Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Evan Wolf    22/05/2013    2 recensioni
Tutte le fan hanno un sogno, più o meno lo stesso, e così anche Miriam, una fan che quel sogno riesce a viverlo.
Indipendentemente dalla peculiare predilezione di Miriam per il bassista della band, la storia rispecchia i sogni ad occhi aperti, che puntualmente arrivano ogni sera prima di dormire, che hanno occupato e continuano ad occupare la mente di migliaia di ragazze che, attraverso questa doppia one-shot, potranno vivere "platonicamente" la realizzazione di quei sogni.
Miriam adora Zimmer 483, e la storia si svolge durante un immaginario concerto di quel tour.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Georg Listing, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
(Nota: questa seconda parte è una storia a 4 mani in alcuni punti)


“Hey, ma questo non è il backstage”
“acuta osservazione Ele…”
“ah-ah! E dove siamo?”
Sono in una grandissima sala, un posto splendido!
Le pareti sono altissime di colore oro, il pavimento è uno specchio che riflette il soffitto viola, fantastico. Questa volta non si era circondati da da ragazzine scatenate come al concerto, ma c’erano ragazzi più grandi e adulti ben vestiti, eleganti.
In una parte della sala, ci sono un paio di tavoli imbanditi con del buon cibo e qualcosa da bere.
La bruna capisce di trovarsi niente meno che all’ after show ed emozionata ed incredula non riesce fare a meno di guardarsi intorno insieme alla sua amica, in realtà appena conosciuta, si mettono in cerca di “loro”.
I protagonisti della festa, dovevano pur essere da qualche parte.
 
Le guardie della sicurezza avevano già avvisato i ragazzi della riuscita della loro impresa, Bill che si era eletto paladino cupido di quella strana avventura era contento quasi quanto Georg, Tom continuava a considerare incredibile tutto l’ accaduto.
 
Gustav era accanto a Georg e lo vedeva a momenti felice e agitato.
-ohh finalmente ti stai godendo l’ emozione del post concerto, abbiamo fatto un buon lavoro- dice poggiando una mano sulla spalla di Georg
-certo se avesse guardato un po’ tutti invece che solo occhioni neri! – lo pizzica Tom, ricevendo uno sguardo disinteressato e per niente colpito da quello che aveva detto.
 
Finito di asciugarsi il sudore i ragazzi dopo una sciacquata veloce avevano raggiunto il party dove gironzolavano curiose le ospiti d’onore.
 Georg si sente stranamente agitato, tutti fanno il loro ingresso splendidamente accolti da tutta la gente presente, e in fondo alla sala anche le 2 spaurite ragazze con l’ abbigliamento in disaccordo con l’ occasione.
 
Bill inizia a sfoderare il suo lucente sorriso avanzando verso le ragazze che a  breve avrebbero avuto un nome! Loro alla vista del gruppo che avanzava in loro direzione avevano assunto un’ espressione sorpresa ed incredula.
 
-ciao ragazze, come va? Vi piace la serata? - Bill si rivolge a loro
La brunetta con gli occhi sempre più a cuoricino non risponde, è rimasta incantata e con la bocca aperta. La sua amica non capisce bene cosa dice sul momento. E per 3 secondi rimangono in silenzio, certo non facendo una bella figura!
- mi sa che sono rimaste abbagliate dalla mia bellezza…- dice Tom!
Fanno un sorriso, - va molto bene -risponde la seconda.
- Ehm, si fantastica serata - continua l’altra emozionatissima. -è un piacere conoscervi  - “sembro una scema” pensa, balbetta pure mentre parla. La bionda non trattiene il sorriso.
-Come vi chiamate ragazze!? - chiede Tom
-Io sono Eleonora, lei è Miriam -
-che bei nomi .
Le due ragazze hanno il tanto desiderato privilegio di abbracciarli, e ovviamente Miriam li abbraccia uno per uno e per ultimo il suo amato Georg! E anche dopo averlo fatto non smette di fissarlo.
- Da quanto tempo siete qui?- chiede lui alla sua nuova conoscenza, sembra molto interessato.
-Dalle sei del mattino!- risponde Miriam con un sorriso enorme…
- Di ieri… - continua Eleonora
- ma non siamo stanche!
-bene! - risponde lui, facendo l’occhiolino.
Georg ha i capelli sciolti, sono più chiari dal vivo. E si intravede un po’ di barbetta. Sta molto bene il ragazzo! È in forma ed ha un portamento da modello. Una maglietta grigia e attillata risalta le sue braccia muscolose, con dei disegni astratti sul petto. Un paio di jeans scuri e una cintura.
Miriam continua a riempirlo di complimenti, parla in maniera affrettata e piuttosto confusa, ma non se ne rende conto… il suo inglese comincia ad assomigliare molto più al tedesco, fa confusione e Georg accenna un sorriso e l’abbraccia di nuovo.
“oh, parli il tedesco?”chiede Georg incuriosito.
“sì, lo studio, all’ università”
“ma è fantastico!!” Georg le poggia si porta accanto a lei e si fa serio …
 “ sei molto emozionata?”
 Miriam risponde di sì… toccandosi la fronte. Lui la accoglie di nuovo tra le sue braccia.
 
