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Autore: Wilwarind86    22/05/2013    9 recensioni
… Si dice che ogni persona quando nasce porta un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Seguendo questo filo, si potrà trovare la persona che ne porta l’altra estremità: Essa è la persona a cui siamo destinati, il nostro unico e vero amore, la nostra anima gemella.
Questo è destino …
Lucy chiuse il libro di scatto, non sapeva neanche lei il perché di questo gesto, l’unica cosa che sapeva è che lei non credeva nel Destino.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 
 

Caldi raggi entrarono nella stanza in cui dormiva Lucy, illuminandola completamente.
La ragazza si stropicciò gli occhi e cercò di aprirli, ma per la troppa luce fu costretta a richiuderli. Si portò una mano sul viso per coprirsi, lentamente si alzò dal letto sbadigliando sonoramente. Si guardò intorno e notò che era tutto apposto, decise di alzarsi e si stiracchiò un po’. Il suo sguardo cadde per caso sul comodino, dove era poggiato il libro che le aveva regalato la madre. Sgranò gli occhi e si ributtò sul letto sconvolta – Ora ricordo tutto! Ieri sera …
Non riuscì a finire la frase che si sentì un urlo provenire dalla cucina. La bionda scattò in piedi, e scendendo le scale a due a due si ritrovò nell’immensa cucina.
La sua governante Spetto-san aveva urlato per la paura, per terra c’erano tutte le pentole con qualche schizzo di sangue qua e la.
Prima che potesse parlare con la sua governante, entrò suo padre – Cosa sta succedendo qui?
Suo padre guardò per terra e si portò una mano sule labbra sconvolto – Cosa è successo in questa stanza? Chi è stato?
Lucy si mise da parte cercando di non farsi notare, se il padre avesse scoperto che ieri sera era sveglia sarebbe stato un bel problema. E lei ne aveva già tanti di problemi.
- Lucy!
La ragazza si raddrizzò di scatto al solo sentire il suo nome – S-si padre?
- Sta notte hai visto o sentito qualcosa?
Lucy scosse la testa titubante. Non poteva di certo raccontare a suo padre di aver visto due mostri, che per altro la volevano mangiare, e un ragazzo con una lunga spada e dai capelli rosa abbastanza pazzo da dirle “ … Io non sono un comune essere umano … “.
Ora che ci pensava neanche lei ci voleva credere, era decisamente impossibile.
E se fosse stato tutto un sogno?
A volte capitava che facesse strani sogni ma … non a questo livello!
Guardò per terra confusa, non poteva essere un sogno … Ancora riusciva a sentire il profumo di quel ragazzo …
- Spetto-san pulisci tutto ed in fretta Se si ripeterà una cosa del genere o che venga fuori il colpevole o prenderò dei seri provvedimenti.
Fece un cenno a Lucy di seguirlo, senza pensarci due volte la ragazza lo seguì nel suo studio.
 
 


