Al pronunciare delle sue parole dolci e morbide arrossisco, annuendo  timidamente. Riparto a guardarlo, e basta, addio mondo. E’ come se entrassi in un’altra dimensione.
Ad un tratto Louis inizia a parlare e a parlare, non si ferma più. Mi racconta così tante cose e da un momento all’altro ci ritroviamo a ridere come due scemi. E’ da tanto che non rido così forte. E’ da tanto che non mi diverto così.
«Che ore sono?»mi chiede ad un tratto Louis.
Prendo il cellulare dalla borsa.- le sette- dico, distratta. Sono solamente le sette, ho ancora tempo e ho ancora tantissimo da raccontargli. E invece no. Poi realizzo. Merda. Sono le sette. E’ tardissimo. Prendendo il cellulare noto due messaggi da mia madre.
Em, scongela la carne per la cena e compra il latte! A dopo
Em, dove sei?Rispondimi
Le scrivo immediatamente dicendole che sto arrivando. Mi sono dimenticata di comprare il latte, stando con Louis ho perso la concezione del tempo. Ho 10 minuti prima che arrivi mia mamma e io non ho ancora preparato la cena. Cazzo.
«Tutto okay?»mi chiede sorridente.
«Ora devo andare, scusa» stupida, stupida, stupida. Mi riaccompagna con la moto a casa. -Ci vediamo, Em- mi bacia sulla guancia.Arrossisco.
«C-ciao»balbetto.
Mi allontano frettolosamente e arrivo a casa.
«Ciao Em!» ma come? Liam è a casa? Non doveva partire per Oxford oggi?
«Non dovresti essere già in aeroporto?»chiedo.
«Cambio di programma, sto qui ancora per un po’, mamma non te l’ha detto?»sorride.
Lo raggiungo in cucina ,ha preparato la cena e ha comprato il latte che mia mamma fino a ieri mi aveva raccomandato di prendere ma io come succede spesso mi sono dimenticata. Liam è la mia salvezza, mia madre non mi ucciderà. E’ diventata una sua abitudine ormai salvarmi ultimamente. Oddio, non posso crederci che rimarrà ancora per un po’, sono contentissima di averlo ancora qui con me. Lo abbraccio.
«Che bello»sorrido.
Quando arriva mia madre ceniamo e dopo aver sparecchiato la tavola, ad un tratto Liam mi fissa, un po’ scettico.
«Cos’hai?»dico nervosa.
«E’ tutta la sera che ti brillano gli occhi e sorridi. Dai avanti lui chi è?»Com’è di sua abitudine fare, mio fratello se deve dirmi qualcosa arriva subito al punto. E’ incredibile come riesca a leggermi i pensieri.
Arrossisco.
«Non è vero»dico ridendo, lo so anche io che non sono convincente. Che cosa posso farci? Non so fingere soprattutto se sono con mio fratello. Liam comincia a farmi il solletico e la mia risata aumenta.
«Ora me lo dici»comincia a ridere anche lui, continuando a farmi il solletico.
«Dai basta! Ok, te lo dico basta che la smetti!»rido. Lui dopo un po’ fa come gli dico e curioso aspetta che inizi a parlare.
«Si chiama Louis»dico sussurrando. Mi vengono i brividi quando dico il suo nome, ma non sono gli stessi brividi che avevo quando sentivo pronunciare il nome di Peter, questa volta è una sensazione piacevole. Poi mi rendo conto che mia madre è chiusa nel suo studio e non può sentire quindi posso anche parlare normalmente. Evito di parlarne con mia madre perché diventerebbe troppo curiosa e comincerebbe con il suo interrogatorio.
Dopo avergli raccontato un po’ di lui, Liam sorride e mi dice che è bellissimo vedermi di nuovo felice dopo tanto tempo. Già, erano già passati 6 mesi,ultimamente il tempo è passato in fretta, in modo più piacevole. I primi due mesi sono stati quelli più difficili per me, non uscivo di casa, non volevo vedere nessuno, passavo le giornate incollata al televisore a guardare stupidi film sdolcinati che mi deprimevano ancora di più e mi ingozzavo fino a stare male di gelato alla nocciola. Da quando invece Louis è entrato nella mia vita sono stata meglio, mi sono ripresa.
Passa qualche giorno. Sono piena di compiti fino al collo, studio tutto il giorno eppure non riesco a levarmi dalla testa Louis.
Sento suonare il campanello. Sono circa le cinque e mezza e ho appena finito di studiare chimica. E’ una di quelle giornate pesanti, che passi tutto il tempo a casa. Mi affaccio alla finestra. E’ Louis. Parlando del diavolo spuntano le corna. Merda. Devo sistemarmi, ho i capelli spettinati e sono vestita come una barbona. Non ho neanche il tempo di mettermi qualcosa di decente che Liam fa  entrare Louis. «Ehi sono Liam, il fratello di Em. Tu sei Louis, vero? Em parla sempre di te!» Si diverte a farmi imbarazzare, eh? Poi lo sistemo.
Quando li raggiungo in salotto, Louis mi guarda con un sorriso raggiante. –Ehi-
«Ciao, che ci fai da queste parti?»sono un po’ nervosa a dire il vero.
«Sono passato per salutarti. E’ da tanto che non ci vediamo… Volevo chiederti se ti andava di fare una passeggiata»sorride timidamente.
Prima che dica qualcosa, Liam si intromette «Certo che vuole!»mi fa l’occhiolino. Adesso decide lui per me, cos’è il mio segretario?Lo fulmino con lo sguardo. «Ora vi lascio da soli. E’ stato un piacere conoscerti Louis»fa un sorriso a trentadue denti. Louis lo saluta educatamente e finalmente poco dopo Liam se ne va.
Usciamo di casa, il tempo è incerto. Camminiamo per il quartiere, c’è un’atmosfera così tranquilla.
 

Ehi ragazze! Scusate è passato tanto tempo, perdonatemi, ho avuto tantissimi compiti e non ce l’ho fatta ad aggiornare presto! Spero vi sia piaciuto questo capitolo c: Recensite se avete voglia, ho bisogno di pareri:3 Ringrazio ancora tanto le persone che seguono la mia storia e che la recensiscono c: siete fantastici c: Vi adoroo:* Ciaooo c: