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Autore: cf13    23/05/2013    1 recensioni
[Chloë Grace Moretz http://it.wikipedia.org/wiki/Chloë_Grace_Moretz]
[Chloë Grace Moretz http://it.wikipedia.org/wiki/Chloë_Grace_Moretz][Chloë Grace Moretz http://it.wikipedia.org/wiki/Chloë_Grace_Moretz][Chloë Grace Moretz http://it.wikipedia.org/wiki/Chloë_Grace_Moretz][Chloë Grace Moretz http://it.wikipedia.org/wiki/Chloë_Grace_Moretz]Questa è la storia di come ho conosciuto Chloë Grace Moretz e di come siamo diventati amici.
Dalla storia
Così mi alzai e andai velocemente verso il vetro della finestra che dava sulla strada e vidi un'auto in panne, un uomo in smoking
che premeva il bottone del campanello, un ragazzo che
avrà avuto 20/25 anni che telefonava e una ragazza
bionda che messaggiava con un IPhone la quale aveva
circa la mia età. Guardando meglio vidi che sì, era
proprio lei. Era Chloë Grace Moretz
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritirammo i bagagli e velocemente uscimmo dall' aereoporto perchè Chloë non voleva essere riconosciuta e ripresa dai fotografi, che vedendola insieme ad uno sconosciuto, avrebbero inventato stupide lovestory come era già successo,mi raccontò lei, mesi prima con il suo migliore amico Cameron, che scherzando, le aveva regalato un anello di plastica, alimentando varie notizie su internet, per i quali Chloë si arrabbiò moltissimo, ma che non smentì mai perchè in quel modo evitava i fans innamorati.

Nonostante ciò odiava i paparazi che la seguivano ovunque.

-Ho solo 16 anni, mi vogliono lasciare in pace?- mi disse camminando a passo veloce per l' immenso Los Angeles Airport.

Questa era la grandezza di Chloë.

Quante volte avevo sentito ragazze italiane dire "Ho 16 anni, posso fare ciò che voglio, sono grande ormai".

Invece Chloë era completamente il contrario, proprio perchè aveva 16 anni non si riteneva grande, anche se in realtà lo era.

Insomma, quanta fortuna avevo avuto ?

Lasciai i miei pensieri per tornare alla vita reale, quella che sembrava un sogno, e mi accorsi che eravamo usciti dal aeroporto e stavamo aspettando che l' autista di Chloë venisse a prenderci.

Quando arrivò, erano le 18.30 e Trevor decise che a quel punto conveniva andare direttamente a mangiare.

Chloë voleva che la mia prima serata in America fosse epica e così obbligò l' autista a portarci in un lussuoso ristorante di cui non capii il nome

Così chiamò il resto della sua famiglia, che naturalmente voleva conoscermi, la quale ci raggiunse alle 19.15.

La prima a presentarsi fu sua madre Teri, che si presentò sorridendo.

-Piacere, Teri, tu devi essere Giorgio, giusto ?-

-Esatto, è un piacere conoscerla signora- risposi io cordialmente.

-Chloë è due giorni che non fa altro che parlarmi di te, quando le ho detto che potevi venire a stare da noi non sai come era felice- disse, mettendo in imbarazzo sia me che Chloë- Mi ha detto che sei un grande attore, è vero ?-

-Signora, sua figlia è la grande attrice, io sono solo un ragazzo appassionato che ama recitare nel tempo libero-dissi modestamente.

-Ti farò vedere un' giorno come è bravo- aggiunse Chloë

-Comunque grazie per averli ospitati in questi due giorni.- mi ringraziò Teri

-Grazie a lei per avermi permesso di venire in America.-

Poi mi presentai agli altri 3 fratelli, tutti simpaticissimi e gentilissimi.

La cena continuò con tante domande che i suoi mi posero, sulla mia vita in Italia e le mie passioni.

Inutile dire che quella sera fu fantastica e capii come mai Chloë era così legata alla sua famiglia.

Alle 23.30 entrai per la prima volta in casa Moretz.

Dopo un breve tour per la fantastica casa mi fu mostrata la mia camera, dove lasciai i bagagli per poi tornare in sala dove mi aspettava Chloë, che mi prestò il suo computer per mandare una e-mail ai miei, nella quale dicevo di essere atterrato e di stare benissimo.