Si sente, se ne sono accorti un po’ tutti… si legge nei loro sguardi… C’è una gran simpatia tra i due.
Miriam è in estasi già con tre abbracci e con tutte queste attenzioni.
Dire che non capisca più niente sarebbe un eufemismo.
Eleonora si complimenta con Bill e con tutto il gruppo, dopo tutto hanno suonato in modo eccezionale …
-davvero un bellissimo concerto.
-merito mio - risponde Tom !
-eeehh non iniziare adesso Tom! - risponde Bill infastidito
- Non vuole ammetterlo che sia tutto merito mio! Eh eh eh!
-Sì Tom ,stai zitto! Adesso però dobbiamo salutare gli altri invitati, facciamo in giro.
-divertitevi - dice Tom - siete le benvenute.
Le ragazze rispondono con un semplice ok.
“ciao” Dicono tutti, “in italiano” pensa Eleonora, ma no, in realtà Miriam le spiegherà che anche i tedeschi usano questa parola.
 
Appena i quattro ragazzi si sono allontanati le due ragazze si guardano, Miriam è come in uno stato di trance:
- ma cosa è successo due secondi fa? 
- cara, abbiamo conosciuto i nostri idoli …
- ma è successo davvero?
Risponde di sì, sorridendo, entrambe sembrano confuse e agitate, ma felici, pienamente felici, seppure incredule.
 
 
 
- Miriam..-ripete Georg - oh ragazzi avete visto?? Come era emozionata? Non riusciva quasi a parlarmi.
- Sì Georg, ma adesso non montarti la testa solo perchè una ragazza è totalmente innamorata di te!
- Tu credi?
- Quanto meno come mito… oddio povera deve aver avuto dei problemi se sei il suo mito
-ahhh che siamo gentili..che c’è? Sei geloso?
-io? pfff.. geloso di te??? Tom Kaulitz??? Di Georg??
- Ah scusa dimenticavo che tu ti credi un re…mhm...è proprio carina non trovi?..
- be sì un colpetto...- commenta Tom poggiando la mano al mento e mettendo l’indice davanti le labbra
-Tom..
- scusa... chi sarebbe il geloso??? Io?? A me pare che la tua faccia stia cambiando colore.
-ah si? Bevo un po’ allora  – aggiunge Georg.
- comunque Georg seriamente, potresti proporglielo… che è così che funziona, lo sanno tutte…
- Ma cosa?? Di venire a letto con me?
-mhm vediamo, ha 2 braccia, una testa, e 2gambe... e chissà che c’è dentro!
- Toooom! – Bill gli da una pacca dietro il collo e lui sghignazza, si diverte proprio a fare il ragazzaccio. – comunque Georg non mi pare che tu abbia risolto molto facendole venire qui, ora che sai che si chiama Miriam e studia tedesco sei contento? Possiamo andare via?
- di già?? –dice georg incredulo, non aveva nemmeno avuto tempo di avvicinarsi a lei più di una volta... non gli stava bene. - Bill dai..
-Georg abbiamo degli impegni domani, siamo tutti stanchi.
- sì ma…fatelo per me.. –mostra due occhioni verdi luccicanti.
- … se non ci fossi iooo!! – dice Bill in tono accondiscendente dopo un paio di secondi.
-che ? – chiede Tom, che non vede l’ attinenza
-niente niente… seguitemi e sorridete.
- carini e coccolosi? Come i pinguini di Madagascar? – dice Gustav.
I ragazzi scoppiano tutti a ridere, ma iniziano ad avanzare seguendo Bill.
 
 
Le ragazze hanno da poco notato un certo movimento, e temono che i ragazzi stiano già andando via.
- Sicuramente stanno andando… No, non voglio - dice Miriam spaventata.
Ma prima che potessero muoversi di un passo, i ragazzi fanno cenno di avvicinarsi .
Georg ha di nuovo il viso illuminato.
Le ragazze si avvicinano.
La domanda è spontanea … Eleonora chiede se stanno andando.
- beh, di solito non stiamo tutta la serata dopo lo show - spiega Georg – quando l’indomani abbiamo impegni.
- Comunque ancora complimenti, siete fantastici” continua a ripetere Miriam, come un disco incantato - Cosa fate voi adesso? - chiede incuriosita, o forse alla ricerca di qualsiasi pretesto per prolungare il tempo a disposizione per stare in loro compagnia.
- Torniamo in albergo - risponde Georg.. - Voi restate qui?
- restare qui senza di voi? Ma perché… si può? - risponde Eleonora.
-che ci restiamo a fare se voi non ci siete? Ora torniamo anche noi in Hotel… - risponde a sua volta, subito dopo, Miriam, con un’espressione sconsolata.
-  È lo stesso Hotel? - chiede Georg.
Eleonora scoppia in una risatina, risponde Miriam, dicendo che il loro sia un altro Hotel, un po’ meno costoso… Nel frattempo scambia l’ennesimo sorriso col bel bassista.
- Non sono molto in forma stasera, quindi andiamo subito in albergo. Continuiamo a festeggiare lì...- dice Bill.
-non si è notato… che tu fossi fuori forma... il concerto è stato magnifico, Avesse la musica continuato a suonare fino al mattino, non avrei potuto chiedere altro... Grazie davvero. Avrei voluto che il concerto durasse tutta la notte - risponde Miriam.
 
