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Autore: Zelda_Shooter    23/05/2013    3 recensioni
[Storia di nuovo in corso]
«Una principessa Zelda…che viene dalla Terra?»
Immaginate di poter finalmente vivere nel mondo del vostro film/fumetto/videogioco preferito, o di andare e venirci quando vi pare. Tutti lo abbiamo sognato almeno una volta, no? Ma vi siete davvero chiesti quanto effettivamente siete pronti a rischiare?
Quindi cosa succederebbe se un’umana come me scoprisse di possedere la Triforza della Saggezza e di essere la prossima al trono del mondo di Hyrule, sempre in bilico tra Luce e Oscurità?
Godetevi la storia di Daisy, una principessa Zelda fuori dal comune, in una storia che mescola tutti gli elementi e i personaggi de The Legend of Zelda!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ganondorf, Link, Princess Zelda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2
 
Il bagliore si è dissolto e tutto sembra essere tornato normale. Tasto il pavimento e la mia bici malridotta per provarmi che effettivamente mi trovo ancora su questa terra.
Riesco ad alzarmi senza fatiche, poiché le mie ferite sono magicamente scomparse, a quanto pare.
Seguo Faih a ruota, senza sapere dove mi stia portando. Risaliamo il viale che avevo percorso e mi conduce verso casa mia.
Mi verrebbe da chiedermi come faccia Faih a sapere dove io abiti, ma dopotutto è solo un sogno.
Entro di nascosto con le chiavi che avevo in tasca, che mi ero persino scordata di avere, facendo attenzione che nessuno mi senta. Faih svolazza per il corridoio e mi invita a seguirla fino in camera mia, per poi confermare: «Destinazione raggiunta»
E che destinazione dovrebbe essere la mia stanza?
«Faih, ma...questa è camera mia. Non è niente di nuovo» constato.
«La sua impazienza è elevata. Mi dia tempo. È la procedura che mi hanno chiesto di eseguire.» spiega paziente.
«Procedura...» ripeto.
«Deve pur passare da qualche parte, principessa, se vuole accedere alle sue stanze. Per la sua comodità, abbiamo scelto la vostra umile camera.» continua.
«Le mie stanze...?!» chiedo confusa.  «Quindi ora andremo in avanscoperta in una specie di castello?» tento di capire.
«Secondo le mie informazioni, ti è vietato accedere a molte parti della struttura, finché non sarai esperta» mi dice. Annuisco, assecondandola e sperando che tutto finisca presto.
«E come si diventa esperta?» chiedo, così per.
«Una principessa esperta è considerata tale se nel suo primo anno di regno si ottiene una valutazione generale positiva da parte dei membri del Governo» spiega.
Faih deve essersi accorta della mia faccia tipo: "IO-NO-PARLARE-TUA-LINGUA" , perciò si spiega meglio: «Se nel tuo primo anno di regno, il Governo dice che va tutto bene, vieni considerata esperta»
«Ah» mi limito a sospirare.
Mentre lo spirito avanza verso la mia finestra, per un motivo x, io mi guardo attorno. Sembra tutto così reale e concreto. Al tatto tutto sembra normale, e mi è quasi sembrato di sentire mio fratello imprecare per un videogame dall’altra stanza. Giurerei anche di dover andare in bagno. È possibile che un sogno riesca a replicare la realtà nei più piccoli e minuziosi dettagli?
Forse assecondare Faih e seguirla non rappresenta altro che avviarmi sempre di più verso il non risveglio. Insomma, ho sentito di storie raccontate da gente che ha superato un coma, che parlavano di aver visto uno spirito e una luce e di aver rifiutato di andarci incontro.
«Scusami, Faih. Io non posso farlo» esordisco dopo vari attimi di silenzio.
«Oh no. Tu devi farlo, tra poco vedrai.»
Come posso tirarmi indietro ora? Potrei semplicemente fuggire da qui e scappare via, ma servirebbe davvero a svegliarmi?
«Ritornando al nostro discorso, abbiamo pensato che il passaggio per arrivare direttamente ad Hyrule, fosse meglio metterlo in un posto in cui puoi accedervi spesso e frequentemente. Quindi abbiamo scelto questa camera» continua ad illustrarmi, dopo che sembra aver finito di smanettare – sempre se si possa fare senza mani – vicino la mia finestra.
La mia faccia deve essere sbiancata a livelli disumani, poiché Faih fluttua vicino a me e mi fissa per qualche istante. Anch’io rimango a fissare lei e a scrutarla fino a consumarla.
«Sono davvero qui» si limita a dirmi, guardandomi dritta negli occhi, per quanto possa farlo poiché non ha le pupille. Questa sua frase mi è parsa meno robotica e più…vera.
Emetto un sospiro, ho lo sguardo che trema assieme alle mie gambe. Poi la tensione e la paura prendono il sopravvento su di me e scoppio in lacrime.
