Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Shadow_Edgeman94    22/05/2013    2 recensioni
Un misterioso guerriero arriva a Konhoa, per prendere il giovane Naruto e proteggerlo dalla minaccia dell'Akatsuki, insieme agli altri otto Jinchuuriki.
Inoltre, conosce cose di Naruto che neanche il biondo sa.
Ma chi è questo misterioso guerriero?Dice di chiamarsi Sozoku, ma sarà quella la sua vera identità? E perchè si interessa così tanto ai Jinchuuriki?
Tra misteri, lotte ai confini tra umano e demone e rivelazioni sconvolgenti, un nuovo Rokudou Sannin si ergerà dalle ceneri del primo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti, ricominciamo esattamente dove avevamo interrotto. Lo scontro inizia adesso Naruto e Hinata vs Deidara e Sasori. Chi la spunterà dei due team? E’ ora di vedere cosa hanno imparato i nostri eroi in sei mesi di addestramento! Let the party begin!(cacchio, vedermi Sengoku Basara mi sta facendo venire la “sindrome bilinguistica” di Date…)
 
Scontro e Conseguenze
 
Il “via alle danze” fu dato proprio dall’Uzumaki che puntò dritto sul biondo, mentre i due Bushin creavano nelle sue mani due Rasengan perfettamente identici. Deidara non mise tempo in mezzo e creò uno dei suoi uccelli d’argilla per volare fuori dalla portata dell’attacco di Naruto volando in alto. Il biondo, non intenzionato ad arrendersi, si fece afferrare dai due bushin e lanciare in aria, per raggiungere il nemico. Deidara però non era così stupido da sottovalutare il suo avversario e si decise a volare fin troppo in alto anche per quel lancio improvvisato da Naruto.
Hinata, dal canto suo, non stette di certo a guardare, così si fiondò sul ninja più basso per distruggerlo a colpi di Taijutsu. Sasori, non potendo competere nel corto raggio, tentò di allontanarsi, usando la coda per bloccare i tremendi Juken di Hinata riuscendo comunque ad impedire alla ragazza di colpirlo. Inaspettatamente, fu la mora a far andare a segno il primo colpo, caricando all’indietro il palmo e colpendo la coda di Sasori con un devastante Taijutsu.
“Hakke Hasangeki(=Otto Trigrammi Spacca Montagne)!”
La coda di Sasori, inframmezzata tra lui ed il colpo, venne spaccata in diversi segmenti, con l’acciaio semplicemente spaccato in due come se fosse stato di legno marcio. Il Mukenin non poté fare altro che avere un vero e proprio brivido di paura. Un attacco del genere avrebbe tranquillamente ucciso una persona senza troppi problemi, era una tecnica semplicemente devastante.
Deidara notò immediatamente la difficoltà del compagno, e si affrettò a creare un uccello d’argilla che lo afferrò e lo trascinò in aria con se, allontanandolo dalle grinfie della Hyuuga.
Naruto ed Hinata tornarono ad affiancarsi, pronti per lanciare un’altra offensiva contro i due Mukenin di Akatsuki. Purtroppo i rospi di Naruto servivano a ben poco in quel caso, seppur con i loro salti potevano raggiungere grandi altezze sarebbe stato difficile lanciare un’offensiva tra un salto ed un altro. E di evocare Gamabunta non se ne parlava proprio, vista la piccola mole degli avversari rispetto a lui sarebbe stato quasi impossibile colpirli.
“Che facciamo?” chiese Naruto alla compagna.
Oramai era risaputo al biondo che la mente pensante del duo era lei che, anche se non era certo una Nara, poteva vantare una maggiore capacità di ragionamento rispetto all’impulsivo Jinchuuriki.
“D-dobbiamo abbatterli con dei ninjutsu, Naruto-kun” disse la ragazza “Non vedo altra soluzione”
Naruto annuì, approvando il piano e iniziando a comporre sigilli su sigilli, seguito a ruota da Hinata.
“Fuuton Ninpo: Kamikaze!(=Tecnica Ninja del Vento: Vento Divino)”
“Suiton: Daibakufu no Jutsu!(Arte dell’Acqua: Tecnica dell’Esplosione Acquatica)”
Tre giganteschi tornadi creati da Naruto andarono  travolgere i due Mukenin di Akatsuki, mentre l’acqua che Hinata aveva creato utilizzando la forte umidità del deserto completava l’opera abbattendo i due nemici. Naruto sorrise, avvicinandosi ai due corpi inermi, mentre Hinata rimaneva in disparte. La battaglia le era sembrata fin troppo semplice e non riusciva a capacitarsi che quella semplice combinazione di attacchi avesse messo al tappeto due ninja di Akatsuki. Ispezionò con il Byakugan i due nemici, notando un particolare che ritenne parecchio singolare. Nessuno dei due aveva punti di fuga del chakra, come se fossero stati dei Bushin elementali. Per un attimo il cuore della mora si fermò.