Bill improvvisamente fa loro una proposta:
- ragazze, perché non continuare a festeggiare tutti insieme? Venite da noi… Passerete una serata diversa.
- Sì, venite, ci divertiamo! - aggiunge Georg con un sorriso, ora capisce il “se non ci fossi io” pronunciato da Bill poco prima. La proposta non sembra nemmeno troppo strana alle due ragazze, dopo tutto, era vero quello che aveva detto Tom, “loro sanno come vanno queste cose”
Eleonora ha un sussulto, freme all’idea, Miriam è completamente scombussolata, sa che l’indomani un volo la aspetta per tornare a casa… ma sa pure che queste occasioni capitano solo una volta nella vita, se capitano non puoi essere così stupido da lasciarle andare via senza approfittarne.
- saremmo davvero felici di venire con voi - risponde entusiasta la ragazza bionda.
- Ok seguiteci allora!! - dice Georg anticipando gli altri.
Li seguono.
 
 
Georg è profondamente grato a Bill in quel momento, perchè aveva chiesto quello che lui avrebbe tanto voluto chiedere, ma che forse non avrebbe chiesto, non riuscendo nemmeno a spiegarsi il perchè.
 
Le due ragazze seguono il gruppo senza parlare, proseguono tutti fuori dalla sala e sono scortati dai due uomini in nero che le hanno portate all’after-show.
Quello che Miriam pensa in quel momento, quando il cervello riesce a formulare un pensiero coerente, è che Georg sia un ragazzo simpatico con lo sguardo dolce. Che ovvietà! Lo aveva sempre saputo!
Il bassista in questione ogni tanto si volta indietro a guardare le due accompagnatrici, ad un certo punto sorride dicendo di essere quasi alle macchine.
 
Quando arrivano al parcheggio sul retro, ad aspettarli c’è una macchina enorme, blu scuro, Miriam non è mai salita su una limousine, “nemmeno io” le confida Eleonora...
 
Cavallerescamente i quattro ragazzi lasciano che le due ragazze siano le prime a prendere posto in macchina.
-Che gentiluomini - esclamano.
Entra prima Miriam, poi Eleonora, che non le si siede accanto, ma occupa il posto dietro di lei. Subito dietro loro c’è Georg, o meglio, fa in modo di esserci, e non è una sorpresa il posto che va ad occupare, mentre Miriam guarda il viso contento di Eleonora, e poi sorride imbarazzata al Georg accanto a lei.
Il caro furbetto Georg la guarda con interesse e lei ricambia.
Ele è accanto a Tom, proprio dietro di loro.
- Il tragitto fino all’hotel è un po’ lungo - afferma Bill  - Speriamo di non incontrare fotografi.
 In macchina c’è una bella atmosfera, si sta bene con loro.
Gustav e Georg raccontano tutte le brutte figure fatte da Bill durante i concerti!
Ridono a mai finire. Ragazzi normalissimi, ‘come  noi’ pensa Ele.
-Ahah! Non parliamo poi di quando Bill scendeva le scale sul palco e stava scivolando! Per pochissimo non è caduto davanti a tutti!! - dice Georg rivolgendosi alle due ospiti.
-Oppure di quella volta che aveva la cerniera dei jeans abbassata durante il live....ahahahah!
-non è vero! Zitto tu. Vuoi che racconti le tue figuracce? - risponde Bill ad voce alta, sapendo bene di cosa stesse parlando.
-Ehm.. No! Eehh no, meglio di no- risponde Georg chiudendo la bocca a Bill!
- io le voglio sapere! - dice Miriam curiosa!
-nooo! Non si puo!ahah!-fa una smorfia!
-va bene… - risponde Miriam arresa.
- Non preoccupatevi, Georg è una fabbrica ambulante di figure del cavolo! Ne farà qualcuna stasera, ancora è molto presto!ahahah!
Stranamente Georg non risponde alla provocazione di Tom, sorride invece e inaspettatamente prende la mano di Miriam, la guarda, la sfiora. Ma mentre lui iniziava a sciogliersi, capendo che non avrebbe trovato nessun ostacolo, lei spalanca gli occhi per un attimo, per poi arrossire violentemente. A Georg era sembrata la cosa più naturale del mondo fare quel gesto nei confronti di quella ragazza appena conosciuta, ma che gli trasmetteva un senso di tranquillità e semplicità.
Parlando si rivolge sempre verso di lei, è come attratto, si scambiano continuamente sorrisi.
Lei è felice come non mai... lui è sorpreso dalle sue sensazioni, pensa che in fondo lei sia una sua fan, e si sa le fan “amano” i loro idoli, l’ aveva sentita chiamarlo, era indubbio che fosse lì per lui,  ma lui..come mai si comportava cosi? Non era certo la prima fan che incontrava, nonostante Tom affermasse questo, ma cosa lo prendeva? Cosa lo aveva spinto a fare quello che stava facendo? Forse non lo sapeva neanche lui, ma non poteva rinunciare a quegli occhi quella sera, abbandonarla e lasciarla andare senza neanche parlargli sarebbe stato un problema per lui.
 
