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Autore: Giulietta_3    23/05/2013    2 recensioni
Chi mi conosceva, avrebbe detto con tranquillità che Micol quel giorno era pimpante come al solito, ma vi assicuro che ero tutto tranne che pimpante.
Avrei voluto dare fuoco ad Holmes Chapel, buttarmi giù da un dirupo, tagliarmi le vene fino a morire piuttosto che rivederlo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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10 lettere.
C’erano dieci lettere, tenute insieme con eleganza da un fiocco verde, sul davanzale della mia finestra.
Ero arrivata lì da pochi minuti, la casa immersa dal silenzio.
Avevo aperto la porta ed ero corsa in camera, cercando un modo per non piangere, ma poi avevo visto quelle lettere
e il mio cuore aveva ceduto.
Avevo già capito tutto, non c’era nemmeno bisogno di leggerle.
Le avevo prese, con le lacrime e le urla che uscivano dalla mia bocca.
Avevo tolto le mi scomodissime scarpe, avevo lasciato che le coperte mi avvolgessero.
Avevo preso la prima lettera e avevo letto, lasciando che il dolore mi uccidesse.
 
 
 
 
Novembre 2010, Mi manchi.

 
Cara Micol,
Ho sempre pensato che se uno dei due si fosse allontanato quello sarei stato io. Non perché io non ti ami con tutto me stesso, sia ben chiaro.
Semplicemente perché io ho paura di te.
Ho paura dei tuoi capelli rossi, delle tue quasi invisibili lentiggini, delle tue mani piccole.
Ho paura perché sei tutto ciò che ho, così avrei preferito lasciarti io, che soffrire sapendo che non mi ami più.

 
 
 
Mi fermai un secondo, cercando di riprendere fiato e di capire perché me ne fossi andata dal ballo.
Mi spostai i capelli su una spalla, e iniziai a pregare che non fosse troppo tardi.
Con le lacrime che ancora mi rigavano il volto e le labbra stanche di chi ha parlato troppo.
Poi iniziai a leggere di nuovo.
 
 
Ma come al solito mi sorprendi Micol.
Mi hai buttato giù come un onda fa con un castello di sabbia.
Mi hai completamente distrutto.
Ero certissimo, che alla notizia che me ne sarei andato per un po’ di tempo
tu ti saresti rimboccata le maniche, pensavo davvero che tu non avresti
mai permesso che mi allontanassi da te nonostante il mio intento fosse
quello di lasciarti libera, perché ti amavo troppo.
Sono un illuso vero?
Io mi sentivo in colpa perché ti stavo lasciando sola,
e alla fine mi hai fatto la sorpresa.
Sei tu che hai lasciato solo me.
 

 
Cercai con tutta me stessa di ricacciare indietro le lacrime, cercai davvero di non sentirmi annientata.
 
 
Lo so, sono stupido, ma credevo sul serio che tu in quel momento mi stessi lasciando solo per dolore, perché forse, e solo forse, mi amavi troppo anche tu.
Il problema è adesso Mic, io non so più se mi ami, se ti manco, se il venerdì ti affacci ancora alla finestra aspettando che io torni a casa.
Mi manchi Micol, e mi fa male così tanto che mi sta distruggendo, così tanto che mi divora.
Io non ci riesco, non riesco a fare nulla senza di te.
Quindi ti prego, se mai ti dovessi inviare questa lettera, se mai trovassi il coraggio, rispondimi.
Non per pietà o compassione.
Solo se vuoi, rispondi per amore.
                                                                                                                       Con tutto l’amore che posso,
                                                                                                                                                     Il tuo Harry.


 
 
Con tutto l’amore che posso…
Lui, non mi aveva mai lasciata sola, era sempre lì, con me.
Io non c’ero.
Come avevo potuto lasciarmi sfuggire il mio Harry?
 
 
 

 
Febbraio 2011.
 