Non fece in tempo ad avvisare Naruto che le due figure esplosero, travolgendo il biondo in una esplosione mortale. La ragazza emise un urlo, chiamando l’amato.
Quando la polvere si dissolse, una specie di enorme uovo di sabbia si distinse dal resto del deserto. La ragazza fissò l’oggetto stranita, mentre questo si dissolveva rivelando le persone che vi erano all’interno. Uno dei due era Naruto, perfettamente integro e senza un graffio, alla cui vista la ragazza quasi non urlò dalla gioia. L’altro era un ragazzo della loro stessa età, con i capelli rossicci ed una grossa giara sulle spalle dalla quale sembrava uscire sabbia. Portava una divisa da combattimento rosso scuro con quella che da dietro sembrava una pettorina di cuoio nero. Dopo una manciata di secondi di assoluto silenzio, la ragazza capì che la persona in questione era il ragazzo che aveva sconfitto Lee pochi anni prima e che adesso era diventata Godaime Kazekage.
“Gaara-san?” chiese Naruto, stupito quanto lei.
“Volevate che rimanessi a casa mentre il mio villaggio era attaccato?” chiese, con una punta di nervosismo, il rosso. Naruto fece una risata imbarazzata, sapendo di aver rischiato grosso con quella esplosione e di essere stato salvato proprio dalla persona che doveva proteggere.
“Diciamo che speravamo di non coinvolgerti” rispose il biondo.
Gaara evitò qualsiasi commento, voltandosi verso i due Mukenin.
“Per di più sapevo di loro due da quando hanno messo piede nel deserto, e sapevo anche di voi due”
Gli altri due ninja rabbrividirono per un istante. A Gaara non servivano affatto le minacce per incutere timore ai suoi interlocutori.
Il ragazzo in questione alzò il braccio verso l’alto, senza mettere altro tempo in mezzo, sollevando un’ondata di sabbia, da cui uscirono i due mukenin che evidentemente si erano nascosti per attuare la loro trappola sui due ninja di Raku.
“Siamo stati beccati, uhn” fu il commento piccato del biondo, vedendo il proprio nascondiglio scoperto così rapidamente. Sasori non gli rispose nemmeno, concentrato sul trovare una soluzione all’evidente difficoltà della situazione. Davanti a lui aveva due potenti ninja ed un Kage, tutti e tre intenzionati a farlo a pezzi. La prospettiva non era affatto allettante.
Un lieve tocco con il piede di Deidara gli fece capire che il ninja aveva qualcosa che gli frullava per la testa e sperò solamente che il deficiente non volesse farsi saltare in aria con tutta Sunagakure(e compreso lui). Deidara sorrideva in maniera divertita, come se avesse la vittoria in pugno.
Dalla bocca sulla mano uscì un piccolo uccello d’argilla che si ingrandì istantaneamente, facendo da cavalcatura al biondo di Iwa. Saltò sull’animale, volando sopra Sunagakure. Gaara si voltò allarmato per il suo villaggio, mentre dallo sparviero bianco cadeva un piccolo oggetto che si ingrandì, rivelandosi come un gigantesco gufo(abbastanza brutto al guardarsi) che calava inesorabilmente su Suna. Gaara fu più veloce del gufo e, con un immenso sforzo di chakra, coprì tutto il villaggio con un potente muro di sabbia. Lo sforzo lo fece svenire all’istante. Sasori non sembrò aspettare un momento di più e lanciò un fumogeno verso il trio di difensori del villaggio. Naruto cominciò a tossire, iniziando a comporre i sigilli per un Fuuton che dissolvesse la nube ed Hinata osservò verso il nemico con il suo Byakugan. Ma non vi era nulla. Eppure era sicuro che fosse lì. Poi notò qualcosa, un piccolo agglomerato di chakra vivente. Sembrava umano ma la forma era troppo particolare per essere davvero umana.
Non poté capire meglio di cosa si trattava perché un esercito di piccoli Senbon trafisse lei ed il biondo senza pietà. Hinata si maledisse da sola, aveva badato troppo a quel fenomeno inspiegabile che non aveva notato i piccoli Senbon seppur fossero molto numerosi. Cominciò a sentire uno strano tepore, come se fosse assonnata o drogata. Capì immediatamente che si trattava di veleno. Guardò Naruto. Lui era già partito in direzione del mukenin con un Rasengan in mano, nonostante fosse stato anche lui vittima del veleno. Naruto aveva una forza che lui non aveva. Il Sandaime la avrebbe chiamata “Volontà del Fuoco”. Ed era proprio per quella forza che lei lo amava. Si accasciò a terra, con un solo rimpianto. Non era mai riuscita a rivelare i propri sentimenti all’uomo che amava.
 