Miriam si gira distogliendo Georg dal suo pensiero con la domanda che casca a pennello, rivolgendosi un po’ a tutti, anche se il vero destinatario della domanda è palese, chiede come mai hanno invitato proprio loro, tra tutte le fan presenti al palasport.
- Vi conoscevamo! - risponde Bill ridendo per riempire il vuoto di Georg che non aveva riempito con una sua risposta, nè sembrava intenzionato a farlo, forse perchè non si dava una risposta accettabile, cosa avrebbe dovuto dirle? Sei l’ unica a cui ho sentito gridare il mio nome? E da quel momento ti ho guardata e porca miseria non l’avessi mai fatto ho desiderato sapere tutto di te?
Bill per la terza volta salva la situazione:
- quando sono sceso dal palco, ho abbracciato a voi- dice, creando a Georg l’alibi della simpatia contro un’irresistibile attrazione curiosa sicuramente più imbarazzante da confessare. Ritrovando la parola perduta Georg aggiunge:
-confermo! Eravate le uniche simpatiche in prima fila.. – forse Tom non è molto d’accordo, ma Georg lo dice in modo sicuro, sorridendo e guardandole, poi il suo sguardo si posa ancora una volta su Miriam e dice che molte volte aveva incrociato il suo sguardo…quel suo sguardo che era stata la causa di tutto…
“ ahhh quindi anche per questo motivo!” risponde Eleonora ammicante! Miriam è troppo imbarazzata per rispondere qualcosa e lui sorride..
 
Quando Miriam si riprende da quello che ha appena sentito dire a Bill e Georg si rivolge alla compagna di viaggio e parlandole nella loro lingua dice che è stato bello quell'incontro di sguardi che è durato pochi secondi ogni volta ma è stato qualcosa che le ha fatto battere il cuore a mille.
 
- Hey! Cosa dite voi due…- chiede Bill.
Ele ride e Miriam non sa cosa rispondere così continua a lodarli e Georg ridacchia, come se avesse capito quello che in realtà era stato detto.
 
Quando lui la guarda, è come se volesse dirle qualcosa, ma non trova il momento adatto perché lei lo riempie di complimenti e lui si sente già molto frenato con le parole quel giorno, ma ecco che finalmente trova il modo di zittirla: Le chiede un bacio sulla guancia, come ringraziamento per aver scelto proprio loro. Miriam ovviamente acconsente senza perder tanto tempo... Georg apprezza. ‘oh, non mi pare vero di chiedere un bacio, tra l’altro sulla guancia, ad una ragazza che mi sto trascinando a casa da un concerto’ nonostante questi pensieri si sente trasportato da quei dolci gesti; quello che appare all’esterno durante questi pensieri è un sorriso.
Ele guarda le scena da dietro incredula.
Mimi da parte sua ha pure approfittato del momento per avvicinarsi ed abbracciarlo… per l’ennesima volta, ma questa volta la scusa era “scattare una foto”.
In quel momento sembra non esserci nessuno intorno a loro…
Lui le sorride. Un sorriso dolcissimo, che fa sognare, che la fa vivere, in quell’istante.
Un abbraccio pieno di emozione, che a Georg fa chiudere gli occhi, per “continuare a vedere”, per non far cambiare quell’immagine, per sognarla, e viverla quel giorno, per fare suo quell’abbraccio, quel suo sorriso, quel momento di tenerezza e chissà cos’altro.
 