Sembra strano sai? Non sentire la tua voce al telefono o il tuo respiro sul collo. Vorrei parlarti ma non posso, quindi ti scrivo appena trovo un po’ di tempo.
Oggi pensavo ad una cosa, mentre la mia truccatrice Lou mi trasformava in qualcosa di assolutamente perfetto. Mi stava raccontando delle sue svariate avventure, e io non potevo fare altro che pensare a te.
Non abbiamo mai fatto l’amore Micol.
Lo so, mi starai prendendo per un pervertito, ma io ti sognavo ogni notte.
Sognavo il tuo corpo sul mio, sognavo le tue mani ovunque, ed era così reale che mi sentivo male.
E mi sento male anche ora Micol, perché ogni notte continuo a sognarti e ci vuole una doccia fredda ogni mattina.
Io ti amo Micol e ti voglio con tutto me stesso.
Sono stupido lo so, ma ci sono rimasto male quando non hai risposto alla mia lettera.
Non ti allarmare! Lo so, non ti è arrivata nessuna lettera, ma era più forte di me.
Non so, forse in qualche modo contorto pensavo che mi rispondessi comunque, nonostante non avessi letto nemmeno una parola di ciò che ho scritto.
Ho pianto tutta la notte, e Louis è stato costretto a dormire con me.
Ti ho parlato di Louis? Oh Micol lui è la mia ancora di salvezza. Mi ricorda un po’ te sai? Forse è per questo che mi sono così tanto legato a lui.
Ha il tuo stesso sorriso.
Bhè diciamo che il tuo è molto più luminoso, mozzafiato e bellissimo, quindi in teoria non è lo stesso, ma me lo ricordo e mi fa sentire meglio.
Sono uno stupido.
Ho scritto una lettera in cui continuo a ripetere il tuo nome, a dire che sono uno stupido e a vagheggiare.
Forse dovrei smettere di scrivere lettere, perchè alla fine, il motivo per cui la scrivo è uno solo.
Mi manchi da impazzire.
Mi manchi da far male.
Mi manchi così tanto che la tua assenza mi divora.
Ma non posso fare altro che sentire la tua mancanza perché ti amo. 

 



 
 Altra lettera, altre lacrime, altro dolore.



 
 
Dicembre 2011
 
In questo preciso istante non siamo più nel 2011, quindi in teoria dovrei cambiare la data, ma la mia intensione era quella di scriverla ne 2011 per non sentirmi così in colpa per non averti scritto in tutto questo tempo.
Se hai paura, tranquillizzati.
Mi manchi ancora e ti amo forse anche di più.
E’ strano sai? Uscire con tutte quelle ragazze solo perché hanno il tuo stesso colore di capelli, o i tuoi stessi occhi,
o magari perché portano una maglietta simile a quella che portavi il primo giorno che ci siamo baciati.
Quello è stato il giorno più bello della mia vita,
la maglietta era bianca e metteva in risalto il tuo bellissimo collo.
Ma non voglio perdere il filo del discorso, stavo parlando di tutte quelle che mi sono portato a letto.
Le ho contate tutte Micol, così quando tornerò da te mi potrai dare tanti schiaffi quanti le ragazze che ho conosciuto.
Te l’ho detto? Sono ad una festa e sono ubriaco marcio, ma continuo a scriverti, anche se probabilmente la mia scrittura sarà illeggibile
a causa dell’alcol e delle lacrime che impregnano il foglio.
Sto piangendo.
Piango ogni notte del venerdì, quando vado sul tuo Twitter a vedere le nostre foto.
Lo faccio solo di venerdì, perché non riesco a morire ogni notte,
anche io ho una mia dignità.
Ogni tanto, sempre il venerdì invito Liam a casa a vedere Toy Story.
E’ anche il suo film preferito.
Ameresti Liam, è proprio il tuo tipo, per questo non te lo presenterò mai.
Sono un cretino. Già lo conosci, anzi probabilmente tu sei lì a parlare
con lui in questo momento.
Ma io non potevo venire Micol, perché tu sei fottutamente bellissima e non avrei mai trovato il coraggio per tornare indietro.
Mi fai paura Micol, tanta paura. Perché non riesco a dimenticarti cazzo,
in nessun modo.
Posso sbattermi tutte le ragazze di questo mondo ma continuerò sempre
a gridare il tuo nome.
Io non ce la faccio più.
 

 
 
Il cuore mi faceva male, respiravo con fatica, le mani mi tremaano.
Cercai di calmarmi, pensando disperatamente a qualcosa di felice.
Quelle lettere mi stavano divorando l’anima, e mi stavano straziando il petto.
Io gli facevo paura, ma lui non aveva la minima idea di quanta paura lui facesse a me.
 
 

 
 
Marzo 2012
 
Ieri è stato il tuo compleanno, l’ennesimo a cui non sono stato.
Sei cambiata molto?
Sono sicuro che sei bellissima. Gemma mi invia tante foto e in ogni foto sembri bellissima e sembri felice.
Ma lo so che non lo sei, si vede dall’increspatura tra le sopracciglia,
si vede dallo sguardo glaciale.
Ti ho chiamato ieri, ho sentito la tua voce solo per un istante, ma quando non hai percepito nessuna risposta hai capito.
Hai capito che ero io.
Mi hai supplicato Micol, mi hai detto di tornare,
mi hai detto di non chiamare mai più.
E quando tu hai chiuso la chiamata io ti avevo appena sussurrato ‘Auguri amore’.
Ma tu non l’hai sentito.
Mi sento impotente, con un mucchio di lettere nella scatola di latta sotto il letto e la consapevolezza che non posso tornare.
Con quale coraggio lo faccio Micol?
Io ti amo ma tu mi hai lasciato e io non metto nemmeno più l’indirizzo sulla busta della lettera che dovrei inviarti, ma che alla fine non invio mai.
Mi capisci Micol?
Io mi sono arreso.




Arreso?
 
 
 
2013

Non so che mese è. Probabilmente febbraio o marzo.
Stamattina mi sono svegliato e ho pensato che non sapevo realmente che mese fosse e mi sono preoccupato.
Ho capito Micol, non posso vivere senza di te.
Davvero, è più forte di me. Non vederti, non sentirti,
non sapere se mi ami o meno.
Tutto ciò mi sta distruggendo, e lo so, sono egoista.
Ma ti amo Micol e non posso evitarlo, proprio non posso.
Per questo ho deciso. Sto tornando Mic, al più presto,
con la scusa degli studi sarò di nuovo vicino a te.
 
 


 
Agosto 2013
 
Oggi sono andato ad una intervista.
Devo dire che io davvero ADORO Allan ma oggi avevo una voglia matta di ucciderlo.
Mi ha mostrato una tu foto Mic e mi sono sentito male.
Non so neanche se posso più chiamarti Mic, ma lo faccio, è più forte di me.
Comunque, mi ha mostrato questa foto.
Eravate tu e Gemma, vestite entrambe con un vestitino veramente corto, e tu eri bellissima.
Ma che bellissima, tu sembravi una dea.
E mi sono arrabbiato tanto Mic perché mi ero completamente dimenticato di Gemma e guardavo solo te, e provavo a girare lo sguardo,
a vedere se lei aveva indossato un vestito troppo corto, o se le sue scarpe erano troppo alte, ma non mi importava,
io vedevo solo te.
Odio piangere, e odio scriverti lettere mentre sono ubriaco,
ma almeno sono più sincero.
Ti amo ogni secondo di più, mi manchi ogni giorno.
Manca poco Mic, davvero poco.
 

