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Autore: hellosunshjne    23/05/2013    1 recensioni
'Per me il primo giorno insieme è stato quando abbiamo accettato la scommessa!' chiarì alla gemella.
Genere: Satirico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In macchina stettero in silenzio tutto il tempo. Harry si stava chiedendo come mai Rory si fosse fatta accompagnare proprio in quella via che non racchiudeva certo dei bei ricordi.
«Fermati lì» indicó Rory. 
L'amico parcheggiò la macchina di fronte l'entrata della villetta e Rory scese dicendogli che avrebbe fatto presto. Entró nella villetta e facendo un bel respiro inizió ad incamminarsi.
Riconobbe quell'albero e il cuore le si fermó in gola. Tutte le scene tornarono vivide nella sua mente, il dolore si trasformó in silenziose lacrime.
Si sedette sulla panchina poggiando i gomiti sulle cosce e lasciando cadere la testa tra le sue braccia. Quelle labbra che adesso sapevano di sale cacciarono un lungo urlo. Un urlo che rimbombó nel parco, un urlo che sembró durare tanto tempo.
Rory sentì il rumore delle foglie che venivano calpestate, Harry al suono era scattato dentro la villetta ma si era arrestato appena vide Rory stare 'bene'. La gemella ridendo si voltó verso Harry. 
Lui non disse nulla, aprì solo le braccia e dopo averla stretta aprì bocca. «Ti voglio bene!»
Rory strinse di più la presa senza avere la forza per parlare. Irrefrenabili singhiozzi riempirono quel silenzio, per niente imbarazzante, che c'era nell'aria.
Dopo cinque lunghi minuti in quella posizione i due tornarono dritti a scuola, canticchiando le canzoni che passavano alla radio.
Scesero entrambi dall’auto e tornarono a mensa, ormai quasi vuota ma gli amici erano lì ad aspettarli.
Prima di entrare Rory lo fermò.«Harry, ti prego non..»
«Tranquilla, sarò muto come un pesce!» disse cingendola con un braccio.
«Grazie, per tutto..»
Lui non rispose, le sorrise dolcemente e raggiunsero il tavolo. «Allora cosa ci siamo persi?»
«Niente di importante, la sdolcinatezza di tua sorella e Liam» rispose Niall buttandosi sulla sedia.
«Ragazzi io devo andare –disse Zayn leggendo un messaggio sul cellulare- A domani!»
«Vado anche io, devo passare in biblioteca» spiegò Marissa.
«Lou vieni con me?» gli chiese Zayn raccattando le sue cose.
«Ehm, no ho da fare. Devo prendere un libro a mia madre in biblioteca!»
«Se non esistesse questa scommessa di merda potreste andare insieme» disse sogghignando Harry. Mars abbassò il capo mentre Louis guardò in modo truce Harry che fece spallucce.
«Sorellona andiamo anche noi? Mamma oggi aveva l’ecografia» chiese Alice guardando Rory.
La sorella annuì senza dire nulla e così tutti gli amici uscirono dalla porta d’ingresso. Zayn con una corsetta raggiunse una decappottabile alla cui guida c’era una ragazza, sui venti anni circa, con dei capelli scurissimi che lo aspettava con un sorriso a 32 denti.
Rory si sentì mancare a quella vista e si girò subito verso i ragazzi. «Chi è quella?»
«Non ne ho idea» rispose Harry guardando la macchina sfrecciare via.
«Mai vista prima» confermò Niall mentre componeva il numero della sua nuova ragazza.

«Per quanto tempo rimarrai?» le chiese mentre i genitori preparavano la cena.
«Qualche giorno, devo fare un articolo sull’autore di un libro che è venuto qui in vacanza! Tu cuginetto, che mi dici?»
Zayn buttò la testa all’indietro sul divano e sospirò. «Che la vita fa schifo»
«Alla tua età non può andare uno schifo!»
«Hey donna vissuta hai solo 5 anni in più a me» disse tirandole una cuscinata in faccia. Da lì partì una lotta con i cuscini con i fiocchi.
«Vuoi due! A tavola, è pronto!»
«Si zia, arriviamo»
Tutta la famiglia si sedette a tavola e Katherine rispose a tutte le domande da parte degli zii. Squillò il telefono di Zayn e lui lo guardò vibrare sul tavolino senza muoversi di un millimetro. Sperava con ogni fibra del suo corpo che fosse lei, ma era consapevole che era soltanto un’illusione.
«Idiota vuoi rispondere?» lo incitò Waliyha.
Proprio in quel momento il cellulare smise di vibrare così continuarono a cenare parlando del più e del meno.
«Allora come si chiama?» chiese Katherine.
«Chi?» rispose il cugino mentre beveva un sorso di acqua naturale.
«La ragazza per cui stai così, ovvio!»
«Non c’è nessuna ra..»
«Rory, si chiama Rory» rispose la madre al suo posto.
«Mamma!» urlò infastidito.
«Che c’è, mi tieni i segreti?» insinuò la cugina.
«No è che non mi va di parlarne, tutto qui» si incupò.
Katherine notò che il cugino ci stava davvero male così cambiò subito discorso, iniziando a parlare dell’articolo su cui doveva lavorare.
Un’ora dopo bussarono alla porta di Zayn, svogliatamente diede il permesso di entrare.
«Scusa..Non dovevo insistere»
Zayn guardò la cugina che aveva assunto la faccia di un cane bastonato. «Mamma ti ha detto?»
«Si.. Sono stata via così tanto tempo e sono successe così tante cose.. Sei cresciuto.»
«Dicono che le esperienze negative fanno crescere e ti rendono più forte, perché io mi sento così debole e infantile?» chiese stringendosi alla cugina, cercando di trattenere le lacrime che stava mantenendo da tanto.
«Sfogati, piangi, fa qualsiasi cosa..»
«Non sono un tipo che piange, eppure ho un groppo in gola che diventa sempre più grande.-prese un respiro- mi ha cambiato che neanche me ne sono accorto. La mia vita sembra vuota senza di lei, se solo tu la conoscessi ti piacerebbe tantissimo!»
«Parlamene»
Zayn si mise a sedere e un sorriso prese forma sul suo viso. «Fino a qualche mese fa la ritenevo una bella ragazza, con un fisico da urlo e credevo fosse una mocciosetta che rompeva quando andavo a casa di Liam. Le cose sono cambiate quando i genitori di Liam sono partiti e Marissa, la sorella, ha invitato a casa Rory e la gemella Alice. Ovviamente anche noi ragazzi stavamo lì. Ho avuto modo di conoscerla.. Se devo proprio dire la verità –sorrise malizioso- tutto è iniziato per una scommessa.»
«Immagino poco casta» rise Kath.
Zayn annuì, sapendo che con la cugina poteva parlare di tutto.«Abbiamo avuto dei momenti.. intimi. Ci sono stati ragazzi e ragazze di mezzo.. quando le cose sembravano andare meglio abbiamo litigato.. Lei è stata..»
«Vai avanti»
«Dopo quella notte ho capito quanto l’amassi. Quanto amassi il suo profumo, il suo modo di ridere nervoso quando le cose non vanno come dice lei. Quanto amassi il suo sorriso, sorride sempre è indescrivibile. Quanto amassi il suo modo di guardarmi, uno sguardo complice,ricco di parole silenziose. Amo anche il suo modo di fare quando siamo solo io e lei, le sue carezze, i suoi abbracci, i suoi baci, le sue parole sussurrate al mio orecchio, il suo modo di intrecciare le sue dita con le mie. Amo anche quando mi lascia senza parole. Penso che io l’abbia amata anche quando è venuta a casa mia e si è presentata alla mia famiglia, anche quando mi ha abbracciato nel momento più brutto della sua vita. Fa male dirlo ma l’ho amata anche quando con le lacrime agli occhi mi ha detto di andare via. Amo tutto di lei, e non riesco ad essere felice senza di lei.»
Katherine si alzò con le lacrime agli occhi, sotto lo sguardo sbalordito di Zayn, aprì la porta e fece entrare l’unica persona che Zayn si aspettava di vedere in quel momento.
«Giuro che non volevo origliare..» disse tra un singhiozzo e l’altro appoggiata allo stipite della porta.
Zayn lasciando scorrere le lacrime sulle sue guance con cautela si avvicinò a Rory, temendo di fare un qualsiasi passo sbagliato. Lei titubante si avvicinò a lui, si guardarono per dei momenti interminabili fino a quando Rory non scoppiò in un pianto liberatorio. «Ti amo Zayn Jawaad Malik»
 Zayn la strinse forte, forte come sarebbe stato il loro amore da quel momento in poi.
  
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