«Va tutto bene» tenta di tranquillizzarmi, ma sono ridotta davvero in uno stato pessimo.
«Ora la decisione di seguirmi spetterà solo a te» mi fa, poco prima di posizionarsi parallelamente davanti la mia finestra.
La fissa per un paio di attimi, poi, senza pensarci troppo, ci si scaglia contro.
Chiudo gli occhi, forse per paura che un altro bagliore di luce appaia e rischi di farmi perdere qualche grado.
Quando li riapro, Faih non c'è più.
Ecco qua, tra poco mi sveglierò nel letto d'ospedale. Il sogno è finalmente finito. Però ammetto che è stato molto realistico, ma ora posso tranquillizzarmi.
Però…c’è qualcosa in me che mi ha lasciata con l’amaro in bocca. Aveva detto che avrei potuto seguirla. E se, prima di sparire, avesse effettivamente fatto qualcosa di paranormale alla mia finestra, e ora i miei problemi non sono che all’inizio?
Se tutto questo davvero non è reale, provare a schiantarmi contro una finestra non dovrebbe uccidermi. O addirittura, potrebbe aiutare a svegliarmi. E se proverò dolore o la sensazione mi sembrerà talmente realistica da dover avere per forza un fondo di verità, allora comincerò a considerare l’ipotesi che qualcosa qui effettivamente non vada.
Decido dunque di provarci.
Mi posiziono  davanti alla finestra, pronta a prendere la rincorsa. Conto fino a tre, anche se ancora un po’ titubante, e chiudo gli occhi mentre mi lancio.
Niente urti o impatti. Niente di niente. Sembra quasi che io abbia...
E un brivido ghiacciato mi percorre la schiena quando riapro le palpebre.
Io ho...ho davvero attraversato la finestra. Questa non è camera mia, è come se fossi passata attraverso una porta. Dove mi hanno condotta, che posto è questo? Quindi Faih...è...
Tento di riuscire a calmare la tempesta di domande che comincia ad annuvolarsi nella mia testa, e provo ad analizzare l’ambiente che ora mi circonda.
C'è un letto, un grosso letto. Lenzuola rosa. Odio il rosa, ma quasi tutta la camera è di questo colore. Ha questo gran letto che ammetto sembra dirmi: «Vieni, sdraiati!», e io lo farei volentieri dopo tutto ciò. È stata la mezz'ora più difficile della mia via. 
Poi al centro c'è un enorme tappeto circolare. Le pareti sono bianche-rosa con una carta da parati a fantasia floreale. Facendo scorrere lo sguardo, noto anche una gran scrivania, uno specchio e un tavolo in marmo bianco. In fondo alla grossa stanza, c'era una sagoma. Sembra quasi una signora, intenta a pulire. Molto strana. Bassa, curva, con le orecchie a punta. Non sembra umana.
Il mio coma peggiora.
«Mi scusi…» azzardo a chiedere. Mi risponderà?
La signora si gira, mi fissa per un po' e poi chiede: «And you, little girl?»
Mi sembra abbia parlato inglese. Sono in Inghilterra? Dopotutto Faih ha parlato di castello e monarchia…
Sobbalzo quando noto la maniglia della porta aprirsi per far entrare qualcuno. Sono nei guai, non dovrei essere qui.
Vedo entrare quella che la mia mente elabora come una donna, alta, capelli lunghi e castani che finiscono in una piccola treccia. Ha anche lei con le orecchie a punta. Mi pare proprio identica a...
Oddio oddio. Prima Faih e poi...Zelda?! Zelda di Twilight Princess?! Non ci credo! Ma cosa...
«Mrs. Dorya, you have to speak italian with her» dice la Zelda che ora la mia testa a creato.
Significherebbe: "Signora nonhocapitoilnome, devi parlare in italiano con lei. "
«Excuse me...» provo a ripronunciare stavolta in iglese.
Zelda si volta. «Sì?» mi risponde.
Ah, allora parla l'italiano. Che cosa strana...
Quando la principessa è entrata ha lasciato la porta aperta, e ora vedo dal corridoio moltissimi tipi strani, sempre con quelle maledettissime orecchie a punta. Sembrano usciti da...sì, da The Legend Of Zelda. E Link? Lui dov'è? La mia testa ha fabbricato tutti tranne lui?
«Dimmi» ripete Zelda.
Okay, mi ha risposto. Provo a comunicare con lei. «Beh...mi sa dire dove sono?»
Faih risbuca nella stanza. «È lei la ragazza?» chiede Zelda rivolta a Faih.
«Affermativo. Missione compiuta con successo, maestà.» risponde lo spirito blu.
«Eccellente!» esclama Zelda, poi gira verso di me. «Dunque tu ti chiami Daisy» mi informa. Beh, questo lo sapevo anch’io. Mi limito a rispondere con un: «Sì.»
