Le
parole che non ti ho detto
Quarto
capitolo:
-
Liaaaam!-
Era
tornato a casa per qualche giorno e le grida di sua
madre si erano subito fatte sentire, si stiracchiò sul
divano non ancora pronto
ad alzarsi.
La
fine di un altro mese ed era riuscito a tenersi lontano
da quel posto; aveva però chiaro nella mente
cos’avrebbe fatto per quella
volta.
Quella
volta era speciale. Era nel mese di novembre infatti che
aveva preso il coraggio, anni prima, e gli aveva scritto il primo
biglietto.
Ricordava
ancora come gli batteva forte il cuore quando
aveva infilato tra le fessure dell’armadietto quel foglio
tutto spiegazzato.
Ricordava
l’ansia e il guardarsi perennemente alle spalle
con la paura di essere beccato.
Ricordava
l’espressione confusa di Zayn e come aveva
nascosto subito il foglietto quando il suo unico amico Harry aveva
tentato di
leggerlo.
Ricordava
di averlo visto durante l’ora di matematica
tirarlo fuori e leggerlo in silenzio con il sorriso che prendeva posto
sulle
labbra vicino ad un lieve rossore.
Ricordava
tutto di quel giorno ed era forse questo che
faceva più male.
Qualsiasi
cosa avesse fatto, qualsiasi cosa avesse provato,
non sarebbe mai riuscito a dimenticarsi di Zayn Malik e del suo sorriso.
Per
questo nella sua mente s’immaginava già da quel
fiorista
a comprare una sola rosa color lavanda, simbolo dell’amore a
prima vista, ed un
biglietto con i primi versi della poesia di Pablo Neruda “il
tuo sorriso”.
«Toglimi
il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo
sorriso.»
Le
stesse parole che gli aveva scritto quel giorno, con però
in allegato quel fiore. E sicuramente Zayn avrebbe capito che chi
riempiva il
suo armadietto di note era lo stesso che ora lo riempiva di fiori.
Sospirò
premendo il cuscino del divano sul volto.
Poteva
anche non fargli recapitare più fiori ma l’amore
che
provava per lui non se ne andava così in fretta come aveva
ingenuamente
sperato.
Niente
più poesie, niente più fiori ma sicuramente non
niente più Zayn.
Riuscire
a dimenticare Zayn Malik era dannatamente
impossibile, e gliel’avrebbe detto di sicuro la prima volta
che l’avrebbe avuto
a meno di un metro di distanza.
-
Liam!- si sedette sul divano di scatto vedendo la madre
che batteva i piedi sul pavimento irritata - Ti ho chiamato mille
volte! Devi
andare a prendere tuo fratello, io e tuo padre non possiamo.-
Magari
gliel’avrebbe detto un altro giorno, sì. Non
intendeva certo dire quel giorno, più avanti. Forse.
Afferrò
il giubbino dall’appendiabiti, prese le chiavi di
casa e si chiuse la porta alle spalle camminando lungo il marciapiede
come un
condannato si avvicina al patibolo.
Arrivò
affannato davanti all’aula del fratello, non sapeva
né come né perché
si era trovato davanti
al fiorista ed aveva dovuto correre per arrivare ugualmente in
stra-ritardo.
Delle
risate provenienti dalla stanza lo incuriosirono, aprì
piano la porta trovando suo fratello e Zayn seduti sullo stesso banco a
ridere
e scherzare.
Cercò
di indietreggiare e bussare per rivelare la sua
presenza ma proprio in quel momento Zayn decise di girarsi verso la
porta ed i
loro occhi s’incontrarono lasciando Liam senza fiato.
Era
la prima volta dopo anni che gli era di nuovo così
vicino, ed il suo cuore agì di conseguenza rendendogli le
guance ancora più
rosse e il respiro ancora più affannato.
Zayn
gli rivolse un sorriso, che gli fece tremare le
ginocchia, e saltò giù dal banco aiutando anche
il bambino che tutto felice
corse da Liam saltandogli in braccio.
-
Ehi, campione.- gli lasciò un bacio tra i capelli sentendo
le braccia esili del fratello stringersi alle sue spalle - Hai fatto il
bravo
oggi?- lo sentì annuire e poi staccarsi dal suo petto
guardandolo negli occhi.
-
Pensavo che eri tornato a Londra dopo la litigata di ieri
con papà. - vide gli occhi azzurri riempirsi di lacrime e lo
strinse più forte.
-
Ti ho promesso che sarei rimasto e sono qui.- tentò di
consolarlo rimettendolo poi a terra e prendendogli la mano. - Mamma e
papà non
sono a casa, che ne dici di andarci a prendere un frullato come qualche
anno
fa?- propose inginocchiandosi davanti al fratello, le mani a
stringergli le
spalle per dargli un qualche conforto.
-
Possiamo?- domandò tutto felice, gli occhi ancora
più
luminosi per i lucciconi.
-
Certo che possiamo.- rispose sicuro cancellandogli una
lacrima - Non dobbiamo dire niente a nessuno però..
sarà un nostro piccolo
segreto.- gli porse il mignolo che il fratello strinse col suo mentre
un
sorriso sempre più grande compariva sul suo viso.
-
Ma Zayn!- esclamò il bambino voltandosi verso il ventunenne
che li fissava con un sorriso
-
Lui lo sa. - continuò parlando all’orecchio del
fratello
senza però abbassare la voce.
-
Non dirò niente.- s’intromise Zayn facendo un
passo avanti
- Croce sul cuore.- fece il simbolo sul suo petto sorridendo divertito.
-
Dobbiamo fidarci?- riprese il bambino guardando il
fratello maggiore che aveva un leggero colorito rossastro sulle guance.
-
Tu ti fidi?- rigirò la domanda stando al gioco e
fingendosi sospettoso mentre squadrava dall’alto in basso il
ragazzo che si
mordeva le labbra trattenendo la risata.
-
Potrebbe essere una spia. - spiegò il bambino stringendo
tra le dita la maglia di Liam e tirandola.
-
Ho giurato, se rompo la promessa potrebbe succedermi
qualcosa di brutto.- tentò di difendersi Zayn con logica
incrociando le braccia
al petto e fingendosi offeso.
-
E se aveva le dita incrociate?- replicò il bambino
rivolgendosi al fratello maggiore che annuì fissando il
ragazzo che ripeté il
gesto con l’altra mano bene in vista.
-
E le dita dei piedi?- continuò imperterrito provocando al
risata divertita di entrambi i ragazzi.
-
Stai scherzando, spero!- si riprese Zayn vedendo però che
il suo alunno lo fissava in attesa - Non mi toglierò le
scarpe.. e non le
riesco nemmeno ad incrociare le dita dei piedi.- continuò
divertito - E poi
devo scappare, e sono già in ritardo.- concluse mettendosi
la tracolla ed
avvicinandosi alla porta seguito dagli altri due.
-
Deve uscire con la sua ragazza?- Liam si strozzò con la
sua saliva e Zayn si bloccò sulla soglia voltandosi di
scatto.
-
Q-Quale ragazza? Non ho nessuna ragazza.- poi si rivolse a
Liam e continuò - Questi bambini si lasciano sempre andare
con la fantasia..-
non sapeva perché si stava giustificando con lui ma gli
sembrava la cosa più
ovvia da fare.
-
Vi siete lasciati? Per questo non le regala più i fiori?
Ha trovato un’altra ragazza?- iniziò a tempestarlo
di domande continuando a
camminare con la mano stretta attorno a quella del fratello che era
perso nei
suoi pensieri.
-
Non ho mai avuto una ragazza e sicuramente non ne ho
trovata un’altra.. per quanto riguarda i fiori.. non so
cos’è successo.. ora
scusatemi ma devo proprio scappare. È stato un piacere
conoscere il fratello
del mio alunno preferito.. ci vediamo domani noi due.. e cerca di fare
i
compiti oltre ad ingozzarti di frullato.- lo guardarono mentre lui si
allontanava velocemente uscendo dall’istituto.
-
è triste perché la sua ragazza l’ha
lasciato.- commentò
certo il bambino riprendendo poi a camminare.
-
Ha.. aveva una ragazza?- gli domandò Liam sempre
più
agitato vedendo il fratello annuire.
-
E gli regalava sempre mazzi enormi di fiori.- allargò le
braccia per far capire al fratello quanto fossero grandi le dimensioni
di quei
mazzi.
Liam
sospirò sollevato continuando a camminare con un peso
in meno sul cuore ed una domanda in più nella mente.
Zayn
Malik era triste per colpa sua?
In
un certo senso era quindi riuscito ad entrare nella sua
vita?
Scosse
il capo continuando a camminare col fratello che
aveva iniziato a straparlare sul nuovo videogioco che i suoi compagni
avevano e
che lui voleva provare.
Si
stava illudendo di nuovo come uno stupido.
Era
il due dicembre e Zayn si trovava davanti al negozio di
fiori, e si sentiva incredibilmente stupido.
Era
mattina, aveva un appuntamento con Harry e sprecava il
suo tempo a fissare le vetrine colorate di quel posto.
Cosa
sperava di ottenere? Sicuramente non sarebbe uscito
nessuno da quel posto, e non con un mazzo destinato a lui.
Intravide
una figura ferma con lo sguardo su un vaso pieno
di viole colorate. Senza pensarci due volte varcò la soglia
e salutò con un
cenno il proprietario che stava spostando lo sguardo velocemente da uno
all’altro come in attesa.
L’aveva
sempre detto che quel tipo era strambo.
-
Non dovresti insegnare a tuo fratello a mentire.- il
ragazzo fece un salto voltandosi verso di lui tenendosi una mano sul
cuore.
-
Dio, mi hai spaventato a morte.- lo sentì dire in un
sussurro.
