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Autore: alaskha    21/05/2013    6 recensioni
“Come vuoi,piccoletta”
“Malik,sai che odio quando..”
“Sì,lo so che odi quando ti chiamo ‘piccoletta’” m’interruppe,prima che potessi finire.
“E allora perché lo fai? Sapevo che ti piacesse rompermi i coglioni,ma fino a questo punto..”
Lui sorrise divertito,addolcendo il viso “Perché sei la mia piccoletta”
Che significava? Tra me e Zayn non poteva esserci nulla,era fuori discussione. Lui era il migliore amico di Manuel,era come se fosse il mio secondo fratello maggiore. E allora perché volevo che si avvicinasse ancora di più a me? Perché volevo che non la smettesse mai di sorridermi in quel modo? Perché non lo stavo allontanando,mentre le sue labbra si muovevano lente verso le mie?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(2)
Strange Sensations



 

                                                                        Image and video hosting by TinyPic



“Allora? Com’è andato il viaggio in macchina con Zayn?”
Dyana si accomodò al nostro solito tavolo della mensa,appoggiando il suo vassoio sulla superficie molto pulita,quasi splendeva,di esso.
“Io non lo chiamerei ‘viaggio’,dieci metri in una Panda Station Wagon” puntualizzai,girando con la cannuccia il mio enorme bicchiere di Coca Cola. Se dovevo passare otto ore in quel carcere,almeno alleviavo la tortura con dell’ottimo nettare degli dei (semplice coca cola).
“Strano che abbia insistito tanto per accompagnarti..”  buttò lì,con fare curioso.
Così io le lanciai un’occhiataccia,sorseggiando un po’ di Coca “Limitati a mangiare le tue patate arrosto,Martinez”
Lei roteò gli occhi al cielo,infilandosene tre in bocca “Quanto sei acida..”
Ridacchiai sommessamente,assottigliando gli occhi per ammirare meglio la figura traballante che ci stava venendo incontro: metro e ottanta di bellezza statuaria,capelli ricci più morbidi dei miei,occhi tremendamente verdi e portamento da ubriaco. Non poteva essere che una sola persona.
“Oh buongiorno Styles,cosa ti porta al nostro avvincente tavolo?”
Gli puntai la Nikon contro e scattai,immortalandolo.
“Lo so che sono bello,accecante come un flash”
Lottai contro l’istinto di tirargli la forchetta nell’occhio.
Harry Styles era all’ultimo anno,ed era il ragazzo più bello che la London High School avesse da offrire. Lo reputavano uno molto figo perché era amico di parecchi ventenni,come Louis Tomlinson e compagnia. Harry e Louis sembravano fidanzati,dico davvero: stavano sempre insieme,Louis passava sempre a prenderlo fuori da scuola..non mancava mai un pomeriggio.
Io conoscevo Harry grazie a mio fratello e Zayn: Manuel non lo sopportava,lo odiava a causa di Dyana. Ero quasi sicura che mio fratello provasse qualcosa per la mia migliore amica,mentre lei era completamente presa da quell’idiota di Styles. E Zayn si limitava ad appoggiarlo,in veste di buon migliore amico che era.
Dyana smise d’ingozzarsi,strozzandosi con il suo bicchiere d’acqua e provocando in Harry una reazione confusa “La tua amica si sente male?” mi chiese.
Le lanciai un’occhiata di sbieco,mentre tossiva come se stesse per vomitare l’anima.
“Comunque.. – continuò Harry Styles – domani sera ci sarà una festa,a casa mia”
