Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Shine_    22/05/2013    4 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

 

Quarto capitolo:

 

 

 

- Liaaaam!-

Era tornato a casa per qualche giorno e le grida di sua madre si erano subito fatte sentire, si stiracchiò sul divano non ancora pronto ad alzarsi.

La fine di un altro mese ed era riuscito a tenersi lontano da quel posto; aveva però chiaro nella mente cos’avrebbe fatto per quella volta.

Quella volta era speciale. Era nel mese di novembre infatti che aveva preso il coraggio, anni prima, e gli aveva scritto il primo biglietto.

Ricordava ancora come gli batteva forte il cuore quando aveva infilato tra le fessure dell’armadietto quel foglio tutto spiegazzato.

Ricordava l’ansia e il guardarsi perennemente alle spalle con la paura di essere beccato.

Ricordava l’espressione confusa di Zayn e come aveva nascosto subito il foglietto quando il suo unico amico Harry aveva tentato di leggerlo.

Ricordava di averlo visto durante l’ora di matematica tirarlo fuori e leggerlo in silenzio con il sorriso che prendeva posto sulle labbra vicino ad un lieve rossore.

Ricordava tutto di quel giorno ed era forse questo che faceva più male.

Qualsiasi cosa avesse fatto, qualsiasi cosa avesse provato, non sarebbe mai riuscito a dimenticarsi di Zayn Malik e del suo sorriso.

Per questo nella sua mente s’immaginava già da quel fiorista a comprare una sola rosa color lavanda, simbolo dell’amore a prima vista, ed un biglietto con i primi versi della poesia di Pablo Neruda “il tuo sorriso”.

«Toglimi il pane, se vuoi,
 toglimi l' aria, ma
 non togliermi il tuo sorriso.»

Le stesse parole che gli aveva scritto quel giorno, con però in allegato quel fiore. E sicuramente Zayn avrebbe capito che chi riempiva il suo armadietto di note era lo stesso che ora lo riempiva di fiori.

Sospirò premendo il cuscino del divano sul volto.

Poteva anche non fargli recapitare più fiori ma l’amore che provava per lui non se ne andava così in fretta come aveva ingenuamente sperato.

Niente più poesie, niente più fiori ma sicuramente non niente più Zayn.

Riuscire a dimenticare Zayn Malik era dannatamente impossibile, e gliel’avrebbe detto di sicuro la prima volta che l’avrebbe avuto a meno di un metro di distanza.

- Liam!- si sedette sul divano di scatto vedendo la madre che batteva i piedi sul pavimento irritata - Ti ho chiamato mille volte! Devi andare a prendere tuo fratello, io e tuo padre non possiamo.-

Magari gliel’avrebbe detto un altro giorno, sì. Non intendeva certo dire quel giorno, più avanti. Forse.

Afferrò il giubbino dall’appendiabiti, prese le chiavi di casa e si chiuse la porta alle spalle camminando lungo il marciapiede come un condannato si avvicina al patibolo.

 

 

 

Arrivò affannato davanti all’aula del fratello, non sapeva né come né  perché si era trovato davanti al fiorista ed aveva dovuto correre per arrivare ugualmente in stra-ritardo.

Delle risate provenienti dalla stanza lo incuriosirono, aprì piano la porta trovando suo fratello e Zayn seduti sullo stesso banco a ridere e scherzare.

Cercò di indietreggiare e bussare per rivelare la sua presenza ma proprio in quel momento Zayn decise di girarsi verso la porta ed i loro occhi s’incontrarono lasciando Liam senza fiato.

Era la prima volta dopo anni che gli era di nuovo così vicino, ed il suo cuore agì di conseguenza rendendogli le guance ancora più rosse e il respiro ancora più affannato.

Zayn gli rivolse un sorriso, che gli fece tremare le ginocchia, e saltò giù dal banco aiutando anche il bambino che tutto felice corse da Liam saltandogli in braccio.

- Ehi, campione.- gli lasciò un bacio tra i capelli sentendo le braccia esili del fratello stringersi alle sue spalle - Hai fatto il bravo oggi?- lo sentì annuire e poi staccarsi dal suo petto guardandolo negli occhi.

- Pensavo che eri tornato a Londra dopo la litigata di ieri con papà. - vide gli occhi azzurri riempirsi di lacrime e lo strinse più forte.

- Ti ho promesso che sarei rimasto e sono qui.- tentò di consolarlo rimettendolo poi a terra e prendendogli la mano. - Mamma e papà non sono a casa, che ne dici di andarci a prendere un frullato come qualche anno fa?- propose inginocchiandosi davanti al fratello, le mani a stringergli le spalle per dargli un qualche conforto.

- Possiamo?- domandò tutto felice, gli occhi ancora più luminosi per i lucciconi.