Quando aprii facebook mi ritrovai con ben 350 notifiche e 200 messaggi, tutti per augurare buon viaggio.

Dato che sia io sia lei avevamo dormito in aereo, quella sera rimanemmo svegli fino alle 3 del mattino a giocare alla playstation.

Sì, era proprio una grande videogiocatrice, e nonostante mi impegnai al massimo, non vinsi mai una partita.

Quella notte dormii sereno, finalmente, nonostante pensai a come la mia vita fosse cambiata in tre giorni e di cosa mi aspettava in futuro.

Alle 8.00 la sveglia dell' ipad suonò, e dopo 20 minuti ero già in auto con Chloë per trascorrere la mia prima giornata americana.

Per prima cosa Chloë voleva che conoscessi il suo migliore amico Cameron, quello dell' anello, e così ci incontrammo in un bar nel centro di Los Angeles.

Appena Cameron arrivò,lei corse ad abbracciarlo per poi presentarmi.

-Cameron questo è Giorgio, il ragazzo che mi ha aiutato in Italia-

-Piacere, Chloë mi ha parlato molto di te, dice che sei fantastico nella recitazione- disse il ragazzo cordialmente.

-Bene, c' è qualcun' altro a cui Chloë non abbia parlato di me?- chiesi con un tono di ironia guardandola negli occhi.

Scoppiammo tutti in una sonora risata e poi ci sedemmo ad un tavolo per chiacchierare e conoscerci meglio.

Cameron era davvero simpatico diamine!

Poi ci raggiunse un' amica di Chloë di cui non avevo mai sentito parlare, Sarah, una bella ragazza, alta, mora, che doveva avere all' incirca la mia età.

-Piacere sono Sarah, la ragazza di Cameron, tu devi essere il grande attore italiano che ha aiutato Chloë- Ma a quanta gente aveva parlato di me Chloë?

-Si, piacere, mi chiamo Giorgio, ma per ora non sono ancora un grande attore, sono solo un normale ragazzo appassoonato di recitazione che ha avuto la possibilità di conoscere quella che secondo me è la migliore attrice della mia generazione.- risposi modestamente come sempre.

-Un giorno ti mostrerò i suoi film e poi mi dirai-disse Chloë a Sarah.

Ci sedemmo nuovamente al tavolo e siccome avevo le idee lievemente confuse, chiesi:

-Quindi ufficialmente Chloë è fidanzata con Cameron per tenere lontano i fans, ma in realtà Cameron è il ragazzo di Sarah. Ho capito bene ?

-Esatto, è proprio così!- confermò Cameron.

-Ragazzi siete troppo forti, meglio del Fbi !!- dissi entusiasta.

Il resto della mattinata passò camminando tra le strade di Los Angeles, fino a quando arrivammo davanti ad un negozio di telefoni, perchè Chloë voleva avessi un telefono funzionante negli Usa e così mi comprò una sim nuova adatta al traffico americano.

Alle 13 del pomeriggio ci fermammo a mangiare un panino in un Mcdonalds e poi Cameron e Sarah dovettero andare via.

Nel pomeriggio Chloë e sua madre mi portarono a fare shopping perché dicevano che se volevo venire con loro in tutti gli eventi importanti dovevo essere vestito bene, e così passai un pomeriggio per tutti i negozi della città.

Nonostante odiassi lo shopping, fu divertente perché Teri mi trattava come se fossi il suo quinti figlio maschio e quindi pagò sempre lei per me.

Questa volta cenammo a casa, ma la giornata non era ancora finita.

Infatti Trevor ci trovò tre biglietti per una partita dei Lakers e così passammo la serata tra palloni e canestri.

Alle 23.45, tornati dalla partita, tramite il mio Ipad mi collegai a Skype e rividi i miei genitori, che erano felici di vedermi e che conobbero Teri e McCoy.

Dopo la videochat con i miei, andai a dormire.

Dopotutto ero abbastanza stanco.

Dopotutto quella era stata la mia prima giornata negli Stati Uniti e pensai che non mi poteva accadere nulla di meglio.

Ma mi sbagliavo



NOTA DELL' AUTORE

Questo capitolo è un po' cortino, lo sò, ma ultimamente sono impeganto nella scuola e non so come ho fatto a trovare il tempo per scriverlo..


Cercherò di aggiornare al più presto.

Un saluto

Cf13

  
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