“E..?” lo spronai io,ammirandomi disinteressata le unghie.
“E.. – riprese lui,con fare infastidito – gradirei la tua presenza,Shade”
“Ah sì?” chiesi stupita,puntando i miei occhi nei suoi smeraldi.
“Certo che sì Natalie,lo sai che ti amo no?” si chinò sul tavolo,appoggiando i gomiti ad esso ed avvicinandosi col viso al mio.
Aggrottai le sopracciglia “Fai sul serio,Styles?”
“Faccio sempre sul serio,Shade”
I nostri visi erano davvero vicini,quando sbattè le ciglia mi sembrò quasi di sentire lo spostamento d’aria causato da esse. Le sue labbra si stavano facendo sempre più invitanti,quando qualcuno (forse Dyana) si schiarì la voce.
“La tua amica ha dei problemi d’asma?”
Dyana lo guardò stranita,ed anche un po’ imbarazzata: si annullava del tutto quando lui era presente,ed io iniziavo a non sopportarla più.
“No,certo che no”
“Beh,non ci sarebbe mica niente di male,sai? – continuò,come se me ne importasse qualcosa – il mio amico Liam soffre d’asma,una volta quando siamo andati a correre sul Tamigi lui..”
“Harry!” lo interruppi.
“Che c’è?”
“Non m’importa del tuo amico Liam e dei suoi problemi ansiolitici..”
“Asmatici” puntualizzò Dyana,in uno dei suoi schizzi di vita.
“Ah,allora ce l’hai una voce tu..” disse Harry,sorridendo appena.
Lei tornò ad annullarsi,mentre le sue guance si coloravano di porpora. Così roteai gli occhi al cielo,e sbuffando infastidita presi in mano la situazione.
“Sai,Dyana è spagnola,fa ancora fatica a capire bene l’inglese”
La mia presunta migliore amica mi sferrò un calcio,che se fossimo state in una partita,sarebbe stato senz’altro un rosso diretto.
“Oh,interessante” non era davvero interessato,lui ed i suoi occhi verdi non s’interessavano mai a nulla che non riguardasse sé stesso,i suoi amici e,a questo punto,i problemi asmatici di Liam Payne.
“Già,in effetti lo è,dovresti approfondire la conoscenza di Dyana,sai lei è intelligente,molto capace in tutto ciò che fa,bellissima,con un accento adorabile e..”
“E non m’interessa” m’interruppe lui,mentre parlavo della Martinez come se lei non fosse presente.
Comunque s’imbronciò,ed Harry se ne accorse “Senza offesa”
Tornò a sorridere: la voleva piantare di farsi capire ad espressioni? Quanti schiaffi che le avrei voluto dare in quel momento. Mi appuntai mentalmente che dopo le avrebbe prese..
“Allora,ci sarai?”
“Dove Styles?”
“Alla festa,no?”
Ah già,perché la mia memoria era così corta?
“Certo..”
“Dato che non avrai nessuno da portare con te,puoi venire con lei..” indicò Dyana,che stava andando in iperventilazione. Come se Harry non la stesse trattando come un ripiego di un mio ipotetico fidanzato. Aspetta,che significa ‘Dato che non avrai nessuno da portare con te’?
“Dyana ce la porto comunque,ma chi ti dice che io non abbia nessuno con cui venire?”
Harry aggrottò le sopracciglia,sorpreso. Ma poi ci pensò,staccò i gomiti dal tavolo e sorrise beffardamente.
“Tu non hai un fidanzato,Shade”
No,infatti..
Ma dovevo inventarmi qualcosa,non volevo dargliela vinta: era troppo convinto,ed avevo una voglia matta di smontarlo. Così mi venne un’idea,tanto impossibile quanto stupida. Ma tanto valeva tentare,no?  Peggio di così..
“Questo lo vedremo domani sera”.
 
