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Autore: Kaoruthestabber    23/05/2013    1 recensioni
La storia è ambientata 50 anni dopo la 4° guerra ninja.
Naruto e molti degli "eroi di guerra" morirono in battaglia per salvare il mondo e l'unico shinobi della generazione che è sopravissuto alla guerra e che ancora porta fin troppi ricordi è il sesto hokage: Konohamaru.
Konohamaru viene divorato dalla rabbia e dall'odio e Konoha ne uscì più spaventata che mai dalla guerra.
Il nuovo Hokage sfrutterà questa paura per controllare il suo villaggio e muovere guerra verso tutto il mondo ninja, a parte i due alleati Sabbia e Nuvola che riuscirà ad abbindolare così come è riuscito con Konoha. Il fine ultimo di Konohamaru per avere il potere sarà l'ultimo occhio dotato di sharingan rimasto nel mondo, ma quest'ultimo verrà trovato da uno shinobi che verrà preso di mira e diventerà l'obiettivo della guerra: Da attaccare per alcuni e da proteggere per altri.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Konohamaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la serie
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*Nota: Questa storia è stata scritta a 3 mani ed è nata come GDR personale, quindi propongo una storia scritta in stile narrativo e personale per ogni personaggio sperando possa funzionare e piacere, buona lettura.

_Passi silenziosi si muovevano nell'ombra, il loro rumore, amplificato dal vuoto, rompeva il silenzio di quegli umidi sotteranei ai quali in pochi potevano accedere.
"Comandante, sono qui per fare rapporto..." disse Yoshi, rivolgendosi al suo anziando superiore, nascosto nell'oscurità di quelle enormi colonne grigiastre, nelle cui crepe erano raccontati decenni di battaglie e mutamenti.
"Hai portato a termine il tuo incarico...con l'accorgimento che tu sai?" disse il vecchio, muovendo alcuni passi sotto la debole luce che penetrava dalla superficie.
Yoshi annuì toccandosi il coprifronte abbassato sull'occhio sinistro, come al solito aveva svolto il lavoro senza lasciare testimoni, non poteva permettere a nessuno di scoprire il suo segreto.
"Quali sono i tuoi ordini, maestro?" chiese con sguardo serio e determinato.
Con calma l'anziano maestro gli spiegò il suo prossimo incarico e senza alcun cenno di paura o di dubbio, Yoshi ripartì per la sua nuova missione. Destinazione, Paese del Fuoco.

_Era ormai un mese che si trovava in quel luogo, 30 maledettissimi giorni passati senza aver visto la luce del sole. Come poteva? i suoi uomini erano tutti morti solo per questo, era vicino a trovare qualcosa, avevano lavorato tutti per quasi un anno passando spesso notti intere per cercare il nascondiglio di Orochimaru e per liberare tutti i 32 sigilli. Finalmente ci erano riusciti, ma proprio quando tutto sembrava andare per il verso giusto quel maledetto Hokage traditore ha rovinato di nuovo tutto, ha di nuovo ucciso tutti i suoi compagni, l'ha di nuovo lasciato da solo. Ma questa volta c'era una sola differenza: Kaoru aveva la possibilità di trovare qualcosa di utile per poter fare grandi passi in avanti per la liberazione di Konoha, i suoi compagni non si sono sacrificati per nulla.
"Ormai sono vicino, un solo mese che sono qui e quasi non ricordo più come ci si sente a stare alla luce del sole, diavolo" pensò sbuffando ma con un lieve sorriso.
 Era finalmente riuscito a tradurre quegli strani codici che si rivelarono essere 12 sigilli.
Si avvicinò lentamente al grande muro decorato da più di un migliaio di segni che un mese fa gli erano sconosciuti e si fermò, prese un profondo respiro per prepararsi a qualcunque cosa che avrebbe trovato in quel maledetto angolo di un rifugio la cui grandezza era tranquillamente comparabile ad un villaggio intero. E iniziò a pronunciare i sigilli e posizionare le mani di conseguenza:" Topo, lepre, drago, pecora, scimmia, cinghiale,cane, gallo, cavallo,tigre, bue..." si fermo per un secondo e poi pronunciò l'ultimo sigillo con voce piu alta "serpente!" e posizionò velocemente la mano sul muro che subito scomparve frammentandosi in un infinità di polvere lucente che diede un pò di luce alla stanza che si trovava al di là del muro.
Quella luce illuminava una specie di contenitore che sembrava essere l'unico intatto in mezzo a centinaia, tutte contenenti almeno dei resti di quello che sembravano essere delle ragazzine.
Kaoru si avvicinò lentamente e la fioca luce che emanavano i resti del muro illuminarono un viso, il viso di una ragazza che con grande stupore di Kaoru, aprì gli occhi.