- Certo che possiamo.- rispose sicuro cancellandogli una lacrima - Non dobbiamo dire niente a nessuno però.. sarà un nostro piccolo segreto.- gli porse il mignolo che il fratello strinse col suo mentre un sorriso sempre più grande compariva sul suo viso.

- Ma Zayn!- esclamò il bambino voltandosi verso il ventunenne che li fissava con un sorriso

- Lui lo sa. - continuò parlando all’orecchio del fratello senza però abbassare la voce.

- Non dirò niente.- s’intromise Zayn facendo un passo avanti - Croce sul cuore.- fece il simbolo sul suo petto sorridendo divertito.

- Dobbiamo fidarci?- riprese il bambino guardando il fratello maggiore che aveva un leggero colorito rossastro sulle guance.

- Tu ti fidi?- rigirò la domanda stando al gioco e fingendosi sospettoso mentre squadrava dall’alto in basso il ragazzo che si mordeva le labbra trattenendo la risata.

- Potrebbe essere una spia. - spiegò il bambino stringendo tra le dita la maglia di Liam e tirandola.

- Ho giurato, se rompo la promessa potrebbe succedermi qualcosa di brutto.- tentò di difendersi Zayn con logica incrociando le braccia al petto e fingendosi offeso.

- E se aveva le dita incrociate?- replicò il bambino rivolgendosi al fratello maggiore che annuì fissando il ragazzo che ripeté il gesto con l’altra mano bene in vista.

- E le dita dei piedi?- continuò imperterrito provocando al risata divertita di entrambi i ragazzi.

- Stai scherzando, spero!- si riprese Zayn vedendo però che il suo alunno lo fissava in attesa - Non mi toglierò le scarpe.. e non le riesco nemmeno ad incrociare le dita dei piedi.- continuò divertito - E poi devo scappare, e sono già in ritardo.- concluse mettendosi la tracolla ed avvicinandosi alla porta seguito dagli altri due.

- Deve uscire con la sua ragazza?- Liam si strozzò con la sua saliva e Zayn si bloccò sulla soglia voltandosi di scatto.

- Q-Quale ragazza? Non ho nessuna ragazza.- poi si rivolse a Liam e continuò - Questi bambini si lasciano sempre andare con la fantasia..- non sapeva perché si stava giustificando con lui ma gli sembrava la cosa più ovvia da fare.

- Vi siete lasciati? Per questo non le regala più i fiori? Ha trovato un’altra ragazza?- iniziò a tempestarlo di domande continuando a camminare con la mano stretta attorno a quella del fratello che era perso nei suoi pensieri.

- Non ho mai avuto una ragazza e sicuramente non ne ho trovata un’altra.. per quanto riguarda i fiori.. non so cos’è successo.. ora scusatemi ma devo proprio scappare. È stato un piacere conoscere il fratello del mio alunno preferito.. ci vediamo domani noi due.. e cerca di fare i compiti oltre ad ingozzarti di frullato.- lo guardarono mentre lui si allontanava velocemente uscendo dall’istituto.

- è triste perché la sua ragazza l’ha lasciato.- commentò certo il bambino riprendendo poi a camminare.

- Ha.. aveva una ragazza?- gli domandò Liam sempre più agitato vedendo il fratello annuire.

- E gli regalava sempre mazzi enormi di fiori.- allargò le braccia per far capire al fratello quanto fossero grandi le dimensioni di quei mazzi.

Liam sospirò sollevato continuando a camminare con un peso in meno sul cuore ed una domanda in più nella mente.

Zayn Malik era triste per colpa sua?

In un certo senso era quindi riuscito ad entrare nella sua vita?

Scosse il capo continuando a camminare col fratello che aveva iniziato a straparlare sul nuovo videogioco che i suoi compagni avevano e che lui voleva provare.

Si stava illudendo di nuovo come uno stupido.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era il due dicembre e Zayn si trovava davanti al negozio di fiori, e si sentiva incredibilmente stupido.

Era mattina, aveva un appuntamento con Harry e sprecava il suo tempo a fissare le vetrine colorate di quel posto.

Cosa sperava di ottenere? Sicuramente non sarebbe uscito nessuno da quel posto, e non con un mazzo destinato a lui.

Intravide una figura ferma con lo sguardo su un vaso pieno di viole colorate. Senza pensarci due volte varcò la soglia e salutò con un cenno il proprietario che stava spostando lo sguardo velocemente da uno all’altro come in attesa.

L’aveva sempre detto che quel tipo era strambo.

- Non dovresti insegnare a tuo fratello a mentire.- il ragazzo fece un salto voltandosi verso di lui tenendosi una mano sul cuore.

- Dio, mi hai spaventato a morte.- lo sentì dire in un sussurro.

- Non ho detto niente, comunque. Ho tenuto la bocca chiusa.- lo rassicurò subito Zayn, senza alcun motivo.

- Era mio fratello che non si fidava.-

Zayn lo fissò scettico, da dove saltava fuori tutto quel nervosismo?

- E volevo specificare, di nuovo, che non ho nessuna ragazza.. non so nemmeno perché ci tengo tanto a dirtelo..- si ricordò all’improvviso che non sapeva nemmeno come si chiamava. Sapeva solo che Mattew parlava sempre di suo fratello e del fatto che tornava a casa solo alla fine del mese. Ma non aveva mai accennato al suo nome.

- Liam. - si presentò subito quello porgendogli la mano.

- Piacere di conoscerti finalmente, io sono Zayn. - gliela strinse continuando a sorridere.

- Tuo fratello non smette un attimo di parlare di te. - si affrettò a spiegare vedendo l’espressione confusa negli occhi marroni del ragazzo.

- In una famiglia esiste sempre la persona che ti apprezza incondizionatamente, no?-

- Cosa vorresti dire?- domandò curioso vedendo gli occhi dell’altro illuminarsi di una sfumatura triste.

- Niente.. niente.. lascia perdere.. sono cose stupide che ogni tanto pensi..- continuò a guardare il ragazzo che abbassava sempre più la voce con gli occhi fissi sulle viole blu.

- E cosa ci fai in un negozio di fiori?- si sentiva quasi un disperato a voler per forza avere una conversazione con quel ragazzo. Lo capiva perfettamente che lui non voleva avere vicino nessuno in quel momento ma Zayn proprio non riusciva ad uscire da lì e a lasciarselo alle spalle.

- Mi aiuta a riflettere.- quasi grugnì frustrato quando quello rispose ancora con una sola frase bloccando ogni possibilità di dialogo.

- Sai che ogni fiore ha un significato?- iniziò allora vedendo la schiena di Liam irrigidirsi senza alcun motivo.

- E le viole blu che stai fissando sono il simbolo della fedeltà.- continuò avvicinandosi e prendendone una annusandola - Mi piace l’odore dei fiori.. ognuno ha un suo particolare profumo, è sorprendente.-

- In questo momento prenderei solo un tulipano giallo.-lo sentì borbottare al suo fianco, sollevò lo sguardo e incrociò i suoi occhi marroni.

- Amore disperato?- tentò di metterla sul ridere mentre il suo cuore batteva sempre più forte mentre l’altro annuiva velocemente distogliendo lo sguardo.

- Ne vuoi.. ne vuoi parlare?- domandò tentennando sempre più nervoso.

- Ecco in realtà.. io..-

- Sì, scusa.. non volevo essere così invadente.. cioè ci conosciamo da quasi ventiquattr’ore e sto decisamente superando ogni limite.- iniziò a darsi dell’idiota man mano portava avanti quel discorso.

- No, non è quello.- sospirò di sollievo quando sentì l’altro interromperlo con così tanta enfasi. - è che dovrei essere a casa.. non so perché sono entrato in questo negozio a perdere tempo..- E più parlava più Zayn s’incuriosiva. Quel ragazzo aveva attorno a sé un alone così misterioso.

- Oh, cavolo! Giusto.- si colpì la fronte con una mano ricordandosi del suo appuntamento. - Devo scappare anche io..- guardò l’orologio del cellulare e spalancò gli occhi, non pensava di essersi fermato così tanto - E sono in ritardo.. scusa davvero, devo scappare.-

Aveva iniziato  a correre come un forsennato da qualche minuto quando sentì gridare il suo nome, si fermò voltandosi verso il ragazzo che l’aveva raggiunto e tentava di riprendere fiato.

Spalancò gli occhi ed arrossì subito dopo quando Liam gli porse una rosa color lavanda.

- Ehm.. g-grazie..- balbettò prendendola tra le dita arrossendo ancora di più quando il ragazzo gli sorrise.

- Hai detto che ti piace il profumo di qualsiasi fiore..- annuì velocemente vedendo il sorriso di Liam ingrandirsi - è un piccolo premio per non aver aperto bocca.- scoppiò a ridere, salutandolo di nuovo ed allontanandosi verso il bar dove Harry lo aspettava da almeno venti minuti.

La rosa color lavanda che ogni tanto avvicinava al naso per riuscire a coglierne ogni più piccola fragranza.

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

TADAAAAAAN.

SI SONO INCONTRATI! SI SONO INCONTRATI!

Vi ho fatto sudare per quattro capitoli ma è servito a qualcosa, giusto?

E Liam gli ha già regalato un fiorellino :’)

(Rosa color lavanda)

Che amori che sono <3

Ci sentiamo sabato, grazie mille a tutti quanti.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Shine_