 
 
 
 
 
“Manuel!” urlai a pieni polmoni dalla mia camera,con la speranza che quel sordo cronico mi sentisse.
Ma niente.
“Manuel,mi senti?” riprovai.
Il nulla più assoluto.
“Manuel sei vivo? Ti prego,non ho voglia di preoccuparmi..”
Quando non rispose per la 63475 volta,mi alzai faticosamente dal letto su cui ero comodamente sdraiata a cazzeggiare,sbuffai e mi diressi verso la sua camera. Sbattei i piedi per terra,stizzita ed aprii di scatto la sua porta.
“Brutto stupido idiota..” imprecai a denti stretti,sfilandogli brutalmente le cuffie dalle orecchie.
“Ma sei fuori? Me le volevi staccare le orecchie?” replicò lui,indignato.
Non solo mi faceva preoccupare per niente,doveva anche indignarsi? Adesso gli faccio vedere io. Gli tirai uno scappellotto dietro la testa,che lui si massaggiò prontamente.
“Mi hai svegliato dal mio rilassante torpore per questo?” disse indicandosi la testa.
“Andiamo Manuel,hai vent’anni..”
“Ventuno a maggio”
“Appunto,non aggravare la tua situazione”
Mi guardò male,ed io sbuffai.
“Perché sbuffi?”
“Perché ti avrò chiamato sì e no mille volte,ma tu non rispondevi!” sbottai infastidita,portandomi le mani sui fianchi.
“Ero impegnato” disse indicando le sue cuffie.
Roteai gli occhi al cielo e m’imposi di stare calma,c’era un motivo se mi ero recata di mia spontanea volontà nella camera di mio fratello.
“Zayn ha da fare domani sera?” buttai lì,fingendomi disinteressata.
Vidi Manuel aggrottare le sopracciglia,confuso. Si tirò su a sedere sul suo letto,e mi guardò sempre più stranito.
“Manuel,mi stai facendo la radiografia al viso?”
“Non credo sia possibile”
“Che cosa?” domandai confusa.
“La radiografia al..non ha importanza,non tergiversiamo”
Roteai nuovamente gli occhi al cielo,lasciandomi cadere sulla sua sedia girevole della scrivania.
“Perché t’importa?”
“Cosa?”
“Se Zayn domani sera abbia da fare o meno” ripose lui,ovvio.
“Non è che m’importi,è che..”
“Ti piace?” non mi lasciò finire,scrutandomi con i suoi occhi azzurri come i miei. Solo Jane aveva preso gli occhi da papà,io e Manuel avevamo gli occhi chiari di mamma. Ma che importa adesso?!
“Assolutamente no!” urlai,indignata.
“E allora? Che t’importa?” ripetè,apparentemente tranquillo.
“Mi serve un favore” risposi calma,come se fosse la cosa più normale del mondo.
Entrare nella camera del proprio fratello,uccidergli l’apparato uditivo,picchiarlo selvaggiamente e chiedergli che programmi avesse il suo migliore amico la sera seguente.
“Che tipo di favore?”
“Un favore..” risposi vaga.
“Sì questo l’ho capito,ma di che tipo?”
“Una cosa che tu non puoi fare,mi serve lui”
Continuò a guardarmi,come se stesse cercando di captare qualcosa,perché quella risposta non gli bastava. Poi scrollò le spalle e disinteressato mi porse l’iPhone “Chiedilo a lui”.
 