_Dolore. Frustrazione. Confusione.
Negli occhi della giovane non vi era altro che il barlume di un'esistenza spezzata, un'infanzia finita, deturpata e avvolta in un alone di sangue.
Erano occhi neri come la pece, profondi e impauriti.
Si aspettava di trovarsi davanti L'uomo-serpente, seguito dall'altro, l'aguzzino. Così gli avevano detto prima di farla addormentare insieme alle altre.
Invece davanti a lei c'era un ragazzo. Nulla più che un ragazzo! Un altro scagnozzo dell'uomo-serpente? Un altro torturatore? Un altro dottore?...no...
La ragazzina lo guardò negli occhi. Non era una persona cattiva...forse era salva. Forse era l'eroe di cui tutti parlavano. Quello della foglia, quello che l'uomo-serpente bramava...quel...Naruto?
Chiuse gli occhi, e lentamente il ghiaccio che la avvolgeva si sciolse. L'uomo-serpente le aveva spiegato come fare per liberarsi, una volta svegliatasi, e lei eseguì.
Sciogliendosi il ghiaccio, si sciolse anche la cupola che la conteneva, ed ella cadde a terra pesantemente. Da troppo tempo non camminava, le sue gambe non vi erano più abituate. I suoi muscoli non rispondevano, e non potè fare altro che alzare lo sguardo verso il ragazzo, che la guardava incredulo.
Si guardò intorno, raggelando. Le cupole degli altri non c'erano! Molte erano frantumate, altre semplicemente incrinate, e contenevano scheletri ancora intrappolati nel ghiaccio perenne. Le altre si erano svegliate troppo preso, o qualcosa le aveva fatte svegliare...molti teschi erano rotolati in giro, i vestiti ricoprivano ancora cumuli di piccole ossa, e la terra ricopriva il resto. Era uno scenario macabro e soffocante.
Si voltò a guardare il ragazzo. "...amico?" chiese intimidita. Non sapeva cosa le sarebbe successo...in caso di risposta negativa.

_Dopo un lungo viaggio attraverso i mari nebbiosi del Paese dell'Acqua, giunse finalmente nel Paese del Fuoco. Era stato li numerose volte e puntualmente, ad ogni singola visita, si domandava come potesse un paese all'apparenza così mite e tranquillo, essere stato teatro di sanguinose battaglie e disastrose tragedie.
Lentamente avanzava nella fitta foresta verdeggiante, solo il frusciare del vento ed un rossastro tramonto gli facevano compagnia nel percorso che conduceva al suo obbiettivo...già...l'obbiettivo, l'unico scopo della sua esistenza era localizzare obbiettivi, catturarli e neutralizzare chiunque avesse in qualche modo scoperto il suo segreto.
"Uhm!?" ad un tratto un rumore scostò Yoshi dai suoi pensieri, non fece quasi tempo a voltarsi che una raffica di kunai lo raggiunse, fortunatamente riuscì ad evitarli tutti ma ciò che lo attendeva era ben peggio: in un instante si trovò circondato da ninja di Konoha, che sorridevano sprezzanti.
"Finalmente ti abbiamo trovato!" disse uno di loro con aria seria e minacciosa.
Yoshi, in quei pochi ma interminabili secondi,  li fissò ad uno ad uno, cercando di scrutare le loro forze e le loro debolezze e si accorse che, per sua fortuna, erano ninja di basso rango, probabilmente l'avamposto di una squadra più ampia, insomma, carne da macello.
"Non sarà difficile sconfiggerli..." pensò il ragazzo tra se e se, subito prima di inziare a combattere.
"Kirigakure no Jutsu!" (Tecnica del velo di nebbia):  gridò. All'improvviso tutt'intorno calò una fitta nebbia e Yoshi potè passare al secondo attacco.
"Suiton - Mizu Bunshin no Jutsu!" (Tecnica della Moltiplicazione Acquatica del Corpo)
Decine di cloni d'acqua circondarono i nemici iniziando ad attaccarli e Yoshi ne approfittò per mettersi in disparte su un albero poco lontano, tuttavia non aveva affatto l'intenzione di scappare, infatti, ogni volta che i cloni d'acqua venivano distrutti, lasciavano numerose pozzanghere d'acqua sotto i nemici, fino a creare un vero e proprio laghetto che bagnava fino alle caviglie i ninja di Konoha distratti dal combattimento.
"Raiton: Kangekiha!" (Onda elettrica)
Un'enorme scarica elettrica attraversò l'intera distesa d'acqua fulminando all'istante i ninja che si trovavano al suo interno. Il combattimento era finito.
Sceso dall'albero, Yoshi riprese con calma il suo cammino.

