimi..." Pensò lei disperata.
Aveva smesso di suonare, depressa, e stava per andarsene quando lui aprì la porta..
"Chidori!" esclamò appena la vide "Cosa ci fai qui?"
"Sousuke!" e lo abbracciò. Un abbraccio forte. Un abbraccio caldo. Un abbraccio disperato. Un abbraccio sollevato. "Non sei andato via da me ancora una volta...per un moento io..."
"No...te l'ho giurato...ti proteggerò sempre" rispose lui abbracciandola a sua volta."Ma cos'è successo? Cosa ci fai qui?"
" Sousuke...devo parlarti di ciò che mi è successo mentre ero a Hong Kong."
Il viso di Sousuke si fece preoccupato e si irrigidì.
"Vieni, entra."
  
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