 
 
 
 
Dopo circa un quarto d’ora arrivano.
Scendono tutti dalla macchina ed entrano nella hall, scortati fin sopra, nella stanza d’albergo.
Una meraviglia.
Le ragazze stanche si sono subito sedute… Miriam si trova improvvisamente a suo agio, è felicissima, Eleonora la guarda un po’ agitata, poi si siede e sta in silenzio.
I ragazzi parlano, si aggirano per la stanza: Tom va a prendere da bere e offre qualcosa, Gustav scappa in bagno, Bill fuma una sigaretta e Georg si mette comodo sul letto…
Seduto vicino alle 2 fan, Tom, sembra interessato alla macchina fotografica che Ele porta agganciata alla borsa.
- Credo che Ele abbia fatto delle foto fantastiche! - esclama Miriam.
- Si! - risponde lei sorridendo.
- Vediamo! - dice Tom contento.
Le guardano tutte, dalla prima all’ultima, collegando la macchina al pc che avevano in stanza.
- Bel lavoro, queste foto le voglio anch’io - dice Bill.
- Piacciono molto anche a me, sono venuto bene! Come al solito! - risponde Tom.
- Molto modesto il ragazzo! - esclama subito Miriam e tutti a ridere.
C’è un bel clima dentro a quella stanza d’albergo…
Parlano e scherzano come se fossero stati amici da sempre! E Miriam è al settimo cielo e lo confessa all’orecchio di Eleonora: “sono proprio come credevo”. Lei le risponde che ha ragione, sono molto simpatici e gentili.
 
 
 
Tra una risata e un’altra Ele come un po’ tutti si accorge sempre più che Georg fissa Miriam mentre fa una telefonata, che nessuna delle due capisce, data la velocità in cui Georg parla, in tedesco questa volta.
Finita la conversazione , posa il telefono sul letto, è stanco e si vede,la guarda provocandole imbarazzo senza volerlo, in realtà non è neanche lui padrone di se stesso in quel momento, dato che quelle sensazioni e quelle situazioni gli erano nuove, non sapeva che provasse ancora, o lo sapeva,  ma non ne era cosciente, non voleva ammetterlo, lo considerava anche lui troppo “strano”, al punto da voler cercare un'altra risposta.  
 
Ogni tanto Ele guarda l’orologio, ma più come vizio, perché non aveva assolutamente voglia di fare la guastafeste. Miriam è decisamente in un altro mondo da almeno 5 minuti.
Georg, si trova ancora comodo sul letto, continua a guardarla, la studia, e cattura ogni sua mossa, cerca di far chiarezza tra i suoi pensieri e le sue sensazioni, e più gli diventano chiare più gli viene difficile accettarle, quasi ne fosse spaventato.
E anche lei lo guarda e a volte abbassa lo sguardo, probabilmente per vergogna, gli occhi di Georg parlano eccome! Ele la vede arrossire sotto lo sguardo insistente di lui e alzarsi per versarsi un bicchiere d’acqua.
 
- Sei molto stanco Georg? – chiede la bionda a voce alta…
- Non molto – risponde lui, distraendosi per un secondo, poi approfitta della situazione:
- Che ci fai tu in piedi? Vieni a sederti vicino a me - dice a Miriam senza pensarci, anzi, senza pensare a trattenersi, ecco gli stava accadendo, stava lasciando che la storia avesse il suo corso.
- Okay - risponde lei sorpresa. Ele non lo era affatto.
 
In quel momento Miriam, è super imbarazzata, si siede accanto a lui, beh insomma, non proprio accanto, diciamo che se ne sta intimidita al bordo del letto.
Lui non perde tempo e avvicinandosi le passa un braccio attorno alla vita, mettendole una mano su un fianco, e così per lui mille desideri si intrecciano tra di loro in un sottile gioco di pensiero…
Tutti fanno finta di nulla e continuano a parlar normalmente… Ele è rimasta  senza compagnia a dover parlare e tenere la conversazione con gli altri 3 del gruppo mentre Miriam era accanto all’ uomo che aveva sempre desiderato e aveva la faccia più sognante che altro.
Vedendo Miriam cambiare colore circa ogni 10 secondi, Eleonora le consiglia di dir qualcosa per rompere il ghiaccio, per spezzare l’imbarazzo, per distrarre l’attenzione.
 
-Dormite tutti insieme su questo letto?-
-Mimi, qualcosa di intelligente peròò!!- afferma la bionda incredula.
Ed ecco che tutti scoppiano a ridere! Anche Georg vicino, con la sua risata contagiosa, lancia un’occhiata a Tom che non perde tempo per una battuta delle sue:
-No, però se vuoi stanotte possiamo fare un’eccezione.
Miriam si gratta la testa dall’imbarazzo e anche Ele guarda Tom piuttosto imbarazzata.
Quella battuta non aveva fatto altro che intenerire Georg ulteriormente, non poteva crederci che avesse detto quella cosa…
 
 
 
 
La serata era ormai alla conclusione, doveva andare cosi..?Che avrebbero fatto? Georg preso dai suoi esami di coscienza per capire che volesse da quella ragazza o per accettare quello che sapeva di volere non parlava più, la analizzava buttandole occhiate di fuoco addosso, Bill autoproclamandosi salvatore della giornata da l’ ennesima mano a Georg.
- Allora noi ora andiamo, Ele tu vieni con noi - dice Bill
- ehmm… come? - Ma Ele interrompe subitoMiriam:
- Ma certo! Siete gentilissimi – butta fuori in un fiato, guardandolo con gli occhietti sognanti.
-ok, io vado nell’ altra stanza, a domani ragazzi - li saluta cosi Gustav.
-Tu rimani qui… Vero Miriam? - Dice Georg rivolgendosi verso di lei, quando la sente muoversi all’interno del suo mezzo abbraccio, probabilmente per alzarsi.
 