“Perché mi hai portata qui?”
“Perché non avrei dovuto?”
Non poteva risolvere tutto con una scrollata di spalle solo perché lui era Zayn Malik,non si portano le dolci ragazze come me in un posto del genere.
“Non si portano le dolci ragazze come me in un posto del genere” diedi voce ai miei pensieri,a cui lui rispose con una risata poco gentile.
“Quando vedrò una dolce ragazza,me ne ricorderò”
Sbuffai,seguendolo dentro quel bar malfamato in fondo alla sua strada “Ti credi il più simpatico di tutti,eh? Pensi di essere Mr. Simpatia? Beh,non lo sei”
Lui però sembrava non ascoltarmi,camminava spedito verso il bancone di quel fottutissimo bar che portava il nome di ‘Fire Starter’ ed era famoso per la bella gente che lo frequentasse: drogati,narcotrafficanti,ubriaconi,nullafacenti,Zayn Malik..
“Zitta e dammi la mano,qui la gente impazzisce alla vista di un paio di curve”
Mi afferrò la mano,stringendola nella sua,e sulla mia schiena si riversarono migliaia di brividi a cui non seppi che nome dare. Era una sensazione strana: non ci stavamo tenendo per mano con dolcezza,lui mi stava solamente proteggendo da occhi indiscreti perché doveva farlo,quello era il suo dovere di fratello maggiore. Ma quelle sensazioni che provavo quando la sua mano era a contatto con la mia,quando le sue dita si erano intrecciate alle mie,non erano certo da fratelli maggiori.
“Te l’avevo detto io che non dovevi portarmi in un posto del genere,ma tu continua a non ascoltarmi,mi raccomando,chi se ne importa di quello che dice Natalie,giusto? Tanto lei è..”
M’interruppi,quando i suoi occhi color miele scuro mi fulminarono. Mimai delle scuse con le labbra e lo vidi stringersi nella sua giacca,per poi indicarmi un tavolo vuoto.
“Vai a sederti là,ce la fai a non combinare guai per qualche secondo?”
Lo guardai terrorizzata,strinsi più forte la sua mano e mi avvicinai maggiormente a lui “No! Tu non puoi lasciarmi da sola,in questo posto! Ma li hai visti? Adesso verranno qui a chiederti di vendermi ad uno di loro..”
Lui rise,ed io avrei tanto voluto spaccargli la faccia “Dov’è finita la tua odiosa strafottenza,Natalie?”
Al diavolo,Zayn Malik ed i suoi occhi color miele scuro.
“E dai piccoletta,se vai a sederti ti compro il gelato” mi prese in giro lui.
Lasciai la presa dalla sua mano e gli feci una smorfia,allontanandomi verso il tavolo che mi aveva indicato. Non potevo dire di no ad un gelato,era fuori discussione e contro tutte le mie regole. E poi se non l’avessi fatto,mi avrebbe costretto picchiandomi: era abbastanza manesco,come ragazzo.
Mi accomodai su di una sedia scassata,mandando gestualmente a fanculo un tamarro di serie B che si era malamente avvicinato. Poi guardai Zayn che parlava con il trentenne dietro il bancone,alternando la conversazione con qualche risata. Che palle stare lì ad aspettare,che diavolo stava facendo?
Dieci mila risatine,quarantasette tamarri e mille imprecazioni dopo,Malik si degnò di voltarsi a guardarmi. Mi mostrò un ‘ok’ gestuale con il pollice,per poi afferrare due aste che il barman gli stava porgendo. Gli disse un’ultima cosa e camminò verso di me,fulminando con lo sguardo il quarantottesimo.
“Addio 48”
“Come?” domandò Zayn.
“Nulla..” lo liquidai con un gesto vago della mano.
“Sei viva,per fortuna”
“Ti ho già detto che non fai ridere,vero?”
“Vero,ma non ci credo” ridacchiò debolmente,strappandomi un sorriso.
“Era un sorriso,quello?”
“Ti piacerebbe” replicai retorica.
“Oh,eccome se mi piacerebbe” disse a bassa voce,come se non volesse essere udito.
Ma io lo sentii,e mi feci curiosa “Davvero?”
Sembrava colto sul vivo,come se quell’affermazione non avrei mai dovuto sentirla. Zayn si strinse nelle spalle,improvvisamente serio.
“Dicevo così per dire” buttò lì,alzandosi poi dalla sedia.
“Che fai,Malik?” domandai,incuriosita.
Lui si sistemò la giacca da Hipster e mi porse una di quelle aste che aveva recuperato dal trentenne fallito del bar “Sai giocare a biliardo,piccoletta?”
Si avviò al tavolo da biliardo posizionato in fondo al bar,dove una nuvola di fumo ed alcool regnava sovrana. Io lo seguii,osservandolo mente maneggiava l’asta con fare esperto. Si appoggiò al tavolo e mi scrutò,divertito.
“Certo che sì,piccoletto” lo apostrofai.
“Piccoletto a me? Starai scherzando,spero”
“Io non scherzo mai,Hipster”
“Ho fatto ventun’anni a gennaio Natalie,ti sto praticamente facendo da baby sitter!” disse iniziando a giocare,facendo quella cosa con le palle..smistarle,dividerle o come si dice.
“Non esagerare,Malik”
Tentai a mia volta di giocare la mia mossa,ma il risultato fu la palla numero otto dritta sul ginocchio di un vecchio ubriaco malcapitato,che mi bestemmiò dietro in italiano.
“Sei una frana,piccoletta” disse divertito.