_La ragazzina crollò quasi immediatamente davanti ai piedi di Kaoru appena provo a poggiare piede a terra. "...amico?" riuscì a sentire queste parole pronunciate con una fievole voce. "Chi è questa ragazza, cos'è questo posto e cosa sono questi cadaveri?" pensò tra sè e sè. "Sembra completamente persa, sembra quasi che non sappia nemmeno camminare, probabilmente le manca la forza anche di farlo. Ma allora che tipo di riposo era quello dove si trovava?".
In quei pochi secondi la mente di Kaoru si affollò di pensieri e l'unico suono che riempieva quel luogo vuoto erano le gocce di acqua che cadevano regolarmente dal soffitto e si mischiavano con la sozzura di cui era pieno il pavimento. Kaoru non dimostrava uno sguardo perso, come lo era in realtà, ma solo sorpreso però riusciva a vedere negli occhi di quella ragazzina una dolcezza e bontà che non vedeva da tempo.
Decise così di  aiutarla e il primo passo era trasmetterle sicurezza, fece pochi passi in avanti senza affrettarli in modo da darle sicurezza e la copri con la sua giacca, prendendo poi quella ragazza sulle spalle. "Andrà tutto bene, ora ti porto fuori da questa stanza" disse con la voce più calda e rassicurante che poteva fare in quel momento, mentre avanzava verso la luce del fuoco acceso nell'altra stanza.

_Tremante,  la ragazzina deglutì e non fece domande, nè commenti. Tutto quello che voleva ora era uscire di li il più in fretta possibile. L'uomo-serpente non tardava mai. Lui sarebbe arrivato da un momento all'altro, e l'avrebbe punita per non avere attaccato l'intruso.
Si strinse nel giaccone e abbassò la testa per evitare di strusciarla contro al basso soffitto, poi tremolò rendendosi conto di come fosse sudicio il posto.
"...di qui non c'è l'uscita. Ci sono le camere di tortura." sussurrò piano, rendendosi conto che la strada presa dal ragazzo era totalmente errata. In realtà, quella era la strada per i laboratori. Certo è che per una ragazzina utilizzata come cavia non era molto azzeccato come termine...
Certo non poteva sapere che i laboratori, come tutto il resto del covo d'altronde, era stato completamente raso al suolo, raziato e deturpato dagli anni e dalle infiltrazioni d'acqua nel terreno. Erano pur sempre sottoterra.
Ad un certo punto qualcosa scattò nella sua mente, come un allarme, ed ella voltò la testa di scatto. "lo ha attivato..." sussurrò debolmente, puntando un punto non preciso contro al muro, anche se i suoi pensieri erano proiettati da tutt'altra parte, dove LUI aveva appena attivato quel potere.
"Cos'era quel potere, poi?" pensò tra se e se. Non ne aveva idea, sapeva solo che doveva rintracciarlo e seguirlo.