 
Naruto aprì gli occhi frastornato, guardandosi intorno. Era in una stanza completamente bianca, tranne qualche mobilia di colore più grigiastro ed un tavolo su cui erano poggiate delle bevande. Si massaggiò la testa, confuso. Ricordava benissimo di essere stato colpito dagli spiedi, poi era scattato verso il mukenin per colpirlo con un Rasengan. E poi? Poi non ricordava più nulla, doveva essere svenuto subito dopo a causa del veleno. Un moto di terrore lo colse all’improvviso. Dov’erano Hinata e Gaara? Erano stati rapiti dagli Akatsuki? Si alzò di scatto, ma il suo corpo non aveva ancora abbastanza forze per potergli permettere movimenti bruschi e cadde a terra come un sacco di patate. Fu proprio in quel momento che aprirono la porta. Davanti a lui, adesso vi era una kunoichi che portava il copri fronte della Foglia, dagli inconfondibili capelli rosa confetto e dagli occhi verde smeraldo.
“Sa-sakura-chan?” chiese confuso.
La ragazza lo guardò con un misto di rabbia e disprezzo, per poi ignorarlo totalmente. Naruto capì immediatamente che ce l’aveva con lui, ma aveva altri casini per la testa per poter pensare a delle scuse decenti. Si ripromise che ci avrebbe pensato dopo.
“Sakura-chan, come stanno Hinata e Gaara”
La ragazza sospirò, continuando a rimanere in silenzio. Naruto non ne poteva più, voleva sapere cosa era successo ai suoi amici. Si alzò reggendosi sul bordo del letto e ripetè la domanda, stavolta con più foga. Stavolta la rosa gli diede una breve risposta.
“Hinata è la dentro, è molto grave ma sono riuscita a creare un antidoto al veleno, il Kazekage è stato rapito”
Naruto ebbe un tuffo al cuore alla notizia. Hinata era gravemente ferita ed il suo amico Gaara rapito da Akatsuki. Non sarebbe potuta andare peggio. Se solo avesse pensato ad una eventualità del genere si sarebbe impegnato di più e avrebbe sicuramente vinto, ma aveva sottovalutato gli avversari ed aveva causato tutta quella sofferenza. Si maledisse da solo per la sua stupidità.
“Smettila di frignare, Naruto, non è da te”
Una voce lo redarguì dalla finestra e Naruto si voltò a guardare chi fosse stato. Una gioia immensa gli salì nel vedere il suo primo maestro, Kakashi, appoggiato al cornicione che lo guardava serio.
“Siamo stati avvisati da un tizio mascherato che ci ha teletrasportato qui. Ha detto di avvisarti che appena ti vede ti spezza le gambe, hai idea di chi possa essere?”
Naruto ci rifletté soltanto per un istante, per poi capire immediatamente chi fosse la persona in questione. Sozoku. Un brivido di paura gli attraversò la schiena. Aveva imparato che fare arrabbiare Sozoku non era una saggia idea, tipo come aveva fatto uno dei Jonin di Raku che era stato spedito al pronto soccorso con fratture multiple in tutto il corpo.
“Si, credo di si” disse il ragazzo.
Subito dopo il ragazzo sentì una porta sbattere, chiaro segno che Sakura aveva lasciato la stanza, e che era molto arrabbiata. Kakashi gli dedicò una occhiata severa.
“Sai che è stata malissimo per la tua fuga, vero?” disse il Jonin “Perché lo hai fatto?”
“Voglio stare lontano da Konhoa finché non sarò in grado di proteggerla da Akatsuki” disse il biondo, stizzito “Sozoku sarà pure troppo misterioso, ma mi ha insegnato molto in questi sei mesi. Credo che sappia più cose lui su di me che io stesso”
“E questo non ti insospettisce?”
Naruto ci pensò un attimo, poi sospirò profondamente.
“Si, ma finché mi aiuterà a proteggere le persone che amo, non ho alcuna intenzione di terminare il mio addestramento”
Kakashi alzò le spalle, rassegnato.
“E dopo?”
“Quando sarò diventato abbastanza forte da proteggere Konhoa, mi impegnerò per esaudire il mio sogno”
“Diventare Hokage?”
Naruto annuì sorridente. Kakashi emise un sospiro di sollievo. Aveva temuto che il figlio del suo maestro si facesse corrompere dalla sete di potere e di vendetta, ma evidentemente non era stato così. Era sempre il solito, vecchio Naruto, soltanto più forte. L’Uzumaki si congedò rapidamente, ancora preoccupato per la Hyuuga.
 
 
“Come sta Hinata?” chiese, entrando dalla porta e quasi sbraitando.
Sakura gli lanciò un’occhiata omicida. Naruto deglutì a vuoto, terrorizzato dalla compagna. Questa non gli disse altro, ma lo spinse di lato per uscire dalla porta, lasciando soli i due allievi di Sozoku.
Hinata era distesa sul lettino d’ospedale. Naruto sapeva benissimo che le sue capacità rigenerative gli avevano permesso una ripresa rapidissima, aiutata dal fatto che ormai gestiva il chakra della volpe come preferiva grazie al sigillo che aveva rinforzato. Hinata non disponeva però di certe facoltà e ciò l’aveva resa fin troppo debole al veleno mortale di Sasori.
“Hinata?” chiese il ragazzo, avvicinandosi. La ragazza non rispondeva, teneva gli occhi chiusi. Se la sua carnagione era già nivea di suo, adesso appariva di un bianco spettrale. Ancora una volta si maledisse mentalmente. Se avesse utilizzato il potere della volpe avrebbe fatto a pezzi quel bastardo mascherato in una manciata di secondi, ma non l’aveva fatto. Era stato così sconsiderato da lasciare che il bastardo li avvelenasse entrambi e rapisse Gaara.
“E’ ad un passo dalla morte, poverina” disse una voce femminile alle sue spalle “E indovina di chi è la colpa?”
Naruto sentì il gelo sulle spalle, riconoscendo la voce. Sakura.
“Io…”
“Se tu e lei non foste fuggiti, tu saresti stato più debole, è vero, ma Hinata non sarebbe in queste condizioni”
Sakura parlava quasi con freddezza, ma Naruto sapeva benissimo che smaniava di urlare e di prenderlo a pugni in faccia. E non aveva tutti i torti. Aveva fatto esattamente la stessa cosa che aveva fatto Sasuke, anche se le sue motivazioni erano più nobili della vendetta. In qualche modo aveva tradito il suo stesso nindo.
“L’ho fatto per proteggervi” disse mestamente il biondo.
“Ho notato come hai protetto Hinata, invece” disse la ragazza, girando il dito nella piaga.
Naruto non poté rispondere, Sakura aveva ragione, era uno stupido.
Che cazzo fai, adesso? Ti deprimi?
Naruto si guardò attorno, quella non era la voce di Sakura. Sakura non sembrava aver sentito nulla, dato che non faceva alcun gesto.
Cretino, sono la volpe!
Naruto non fece in tempo a ragionare che si ritrovò davanti ad un grosso cancello, che aveva al centro un simbolo a spirale e le sbarre rosse. Era il nuovo sigillo che avevano creato lui e Sozoku poco tempo prima, utilizzando le catene di chakra di sua madre ed il Mokuton per tenerlo buono.
Dietro il cancello, la volpe lo fissava con odio, con gli occhi rossi che trasmettevano il suo istinto omicida. Naruto non capì il perché di quell’improvvisa comunicazione tra loro due. La volpe non gli parlava mai se non strettamente necessario.
“Che vuoi, volpaccia?” chiese, disturbato dall’interruzione.
“Mi da fastidio che il mio Jinchuuriki sia un frignone! Se usassi quel dannato neurone solitario che hai in testa, avresti già capito come aiutare la tua ragazza!”
Naruto non capì di cosa stesse parlando. Ignorò l’implicito insulto che la volpe gli aveva rivolto per capire dove volesse andare a parare il demone codato. Fino a quando non arrivò l’illuminazione. Quando capì che cosa intendeva la volpe, si trovava di nuovo nella camera d’ospedale di Hinata. Fissò Sakura spaesato, per poi girarsi nuovamente verso Hinata. Sakura stava per dirgli qualcosa, ma non aprì bocca, incuriosita dalla faccenda. Naruto prese le mani di Hinata, mentre il suo corpo veniva rivestito di chakra rossastro. Sakura riconobbe immediatamente quel chakra, identico a quello che aveva già usato alcune volte davanti a lei quando era arrabbiato. Improvvisamente il chakra iniziò a scorrere da lui ad Hinata, come un flusso continuo. Sakura stava per bloccarlo, ma una coda di chakra la bloccò. Dopo un paio di minuti, il chakra attorno a Naruto svanì di colpo e lui si accasciò a terra al fianco della ragazza.
Con grande stupore di Sakura, questa si risvegliò immediatamente. Un po’ frastornata, Hinata fissò il biondo svenuto accanto a lei e loro mani strette. Arrossì vistosamente, chiedendosi cosa fosse successo. Qualsiasi cosa fosse successa, ne era estremamente felice.
 
 
Angolo dell’autore:
Eccoci alla fine di questo capitolo che, in realtà, non mi piace molto. E’ un po’ di transizione e lo scontro contro Akatsuki non volevo durasse molto perché dovevano bloccare i due prima che Naruto e Hinata sfoderassero le loro carte. Inoltre volevo sottolineare il “gioco sporco” di Deidara con cui ha fregato il nostro Kazekage preferito. Detto questo, rispondo alle recensioni.
 
Dionisie: Sono contento che la storia ti piaccia. Mi dispiace invece di essere stato poco chiaro in alcuni momenti. Se trovi frasi poco chiare non esitare a segnalarmele, così potrò capire come descrivere meglio il concetto ^^
 
Aknamkanon: Hai capito chi è il fantomatico Sozoku? Mandami un messaggio privato e mi dai la tua teoria, così almeno se ci hai azzeccato non lo fai capire agli altri XD. Per quanto riguarda i ninja di Konhoa, ho già dato un assaggino in questo capitolo con Kakashi preoccupato e Sakura(giustamente bisogna dirlo) arrabbiata con il biondo. Nel prossimo capitolo ci saranno accese discussioni e conoscendo Sakura potrebbe anche scapparci il pestato(Naruto, ovviamente)
 
m4dd499: E’ vero, ma devi considerare comunque che non si vedono da anni e Naruto è ormai un Mukenin, diciamo che il rapporto si è infievolito parecchio. Per il NaruHina, devo dire che ovviamente ci sarà e spero di rendere merito alla coppia, ma dubito che aspetterò l’arrivo di Pain per far dichiarare Hinata. In ogni caso, ti vorrei ricordare che, per quanto abbia mille pregi, Naruto è fondamentalmente scemo. E ricorda anche che mezzo mondo ninja aveva capito che Hinata era cotta di lui e lui no.
 
Il prossimo capitolo sarà “La Foglia ed il Cielo”
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Shadow_Edgeman94