Dire “imbarazzante” è riduttivo, per descrivere la situazione, e quello che prova Miriam in quell’istante.
Ok sì, ci aveva sempre fantasticato su, milioni di volte, in modi forse molto più accesi e fantasiosi, ma tra il pensare chiusa nel buio della notte in una cameretta a chilometri di distanza fisica e mentale dalla propria persona amata, e l’effettivo trovarsi già col suo braccio attorno alla vita, sul suo letto, la differenza è notevole…
Forse svenire sarebbe stata la cosa più comoda, perdere coscienza e non dover dare una risposta… una risposta che ovviamente è scontata e certa, ma che comunque non è facile pronunciare con 8 occhi puntati addosso.
Ma forse non avrebbe dovuto preoccuparsi di questo, dopo tutto non sarebbe ricapitato, ed era l’occasione della vita, stava succedendo proprio a lei…  Avrebbe passato il resto delle ore da sola con Georg, realizzando così il suo sogno, che importava tutto il resto?
 
Non sapeva nemmeno cosa ci fosse oltre quella proposta, come se non le importasse più niente di tutto ciò che c’era stato prima e che avrebbe potuto esserci dopo, sarebbe stato il momento, quello per cui aveva vissuto e atteso così a lungo.
 
In quegli istanti di silenzio due occhi verdi la fissano, trapassandole il cuore. Con quella richiesta avrebbe voluto dirle tante cose, quanto avrebbe voluto stringerla a se, baciarla...
-Ehm ok, rimango qui allora - risponde Miriam abbandonandosi all’istintività.
Così Georg porta lo sguardo verso la porta dove Tom se ne stava fermo.

- Bene, notte a tutti! - Dice frettolosamente Georg, quando ...
-No aspetta Georg, che ne dici se restiamo anche noi tre, così parliamo ancora un po’ con le ragazze??
-ma ma ma veramente io...- Georg balbetta – cosa abbiamo fatto fin’ora?
- Ehy Bill, Ele! Dove andate!? Restate!”
“ma possibile che deve fare sempre il deficente?!” pensa Bill molto arrabbiato mentre stava andando nella camera accanto… -vieni quaa Tom!! - lo richiama.
-...Che c'è?? - Risponde Tom ridacchiando - ahiiaaaaaa!!!
-smettila andiamo!
-ma sei scemo?! Mi dai un calcio?!
-Shhh! La smetti di urlare? Andiamo!
-No, mi hai fatto male, ca…!
-è colpa tua! Esci di lì, non possiamo stare davanti la porta tutto il tempo…
Avrebbero continuato a parlare e litigare tutto il tempo, così interviene anche Ele… a voce bassa…
- Tom, non …non capisci? Andiamo.
- si si capisco molto bene, per questo voglio restare! Ehehe! – vede gli sguardi sgomenti del gemello e della ragazza - e va bene! Faccio il buono stasera. Georg, caro amico, ripensandoci sono stanco e preferisco andare nella mia stanza... e anche tutti noi, Buona notte a voi”.
-Ciao Tom, ciao a tutti a domani - risponde Georg, non guardandoli nemmeno.
-Ciao, buona notte, dormite eh? - ancora Tom…
-Adesso basta Tom esci! – dice, e pare proprio abbia voglia di scaraventargli in faccia una scarpa. Forse lo capisce anche il chitarrista, perché improvvisamente chiude la porta.
 
- Ma io dove dormo?!? - chiede Ele a Bill perplessa.
Il braccio di Tom intorno alle sue spalle sono l’unica risposta che riceve, così prova ad aggiungere un “sono stanchissima”
-Siii, ma io non dormo, possiamo continuare a parlare se vuoi- afferma Tom col suo bel visino.
Una seconda porta viene chiusa.
 
 
 