-
Non ho detto niente, comunque. Ho tenuto la bocca chiusa.-
lo rassicurò subito Zayn, senza alcun motivo.
-
Era mio fratello che non si fidava.-
Zayn
lo fissò scettico, da dove saltava fuori tutto quel
nervosismo?
-
E volevo specificare, di nuovo, che non ho nessuna
ragazza.. non so nemmeno perché ci tengo tanto a dirtelo..-
si ricordò
all’improvviso che non sapeva nemmeno come si chiamava.
Sapeva solo che Mattew parlava
sempre di suo fratello e del fatto che tornava a casa solo alla fine
del mese.
Ma non aveva mai accennato al suo nome.
-
Liam. - si presentò subito quello porgendogli la mano.
-
Piacere di conoscerti finalmente, io sono Zayn. - gliela
strinse continuando a sorridere.
-
Tuo fratello non smette un attimo di parlare di te. - si
affrettò a spiegare vedendo l’espressione confusa
negli occhi marroni del
ragazzo.
-
In una famiglia esiste sempre la persona che ti apprezza
incondizionatamente, no?-
-
Cosa vorresti dire?- domandò curioso vedendo gli occhi
dell’altro illuminarsi di una sfumatura triste.
-
Niente.. niente.. lascia perdere.. sono cose stupide che
ogni tanto pensi..- continuò a guardare il ragazzo che
abbassava sempre più la
voce con gli occhi fissi sulle viole blu.
-
E cosa ci fai in un negozio di fiori?- si sentiva quasi un
disperato a voler per forza avere una conversazione con quel ragazzo.
Lo capiva
perfettamente che lui non voleva avere vicino nessuno in quel momento
ma Zayn
proprio non riusciva ad uscire da lì e a lasciarselo alle
spalle.
-
Mi aiuta a riflettere.- quasi grugnì frustrato quando
quello rispose ancora con una sola frase bloccando ogni
possibilità di dialogo.
-
Sai che ogni fiore ha un significato?- iniziò allora
vedendo la schiena di Liam irrigidirsi senza alcun motivo.
-
E le viole blu che stai fissando sono il simbolo della
fedeltà.- continuò avvicinandosi e prendendone
una annusandola - Mi piace
l’odore dei fiori.. ognuno ha un suo particolare profumo,
è sorprendente.-
-
In questo momento prenderei solo un tulipano giallo.-lo
sentì borbottare al suo fianco, sollevò lo
sguardo e incrociò i suoi occhi
marroni.
-
Amore disperato?- tentò di metterla sul ridere mentre il
suo cuore batteva sempre più forte mentre l’altro
annuiva velocemente distogliendo
lo sguardo.
-
Ne vuoi.. ne vuoi parlare?- domandò tentennando sempre
più
nervoso.
-
Ecco in realtà.. io..-
-
Sì, scusa.. non volevo essere così invadente..
cioè ci
conosciamo da quasi ventiquattr’ore e sto decisamente
superando ogni limite.-
iniziò a darsi dell’idiota man mano portava avanti
quel discorso.
-
No, non è quello.- sospirò di sollievo quando
sentì
l’altro interromperlo con così tanta enfasi. -
è che dovrei essere a casa.. non
so perché sono entrato in questo negozio a perdere tempo..-
E più parlava più
Zayn s’incuriosiva. Quel ragazzo aveva attorno a
sé un alone così misterioso.
-
Oh, cavolo! Giusto.- si colpì la fronte con una mano
ricordandosi del suo appuntamento. - Devo scappare anche io..-
guardò l’orologio
del cellulare e spalancò gli occhi, non pensava di essersi
fermato così tanto -
E sono in ritardo.. scusa davvero, devo scappare.-
Aveva
iniziato a
correre come un forsennato da qualche minuto quando sentì
gridare il suo nome,
si fermò voltandosi verso il ragazzo che l’aveva
raggiunto e tentava di
riprendere fiato.
Spalancò
gli occhi ed arrossì subito dopo quando Liam gli
porse una rosa color lavanda.
-
Ehm.. g-grazie..- balbettò prendendola tra le dita
arrossendo ancora di più quando il ragazzo gli sorrise.
-
Hai detto che ti piace il profumo di qualsiasi fiore..-
annuì velocemente vedendo il sorriso di Liam ingrandirsi -
è un piccolo premio
per non aver aperto bocca.- scoppiò a ridere, salutandolo di
nuovo ed
allontanandosi verso il bar dove Harry lo aspettava da almeno venti
minuti.
La
rosa color lavanda che ogni tanto avvicinava al naso per riuscire
a coglierne ogni più piccola fragranza.
Angolo
Shine:
TADAAAAAAN.
SI
SONO INCONTRATI! SI SONO INCONTRATI!
Vi
ho fatto sudare per quattro capitoli ma è servito a
qualcosa, giusto?
E
Liam gli ha già regalato un fiorellino :’)
Che
amori che sono <3
Ci
sentiamo sabato, grazie mille a tutti quanti.