Lo studio del padre era una delle stanze più grandi della villa. All’inizio veniva usata come una libreria per quanti libri c’erano dentro, e Lucy da piccola, insieme alla madre, ci andava spesso per leggere qualcosa.
Il padre si era avvicinato alla sua personale scrivania e ci si era seduto, fece un cenno alla figlia di avvicinarsi – Allora Lucy … ho una cosa molto importante da dirti.
La ragazza cominciò a sudare freddo, centrava per caso la cucina? Di come era ridotta? Pensava che fosse stata lei a combinare tutto quel macello?
Lucy annuì poco convinta – C-certo … ti ascolto padre.
Il padre sorrise – Ho intenzione di estendere i miei possedimenti. Per farlo ho deciso che accetterò il contratto del signore Browns, che vive poco distante da noi.
Lucy lo guardò confusa – E cosa centro io con tutto questo?
- Perché per tener fede al contratto tu devi sposare il figlio, altrimenti non riusciremo ad estendere i nostri possedimenti.
La ragazza spalancò la bocca scioccata. Aveva sentito bene? Sposare? Guardò negli occhi il padre, ma non sembrava che scherzasse affatto!
- Padre ma io non …
- Si è già deciso! Sta sera li ho invitato nella nostra villa, e sta sera stessa annunceremo il fidanzamento …
Lucy si avvicinò ancora di più alla scrivania – Padre io non …
- … e fra tre mesi esatti ci saranno le nozze!
Questa volta Lucy scoppiò dalla rabbia e colpì con entrambe le mani la scrivania dove era seduto il padre lasciato di stucco – Prima di decidere tutta la mia vita … ascoltami! – prese un respiro profondo, ora basta. Avrebbe detto la sua opinione, per diciassette anni era stata costretta a essere rinchiusa in quella villa, ma ora non avrebbe fatto il suo gioco. Non avrebbe sposato il figlio di qualcuno solo per i suoi scopi personali – Io non ho nessuna intenzione di sposarmi! Non lo voglio neanche conoscere questo ragazzo perché io non mi sposo! Per tutta la mia vita hai sempre deciso cosa dovevo fare, ma ora no … non farò il tuo gioco. Se proprio vuoi allargare i tuoi possedimenti, sposati tu! Non mettermi in mezzo!
Lo schiaffò arrivò dritto sulla guancia destra, lasciando il segno del grosso anello che portava il padre.  Se la tastò lentamente, più toccava la guancia e più si arrossava.
- Lucy! Non hai il diritto di parlarmi in questo modo. Io sono tuo padre, e come tuo superiore e genitore devi rispettare e accettare le mie decisioni. È chiaro?
Le si inumidirono gli occhi e abbassò la testa rassegnata – Non voglio sposarmi … - riuscì a dire con flebile voce.
- Purtroppo la vita è dura a volte, capisco le tue paure, ma ormai ho deciso. Sta sera incontrerai il ragazzo e annunceremo il fidanzamento.
Le prime lacrime cominciarono a scenderle sulle guance, uscì in fretta dallo studio per dirigersi in camera a piangere da sola.
Di tutte le cose possibili, questa era la peggiore. Doveva sposarsi?
Aveva ancora diciassette anni, non aveva intenzione di sposarsi. Aveva ancora tutta la vita davanti a sé.
Chiuse la porta rumorosamente e si buttò a piangere sul suo letto.
Bussarono alla porta, ma Lucy lo ignorò. Non voleva vedere nessuno in quel momento.
La porta si aprì lo stesso ed entrò la sua governante Spetto-san – Lucy-sama è successo qualcosa?
Le si avvicinò e si sedette accanto alla ragazza che continuava a piangere.
Lucy le si buttò addosso – Spetto-san è successo una cosa terribile …
La governante cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli biondi per rassicurarla – Centra in qualche modo suo padre?
La bionda annuì  e cominciò a singhiozzare – Centra sempre lui … vuole rovinarmi la vita. Vuole che io mi sposa con uno sconosciuto … e io come sempre non posso decidere la mia vita … Sono sempre gli altri a decidere per me … è davvero questo il mio destino?
La governante si alzò, prese in mano il libro sul comodino e lo mise delicatamente sul grembo della ragazza – Lucy-sama il destino di cui parli tu … si può cambiare. Nella vita c’è sempre una seconda scelta, sei tu a scegliere la tua vita.
Se ne andò a passo veloce verso l’uscita della stanza lasciando Lucy ferma sul letto a pensare. Si asciugò le guance ancora bagnate.
“ Ho pianto troppe volte dentro questa casa … ma questa volta non vincerà lui … “
Si alzò di scatto, non aveva molto tempo, aprì l’armadio e cercò degli abiti comodi e scuri, li buttò sul letto insieme agli stivali scuri.
Guardò per un ultima volta il libro sul letto. Non poteva lasciarlo lì, lo prese e lo aprì all’ultima pagina.
Si morse il labbro titubante “ Devo farlo … “
Strappò le ultime pagine e posò delicatamente il libro sul comodino.
 

No, questa volta non avrebbe vinto lui …
Voleva vivere la sua vita.
Lucy guardò fuori dalla finestra con uno strano sorriso stampato in viso. Doveva ringraziare Spetto-san, grazie a lei le era venuta in mente un idea geniale.



N.d.a.
Ecco qui il secondo capitolo :) * Sospira affranta ... per niente soddisfatta! *
Volevo ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite\preferite e per chi l'ha recensita:
  • LucyEucliffe
  • FairyLucy94
  • Jeo 95
     
   
 
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