_ Yoshi proseguiva senza sosta verso la sua meta, la missione, per un membro della squadra speciale, era la priorità assoluta: niente pause, niente rallentamenti, solo l'esecuzione del compito nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile.
Tuttavia in quel momento la mente di Yoshi era affollata da altri pensieri, come mai quei ninja l'avevano attaccato così all'improvviso? Era piuttosto insolito che ninja di Konoha si aggirassero in quella zona esterna del Paese, a centinaia di km dal loro villaggio, e inoltre quella frase: "Finalmente ti abbiamo trovato", significava forse che cercavano proprio lui? Ciò avrebbe significato che la Foglia fosse a conoscenza dello Sharingan, di quel potere che un tempo le apparteneva e che essa stessa ha partorito, ma com'era possibile? Sembrava assai improbabile che fossero riusciti ad infiltrarsi a Kirigakure e a raggiungere addirittura l'archivio segreto, ma allora, cosa stava accadendo?
Yoshi non sapeva ancora darsi una risposta, ma in lui cresceva sempre più una strana sensazione, aveva un brutto presentimento che lo riguardava.
Quella missione nel Paese del fuoco, patria del villaggio della Foglia, avrebbe avuto inaspettati risvolti.

_Camera delle torture? Quella ragazzina probabilmente sarà rimasta in quel posto molto tempo per non essersi accorta di quanto questo posto sia più un cumulo di macerie che un luogo che possa avere anche solo una stanza se non quella dove era rinchiusa lei. Kaoru la strinse per tenerla più salda a sè ma poi lei si mosse per indicare una posizione, Nord-ovest  e parlò di un uomo che aveva attivato un potere...ma quale?. "Di che potere parli?" disse voltando lo sguardo verso la ragazza mentre andava avanti e la luce del sole si avvicinava sempre di più alla fine del tunnel. Era tutto così strano, tutto stava succedendo così in fretta e Kaoru iniziava a domandarsi se era davvero una giusta scelta fidarsi di lei, ma quali alternative aveva? Senza ancora avvisare la ragazzina iniziò a dirigersi verso Konoha.

_Lei continuava a puntare il dito verso la stessa direzione, dando indicazioni al giovane.
Alla sua domanda non distolse lo sguardo dall'obbiettivo, nè abbassò il dito. Non sbattè nemmeno lo palpebre, rispondendo semplicemente un sibillino ma sincero "Il potere. Ma lei non sa quale potere". Poco chiaro ma presto svelato, con quel "Lei" la ragazzina si riferiva a se stessa.
Quando finalmente il ragazzo e la bambina uscirono dalla grotta, quest'ultima chiuse le palpebre di scatto e mugolò infastidita, sfregandosi gli occhi.
"S-sole!!! Lei non è più abituata al sole!!!" si lamentò, nascondendo il volto ma continuando a puntare col dito la direzione da seguire. Non le serviva vedere nulla, era certa che la strada fosse quella.

_Il sole era ormai calato sulla foresta, solo un bagliore all'orizzonte squarciava il buio della notte e Yoshi era ormai prossimo alla sua meta.
Ad un tratto qualcosa distolse la sua attenzione, avvertì delle presenze poco distanti da lui e si fermò di colpo nascondendosi dietro gli alberi nel tentativo di capire chi fossero, sospettndo si trattasse di altri ninja di Konoha.
Vide nella penonmbra due sagome, una persona teneva in braccio una ragazza che sembrava indicare proproio lui ed entrambi si dirigevano verso la Foglia. Non sembravano molto forti ma rappresentavano comunque un problema, avrebbero potuto ostaolarlo nell'esecuzione della sua missione. Decise quindi di avvicinarsi e rivelarsi ai due individui, determinato ad affrontarli.

_Camminò per tutto il giorno, intento a capire che cosa indicasse quella ragazzina.
"sono ore che camminiamo, non hai sonno?" disse cercando di mantenere sempre il tono rassicurante con cui le parlava "Possiamo fermarci tra un 10 minuti, magari hai fam-" tutto d'un tratto una figura si parò davanti al loro all'improvviso, Kaoru fece un passo indietro, tenendo una mano sul manico della katana per difendersi. Non disse nulla e lo guardò negli occhi, o meglio nell'unico occhio che aveva scoperto. Inizialmente non ci fece caso ma appena Kaoru si volto per guardare se la ragazza avesse avuto qualche reazione negativa alla vista di quell'uomo, si accorse che il dito della ragazza puntava proprio su quello.
Più curioso e determinato a sapere la verità Kaoru decise per l'incolumità della giovane di non usare la violenza e lasciò scivolare via la mano dal manico della katana. "Ciao" disse abozzando un sorriso. " A quanto pare...sei quello che stavamo cercando" queste parole furono accarezzate dalla brezza di vento che trascinò con sè alcune foglie.
  
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