 
Nel frattempo… Nell’altra stanza Georg e Mimi continuano a parlare e parlare.
 -quando hai cominciato a seguirci?? - chiede interessato,vuole sapere qualcosa di lei, anche se ha intenzione di andare oltre quella sera, fosse pure la più grande pazzia della sua vita credersi innamorato a prima vista di una sconosciuta , ma sentiva dentro di se che doveva andare cosi, forse la sensazione strana provata prima del concerto era in qualche modo legata a quel momento.
-beh dal vostro successo qui in Italia... - risponde lei immergendosi nei suoi occhi verdi.
- ah bene, mi fa molto piacere…- le dice, avvicinandosi, ora i loro occhi sono a poca distanza, e i loro corpi si sfiorano.
– non ti vuoi mettere più comoda? – le chiede, sentendo l’ esigenza di contatto con lei, le barriere che si sarebbe potuto imporre, non sembrano essere minimamente in vista.
- ehm sì – risponde lei, mentre lo vede spostarsi sull’altro lato del letto per lasciarle abbastanza spazio per… “sdraiarmi accanto a lui?” pensa. Decide che per il momento avrebbe avuto molto meno imbarazzo a star seduta sul letto a gambe incrociate, di fronte a lui. Forse non era proprio quello che Georg aveva pensato chiedendole di mettersi comoda.
- e cosa ti ha colpito del nostro gruppo? – continua avvicinandosi di nuovo, dal momento che la ragazza era rimasta un po’ distanziata.
- beh, la prima cosa sono state davvero le vostre canzoni, non vi avevo mai visti quando ho ascoltato per la prima volta alcune tracce dell’album che mi ha prestato  una mia amica, lei è già stata ad altri vostri concerti.
- parli di Eleonora?
- oh no, lei… l’ho conosciuta qui, fuori dal palasport… io ero sola, e anche lei…
-sei venuta qui da sola?
-….sì… perché? Non conosco molti altri fan dove vivo io, e quindi ho pensato che se avessi voluto vedervi almeno una volta sarei dovuta venire da sola…
- e la tua amica di cui mi hai appena parlato?
-oh be… lei…
-non è più una nostra fan suppongo dalla tua faccia.
-supponi bene! – risponde Miriam, mentre sembra dispiacersi.
- la tua canzone preferita?
- Totgeliebt!
- non mi dire… allora menomale che l’abbiamo inserita nella tracklist! Così ci hai potuto apprezzare e adesso sei qui! – le fa un occhiolino vedendola arrossire, lei cerca di non tremare troppo al contatto del palmo di georg con il suo ginocchio.
-oddio, è un’esperienza fantastica! Vedervi suonare e poi, essere qui a parlarvi! Soprattutto tu! – dice concitatamente trasportata dalle emozioni vissute poche ore prima.
-io eh? – sorride lui alzando il sopracciglio, ripensa alla sua voce che nel frastuono del concerto gli era arrivata all’orecchio. E sì, chiamava proprio lui!
Ringrazia mentalmente ancora una volta di averla sentita e manda benedizioni a Bill per averlo aiutato...sente sempre più che deve andare così, che essere li insieme sia giusto..

 -Un bassista bravissimo! Bellissimo ovviamente, con quel... – Miriam si interrompe all’istante, e poi torna a colorarsi in viso.
-Con quel? – incita lui divertito, piantando la sua faccia divertita e maliziosa di fronte al suo viso, tanto vicino da farle reclinare il capo e la schiena, fino ad atterrare sul materasso.
-oh, beh.. niente di importante… -  ora che è finalmente sdraiata Georg si rimette comodo accanto a lei, anche se nel verso contrario del letto.
- oh avanti… sono curioso di sapere cosa ti piace di me!
- be la lista sarebbe più breve se dicessi cosa non mi piace! Sei bellissimo penso che lo dicano tutte!
Georg sorride, ed è divertito, è vero che molte, tutte quelle che lo incontrano, glielo dicono, e in genere gli lanciano le braccia al collo e in quella situazione sarebbero già mezze svestite. Ora che si era lasciato alle spalle ogni problema, vederla arrossire ad ogni parola, lo convince che sarebbe stato lui a dover iniziare qualsiasi cosa.
- non vuoi proprio dirmi quello che stavi per dire?  - le dice sistemandosi su un fianco, avvicinandosi a lei e decidendo che fosse il momento giusto per lasciale passare la mano su una gamba.
Miriam si morde un labbro, può davvero dirgli che lo trova tremendamente sexy quando assume la sua tipica posa con la schiena inarcata all’indietro e il basso appoggiato addosso. D’altra parte ha i due occhi verdi più belli al mondo puntati e una sua mano sull’addome adesso.
- Meglio di no, non vorrei che fraintendessi – sussurra cercando di scherzare.
A Georg non sta bene tutto quel mistero, quindi decide di prendere in mano  la situazione!
- ho frainteso pure quando mi è sembrato che mi chiamassi disperatamente dal parterre? – le chiede retorico, ricadendo sulla schiena – perché mi pare che forse non trovi più molto interessante stare qui…
- oh no, lì hai capito benissimo! – dice preoccupata vedendolo voltare il viso dall’altra parte, Miriam rimpiange di non essere intraprendente ed estroversa come la situazione avrebbe richiesto. Perché non sta semplicemente saltandogli addosso come allegramente aveva fatto in ogni singolo episodio immaginato per anni nella sua testa? Cerca di recuperare la situazione, stavolta è lei a stendesi su un fianco, e quasi poggiarsi sul lato sinistro del corpo di Georg, inserendo una gamba tra le sue - Per me è una gioia immensa stare qui adesso! –Spera davvero che lui la comprenda in quel momento, ma forse è pretendere troppo, già ha avuto un privilegio pari a pochi, pretendere pure che lui capisca che sei la persona più timida della terra forse è un po’ esagerato - sai è una cosa che desideravo da tanto tempo! – continua lottando per riconquistare la sua attenzione, e approfittandone per avventurare la mano sui suoi addominali scolpiti -  E adesso che sei qui, mi sento un po’ impedita – dice sinceramente, sperando di fargli almeno simpatia per la disarmante sincerità, e forse infondo Georg è davvero quell’animo dolce che lei aveva sempre sostenuto che fosse, perché gli vede spuntare sulle labbra un sorrisino comprensivo. O forse non lo è per niente e quel sorriso non è comprensivo, ma solo la prova che Georg sia contento di avere quella mano addosso e molto vicina al punto vita.
-capisco il tuo punto di vista, ma tu capisci il mio? Io sono un ragazzo come tutti gli altri! – dice Georg.
- lo so… - dice lei, sorprendendolo – sei il più bel ragazzo qualsiasi che esista renditene conto! Non è il tuo nome che mi fa sentire impedita, sono i tuoi occhi e le tue braccia, persino il tuo profilo!
 
Questa era davvero una novità per Georg, da quando era stato investito di fama mondiale non gli era più capitato di sentirsi apprezzato profondamente per quello che lo caratterizzava, senza che fosse tutto legato al suo nome, la sensazione positiva dell’inizio del concerto torna a farsi viva, Georg prende quella come una rivelazione, è davvero un segno del destino che si trovino li, entrambi!
 
Sorridendole, avvicina il viso a lei, baciandola con tanta dolcezza sulla fronte, sentendo subito dopo due mani, ai lati del suo viso, che passano leggere sui suoi capelli. Georg allora, portandole le mani sulla vita la sposta sopra di sé, e prende l’iniziativa con un lungo e profondo bacio. Le loro lingue si incontrano molto piacevolmente.
Improvvisamente capovolge la situazione. Ora è lei sdraiata e lui si adagia completamente sopra di lei, che gli ha subito incrociato le braccia dietro al collo.
 La bacia ancora con più foga, accarezzandola sotto la maglia, non proprio delicatamente, facendole venire i brividi e per un attimo non la sente più respirare.
Si stacca allora, guardandola in viso e sollevandole la maglietta fino a sfilarla.
Poi le avvicina la bocca al collo e il suo respiro caldo la fa impazzire.
 
 
-non è affatto giusto! – dice Miriam all’improvviso, con un tono talmente flebile da poter appena essere udita da Georg, che riapre gli occhi solo per capire cosa ci sia che non va.
-Cosa? – chiede sbrigativo, impaziente di riprendere da dove aveva interrotto.
- che tu sia ancora vestito! – protesta la ragazza, Georg si compiace dell’annotazione
- hai ragione! – dice sorridendo ancora appoggiato alla sua pelle, che bacia ancora una volta prima di issarsi sulle ginocchia e portarsi al pari – ora va meglio?
-molto meglio!
 
 
Non può crederci. Non aveva mai pensato che potesse succedere una cosa del genere.
E che proprio Georg le potesse regalarle così tante emozioni.
In quel bellissimo momento che si accorge di quanto lo ama. E adesso il suo amore non è più per un idolo lontano, ma per la persona che sta condividendo con lei una magica notte.
L’ha incantata. L’ha accarezzata. L’ha lasciata sognare. L’ha lasciata vivere un sogno.
 


 
Finito il momento d’estasi si guardano negli occhi, ancora una volta. Stanchi e soddisfatti. L’amore li ha colpiti, investiti…
In realtà nulla si è concluso.
 
Una carezza sul viso di lei, un sussurro all’orecchio, un bacio, il risveglio da un dolce sogno. La accarezza, continua ad accarezzarla senza sosta e giocherella con le sue mani.
-Sono bellissime - le dice, baciandole.
-grazie, ma se c’è qualcosa di bellissimo qui, non sono le mie mani. – risponde sorridendo e decidendosi ad aprire gli occhi appena prima che lui chiuda i suoi sospirando.
- be si potrebbe prendere qualche altro elemento in effetti… ora me lo dici?
- Cosa devo dirti?
- Cos’era quel… “quel”…
-Ci stai ancora pensando? – dice lei quasi scioccata.
- in realtà nell’ultima parte di nottata l’ho completamente rimosso dalla testa… ma ora è tornato…
-ha fatto in fretta, beh che dire… mi piace come suoni!
- me ne sono accorto!
- Georg! – esclama Miriam scandalizzata, prima di mettersi a ridere insieme a lui – ovviamente intendo il basso sul palco.
- Era proprio a quello che mi riferivo io… però ora che mi ci fai pensare…
I due si scambiano un’occhiata complice.




(La doppia one-shot finisce qui, per chi si chiede come va a finire e vuole sapere la mia versione, l'ideale continuazione è raccontata in " A Fan Dream II" altrimenti ognuno è libero di sognarla a modo suo :) Grazie comunque a tutti quelli che hanno letto)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Evan Wolf