 


 
Novembre 2013

Ti ho vista oggi Mic, ed eri bellissima.
Non puoi mai capire cosa mi hai scatenato dentro.
Il maglione largo, gli occhi grandi e i capelli rossi coperti da un cappellino bianco.
Eri uno spettacolo mozzafiato.
Sei più alta Mic, molto più magra di quanto ricordassi e sei una donna, una stupenda, bellissima donna.
Sei anche incazzata nera, e questa cosa un po’ mi fa ridere.
Insomma io me ne sono andato, ma tu mi hai lasciato!
Ed eri bellissima con il cipiglio incazzato di chi non sa cosa dire e le labbra carnose che avevo tanta voglia di baciare.
Ci provavi davvero ad essere arrabbiata, davvero tanto,
ma i tuoi occhi brillavano, ed è questo che ha riacceso la speranza in me,
la stessa speranza che stamattina mi aveva completamente distrutto Ezra Miller.
Lo so, è sempre stato gay, ma è stato più forte di me.
Tu sei mia, solo mia, ed io ti riconquisterò.
Lo giuro.

 


Non c'era bisogno di riconquistarmi, io ero solo sua.



Novembre 2013

Ti odio.
Con che coraggio mi hai detto ti odio?
IO dovrei odiarti, IO non dovrei più amarti!
E invece sono sempre qui, sempre io.
Sempre io che me ne vado per te, sempre io che abbandono un tour mondiale per te, sempre io che ti amo alla follia.
E sai qual è la cosa buffa?
Io non riesco ad odiarti.
E quando ti ho vista con sguardo stanco mentre mi venivi
ad aprire la finestra l’unica cosa che volevo fare era baciarti,
portarti sul letto e farti mia.
Ecco, l’ho detto!
Niall e Zayn mi rimproverano sempre dicendo che certe cose sono sconvenienti
da dire, ma non ce la faccio più.
Ricordi quando ti scrissi che mi ero arreso?
Bhè dimenticalo!
Erano tutte stronzate Mic. Io non potrei mai arrendermi.
Ti amo troppo.

 
 
 
 

Dicembre 2013

Ezraa dice che non dovrei lascarti andare al ballo con Louis
e probabilmente ha ragione. Probabilmente avrei dovuto invitarti io , ma lo sai che sono un codardo.
Ti ricordi?
Quella volta che dovevamo salire sulle montagne russe e io ho finto un conato di vomito solo per non salirci.
Sono sempre lo stesso, forse solo un po’ più stupido.
Perché ti sto lasciando andare al ballo con il mio migliore amico,
e nonostante sappia che è per una buona causa io non ce la faccio, ho la gelosia che mi corrode le viscere.
Spero solo che funzioni il mio piano, spero solo che tu, finalmente,
capisca quanto cazzo ti amo.
 
 

 
L’ultima lettere, mancava solo l’ultima lettera.
Avevo completamente finito le lacrime, e le lenzuola, prima candide e pulite erano stropicciate e ricoperte di mascara.
La gola mi bruciava, gli occhi erano gonfi e il respiro mi mancava.
L’ultima lettera.
 
 
 
Dicembre 2013

Mi arrenderò.
Se stasera tu non dovessi perdonarmi mi arrenderò.
Le valigie sono già pronte, i biglietti comprati, dipende tutto da te.

 
 
 

Il resto della lettera la lasciai a terra, con il mio orgoglio e le lacrime a farle compagnia.
Resta.
E mentre correvo verso la scuola, la pioggia mi bagnava i capelli, e un unico pensiero mi inondava la mente.
Ti sto chiedendo di restare.


 


Spazio autrice
Sono un po' in ritardo (si nasconde dietro una sedia).
Chiedo umilmente perdono, ma con le altre due storie e la scuola, non ho il tempo nemmeno di defecare (?)
Per farmi perdonare ho pubblicato un capitolo abbastanza lungo :3
Sperando che vi piaccia, vi invito a commentare ahhahaha
Mancano solo due capitoli!
Bacioniiiiiii
  
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