«No.» mi fa Zelda.
«No?» chiedo io.
«No.» ribadisce lei. Conversazione...interessante.
«Mi scusi...che vuol dire no? Io sono Daisy» ribatto convinta.
«Questo è ciò che credi tu, ma è una menzogna» se ne esce all’improvviso.
«C-Come…» balbetto confusa. «Che sta dicendo?»
«Balle, frottole, bugie...chiaro il concetto?» sembra voglia provocarmi.
«Sì, ho chiaro il concetto!» le rispondo infastidita. «Ma io le ho chiesto dove mi trovo, non chi io sia. Ora lei si presenta qui e mi dice che…»
«Veramente sei tu, cara, che ti sei presentata qui.» mi interrompe. Ottima risposta, colpita e affondata.
«E con ciò? Questa conversazione non ha senso» mi infurio.
Sono sconvolta, confusa, non so nemmeno se io sia viva o morta...che abbiano pazienza.
«Sei una cosplayer?» chiedo, passando a darle del “tu”. Potrebbe essere. Può darsi che Faih e Zelda non siano altro che cosplayer e dato che io ho battuto la testa mi sembrano reali. E ora chissà dove mi hanno portato.
«Cos'è un...coplayser?» mi chiede.
«Cosplayer» ripeto, correggendola.
«Comunque sia, non so nemmeno cosa sia» mi fa.
«I cosplayer sono quelli che indossano cosplay, ovvero costumi di personaggi di anime, manga...videogame» calco la parola "videogame".
«No, io sono veramente vestita così.» mi spiega, guardandosi il lungo abito.
«Sì ma sei vestita da Zelda!» le faccio notare.
«Zelda? Quindi tu...conosci il mio nome? Ovvero il tuo n...» viene interrotta da me, che le chiedo fuori di me: «Ma tu sai di essere vestita come una tipa di un videogame? The Legend Of Zelda, per la miseria!»
Magari sono finita in un circolo di nerd che si sono immersi talmente tanto nel roleplaying da…
«Ah, quindi conosci Myamoto...» mi dice quasi delusa.
«Shigeru Miyamoto? Oh sì, sì che lo conosco. Lui...lui ha creato la saga di TLOZ!» faccio mente locale.
«Sì, lo so. Quel traditore...!» Zelda sembra infuriarsi.
«Cosa?» chiedo io indagatoria.
«Oh, no, nulla. Tornando a noi. Io sono Zelda. Ovvero, Dazel. Sono la principessa Zelda attuale, ma il mio nome è Dazel. Governo da dieci anni or sono ed è ora che mi ritiri.» spiega.
«Ah...perché mi stai dicendo questo?» chiedo scrutandola.
«Perché quando una principessa si ritira per andare in "pensione", è tempo che un'altra principessa salga al trono.» continua.
«Prosegui…»
Non riesco a credere di star davvero prendendo in considerazione ciò che sta dicendo.
«Ora ti spiegherò tutto, ma ho bisogno che tu mi presti tutta la tua attenzione, perché è importante che tu capisca che tutto ciò sta accadendo davvero» mi invita a concentrarmi, per poi schiarirsi la gola e iniziare: «Tempo fa, ci fu una pesante guerra. Una guerra distruttrice, che sparse molto sangue. Molte persone si rifugiarono in altri pianeti, come la Terra, per sfuggire alla sua furia distruttiva. Questo fu possibile grazie al nostro speciale sistema di teletrasporto. Non si tratta d'altro che di una scomposizione di cellule spostate ad altissima velocità, in modo che arrivate a destinazione in pochi secondi, si ricompongano subito. Come se ti fossi teletrasportato, un vero mix di scienza e magia. Stavamo per inaugurare il primo teletrasporto terrestre, quando la guerra scoppiò. Non fu collaudato a dovere e molte cellule si dispersero nello spazio. Tante persone non ce l’hanno fatta a sopravvivere e solo una ventina di persone arrivarono lì. Persone come tua madre. Tu eri già nata, all’epoca, ma non riuscisti a reggere il teletrasporto e moristi poco dopo. Ma lo facesti per rigenerati qualche anno dopo, nel grembo di tua madre, così da poter rinascere, tredici anni fa, sulla Terra. Ciò che voglio dirti, è che tu sei un Hylian. Per la precisione, sei l'Hylian in linea di successione per il trono, poiché in te si è rifugiata la Triforza della Saggezza. Anche tua madre proviene da qui, mentre tuo padre è un comune umano. Ora, il mio tempo al trono è finito, quindi Faih è venuta a cercarti per riporarti a casa. Ed ha fatto un ottimo lavoro. Allora, pronta ad iniziare?»
...
Dopo aver ascoltato tutto ciò, i sensi mi abbandonano definitivamente.
  
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