“Potrei usarla per altro quest’asta: stai molto attento Malik,se non vuoi fare la fine del vecchio alcolista che stanno portando fuori in barella”
“Dai,ti aiuto io” lo vidi spostarsi accanto a me,e mi chiesi in che modo mi avrebbe potuto aiutare.
Ma non feci in tempo a formulare uno dei miei intelligenti pensieri,che sentii il calore del suo respiro sul collo,mentre si posizionava dietro di me. Mi accarezzò il braccio destro,e mise una mano sul mio fianco. Prese la mira,e sferrò il colpo.
“Centro” sussurrò,al mio orecchio.
Repressi dei brividi e socchiusi gli occhi,cercando di ignorare quelle stupide sensazioni a cui non volevo pensare. Era troppo strano ed innaturale,non era mai successo prima e non volevo che succedesse,mai.
Quando si allontanò,mi resi conto di aver trattenuto il respiro per tutto quel tempo,e mi diedi mentalmente della stupida,mentre lui sferrava anche il suo colpo: stava giocando da solo,in pratica.
Io mi appoggiai al muro decadente del Fire Starter,osservandolo “Sei bravo,te lo concedo”
“Ti riferisci al biliardo o ad altro?”
Arrossi,e stavolta mi diedi mentalmente dell’idiota.
“Sei adorabile quando arrossisci,piccoletta” disse divertito.
Lui mi stava trattando proprio da sorella minore,ed a quel punto mi diedi dell’imbecille.
“Piantala,razza di Hipster convinto” lo presi in giro,per divagare un po’.
Lui sorrise divertito,per poi puntare l’asta a terra ed appoggiarsi ad essa,guardandomi dritto negli occhi “Prima non dicevo così per dire – scosse la testa,appoggiando la sua asta sulla spalla e camminando verso di me – quando eravamo bambini,sorridevi in continuazione”
Si fermò a pochi passi da me,senza distogliere lo sguardo dai miei occhi “Sono sempre più azzurri,Natalie” disse,sorridendo come solo lui sapeva fare.
Ma che sto dicendo?
Scossi la testa,allontanandomi e rubando una delle sedie dal tavolo dell’alcolista che avevo accidentalmente colpito.
“Allora,di che volevi parlarmi?” riprese lui,come se non fosse successo nulla.
“Oh,giusto..” e tutto sembrò crollarmi addosso,quando ricordai il motivo per cui lo avevo chiamato. Quando pensai a quell’idiota di Styles,mi ricordai che esisteva un mondo,oltre il Fire Starter e quel maledetto tavolo da biliardo.
“Natalie? Ci sei?”  Zayn mi passò una mano davanti agli occhi.
“Sì,certo..”
“Allora?” mi esortò nuovamente lui.
“Domani sera ci sarà una festa,a casa di Styles e..”
“Mi stai invitando ad uscire?” m’interruppe lui,alzando gli occhi dal suo gioco solitario,leggermente confuso.
“Che? No!” mi affrettai a rispondere,forse urlando un po’ troppo.
Lui ridacchiò “E allora cosa?”
“Harry mi ha invitata,ed entrambi sappiamo quanto sia fastidioso  – lo vidi annuire,d’accordo con me – ha osato insinuare che non ho nessuno con cui andarci e..”
“È così?”
“Cosa?”
“Non hai un ragazzo,vero?”
Scossi la testa,confusa “Certo che no,uno spirito libero come me non va ad impelagarsi in relazioni sentimentali..per chi mi hai presa,una noiosa venticinquenne?”
Sembrò rilassarsi “Non mi permetterei mai”
“Volevo ben dire – ripresi poi il mio discorso – e quindi gli ho detto che avrei portato qualcuno,così,un po’ per vendetta..”
“E adesso non hai nessuno”
Quel suo viso così convinto di avere il potere nelle proprie mani,quelle labbra così piene curvate verso l’alto,in un sorrisetto mozzafiato e quei suoi occhi miele scuro,mi fecero venire voglia di scattargli una foto. Puntai la Nikon verso di lui e lo immortalai,e mi maledissi per questo: quello era uno degli scatti più belli che io avessi mai ottenuto.
“Ma certo,usami pure come modello quando vuoi”
“Non so che fare Zayn,pensavo che tu potessi aiutarmi..” lo ignorai,sbattendo le lunghe ciglia ed addolcendo gli occhi più che potevo.
“Piantala di fare il cucciolo bastonato,ti aiuterò”
Scattai in piedi e gli balzai addosso,allacciando le mie braccia dietro al suo collo,lasciando che le sue mani incerte mi stringessero i fianchi.
“Grazie,grazie,grazie,grazie!” dissi saltellando sul posto,addosso a lui.
“Sappi che lo faccio solo per aiutarti,piccoletta”.












Don't care about nothing
ciao splendide bellezze!
quanto è bella Fire Starter di Demi? la amo ajsdhgsjgdf
vi ringrazio subito per le attenzioni che date alla mia nuova storia,siete fantastiche!
insomma,ci tengo abbastanza,diciamo che la trama è personale..
whatever,che ne dite del secondo capitolo?
ho voluto entrare subito nel vivo,subito con momenti Zatalie (?) Nayn (?) 
boh sjfdhgsdhfdshfg
spero vi piaccia,e spero che siate riuscite a leggere il capitolo dopo aver visto la gif di Styles sjhfgsdhfg
lo amo,li amo VI AMO
bene,ora me ne vado e vi lascio in compagnia di un Dio pakistano sdfgdsfg
tanto amore ai miei loves sdjhgdfj
Simo.






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